IB Magazine n°2 - 10 Gennaio 2012

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N.2 - 11 Gennaio 2012

La vera crisi è non lottare per superarla Giuseppe Vargiu* " Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle allo stesso modo. La crisi è la miglior cosa che ossa accadere a delle persone e a interi paesi perchè è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall'ansia come il giorno nasce dalla notte scura. È nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte, le grandi strategie.... Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine. Senza crisi non ci sono meriti. È nella crisi che ciascuno di noi affiora, perchè senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento, adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo.Invece di questo lavoriamo tutti, l' unica crisi minacciosa e la tragedia di non voler lottare per superarla. " (Albert Einstein) La grande crisi la stiamo vivendo ed è tragica se pensiamo che un italiano su quattro non riesce ad arrivare a fine mese, uno su cinque sprofonda sotto la soglia della povertà e quattro giovani su dieci non riescono a trovare lavoro. E non basta. Guardiamo tutti i settori produttivi, compresi quelli dove l‟Italia è stata fino ad ieri all‟avanguardia: i fallimenti e le chiusure di migliaia di piccole e medie imprese sono all‟ordine del giorno. Le stesse banche hanno paura di prestarsi soldi tra di loro, e cominciano a mandare a casa il personale. Sembra la morte lenta e progressiva di una società che si era conquistato un discreto benessere attraverso 60 anni di sacrifici. E‟ sotto gli occhi di tutti che il crollo delle imprese produttive e del mercato del lavoro va ricercata in un modello finanziario-economico che ha spostato immense ricchezze dal lavoro e dalla produzione al mercato finanziario speculativo. Le borse, le banche e la finanza internazionale sono impegnate in un gioco speculativo sganciato dai bisogni reali della produzione, dallo sviluppo sociale e da quello economico. E i soldi rastrellati dalle tasse , dalla benzina, o dalla riduzione delle pensioni dove vanno? Alle imprese? Al lavoro? Nossignori. Vanno ulteriormente ad alimentare le banche e i giochi di questa finanza parassitaria. Come fa a svilupparsi una società costretta a pagare il 7% ai creditori quando non riesce a produrre valore aggiunto superiore all‟1%? Come fa ad andare avanti uno stato dove il 40% delle persone produce il reddito e l‟altro 60% vive sulle loro spalle? Molti non lo sanno ma fu proprio questo che fece crollare l‟invincibile impero romano. Figuriamoci se puo‟ resistere l‟Italia del 2012. Occorre fare 4 cose: 1) remunerare i produttori di ricchezza reale incentivando lo sviluppo invece che il terrorismo fiscale. 2) bloccare la finanziarizzazione dell’economia: vuol dire eliminare le intermediazioni parassitarie delle banche e pagare puntualmente i debiti degli enti pubblici. 3) rinegoziare il debito pubblico; riscrivere le regole del mercato finanziario internazionale e ostacolare gli speculatori usurai e gli sciacalli, banche in primis, che stanno distruggendo la nostra società. 4) eliminare gli sperperi e i parassitismi del pubblico impiego e della finanza: non solo i costi scandalosi di parlamentari e funzionari delle camere, ma le opere pubbliche che in Italia costano 4 volte tanto e perseguire l‟oppressione ignobile delle burocrazie amministrative fiscali e giudiziarie su chi lavora. Quello che possiamo fare è lottare contro la crisi. Cercando nuove forme di organizzazione per lavoarare insieme. Le aziende devono imparare a evolversi in un ambiente nuovo, fare a meno delle banche, aiutarsi tra loro, cercare quello che c‟e‟ di buono (talvolta eccellente) nelle istituzioni , fare rete. Noi infobroker innovatori la nostra parte la facciamo cercando dare una mano per vendere all‟estero il meglio dei prodotti delle aziende italiane. Associandole in rete. Perche‟ la vera crisi è non lottare per superarla. *Editore di IB Magazine.


