Annuario 2011 CAI Lanzo Torinese

Page 1



C.A.I. Lanzo

Lettera del presidente Cari soci ed amici, anche quest’anno è arrivato il momento di analizzare le varie attività effettuate dalla nostra sezione al fine di perseguire sempre migliori obiettivi. Le molteplici iniziative intraprese hanno dato buoni risultati, un solo dato negativo: dopo molti anni che hanno visto il numero dei soci aumentare, in questo ultimo anno si è registrato un leggero calo rimanendo però sempre oltre i 1000 soci. Conforta constatare che la riduzione dei soci riguarda pressoché quasi tutte le sezioni. All’ormai tradizionale corso di sci di fondo, che vede impegnati i maestri di sci di Usseglio, ne erano stati programmmati altri due che aveevano ottenuto una buoona partecipazione negli li anni passati: il “Corso o di intaglio su legno” e il “Corso sull’uso del el GPS per escursioniismo”. Entrambi sono o stati apprezzati dai ai soci. Anche le nuove ve serate didattiche propooste, in particolare quellla sull’alimentazione ne consigliata a coloro che he frequentano la montaagna, e quella realizzata ta dal nuovissimo gruppo o speleologico sono state te ben accolte. Quest’anno la nostra sezione sii è attrezzata i tt t per l’escursionismo invernale acquistando ARVE, pale, sonde. Abbiamo quindi deciso di inserire in calendario un corso che ne insegnasse l’uso. Un’altra novità è il corso di Fitwalking. Il fitwalking, termine inglese che significa “camminare in buona salute”, rappresenta l’arte del camminare, una forma di

praticare il cammino che ne evidenzia tutte le potenzialità e va ben oltre il semplice camminare. Altra novità per il 2011 è il rientro della nostra sezione nella scuola di alpinismo Ribaldone. Mentre andiamo in stampa con il presente annuario il calendario delle sue attività non è ancora stato pubblicato. Provvederemo a comunicarle ai soci non appena saranno disponibili. Quest’anno l’ormai tradizionale viaggio “trekking-turistico” extraeuropeo ci ha portato in Madagascar. Per il prossimo anno, visti gli ottimi risultati, abbiamo a febbraio cerin programma ben due viaggi; v cheremo di raggiungere ch la vetta del Kilimangiaro che, con i suoi 5895 metri, rappresenta la me più alta montagna del continente africano, co mentre la meta di agome sto non è ancora definita. nit Un sentito grazie a tutti i soci che hanno collas borato con il CAI metbo tendo ten a disposizione il loro lor tempo libero. Un ringraziamento anche rin agli ag Enti con i quali abbiamo lavorato a stretto bia contatto ed in particolaco re al Comune e alla Pro Loco Lo di Pessinetto, agli “Amici “A i i di Mombresto”, M b t ” agli Alpini di Pugnetto, al Comune di Mezzenile, al Comune ed alla Pro Loco di Ceres. E per ultimo, ma non ultimi, un grazie ai nostri inserzionisti. Un ringraziamento particolare a tutti i componenti delle varie commissioni per l’ottimo lavoro svolto. Bruno Visca

Lunedì 7 Marzo Assemblea dei Soci presso la sede in via Don Bosco 33, Lanzo Torinese. 1º convocazione ore 20, 2º convocazione ore 20.30 -1-


'

2011 201 11 11

l 'Annuario 2011

CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Lanzo T.se Via Don Bosco, 33 - Tel. 0123.320.117 cailanzotorinese@gmail.com www.cailanzo.it

Legenda

delle

• T - Percorso turistico, su facili sentieri, per itinerari brevi e con poco dislivello. • E - Percorso escursionistico, generalmente su sentieri o su tracce, anche con dislivelli e percorrenze notevoli, a volte su terreno aperto senza sentiero. Occasionali passaggi che possono richiedere destrezza e conoscenza della montagna. • EE - Percorso per escursionisti esperti, su tragitti non sempre segnalati, anche lunghi, che richiedono capacità di muoversi su terreni misti, spesso ad alta quota e ripidi. • EEA - Percorso per escursionisti esperti con attrezzatura; oltre al dislivello precedente comprende le vie ferrate e/o attrezzate o brevi tratti di nevaio che richiedono piccozza e ramponi. • EAI - Percorso per escursionisti in ambiente innevato, che richiede l’utilizzo di racchette da neve, su percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità. • F - Percorso alpinistico facile, richiede esperienza nelle difficoltà precedenti e collaudate nozioni alpinistiche. • PD - Percorso alpinistico poco difficile. • AD - Percorso alpinistico abbastanza difficile.

