Campanaelefante.com - Santa Pasqua 2013

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Ai Sacerdoti, Religiosi, Religiose Fedeli laici Carissimi, quella che abbiamo trascorso è stata certamente una Quaresima intensa e ricca di suggestioni e di emozioni. Papa Benedetto XVI, dandoci esempio di umiltà e di coraggio, ha rinunciato al ministero petrino; un nuovo Pontefice, Papa Francesco, ci è stato donato dallo Spirito come Pastore supremo della Chiesa: è tutto un mistero, di cui umanamente ci sfuggono le coordinate, ma che senz’altro sono un segnale di come il Signore stesso guida il suo Popolo verso la meta sicura in costante rinnovamento. Lo fa senza interpellarci nei tempi e nei modi, ma il tutto è per un bene più grande e per noi spesso imprevedibile. Tutto nelle Sue mani è novità! Tutto è profezia! Anche Papa Francesco. D’altra parte che meraviglia c’è se il Signore interviene a scombinare i piani degli uomini? Lo ha sempre fatto e a tempo debito! Lo ha fatto in modo sconvolgente oltre ogni misura quando ha mandato il suo Figlio Gesù sulla terra; lo ha fatto ancora di più lasciando addirittura che venisse condannato a morire crocifisso! Era necessario? Noi forse avremmo fatto diversamente. Lui, invece, come atto estremo di amore, ce lo ha sacrificato fino in fondo. Il cuore di Dio è un cuore senza misura. È il suo modo di condurre la storia dell’uomo verso il bene grande della libertà e della santità. Morire e risorgere! Morire, risorgere e ripartire! Sì! Perché occorre ripartire! Con la fede nel cuore! Purificati da ogni negatività, pronti a lasciarci condurre verso gli orizzonti nuovi della storia. Ripartire è intraprendere un cammino nuovo che presuppone il costante impegno a liberarci dei pesi, dei pregiudizi, delle varie idolatrie che ci allontanano dalla strada maestra della speranza. Risorgere è annunciare e testimoniare all’uomo che è finita

la schiavitù del male, del peccato, del negativo, dello scoraggiamento, della morte spirituale. Proprio come è successo ai discepoli di Emmaus, che, toccati e purificati da Gesù risorto, senza altri indugi, si alzarono e “fecero ritorno a Gerusalemme” per dare la loro testimonianza di come Gesù, apparso anche a loro, aveva rimosso le loro resistenze riscaldando il loro cuore: “Non ci ardeva il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino?” (Lc 24,32-33). Alleluia!, allora, dobbiamo gridare anche noi. Cristo è risorto! Tutto rinasce! Tutto riparte in uno stile di sobrietà, di solidarietà, di fraternità, che ci consente di stabilire le giuste priorità nelle scelte da fare, nella ricerca serena di relazioni costruttive col nostro prossimo, soprattutto a partire da chi è più debole. Sì! In questo Anno della Fede il Signore ci aspetta al varco sulla via di Emmaus: si aspetta il nostro ripartire con gioia grande, pronti a scrollarci il male dentro e fuori di noi con la ferma convinzione che essere cristiani significa per prima cosa esperimentare di essere stati scelti, amati e resi partecipi della risurrezione di Cristo. E se Cristo è risorto, anche in questo dobbiamo rassomigliargli. Quale altro evento nella storia dell’umanità e del creato potrà mai eguagliare la Risurrezione del Signore? Nessuno, perché è l’evento che ha sconvolto in maniera dirompente la storia e l’ha trasformata profondamente in modo irreversibile. Possiamo far tardare il processo evolutivo, ma non sopprimerlo. Ci è chiesta una collaborazione responsabile e coerente. L’agire di Dio diventa anche il nostro agire se lo lasciamo entrare e operare in noi senza mettergli paletti e condizioni. Di gente così disponibile ha bisogno Dio per ribaltare ancora una volta la pietra del sepolcro e ridare la gioia della speranza e del futuro a chi soffre, ai giovani, a chi non ha il lavoro, a chi è morto nell’anima. È fuori della grazia e della storia chi pensa di tagliare la strada a Dio credendosi grande e “potente della terra”; è un illuso chi pretende di dominare il mondo con la forza della prepotenza e con la tracotanza del male: ciò appartiene al maligno, non a Dio! E facciamoci coraggio perché, malgrado le ap-


parenze, è il bene di Dio a trionfare alla fine! Risorgendo Gesù ha sconfitto il male ed il suo autore! “Come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloriosa potenza del Padre, così anche noi camminiamo in una vita nuova. Se, infatti, siamo stati completamente uniti a Lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con una risurrezione che somiglia alla sua” (Rm 6,5). Appartiene ai risorti, pertanto, ripartire sempre con umiltà, senza lasciarsi avviluppare e mangiare dalla droga del male, dalla frenesia del potere, riscoprendo, al contrario, il calore intimo dell’amore, della solidarietà, della vicinanza al prossimo: tutti figli dello stesso Padre, in cammino solidale verso la stessa meta. Chi semina odio e morte non ama la vita, non ama nemmeno se stesso e certamente non può illudersi di essere cristiano e di amare Dio. Risorgere e ripartire: è questa la rivoluzione della Pasqua! L’augurio che faccio è che con la novità del dono del nuovo Sommo Pontefice, a cui va ogni nostra devozione e filiale obbedienza, e con la forza della fede, che ci viene da Gesù Risorto, vittorioso sul male, possa esplodere dal profondo del cuore di ognuno la volontà di ripartire, rinfrancati dalle celebrazioni pasquali, verso le mete belle che il Signore stesso, nella sua paternità e misericordia, ha posto nelle mani di chi vuole mettersi con Lui lungo la strada dell’amore e della fraternità universale. Buona Pasqua di ripartenza a tutti in compagnia della Madonna, dei discepoli di Emmaus convertiti, dei Santi nostri protettori e del nostro Servo di Dio don Francesco Mottola, che speriamo di poter presto venerare come “Beato”. Auguri e Santità! Amen! Mileto, 31 marzo 2013 • Pasqua del Signore † Luigi Renzo

In copertina Gesù Risorto in cammino con i discepoli di Emmaus adhoc • vibo valentia

DIOCESI DI MILETO-NICOTERA-TROPEA

Pasqua festa della ripartenza

Santa Pasqua 2013


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