dai mercati lontani

ShenZhen

Ci sono in C ina 42 Milioni Di PMI

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ITALIANI IN CINA: le regole del gioco per il vino e i prodotti alimentari

dai mercati lontani

Ci scrive il nostro amico Mario, che lavora in una provincia centrale della Cina, Hunan (circa 70 milioni di abitanti), capitale Changhsa (7 milioni di abitanti) e si occupa come agente, di vendere vino italiano. “ C‟è una grande differenza, in campo vinicolo, tra le aziende italiane e quelle di Francia, Cile, Argentina, Spagna... In tutta la Cina trovi quasi da per tutto vini francesi, dato che le aziende vinicole francesi hanno aperto il loro mercato in Cina 20 anni fa, mentre le aziende italiane erano impegnate altrove, facendo i necessari investimenti, facendo delle joint venture con delle nascenti aziende vinicole cinesi, vendendo poco nei primi anni e quindi andando in perdita, ma ora sono i leader di mercato. Poi sono entrati in Cina tutti gli altri e solo da qualche anno anche le aziende italiane, con le cantine piene di vino invenduto, hanno ''scoperto” la Cina. Ma vogliono entrare in Cina senza fare alcun investimento, senza alcun piano commerciale a medio/lungo termine e imponendo le regole come ad esempio: per le prime campionature e trial order è necessario il pagamento in anticipo. In questo momento distributori cinesi e agenzie che importano vino sono contattati tutti i giorni da aziende vinicole di mezzo mondo e sono loro che mettono le regole: a) Chiedono un pagamento mensile/annuale per usufruire della loro piattaforma commerciale in Cina. b) Chiedono di pagare il vino a 6/12 mesi o sul venduto. A parte poche aziende di nome, le varie aziende vinicole italiane sono sconosciute ai cinesi e quindi non sono cosi' appetibili. Se vogliono comperare del vino non cinese vanno sul sicuro con il vino francese che ha una storia in Cina, o su vini cileni e argentini che le aziende produttrici hanno supportato a livello di immagine/comunicazione/marketing e che hanno bassi costi e discreta qualità . Perché dunque, comprare vino italiano? Gli italiani vogliono Insomma, concludendo, la vedo dura per le aziende italiane con il ''braccino corto'' che pensano che tutti in Cina stiano entrare sul mercato aspettando il loro vino e che quindi basta mandarlo per venderlo in ogni luogo senza fare alcun investimento.” cinese senza fare alcun investimento

Che dire? Mario, ha perfettamente ragione Anche il nostro Matteo, che lavora a Shenzhen assistendo operazioni di acquisto e vendita delle aziende italiane collegate agli Infobroker Innovatori mi riporta esattamente le stesse cose. I piccoli operatori italiani devono capire che la Cina è il mercato che veramente può garantire l'uscita dalla recessione, ma occorre una visione diversa da quelle della bottega che deve fare cassa. Qualunque visione imprenditoriale si fonda sull‟individuare occasioni su cui investire in modo intelligente per ottenere ritorni stabili e duraturi. E' vero che i magazzini italiani sono pieni di vino (e altri prodotti alimentari) invenduti, ed è vero che la Cina è l'occasione: è il mercato ideale per valorizzarli. Noi stiamo investendo in Cina e la sfida che stiamo portando avanti in Italia con il gruppo degli Infobroker Innovatori è proprio questa. Aggregare imprenditori italiani intelligenti che comprendono quali sono le regole del gioco . Su questo mercato con minimo investimento, adatto anche a piccole realtà imprenditoriali, si possono attivare ritorni e margini giganteschi ma occorre muoversi con una logica imprenditoriale aggregata in rete . Muovendosi in rete Non serve svenarsi in fiere o in missioni: quanto costa una fiera all‟estero? Quanto costa una missione di una settimana in si possono fare Ritorni Cina? Quanto costano i consulenti per fare la certificazione di conformità o l‟etichetta cinese? Fate un po‟ di conti. Non è e margini giganteschi questa la strada . Non sarebbe meglio avere chi promuove i vostri prodotti direttamente sugli scaffali dei negozi e ristoranti cinesi o venderli con il commercio elettronico cinese che ha 495 milioni di utenti online? Questo è esattamente quello che stiamo facendo da diversi mesi, con gli Infobroker Innovatori e con la in una logica associativa che può avvalersi di incentivi all‟internazionalizzazione ma può anche farne a meno. C‟è un container in partenza per la Cina pronto ad ospitare i vostri prodotti: e c‟e‟ un ampio spazio per chi vuole entrare in rete con noi. Stelnet .com - Italiani in Cina.