Abbreviazioni • D - Percorso alpinistico difficile. • TD - Percorso alpinistico molto difficile. • • • • • • • •

• •

-2-

ED - Percorso alpinistico estremamente difficile. MS - Itinerario per medi sciatori. BS - Itinerario per buoni sciatori. OS - Itinerario per ottimi sciatori. MSA - Itinerario scialpinistico per medi sciatori. BSA - Itinerario scialpinistico per buoni sciatori. OSA - Itinerario scialpinistico per ottimi sciatori. MCA e BCA - Medi cicloalpinisti e buoni cicloalpinisti. Si richiedono anche capacità tecniche di guida su sentieri rispettivamente elementari o buone. OCA - Ottimi cicloalpinisti. Si richiedono ottime capacità tecniche di guida su sentieri ed occorre aver partecipato a uscite precedenti. TI - Itinerario turistico invernale su racchette, su strade o facili mulattiere innevate generalmente a bassa quota e senza pericoli oggettivi. EI - Escursionismo invernale con racchette su terreno aperto, anche a quote elevate. EIE - Escursionismo invernale con racchette per praticanti esperti, su terreno aperto e potenzialmente insidioso.


l 'Annuario 2011

CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Lanzo T.se Via Don Bosco, 33 tel. 0123.320.117 cailanzotorinese@gmail.com www.cailanzo.it

REDAZIONE:

Commissione Pubblicazioni STAMPA:

Curcio Grafiche s.r.l. Via Lanzo, 181 10071 Borgaro T.se IN COPERTINA:

Alpinismo Giovanile al Pian d’Attia (foto: G. Geninatti)

Sommario

C.A.I. Lanzo

Lettera del presidente ...........................................................................pag. 01 Legenda delle Abbreviazioni/Sommario......................pag. 02 La Nostra Sezione ....................................................................................pag. 04 Comunicazione ai Soci.......................................................................pag. 05 Consiglio Direttivo ..................................................................................pag. 06 Novità in Libreria......................................................................................pag. 07 Una passeggiata per tutte le età di Roberto Bergamino ................................................................................. pag. 10 Intersezionale Canavese Valli di Lanzo.........................pag. 11 Gite Escursionistiche CAI Lanzo .........................................pag. 14 Baita San Giacomo..................................................................................pag. 16 19ª Escursione Interregionale LPV.....................................pag. 21 Alpinismo Giovanile .............................................................................pag. 22 Escursioni con Racchette da neve ........................................pag. 27 Lezioni sull’alimentazione ............................................................pag. 29 La Regina delle Dolomiti di Stefania Fornelli Genot ....................................................................... pag. 31 Polluce 4091 m di Roberto Maruzzo....................................................................................... pag. 42 Gite in Autobus 2010 di Laura Carena ............................................................................................... pag. 44 Mount Kilimanjaro..................................................................................pag. 46 Corso base di Escursionismo......................................................pag. 47 Corso teorico-pratico sull’uso dell’ARVA.................pag. 49 Commissione sentieri e segnaletica ...................................pag. 50 Calendario giornate di pulizia sentieri............................pag. 51 Corso sci di fondo.....................................................................................pag. 53 Corso sci da pista.......................................................................................pag. 55 Trekking Eolie...............................................................................................pag. 56 Corso di Fitwalking Cross .............................................................pag. 59 Corso di Fotografia..................................................................................pag. 61 Corso alla Ricerca degli Animali in Valle ..................pag. 62 Sottosezione di Viù lettera del reggente......................................................................................... pag. 65 Sottosezione di Viù Programma Gite ...............................pag. 66 Giro del Viso ...................................................................................................pag. 71 Materiale in Vendita ...............................................................................pag. 72 Giorno per giorno......................................................................................pag. 74 -3-


