News ccib 03 01 2017

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03-01-2017 ANNIVERSARIO Sofia segnala i dieci anni dall’adesione all'UE La Bulgaria segnala in questi giorni i dieci anni di adesione all’Unione Europea, di cui è divenuta membro il primo gennaio 2007. A distanza di un decennio, il Paese può indubbiamente valutare come positivo l’impatto che l’adesione ha avuto sulla sua economia. Il PIL pro-capite, che nel 2007 era pari al 41 per cento della media UE, è salito al 47 per cento nel 2015, in base ai dati forniti dall’Eurostat. Un altro dato indicativo per comprendere la crescita economica della Bulgaria è quello concernente la percentuale di popolazione a rischio povertà ed esclusione sociale, che è passata dal 60 al 41,3 nel periodo 2007-2015. Questi indicatori economici non sembrano, però, aver del tutto convinto i bulgari dei benefici dell’adesione all’UE. Secondo alcuni analisti, nella società si osserva un diffuso senso di frustrazione, non necessariamente attribuibile a Bruxelles, nel senso che la crescita economica non ha avuto grandi effetti nelle tasche della popolazione. La Bulgaria resta a oggi il membro più povero dell'Unione Europea. L’adesione all’UE ha avuto importanti effetti anche sui lavoratori bulgari emigrati all’estero, che possono spostarsi con maggiore facilità. Questo ha determinato una grande fuga dei cervelli, con poche persone che hanno effettivamente fatto ritorno nel Paese. La Bulgaria ha beneficiato del grande numero di emigrati bulgari tramite le rimesse ai parenti: nel 2015, gli emigrati hanno inviato in patria 456 milioni di euro, rispetto ai 268,9 milioni registrati nel 2010. Un capitolo a parte meritano gli investimenti fatti da Bruxelles in Bulgaria in particolare per quanto concerne i progetti infrastrutturali. Nel periodo 2014-2020 il Governo di Sofia ha ricevuto e riceverà complessivamente 7,6 miliardi di euro. Il problema è, però, rappresentato dalla capacità di presentare progetti confacenti agli standard europei per ottenere i finanziamenti, questione che ha portato al mancato sfruttamento di una parte delle risorse rese disponibili da Bruxelles. La corruzione e la mancanza di visione sono alla base di questa difficoltà nell’impiegare correttamente e pienamente i fondi europei, una dinamica che ha creato scontento e delusione nei bulgari. Non a caso, da Bruxelles sono arrivate costanti pressioni politiche per aumentare gli sforzi nella lotta alla corruzione, ma con deludenti risultati. POLITICA Rappresentanti del BSP incontrano l’Ambasciatore russo a Sofia I rappresentanti del Partito socialista bulgaro (BSP) hanno incontrato l’Ambasciatore russo a Sofia, Anatoliy Makarov. Come dichiarato dall’esponente del BSP Kaloyan Pargov, “è tempo per la Bulgaria di assumere una posizione responsabile ed equilibrata sia verso ovest sia verso est”. Pargov ha spiegato che lo status di membro dell’Unione Europea e della NATO non implica necessariamente per la Bulgaria la rinuncia ai maggiori vantaggi possibili nei rapporti con Paesi terzi,


specialmente con la Russia. “Il Partito socialista insisterà per la revoca delle sanzioni UE verso la Russia, perché danneggiano le relazioni bilaterali”, ha dichiarato inoltre Pargov, rilevando come i buoni rapporti con Mosca dovrebbero essere una priorità per tutti i Paesi dell’UE, vista la delicata situazione di sicurezza internazionale. ECONOMIA Aumentano i salari minimi ed entrano in vigore nuove accise Dal primo gennaio 2017 sono entrati in vigore in Bulgaria diversi cambiamenti negli stipendi e nelle accise. Il salario minimo è salito di 40 lev arrivando a toccare i 460 lev, una modifica che ha effetti diretti sui salari di migliaia di lavoratori. Con il nuovo anno vengono inoltre aumentare le accise sulle sigarette, con un incremento dei prezzi previsto per almeno 20 centesimi di lev a pacchetto. Infine, aumenta l’età minima per la pensione a sessantaquattro anni per gli uomini e a sessantuno per le donne. ENERGIA La KEVR fissa l’aumento del prezzo del gas naturale al 4,65 per cento Il prezzo del gas naturale in Bulgaria è aumentato dal primo gennaio 2017, ma l’incremento sarà più basso rispetto a quanto richiesto dal fornitore Bulgargaz. La Commissione regolatoria per l’energia e l’acqua (KEVR) ha deciso di alzare i prezzi fino al 4,65 per cento, rispetto alla richiesta di Bulgargaz che arrivava al 13 per cento. Nel 2017 il prezzo di 1000 metri cubi di gas sarà di 280,21 lev (escluse accise e Iva), come dichiarato dal Presidente della KEVR Ivan Ivanov. Nel prezzo in questione non è incluso il costo del trasporto e delle tariffe che saranno trasferite all’operatore della rete energetica Bulgartransgaz dalla stessa Bulgargaz. FINANZE Il 2016 si chiude con attivo bilancio per 750 milioni di euro Il bilancio fiscale della Bulgaria del 2016 ha un attivo di almeno 1,5 miliardi di lev. Lo ha riferito il Ministero delle Finanze. Tale somma ammonterebbe all’1,6 per cento delle proiezioni concernenti il Prodotto interno lordo (PIL) della Bulgaria. Nel 2015, in base alle stime riviste dall’Istituto nazionale di statistica (NSI), il bilancio fiscale si era chiuso con un deficit dell’1,7 per cento. A determinare il risultato positivo del 2016 sarebbero le maggiori entrate rispetto alle minori uscite. In questo contesto, la tassazione diretta è cresciuta di 2,1 miliardi di lev durante il 2016, mentre quella indiretta, derivante dall’IVA e da altre forme di imposte, sarebbe in aumento di 1,2 miliardi di lev Il gruppo belga KBC acquisisce la United Bulgaria Bank Il gruppo finanziario belga KBC ha ultimato l’acquisizione della United Bulgaria Bank (UBB) e della compagnia di leasing Interlease. L’accordo, raggiunto sulla base di 610 milioni di euro, darà a KBC il controllo su oltre


il 99,9 per cento delle quote della banca bulgara, oltre al 100 per cento di Interlease. Il KBC è proprietario inoltre di Cibank e della compagnia di assicurazioni DZI in Bulgaria. Fino ad oggi, UBB era di proprietà della Banca nazionale di Grecia. UBB costituisce la quarta banca in Bulgaria per importanza, con 3,5 miliardi di euro in asset.


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