Infobroker italiani a Shenzhen: Www.stelnet.com/cina matteo@stelnet.com Skype stelnetsrl

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Il rapporto WBF sulla competitvità globale 2011 –2012 Business e opportunità l’Italia nella Competitività Globale 2011-2012

Italia nel rapporto sulla competitività del world economic forum : la colonna Rank è il posizionamento 43esimi su 143 paesi

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2012 : i mercati più interessanti per le aziende italiane in rete

Business e opportunità : 2012 i mercati più interessanti

Nonostante il pessimismo dilagante non dobbiamo dimenticare che il mercato interno italiano ha dimensioni di tutto rispetto: è al decimo posto nel mondo secondo la classifica del World Economic Forum. Ma evidentemente la dimensioni non bastano, in un paese che è entrato nel 2012 in fase di recessione. Per le aziende, pmi in primis, la situazione è complessa e sono moltissimi a lamentare la difficoltà di fare fatturato all‟interno dei confini d una penisola dove tutti gli indicatori sui consumi sono in linea con lo scenario di crisi. E allora, fra le ricette per crescere in questo 2012 che si preannuncia particolarmente difficile, c‟è senz‟altro quella di cercare sbocchi su nuovi mercati. Secondo le analisi del Fondo Monetario Internazionale, le economie che nel 2011 hanno registrato il maggior tasso di crescita sono quelle emergenti asiatiche, Cina e India e in primis, con il pil che ancora nel 2012 è previsto a tassi ben diversi dai nostri: 9% in Cina (pur in calo rispetto al 9,5% del 2011), 7,5% in India. Poi ci sono i mercati dell„Est Europeo, molto appetibili anche perché più vicini: è vero che si tratta di paesi che almeno in parte possono risentire della crisi del debito del Vecchio Continente, con tutte le incertezze che questo comporta . Ma è anche vero che si tratta di paesi con tassi di sviluppo ben più alti del nostro. La Russia nel 2011 è cresciuta del 4,3%, e per il 2012 si prevede un 4,1%. Il resto dell’Europa centro orientale crescerà di un tasso ancora più alto, pari al 5,1% (in rallentamento dal 5,3% del 2011). Se il tasso di crescita è certamente importante, ci sono altri indicatori che possono interessare un‟azienda che vuole investire su un mercato estero. Secondo la classifica del World Economic Forum, il paese più competitivo del mondo è la Svizzera, seguita da Singapore, opportunità quindi interessante per chi guarda a Est. In questa classifica, che prende in considerazioni una serie di indicatori come la qualità delle istituzioni, l‟ambiente macroeconomico, i diversi segmenti di mercato, la Russia invece non è posizionata benissimo, al 66esimo posto. Quanto alle dimensioni dei diversi mercati interni, il numero uno del mondo è quello statunitense, seguito dai soliti giganti asiatici, Cina, India e anche Giappone. La Russia qui è nella top ten. E fra i paesi dell‟est europeo, spiccano le dimensioni del mercato turco, il 15esimo del mondo. Infine, vale la pena di ricordare che l’area del mondo che produce la maggior parte del pil, aggregando i dati dei diversi paesi, resta l’Europa, intesa come Unione Europea. Investire dunque su mercati domestici o vicini può essere conveniente, ma è difficile. La concorrenza numero uno, per il Made in Italy e per l‟industria manifatturiera italiana, è senz‟altro la Germania. Ci sono esempi di imprenditori di Pmi italiani che hanno saputo trovare ricette vincenti: in piena crisi del tessile, i produttori di moquette del bergamasco hanno riconvertito la produzione puntanto sui campi da calcio in erba sintetica. Innovazione, dunque, ma ciò che serve è la capacità di fare rete. Il contratto di rete è uno strumento interessante per le aziende che vogliono aggregarsi e andare all‟estero, e può generare vantaggi in termini di sgravio fiscale, di finanziamento, di incentivi..

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LETTERA AI LETTORI DI IB MAGAZINE

Lettera ai lettori Oggetto:

Contratto di rete AGILE rivolto alle aziende che si associano in rete per per offrire prodotti sui mercati internazionali con riduzione dei costi di ingresso. Carissimi,

Avete almeno un

prodotto appetibile per i mercati esteri?

