News CCIB 2.12.2019

Page 1

02.12.2019 RIMPASTO Borissov indica Saceva per la guida del ministero del Lavoro Il premier Boyko Borissov propone il nome dell’attuale vice ministro dell'Istruzione e delle Scienze, Denitsa Saceva, per prendere il testimone alla guida del dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali, dopo le dimissioni di Bisser Petkov. L’indicazione di Borissov arriva a due giorni dopo che lo stesso Borissov ha prima chiesto e poi accettato le dimissioni di Petkov. Commentando il sostegno che Petkov ha ricevuto dalle madri dei bambini disabili che negli ultimi mesi hanno portato avanti una campagna per migliorare le condizioni sociali per le loro famiglie, Borissov ha detto: “Ho respinto le sue dimissioni cinque volte. Venerdì, l’ho convocato e gli ho detto che nessuno (dei ministri) vuole lavorare con lui nel gabinetto. Se alle mamme piace così tanto, dovrebbero aspettare fino a quando non saliranno al potere e quindi potranno nominarlo come ministro”. Secondo il governo di Sofia, la decisione del premier sarebbe attribuibile a “motivi che si sono accumulati nel tempo”. Borissov non è rimasto soddisfatto dal ritmo con cui opera il ministero del Lavoro sotto la guida di Petkov. ECONOMIA Tasso di disoccupazione nell'Ue al 6,3%, in Bulgaria arriva al 4,2% A ottobre il tasso di disoccupazione nell'Ue è rimasto invariato rispetto a settembre, pari al 6,3%, e si è ridotto rispetto al 6,7 per cento dell'anno precedente, informa l’Eurostat. Questo è il livello più basso dal gennaio 2000, quando l'Ue ha iniziato a pubblicare rapporti statistici mensili. In Bulgaria il tasso di disoccupazione è aumentato al 4,2% dal 4,1% di settembre ed è sceso dal 4,9% rispetto all'anno precedente. ECONOMIA Standard & Poor's aggiorna in positivo il rating di credito della Bulgaria L'agenzia di rating internazionale Standard & Poor’s (S&P) Global Ratings ha aggiornato i rating di credito esteri e locali della Bulgaria a BBB/A-2 da BBB/A-3. Le prospettive per il rating sono positive, ha dichiarato il Ministero delle Finanze bulgaro. L'aumento del rating è il risultato dello sviluppo sostenibile dell'economia bulgara senza accumulo di squilibri macroeconomici. I saldi fiscali ed esterni del paese sono forti e i progressi verso l'adesione al meccanismo di cambio II (Erm II) sono costanti. Le prospettive positive per il rating riflettono le attese degli analisti di S&P Global Ratings secondo cui il rafforzamento progressivo della posizione fiscale ed esterna della Bulgaria continuerà, con il paese in costante sviluppo in un contesto economico esterno più debole. Secondo l'agenzia di rating, il paese ha rispettato gli impegni assunti nell'ambito del piano di adesione di Erm II e dell'Unione bancaria, ma S&P rileva che la decisione finale in merito non è interamente scontata. La S&P ritiene, infine, che la


gestione delle imprese statali, la supervisione del settore finanziario non bancario e il quadro per la lotta al riciclaggio di denaro sono migliorati. DIRITTI UMANI Colloquio tra Danail Kirilov e Dunja Mijatovic Il ministro della Giustizia Danail Kirilov e il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Dunja Mijatovic condividono l'opinione secondo cui la Bulgaria deve costruire più centri per l'assistenza alle vittime di violenza domestica. In questo momento ci sono sei di questi centri, ha riferito il ministero della Giustizia. Incontrando Mijatovic a Sofia, Kirilov ha presentato i progressi della Bulgaria nella lotta al razzismo e alla discriminazione, oltre a proteggere le persone dalla violenza domestica. I due hanno convenuto di approfondire la cooperazione bilaterale, anche a livello di esperti. OCCUPAZIONE Diminuiscono i lavoratori comunitari in Italia nati nei Paesi dell’Est Calano nel 2018 i lavoratori comunitari in Italia nati nei Paesi dell'Europa dell'Est e arrivano a 824.487 con una contrazione dell'1,5%, ai minimi rispetto al 2009. Lo si legge nell'Osservatorio Inps sui comunitari nati nei Paesi dell'Europa dell'Est. Se si guarda al totale di questi comunitari conosciuti dall'Inps, il numero raggiunge le 954.274 unità, in leggero calo sul 2017 (erano 963.500). La stragrande maggioranza dei comunitari nati nei Paesi dell'Est è dei romeni (779.630 con l'81,7%) mentre 76.077 sono originari della Polonia (8%) e 45.207 della Bulgaria (4,7%). Solo il 5,6% proviene dai restanti otto paesi analizzati.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.