Piazza della Mostra_progetto #00

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Nelle pagine precedenti: Municipo di Trento, Ufficio Tecnico, Piano regolatore Generale, Specializzazione gerarchica fra le strade, Trento, 1941, ©Biblioteca Comunale di Trento, Archivio Storico. 1 Municipo di Trento, Ufficio Tecnico, ing. Canestrini, Relazione sul Piano Regolatore della città di Trento, Trento, 17 dicembre 1940, 12 gennaio 1941.

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La città all’alba della guerra Il Piano Regolatore del 1941

La Relazione sul Piano Regolatore della città di Trento viene presentata dall’ufficio tecnico del Comune di Trento nell’aprile '40 e basa la struttura generale del piano su due fattori ritenuti di grande importanza strategica per determinare lo sviluppo della città: «1. La creazione di un centro industriale adeguato alle possibilità della regione, che ha molte risorse interessanti [al fine dell’] attuazione del piano autarchico (impianti idroelettrici, miniere, legname, mano d’opera) 2. La valorizzazione della città come centro turistico della massima importanza, sia per lo smistamento e deflusso alle periferia dei forestieri durante la stagione invernale ed estiva, sia per il fatto che Trento verrà ad essere la prima città italica di notevole interesse storico-artistico, incontrata dalle correnti che dal Nord scenderanno per l’autostrada Berlino-Roma».1 E’ tuttavia solo ricostruendo per sommi capi il clima di quegli anni che è possibile inquadrare e offrire un’interpretazione che possa rifuggire dall’anacronismo. Il 17 marzo dello stesso anno in cui viene redatto il Piano Regolatore Mussolini passa in treno da Trento per andare ad incontrare Hitler al Brennero: è la data in cui si sancirà l’appoggio italiano alla guerra nazista. Questo appoggio, inizialmente negato da un’Italia non pronta ad affrontare un evento bellicoso, deve trovare nella propaganda e nel convincimento della popolazione la propria linfa vitale. Nel Trentino che aveva fatto dell’irredentismo motivo di coagulo sociale e riscatto territoriale, la propaganda deve riuscire a fare leva su meccanismi in parte differenti rispetto a quelli utilizzati nel resto d’Italia. La questione è qui infatti complessa e “scivolosa”: è necessario spiegare alla popolazione perché il nemico di venticinque anni prima è divenuto oggi il miglior alleato. Cosa succede nei mesi tra il marzo e l’entrata in guerra nel luglio del '40 è narrato dalle cronache del tempo: l’intensificazione delle manifestazioni a sostegno dell’interventismo è impressionante. La


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