Portare nel mondo il meglio delle aziende italiane è la nostra missione, ci hanno premiati per questo al concorso ITALIA DEGLI INNOVATORI 2011-2012. Se avete almeno un prodotto appetibile per i mercati esteri il programma AziendeItalianeAssociate con il contratto AGILE è un’ottima opportunità per farlo conoscere e vendere all’estero. Un’ottimo strumento per voi e la Vostra azienda. Il programma AziendeItalianeAssociate2012 con il contratto in rete AGILE e’ un nuovo formidabile strumento di vendita che mette in rete le vostre migliori offerte portando nuovi clienti e aprendo i mercati esteri. Per la prima volta uno strumento che accompagna tutte le fasi della vendita sui nuovi mercati: Seleziona contatti commerciali esteri affidabili Accompagna con personale specializzato le vostre trattative Gestisce campionature e ordini di prova Assiste logistica e spedizioni internazionali ottimizzando costi e tempi Assicura il vostro incasso e il cliente estero della qualità e conformità dei prodotti. Si avvantaggia delle misure di internazionalizzazione predisposte da Camere di Commercio, Regioni, Enti di Sviluppo. Perché tra tanti servizi il programma AziendeItalianeAssociate si rivela la scelta vincente? Semplice: 10 volte più efficace e meno costoso delle fiere e delle missioni estere Sfrutta e fa leva sulle vostre giacenze di magazzino Ottimizza la liquidità Il programma Agile AziendeAssociate NON è per voi nei seguenti casi: Non avete offerte competitive per qualità o prezzo. Non disponete di prodotti di qualità Non siete in grado di mantenere gli impegni di consegna. Non disponete delle certificazioni di origine Richiedete esclusivamente il pagamento anticipato Pensate che per vendere non sia necessario investire. Avete paura della concorrenza dei vostri colleghi Il programma Agile AziendeAssociate E’ PER VOI nei seguenti casi: Avete pronta disponibilità di almeno un prodotto appetibile per i mercati esteri. Preferite utilizzare le vostre giacenze per aprire nuovi mercati piuttosto che svendere sotto costo. Siete pronti a cooperare in rete associata condividendo costi e innescando sinergie e vantaggi . Dopo l’invio di Gennaio un secondo container è in partenza a febbraio per la Cina: con i prodotti della Aziende Associate alla rete Agile

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Lettera ai lettori

La modalità di adesione al contratto di reta AGILE è in due fasi: Prima adesione con vs inserimento nella Hit Parade dei prodotti Italiani proposta dall’organizzazione Stelnet.com ai buyer esteri selezionati. Stipula del successivo CONTRATTO DI RETE solo quando sono sicuri vantaggi fiscali e agevolazioni finanziarie in vs favore. La prima adesione al programma AziendeItalianeAssociate è prefinanziata per l’80% dal fondo servizi comuni e mette a vostra disposizione i seguenti strumenti e programmi mirati: Strumenti e Prgrammi

STRUMENTI mirati acquisiti a una fraBriefing checkup e 6 ore Servizio ExportManager24 zione del loro costo BusinessRadar GenieService 12 mesi Webinar formazione online Aziende associate banche dati del commercio internazionale estero: 3 sessioni in web TV interattiva Assistenza catalogoteca Madeinitaly.gov.it (già 7mila aziende italiane presenti) Presenza catalogoteca Aziende Italiane Associate CINA ( promossa in occasione di Italia Innovatori Pechino marzo e Meeting Shenzhen Giugno) Presenza catalogoteca RUSSIA ( promossa in occasione di Italia innovatori Settembre) 3 PROGRAMMI MIRATI Inoltre le aziende Associate avranno la possibilità di scelta fra tre programmi integrati (promozione commerciale logistica) con diffusione diretta vostri prodotti presso i buyer: CINA (scouting logistica piano commerciale) FOOD NORD EUROPA (scouting, mailing, logistica piano commerciale) FOOD EST EUROPA e RUSSIA scouting logistica piano commerciale Tutti questi servizi, rilasciati da una organizzazione che da 26 anni opera sui mercati internazionali promuovendo il meglio delle aziende italiana , è quotato 5 mila eur con un programma, 7500 eur con due programmi e 9mila eur con 3 programmi : ma costa a voi il 20% , di cui una parte conferita in merce. Infatti l’80% viene prefinanziato da Stelnet a valere sui benefici del futuro contratto di rete. Ulteriore detrazione: dal 20% residuo si detraggono i prodotti campione forniti.

