News CCIB 10/12/2019

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10.12.2019 ENERGIA Il parlamento ratifica l’accordo di garanzia con la Bei per il gasdotto Igb Il parlamento ha ratificato l'accordo di garanzia tra Sofia e la Banca europea per gli investimenti (Bei) nell'ambito del contratto siglato lo scorso 10 ottobre, tra l'ente Bulgarian Energy Holding Ead e la Bei, per finanziare l'interconnettore tra Grecia e Bulgaria (Igb). “La costruzione del gasdotto Igb è un progetto incluso nelle sette principali priorità energetiche e che permetterà una diversificazione reale delle fonti e delle rotte per le forniture di gas naturale”, si legge nel comunicato stampa. L'accordo prevede un finanziamento da 109 milioni di euro da parte della Bei. ENERGIA La Bulgaria è pronta a garantire il transito di gas verso Grecia e Macedonia del Nord Le autorità bulgare sono pronte a garantire il transito di gas naturale verso Grecia e Macedonia del Nord attraverso il gasdotto Turkish Stream a partire dal primo gennaio del 2020. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato della società energetica bulgara Bulgartransgaz, Vladimir Malinov, durante un’intervista con il quotidiano ‘24 Chasa’. “Siamo preparati anche ad un’eventuale sospensione delle forniture di gas attraverso l’Ucraina: lo scorso 30 novembre, la Turchia ha completato il collegamento tra il gasdotto trans-balcanico e il Turkish Stream, e già dalla prossima settimana inizieremo a pompare il gas all’interno della nostra sezione dell’infrastruttura”, ha detto Malinov. SONDAGGIO La maggioranza dei bulgari pensa che la corruzione sia diffusa e impunita Un sondaggio di Eurobarometro sulle imprese e sulla corruzione, presentato dalla Commissione europea, fa emergere che l'85% dei bulgari ritiene che vi sia una diffusa corruzione nel loro paese e che il 68% ritiene improbabile che coloro che si servono di pratiche corrotte vengano catturati o denunciati alla polizia o ai pubblici ministeri Il 63% di tutti i cittadini dell'Ue ritiene che vi sia una diffusa corruzione nel proprio paese e il 44% ritiene improbabile che persone o aziende corrotte vengano catturate o denunciate alla polizia o ai pubblici ministeri. Il 70% dei bulgari, rispetto al 48% dei cittadini dell'Ue, afferma che è improbabile che coloro che si servono di pratiche corrotte vengano accusati e mandati in tribunale. Il 77% dei bulgari, rispetto al 55% dei cittadini dell'Ue, ha affermato che è improbabile che persone corrotte o imprese vengano pesantemente multate o consegnate alla giustizia. Il 75% dei bulgari e il 56% dei cittadini dell'Ue non sono d'accordo con l'affermazione secondo cui le persone e le imprese indiziate di aver


corrotto un alto funzionario sono adeguatamente punite nel loro paese. I bulgari ritengono che le pratiche corrotte più diffuse sono il finanziamento dei partiti politici in cambio di appalti pubblici o influenza sul processo decisionale (46%), le tangenti (39%) e il favorire amici e/o familiari (27%). Alla domanda se negli ultimi tre anni la corruzione abbia impedito a loro o alla loro società di aggiudicarsi un appalto pubblico o un contratto di appalto pubblico, il 49% degli intervistati ha dato una risposta affermativa e il 46% una risposta negativa. Nell'Ue queste percentuali si attestano rispettivamente al 30% e al 63%. Il 12% degli intervistati in Bulgaria, rispetto al 5% nell'Ue, afferma che gli è stato chiesto un favore o denaro per almeno uno dei seguenti permessi o servizi: permessi di costruzione, permessi commerciali, permessi ambientali, targhe o permessi relativi ai veicoli, aiuti di stato e fondi sociali. I bulgari vedono come i maggiori problemi nel fare affari nel loro paese siano la complessità delle procedure amministrative (64%), la legislazione e le politiche in continuo cambiamento (61%), il nepotismo (57%) e corruzione (51%). ALIMENTARE La Bulgaria è al quarto posto nell’Unione Europea per il tasso si spesa più alto delle famiglie I cittadini romeni spendono più di un quinto del loro budget famigliare totale per l'acquisto di cibo, la percentuale più alta nell'Unione europea. Lo segnalano i nuovi dati dell’Eurostat. Nel 2018, le famiglie romene hanno utilizzato ben il 27,8% della loro spesa totale per l'acquisto di alimenti e bevande analcoliche, ha spiegato l'agenzia statistica della Ue. In classifica, seguono Lituania (20,9%), Estonia (19,6%), Bulgaria (19,1%), Croazia (18,8%), Lettonia (17,8%), Slovacchia (17,4%), Grecia (16,9%) e Polonia (16,4%), tutti paesi sopra della media Ue, che nel 2018 si attesta al 12,1%. Al contrario, la quota per cibo e bevande non alcoliche è stata inferiore al 10% del totale del budget nel Regno Unito (7,8%), Irlanda (8,7%), Lussemburgo (9,1%) e Austria (9,7%). Tra il 2008 e il 2018, aggiunge Eurostat, il maggiore aumento delle spese alimentari è stato registrato nella Repubblica ceca e in Slovacchia (+ 1,4%), mentre il calo maggiore è stato registrato in Lituania (dal 24,8% nel 2008 al 20,9% nel 2018, -3,9%), seguita dalla Polonia (3,4%). NATO Boyko Borissov a Bruxelles per incontrare Stoltenberg Il premier Boyko Borissov si recherà a Bruxelles per incontrare giovedì il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg. Lo ha riferito un comunicato stampa dell'Alleanza atlantica, a seguito delle notizie secondo cui sarà inaugurato un nuovo centro di coordinamento della Nato nel paese. Il 26 novembre è stato annunciato che Washington e Sofia lavoreranno insieme per costruire un centro di coordinamento Nato nella città di Varna, che monitorerà la sicurezza nella regione del Mar Nero. A luglio, la Bulgaria ha anche annunciato l'acquisto di otto aerei da


combattimento F-16 fabbricati negli Stati Uniti, che a loro volta hanno aumentato i contributi di difesa del paese al 3,25 per cento del Pil, il secondo piĂš esteso di tutti i paesi Nato, dietro gli Stati Uniti. I funzionari statunitensi ritengono che una stretta relazione con la Bulgaria sia cruciale per rafforzare il fianco orientale della Nato e per monitorare la situazione nella regione del Mar Nero.


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