l 'Annuario 2011

La Nostra Sezione La sede della Sezione di Lanzo del Club Alpino Italiano è in via Don Bosco 33 ed è aperta ogni giovedì non festivo dalle 21 alle 23 circa. Grazie all’alto numero di soci, risulta essere l’associazione più numerosa di tutte le Valli di Lanzo; tutte le nostre attività sono coordinate da apposite commissioni e gruppi di soci. La molteplicità delle nostre attività porta molte associazioni e amministrazioni valligiane a collaborare con la sezione. I soci al 31 ottobre 2010 sono 1070, di cui 605 ordinari, 319 familiari, 141 giovani e 5 vitalizi. Le notizie sulle attività sezionali le potete trovare: • sulle pagine del notiziario mensile LO SCARPONE • su Internet al sito www.cailanzo.it • sul settimanale locale IL RISVEGLIO e sul settimanale di “La Stampa” TORINO SETTE. Le strutture della sezione sono: il Bivacco Molino con 24 posti letto, la Capanna sociale S.Giacomo con 20 posti letto, il Museo miniera Brunetta, il Bivacco Gandolfo con 8 posti letto.

ISCRIZIONI E RINNOVI Per l’iscrizione al CAI è necessario portare due foto formato tessera e compilare l’apposito modulo in segreteria. Per i minori è necessaria la firma di un genitore. Per il rinnovo è sufficiente acquistare l’apposito bollino annuale da applicare sulla tessera. Il rinnovo può essere effettuato con le seguenti modalità: • direttamente in sede; • con vaglia postale intestato a CAI Lanzo Torinese, Via Don Bosco 33 10074 Lanzo Torinese (TO); • con bonifico bancario presso Banca Sella, Ag. di Lanzo Torinese codice IBAN: IT16K032 6830 5600 5385 8461 490. In questi ultimi due casi, nella causale devono essere riportati i nominativi da rinnovare. Nel caso del pagamento con bonifico si prega i soci di avvertire via mail o telefono dell’avvenuto pagamento, in modo da poter accelerare le operazioni di messa in regola con l’assicurazione, in attesa dell’arrivo del bonifico. L’iscrizione o il rinnovo come socio ordinario dà diritto a ricevere LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO e LO SCARPONE, notiziario della Sede Centrale. Inoltre, tutti i soci hanno diritto a usufruire di: • condizioni preferenziali rispetto ai non soci nei rifugi CAI e di altre associazioni alpinistiche con le quali è stabilita parità di trattamento; • utilizzare materiale tecnico, bibliografico, cinematografico e geografico della sezione; • partecipare alle attività sezionali e intersezionali: gite, corsi, scuole, serate culturali; • polizze assicurative stipulate da organi centrali e sezionali.

-4-


C.A.I. Lanzo

LE QUOTE PER IL TESSERAMENTO 2011 SONO:

SOCI ORDINARIO FAMILIARE GIOVANE

RINNOVO 42.00 22.00 16.00

NUOVO SOCIO 46.00 26.00 20.00

Per chi è già socio, il termine ultimo di rinnovo è fissato al 31 MARZO DELL’ANNO SUCCESSIVO, giorno di scadenza della copertura assicurativa; il rinnovo successivo a questa data diverrà effettivo 15 giorni dopo il versamento della quota presso la sezione: durante questi 15 giorni non vi sarà copertura assicurativa. Si ricorda che l’assicurazione comprende il soccorso alpino per attività sezionale e personale, mentre la copertura infortuni copre solamente l’attività sezionale. E’ possibile avere un’integrazione della copertura infortuni (con raddoppio dei massimali in caso di morte e invalidità permanente) mediante il versamento di una quota aggiuntiva. L’integrazione deve essere richiesta espressamente al momento del rinnovo/iscrizione in segreteria e non potrà essere attivata in momenti successivi.

COMUNICAZIONE AI SOCI Caro socio, attraverso questa pagina vorremmo ricordarti alcuni appuntamenti che non sono prettamente escursioni ma che fanno comunque parte delle nostre attività sociali. Speriamo possano essere di tuo gradimento e di averti con noi il:

25 aprile

Pasquetta in baita

9 ottobre

Castagnata in baita

12 novembre

Cena sociale

novembre

Inizio Ginnastica presciistica

22 dicembre

Serata degli auguri natalizi

Il direttivo

-5-


l 'Annuario 2011

Consiglio Direttivo (in carica dal Settembre 2009 al Settembre 2012) Presidente: VISCA Bruno Vice Presidenti: AIROLA Dario, GENINATTI Gino Segretario: BRACCO Giuseppina Tesoriere: MAGNETTI Sergio Consiglieri: BENEDETTO MAS Livio, BORGNA Wilma, CARENA Laura, CASASSA Cesare, DEVIT Ivano, FORNELLI GENOT Marco, GISOLO Giovanni, MAZZON Marino, TESSIORE Gianni, VIGNA LOBIA Luciano. Provibiri, revisori dei conti: BARRA Tiziana, FESTIVI Lucia, MINERDO Germano. Addetti alla segreteria: FORNELLI GENOT Stefania, TOGLIATTO Franco. SOTTOSEZIONE VAL GRANDE Reggente: CHIARIGLIONE Aldo Consiglieri: ALA Roberto, BOLOGNA Marco, VANGI Alessandro. SOTTOSEZIONE VAL DI VIU’ Reggente: BARBOTTO Vittorio Vice Reggente: GUGLIELMOTTO Franco Segretario: FANTASIA Guido Consiglieri: BORLATTO Giorgio, FINO Luigi, GIACOBINO Ezio, MACHETTA Sergio, RU Andrea, RU Mario. Rev. dei conti: BARBOTTO Maria Caterina, GIACOMELLI Raffaella, PERIOLATTO Massimo.

LE COMMISSIONI DEL CLUB ALPINO ITALIANO DI LANZO Commissione Rifugi Geninatti Gino (Presidente), Gisolo Giovanni (Vicepresidente), Airola Dario, Berra Giacomo Renzo, Borgna Wilma, Bossi Emanuele, Camponi Antonio, Casassa Cesare, Facchinetti Fulvia, Giuliano Franco, Giuliano Alberto, Mazzon Marino, Minerdo Germano, Tessiore Gianni, Visca Bruno, Zecchinato Rita. Commissione Alpinismo Giovanile Fornelli Genot Marco (Presidente), Tessiore Gianni (Vicepresidente), Barra Tiziana (Segretaria), Fornelli Genot Stefania, Geninatti Gino, Geremia Alice, Negri Daniele, Pieri Francesco, Porro Gisella, Togliatti Walter, Tonin Marco. Commissione Segnaletica e Sentieri Airola Dario (Presidente), Berra Giacomo Renzo (Vicepresidente), Benedetto Mas Livio, Borgna Wilma, Brunati Enrico, Cagliero Luigi Fulvio, Camponi Antonio, Carena Laura, Coletti Dana Piergiacomo, Cresto Aleina Giovanni, Facchinetti Fulvia, Geninatti Gino, Mazzon Marino, Minerdo Germano, Schina Paolo, Tessiore Gianni, Togliatti Walter, Vigna Lobia Luciano, Visca Bruno. Commissione Escursionismo Vigna Lobia Luciano (Presidente), Brunati Enrico, Chiariglione Aldo, Coletti Dana Piergiacomo, Leyduan Giuseppe, Stevano Cristiana, Tessiore Umbro, Toffoli Francesco, Visca Bruno. Commissione Speleologica Visca Bruno (Presidente ad interim), Macario Silvio (Vicepresidente), Camponi Antonio, Casassa Cesare, Minerdo Germano, Moschelli Danila, Reano Ivo. -6-


C.A.I. Lanzo

Novità in Libreria Prima di parlare dei nuovi libri bisogna dire che a gennaio 2010 è nata, a Lanzo, una piccola casa editrice. Si chiama UJA EDITRICE (www.ujaeditrice.it). La finalità della casa editrice è la realizzazione di piccoli volumi di itinerari escursionistici e di cultura locale, con particolare attenzione alle Valli di Lanzo.

