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SCALDINO IN ARGENTO FUSO, SBALZATO, CESELLATO E LEGNO TORNITO, MILANO PRIMA METÀ DEL XVIII SECOLO, BOTTEGA ALL’INSEGNA DEL CARCIOFO GR.1060 CIRCA, CM 19X12X18
VERSATOIO IN ARGENTO SBALZATO E CESELLATO, BRESCIA ULTIMO QUARTO DEL XVIII SECOLO, PUNZONI DEL BOLLATORE DOMENICO BERTOLI E DELL’ARGENTIERE P.S. (PIETRO ANTONIO SIMONI?)
€ 5.000 - 7.000 Lo scaldino, dalla forma poligonale e dalle misure contenute, è finemente cesellato con motivi a volute e riserve derivati dai modelli ornamentali introdotti in Francia dall’architetto Jean Bérain (1637-1711) che ebbero lago successo in tutta Europa. Particolarmente attenta nella ricezione di nuovi modelli stilistici provenienti d’oltralpe è a Milano la storica bottega del carciofo, già documentata dal 1587, come testimonia la comparazione con il piatto ovale, in collezione privata milanese che presenta un medesimo modulo decorativo che comprende anche il piccolo paesaggio con architetture al centro di una riserva sagomata. Cfr.:“Gli argenti milanesi”, G.Sambonet, ed. Longanesi, Milano 1987, p. 96
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corpo costolato con manico sagomato a volute poggiante su piede mistilineo gradinato. gr. 520, altezza cm 22,5 € 900 - 1.000 Cfr.: “Orafi e Argentieri Bresciani nei secoli XVIII e XIX” di Renata Massa, Brescia 1988, p.56