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GASPARE BETOLDI (COMO 1778 - MILANO 1824), ATTR. NOBILDONNA DI CASA SERBELLONI (?) Miniatura su avorio, diametro cm 6,4 € 500 - 600 La miniatura, probabilmente non finita, mostra i modi di Gaspare Betoldi, pittore nato a Como nel 1778, poi trasferitosi a Milano. Dai documenti risulta che si unì in matrimonio ad Anna Maria Serbelloni, dalla quale ebbe almeno cinque figli: Luigia (nata nel 1811), Giuseppe (nato nel 1812), Luigi (nato nel 1813), Raffaele (nato nel 1815) e Rachele, che venne alla luce e morì nel 1817 a Marlia. A Milano cambiò varie abitazioni nel territorio della parrocchia di Sant’Alessandro, dove si spense il 27 agosto 1824. La produzione conosciuta dell’artista è costituita da poche miniature firmate; è noto un suo ritratto di mano di Giovanni Battista Gigola, di cui era amico. La miniatura in oggetto, databile al 1810 circa, mostra una gentildonna dalla fisionomia simile a un’altra Giovane e alla Contessa Serbelloni, già ritratta da Betoldi con il marito in una coppia di oli su cartoncino (per confronto si veda C. Parisio, Ritratti in miniatura nella Milano neoclassica, Brescia 2010, p. 40, nn. 7 e 8). Non è noto se la moglie dell’artista, una Serbelloni, fosse in rapporti di parentela con i personaggi appena citati.
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ANTONIO MORO (LIMONE DEL GARDA, BRESCIA, 1820-1899) FRANCO ALIPRANDI DE GIORGI IN CASACCA ROSATA Miniatura su avorio, ovale, cm 5x4 € 400 - 500 La presente miniatura e la seguente, raffiguranti lo stesso bambino, costituiscono un caso curioso. L’identità dell’effigiato, dai capelli biondo rame, è stata individuata da chi scrive mediante il ritrovamento, in altra collezione privata, di un dipinto di grande formato firmato “Ant. Moro pin” (olio su tela, 113x88 cm), che lo ritrae a figura intera, con i suoi giocattoli. Reca l’iscrizione “Franco Aliprandi De Giorgi il 21 aprile 1863” e la firma dell’autore “Ant. Moro pin”. Il pittore è il bresciano Antonio Moro (Limone del Garda, 1820-1899), ritrattista attivo per la committenza della sponda bresciana del Benaco. Il volto del fanciullo, così realistico, è assolutamente identico in tutti e tre i dipinti (al punto da chiedersi se le miniature siano state eseguite prima, facendo da modello al quadro, più tardo): evidente il confronto con la fotografia, che allora rappresentava la novità; il ricorso alla miniatura, ormai obsoleta, ha il senso di una scelta esclusiva, legata a una committenza conservatrice, dai gusti raffinati. L’esecuzione, di qualità, è di minuzia e accuratezza ancora neoclassiche. I due ritrattini sono pubblicati in C. Parisio, Ritratti in miniatura in collezioni private bresciane, in “Studi in onore di mons. Antonio Masetti Zannini”, “Brixia Sacra”, 2007, n.1-2, pp. 1104-1106. L’abbigliamento e la gamma cromatica del fanciullo appartengono al registro dei toni caldi: veste, infatti, una casacca rosata, contro uno sfondo marrone scuro.
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ANTONIO MORO (LIMONE DEL GARDA, BRESCIA, 1820-1899) FRANCO ALIPRANDI DE GIORGI IN CASACCA BLU Miniatura su avorio, ovale, cm 5x4 € 400 - 500 La gamma cromatica del ritrattino si gioca su toni freddi: il fanciullo indossa una casacca blu marine contro uno sfondo chiaro, in gradazione.
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