I LIBRI DELL’UJA USCITI NEL 2010 SENTIERI NATURA 2 - I Giusti della montagna (Dario Airola / Roberto Bergamino / Franca Mariano) 88 pagine – costo 12 euro – Foto a colori Si può pensare al territorio come a un museo a cielo aperto, dove l’attenenzione ai segni che la Storia vi ha lasciato costituisce un mezzo efficace per l’educazione delle giovani generazioni. Il progetto “I Giusti della Montaagna”, promosso dal Comitato Resistenza Colle del Lys con la sezione di Lanzo Torinese del Club Alpino Italiano in collaborazione con la Regione ne Piemonte, si è proposto di avviare una riflessione sulla Seconda guerra ra mondiale, sulla Resistenza e sulla persecuzione alla comunità ebraicaa nella Valli di Lanzo. Le Alpi sono state teatro di guerre mondiali, ma an-che luoghi carichi di memoria e testimonianze, di incontri e partenze dii emigranti, crocevia di culture diverse, ma anche luoghi di accoglienza e rifugio. “I Giusti della montagna” sono gli abitanti delle Valli di Lanzo. Valli strette, aspre e selvagge, in passato popolate da comunità povere di pastori, agricoltori, minatori, artigiani, contrabbandieri e guide alpine, spesso dannate dalla sorte dell’emigrazione. Tra fine ‘800 e inizio ‘900, queste comunità conobbero d’improvviso un momento di fortuna, ospitando la villeggiatura della nobiltà e della borghesia torinesi. Molti di questi uesti ospiti erano famiglie ebree che, dopo le leggi razziali del 1938, si rifugiarono nelle valli. Duecento ebrei riuscirono a salvarsi dalla Shoah grazie all’aiuto dei montanari. Non uno fu catturato durante l’intera durata del conflitto, nonostante i frequenti rastrellamenti e l’occupazione nazifascista degli ultimi mesi di guerra. Uno degli obiettivi del progetto è il recupero e la valorizzazione dei sentieri e dei “luoghi della memoria”: quelli dei pastori, dei contrabbandieri e delle guide alpine, gli stessi dell’esodo ebraico e della lotta di Liberazione. Tra il 2007 e il 2009, con la collaborazione del Club Alpino Italiano sezione di Lanzo, sono stati individuati 10 percorsi storici, 15 itinerari, sistemate 21 bacheche e affissi 23 pannelli. Da questo grande lavoro sul territorio è poi nato il libro “Sentieri natura 2” che racchiugrand tutti gli itinerari interessati dagli interventi compiuti dai volontari del CAI de tut Lanzo Torinese a cui sono stati aggiunti alcuni percorsi che raggiungono di La luoghi dove si sono svolti significativi episodi della lotta di Liberazione nella luogh Valli di Lanzo.

CA CAMMINARE IN VAL GRANDE (Roberto Bergamino) (Ro 88 pagine – costo 12 euro – Foto a colori 24 itinerari per scoprire la più settentrionale delle Valli di Lanzo. Dai solatii valloni va di Vassola, Unghiasse e Vercellina agli ombrosi boschi dell’invers. Un volume tascabile che permette a tutti di avvicinarsi al meraviglioso mondo della montagna. Fatta eccezione per alcune gite più impegnative il m volume è particolarmente consigliato (e dedicato) alle famiglie. vo

-7-


l 'Annuario 2011

CAMMINARE IN VAL DI VIU’ (Roberto Bergamino) 96 pagine – costo 12 euro – Foto a colori Volume tascabile che contiene 22 itinerari di facile escursionismo, o, dedicati alla Val di Viù, la più meridionale delle Valli di Lanzo. Dal al Rocciamelone al Passo della Croce gli itinerari accompagnano il cammminatore attento e appassionato alla scoperta di questa valle meravi-gliosa, ricca di emergenze naturalistiche e storiche. Come il volumee dedicato alla Val Grande anche questo si rivolge in modo particolaree alle famiglie.

PRESTO IO PARTO Balmesi in guerra 1792 – 1945 (Gianni Castagneri – Marco Sguayzer) 88 pagine – costo 12 euro – Foto b/n