Molto piu’ efficace di una missione all’estero, molto meno costoso delle partecipazione una fiera

Ovvero: 5000 euro : detratto 80% Autofinanziamento (-4.000 euro) restano 1000 eur , una parte dei quali viene da voi conferita non in denaro ma con campionature di merce per la diffusione sui mercati di riferimento . Considerate che quando sarà disponibile l’incentivo legato al contratto di rete, grazie al contratto di rete potrete ottenere un ulteriore bonus fiscale e contributivo che vi consentirà di recuperare TUTTO l’investimento iniziale oltre ad aver raggiunto l’obiettivo di aver aperto nuovi canali commerciali. Se invece preferite non entrare nel contatto di rete beneficerete ugualmente delle campagne effettuate, ma non avrete incentivi finanziari o contributivi. La quota di accesso iniziale vi sarà regolarmente fatturata. Non esitate contattarci per ogni chiarimento e integrazione. Giuseppe Vargiu e gli Infobroker Innovatori Per il CONTRATTO DI RETE AGILE sono previsti webinar e incontri informativi a Milano (25 gennaio) e Roma (26 gennaio) : la partecipazione è gratuita ma è richiesta la prenotazione al (070503093 o via mail gv@stelnet.com) per partecipare e controllate il calendario eventi sul sito www.stelnet.com e sul gruppo Mercati Esteri su Linkedin

Le innovazioni Stelnet.com Infobroker Italiani su BusinessRadar.it sono selezionate nel programma 2011-2012

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Utilità

Export Manager 24 l’export manager condiviso Finalmente l'ExportManager condiviso... con tariffa "a Consumo". La crisi crea concorrenza ed opportunità e la nostra rete non si tira indietro dinanzi alle sfide, rispondendo alle esigenze con opportunità Avevamo le case in multiproprietà. Per risparmiare. Perché pagare quando non la usiamo? Poi il car-sharing.... Perché pagare un'auto intera se la usiamo solo occasionalmente? Poi hanno csono arriviati i servizi condivisi per il risparmio delle aziende.

Uffici condivisi: Perché pagare sempre l'ufficio se lo uso solo pochi gi orni al mese? Segretaria a Tempo Perché pagare tutto il mese se in fase di start-up (o picco di lavoro) mi basta una segretaria pochi giorni al mese? Oggi apriamo una nuova f r on ti e r a. Per quelle aziende che hanno contatti con l'estero, ma non hanno una funzione specifica in azienda, un export manager a tempo pieno, oppure c'è ma oberato di lavoro. Oppure semplicemente in viaggio di lavoro. E' attivo il servizio " E x p o r t Manager24". Con servizi e pagamento "A Consumo"!

Con la sottoscrizione al servizio permette di avere il supporto per contattare clienti all'estero tramite telefono,magari contatti acquisiti da fiere o attività promozionali, rispondere a richieste informazioni e quotazioni(via email) e ove sia necessaria una trattativa commerciale, permette di gestire un incontro di lavoro virtuale, uno skype meeting, ove mettere sul piatto proposte ed offerte e verificare la fattibilità di nuove forniture o acquisti. Grazie al lavoro di squadra offerto dalla nostra rete. Su www.stelnet.com tutti gli approfondimenti

Incentivi per l’internazionalizzazione aperti a Gennaio PAR FAS TOSCANA: SOSTEGNO AI PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE: Contributo a fondo perduto per progetti di internazionalizzazione delle PMI toscane. TOSCANA POR 1.4.2 PRSE 3.2 - FONDO PER GLI INVESTIMENTI Finanziamento a tasso 0 e prestiti partecipativi per le PMI artigiane, industriali e cooperative della regione Toscana L. 133/08 art. 6 c. 2 lett. b) SIMEST Assistenza tecnica Finanziamento agevolato degli studi di prefattibilità e fattibilità collegati ad investimenti in Paesi Extra-UE, nonchè programmi di assistenza

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tecnica collegati L. 133/08 art. 6 c. 2 lett. a) SIMEST Mercati esteri Finanziamento agevolato per l'insediamento di strutture permanenti in Paesi extra-UE. CCIAA PISA - CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI INTERNAZIONALIZZAZION E CCIAA VERONA - 5 bandi in Gennaio per favorire innovazione internazionalizzazione e reti di impresa

REGIONE LOMBARDIA: Aperte 7 misure con finanziamenti e incentivi per Internazionalizzazione e Innovazione Il servizio BusinessRadar internazionalizzazione opera su basse gratuita e vi assicura ogni quindici giorni sullla vostra email le notizio piu’ interessanti di internazionalizzazione.

REGIONE SARDEGNA : Imminenti Misure Sprint per Chiedetelo ora al vostro Infofavorire internazionalizzaziobroker di fiducia: basta inviare ne. REGIONE SARDEGNA Aperti i finanziamenti della legge 598 riguardanti innovazione e internazionalizzazione

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