Casablanca n.30

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I mercanti della medicina in ricerche, sperimentazioni e vaccini con enormi profitti. A sentire una casa farmaceutica pubblicizzare le proprie politiche sulla base di concetti quali “qualità della vita” e “benessere” verso il genere umano, viene il voltastomaco perché si sa che le loro politiche sono solo e puramente di natura economica, come prolungare la durata dei loro brevetti per mantenerne il monopolio e tenere alti i prezzi. Così facendo tagliano di fatto i paesi del terzo mondo dalla possibilità di produrre loro gli equivalenti generici al costo di un decimo. Le zone povere del mondo, come il continente africano, il Sud America, la Colombia, il Pakistan, la Moldova, le Filippine, la Cina, l’India, sono “viste bene” dalle multinazionali farmaceutiche solo quando si tratta di sperimentazione, ovvero quando usano la popolazione come cavia per provare nuovi farmaci da destinare ai mercati occidentali. I laboratori farmaceutici, attirati dalla debolezza dei costi e dai controlli inesistenti, testano i loro prodotti in questi posti, con disprezzo per la salute dei pazienti. Per esempio, il 50 per cento degli antimalarici venduti in Africa sono contraffatti e poco efficaci. L’Organizzazione mondiale della sanità sostiene che anche in molte zone del Sud-Est asiatico e dell’America Latina più del 30 per cento dei medicinali sia falso. È il caso, ad esempio, delle grandi case farmaceutiche occidentali che

in India, con i propri test, avrebbero ucciso oltre 1.700 persone negli ultimi quattro anni, di cui quasi 700 solo nell’ultimo. Le stime provengono dal Ministero della Sanità Indiano, e sono state portate alla luce da un articolo esplosivo del quotidiano berlinese “Der Tagesspiegel”. Uno studio condotto dal quotidiano britannico “The Independent” negli stati indiani di Madhya Pradesh, Andhra Pradesh e in Delhi, riporta alcuni casi limite: 1. Il reclutamento di centinaia di ragazze tribali, senza il consenso dei genitori, per uno studio di immunizzazione sponsorizzato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates con la complicità del governo locale. Centinaia di ragazze in seguito morirono. 2) L’utilizzo, da parte delle imprese farmaceutiche, dei sopravvissuti al disastro di Bhopal (il peggior disastro mondiale relativo ai gas velenosi) come cavie in almeno 11 studi senza i permessi adeguati.

scienziati mentre falsificava i dati sull’efficacia dei vaccini, aggiungendo degli anticorpi animali a dei campioni di sangue. La GlaxoSmithKline è stata appena condannata ad una multa da 3 miliardi di dollari per aver corrotto dei medici, aver mentito alla FDA, aver occultato i risultati di test clinici ed aver agito in modo fraudolento sui mercati. La GSK non ha negato nulla. La multinazionale ha semplicemente pagato 3 miliardi di dollari di penali, si è scusata coi suoi clienti, e continua ad andare avanti come prima. Nessuno finisce in galera, nessuna azienda viene chiusa. Solo una pena pecuniaria! Inaudito e inaudibile! Tutto ciò grazie ad una connivenza fortissima con i governi e le autorità deputate ai controlli. Per esempio, nel 1983 una casa farmaceutica americana (stesso

MEGLIO IL PROFITTO CHE LA SALUTE La casa tedesca Bayer è una delle più coinvolte nelle sperimentazioni sui farmaci in India, con 138 vittime certificate negli ultimi 4 anni. La Bayer, ancora oggi, sta conducendo esperimenti su soggetti umani anche in altri paesi con ampie popolazioni povere, come la Colombia, il Pakistan, la Moldova, le Filippine e la Cina. La Merck, produttrice di farmaci e vaccini, è stata beccata con le mani nel sacco da due dei suoi stessi Casablanca 59

crimine verificatosi in Europa negli anni ’80 e ’90 ad opera della Roussel) rese noto che un farmaco per emofiliaci era contaminato dal virus HIV. Molte persone sarebbero in seguito morte di AIDS, ma la casa farmaceutica continuò a vendere il farmaco incriminato in


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