Chi vvive in luoghi marginali, “fuori dal mondo”, è spesso persuaso di essere al riparo dalle grandi sciagure delle Storia, quasi fosse un diritto acquisito. quisi Il passato dimostra però che questa ipotesi non è quasi mai vera: spesso, spes gli eventi di maggior rilevanza hanno invece effetti che riversano le proprie conseguenze, talvolta in modo anche proporzionalmente più p intenso, sulle vicende familiari e delle comunità più remote e isolate. inte La rricerca ha permesso di evidenziare come sia stato versato sangue balmese mes pressoché in tutti i conflitti che hanno stravolto l’Età contemporanea. nea La “grande Storia” sembra da principio non riguardare i montanari, ma presto questi ultimi si trovano, loro malgrado, a esserne protagonisti e sspesso vittime. La tragedia dei giovani, chiamati a servire una patria matrigna che solo quando è stretta dalle necessità belliche si ricorda ma di loro, diviene allora il dramma delle famiglie e della comunità tutta. Il prezzo pagato da un piccolo Comune come Balme, in termini di soldati combattenti e di morti in guerra è sproporzionato. Le cause so dello de spopolamento e della mancata rinascita di molti insediamenti di montagna possono essere imputate a diversi fenomeni, ma nel nostro m caso la componente bellica ha influito con particolare intensità. c Quanti di quei ragazzi caduti, lasciati al loro vivere quotidiano, avrebbero potuto crera are nuove famiglie, dar vita a iniziative e attività, sviluppare progetti ed interessi che avrebbero impresso un corso diverso alle vicende balmesi. Quanti muri sarebbero rimasti in piedi, quanti sassi rimessi al loro posto avrebbero impedito disastri ambientali più devastanti di quelli prodotti da cannoni e mitraglie. Quanti bimbi sarebbero nati e cresciuti con la forza del sorriso, quante persone non si sarebbero abbandonate all’apatica angoscia di una tragedia. Di quelle perdite mai nessun governo ha pagato le conseguenze umane e materiali. La montagna ha dato alla Patria i suoi figli migliori ed ha avuto in cambio abbandono, trascuratezza e ulteriore marginalità. I nomi incisi sulle lapidi sono e rimangono il grido disperato di mancati ritorni, di vite spezzate, di villaggi distrutti da autorità sempre esigenti nel chiedere, mai generose nel restituire. “Presto io parto” costituisce un atto di reverenza e un ricordo appassionato, un’accusa contro l’inciviltà della guerra e il segno di un tempo che mette, finalmente e per sempre, al bando questa pratica barbarica di risoluzione delle controversie tra i potenti.

-8-


C.A.I. Lanzo

BAL BALME - Storia sociale di u una comunità alpina 1308 - 2000 (Gianni Castagneri / Marco Sguayzer) (Gia 208 pagine – costo 14 euro – Foto b/n Cor Corrono nel 2010 quattro secoli da quando Balme ottenne il riconoscimento della propria autonomia amministrativa. me Si tratta senz’altro di una ricorrenza non comune, che vale la pena celebrare bra in modo adeguato. Non No a caso per molti versi questo libro è un regalo indirizzato a chi, usualmente quanto ingiustamente, è stato posto ai margini delle dinaus miche di sviluppo generali e per questo privato del legittimo orgoglio m di conoscere le proprie vicende, restituendogli il rango di protagonista che ch merita. In questi ultimi anni è fiorita una pubblicistica ricca di diversi volumi e di d moltissimi articoli, perlopiù pubblicati sul periodico locale Barmes news, curiosità verso un passato carico di fenomeni interessanti, ma anche dello news risultato della curiosi straordinario affetto per un luogo impregnato di memorie ancora vitali. Mancava per contro un lavoro d’insieme che sapesse coniugare il piano d’analisi locale con quello generale, adottando uno sguardo acuto e aperto insieme. Supplire a questa mancanza è la finalità del libro. Ultimo, ma non certo trascurabile scopo di questo libro è stato infine quello di contribuire alla costruzione di un più saldo e radicato senso d’identità nei pochi giovani che non hanno rinunciato a vivere nel villaggio e negli altri che, si spera, compiranno la stessa scelta. Un’identità che non si nutra di fantasmi spettacolarizzati, ma di strumenti culturali spendibili nel mondo globalizzato e che susciti il sentimento dell’orgoglio di proseguire una storia lunga e ricca.

LA MEMORIA SVELATA Ricordi usanze curiosità di Pugnetto (Barbara Ru / Bianca Ru / Orietta Ru) 72 pagine – costo 12 euro – Foto b/n e colori Ricerche, consultazioni, racconti tramandati oralmente, trovano spazio zio in queste pagine, scritte con l’intento di far conoscere le tradizioni, la religiosità e alcuni momenti di vita quotidiana di contadini e montanari, ri, che trovavano nei giorni di festa attimi di serenità da trascorrere conn i propri compaesani. Un borgo, quello di Pugnetto, costruito con fatica e sudore su un terriitorio sfavorevole, arroccato sulla costa della montagna che si affaccia ia come un balcone sulla bassa Valle di Lanzo. La cappella, luogo di preghiera e incontro, con i suoi “tesori” è il ful-cro della comunità di Pugnetto e il suono delle campane ha da sempree accompagnato lo scorrere del tempo, caratterizzando i momenti piùù significativi della vita della borgata. L’intento del libro è onorare chi ha percorso quei sentieri prima di noi, trasmettendo una cultura semplice ma viva, un insieme di esperienze, di ricordi e la voglia di continuare a vivere tra le montagne delle Valli di Lanzo.

