Etiopia

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ETIOPIA EMOZIONI DI VIAGGIO

Villaggio di Uoniarki: i balli si protraggono fino a quando il sole scompare all’orizzonte. Mercato di Dimeka: donne hamer vendono la polvere ferrosa utilizzata per tingere i capelli. Dimeka: bambole di legno in vendita al mercato.

Si tratta di un rimedio contro gli effetti del tetano che provoca la progressiva contrazione dei muscoli e della bocca. Senza l’apertura ricavata con l’estrazione degli incisivi non sarebbe possibile introdurre alcun medicinale o nutrimento nella bocca del paziente. 15

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L’abbigliamento degli uomini consiste invece in un gonnellino colorato, stretto intorno alla vita, e in una casacca. Il kalascì, la cartucciera, fa ormai parte dell’abbigliamento dato che è molto diffusa. Geltiy nota che sono molto interessato all’argomento e quindi si prodiga nel fornirmi più dettagli possibili. Si aggira fra gli uomini e le donne in cerca di qualche oggetto o caratteristica singolare da mostrarmi. «Carlo, come vedi, tutti gli uomini hanno bracciali e orecchini, anche quattro o cinque su ciascun lobo ed anche sulla parte superiore dell’orecchio. Molti di loro hanno scarificazioni sul corpo. Le scarificazioni che le donne hanno sul ventre e sulle braccia si chiamano pala ed hanno funzione decorativa. I segni che invece recano sulla schiena, chiamati madà, se li procurano durante la cerimonia del salto del toro, come vedrai tra poco. Le cicatrici degli uomini si chiamano sada pala e rappresentano semplici decori oppure simboleggiano l’uccisione di nemici o animali feroci». Fotografo alcune mamme con i piccoli sulla schiena, avvolti nel sara, il marsupio di pelle ornato da conchiglie, dal quale spuntano le piccole teste e le vivaci braccia e gambe. Qualcuna mi sorride, qualche altra, contrariata, pronuncia il suo “Iiihhhh”, seguito da “Eh eh”, ovvero “No no”. Geltiy sorride. «Osserva queste donne», mi dice «al collo portano due grandi anelli di metallo. Si tratta di una collana chiamata ensente, riservata alle donne fidanzate. Durante la cerimonia del matrimonio lo sposo regalerà alla prima moglie una seconda collana, anch’essa di metallo, con al centro una vistosa sporgenza, il bignarè. Essendo gli Hamer poligami, il bignarè non potrà essere indossato da eventuali altre mogli che lo sposo dovesse scegliere in futuro, ma solo dalla prima, e quest’ultima potrà toglierlo alla morte del marito». Noto che molti Hamer non hanno gli incisivi inferiori. «Sì, è vero» prosegue Geltiy «praticano l’avulsione dei due incisivi inferiori intorno ai 15 anni. L’intervento viene eseguito da una specialista chiamata cagica bulè. Lo fanno sia per motivi estetici, ma anche per ragioni di salute, perchè lo spazio tra i denti estratti consente di dare da bere anche a chi si dovesse ammalare»15. Avverto fermento nell’aria e noto che tutti i partecipanti alla cerimonia si radunano intorno ad un giovane: è colui che dovrà saltare sui tori e che viene chiamato naala. Riesco ad avvicinarlo; si chiama Wulde-puni ed è visibilmente emozionato. Con l’aiuto di Geltiy gli chiedo se ha paura. «Paura no, ma non posso sbagliare!», ci risponde. Il salto del toro è, infatti, un momento molto importante nella vita di ogni giovane hamer poichè segna il passaggio all’età adulta. Un eventuale fallimento


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