-9-


l 'Annuario 2011

Anello Traves – Pian Bracon (830 m) Colle Colmet (724 m) – Traves

Una passeggiata per tutte le età di Roberto Bergamino Località di partenza: nza: Traves (628 m) Tempo di salita: poco più di un’oraa per completare l’anello. Segnavia: cartelli segnavia in legno e bolli bianco rossi.. Difficoltà: E. L’itinerario permetette di scoprire l’apappartato Vallone del Rio Ordagna, un angolo di tranquilllità a pochi passi si dal paese. La gita ta è adatta a tutti ed d è particolarmentee indicata nelle stagioni agioni autunnali e primaverili. Suggestivo il tratto che costeggia la “roja”, il minuscolo rio artificiale che porta acqua dal Torrente Ordagna alle frazioni Andrè e Bertolè. Accesso automobilistico: da Lanzo si oltrepassa Germagnano e, arrivati a Rozello (frazione di Traves) si va a sinistra, per attraversare un ponte (indicazioni). Con alcune svolte si arriva alla piazza di Traves. Salita: dalla piazza (dove si trova una na bacheca) andare a sinistra e proseguire re in direzione Bertolè – Tese. Fatte poche he decine di metri si trova, sulla destra, a, un piccolo parcheggio da dove parte il sentiero (cartelli in legno). Si sale ad un n lavatoio e si piega a sinistra. Fatti pochi hi metri si piega a destra passando vicino o ad un basso edificio (una vecchia fuciina). A un successivo bivio si prosegue ue diritto, ignorando una deviazione sulla la destra (pilone votivo). Ci si addentra ra in un boschetto percorrendo un’antica ca

e bbella mulattiera, fino a superare una fontana. La salita prosegue con un alcune svolte e ad un bivio si proalc segue sulla mulattiera, evitando la seg traccia (non molto evidente) che si trac allontana a destra. Si arriva infine al allo bel pianoro del Pian Bracon, dove si trova una piccola area pic nic, al ritrov paro di un boschetto di betulle (830 m ccirca – Trenta minuti da Traves). Scendere lungo il versante opposto a Scen quello di salita per giungere in brequel ve a Figiai (750 m). Da li, andando a sinistra (indicazioni), si costeggia la sinis “roja” e con percorso pianeggiante e “roja piacevole si arriva al Col Colmet (724 piace Superato un pilone votivo si conm). S tinua a seguire il piccolo corso d’acqua ccambiando così senso di marcia. entra nel bosco e si abbandona la Si ent “roja” quando essa scende più decisamente verso Andrè. Arrivati in vista dei tetti delle case della frazione si arriva in breve a una stradina, nei pressi di un garage in legno. Scendendo lungo la stradina si arriva ad una carrozzabile asfaltata, seguirla verso sinistra, in discesa, e a un bivio andare a sinistra, in piano. In breve si giunge al punto di partenza, chiudendo così l’anello (complessivamente un’ora). poco più di un ora).

- 10 -


C.A.I. Lanzo

Club Alpino Italiano

Intersezionale Canavese Valli di Lanzo 27 GENNAIO Anello della Val Servin (Balme) Gita con racchette

21 APRILE Rocca Moross (2135 m)

Il vallone del Servin è posto nella conca di Balme, il più alto comune delle Valli di Lanzo. L’escursione sarà l’occasione per riscoprire ciò che rimane della secolare opera dell’uomo: incisioni preistoriche, un’antica ghiacciaia naturale, un villaggio abbandonato dove s’insediarono nel medioevo minatori di origine savoiarda, bergamasca e valsesiana. Ritrovo ore 9 stazione di Germagnano. Resp. B. Visca Sez. Lanzo

25 FEBBRAIO Vallone del Roc Gita con racchette Escursione nelle famose frazioni del Vallone Roc: Varda, Maison, Mole, Capelle, Potes, Piano del Roc e la cascata che, senza dubbio in questa stagione, sarà gelata e assumerà dei colori quanto mai entusiasmanti. La partenza è da Noasca, dopo i tornanti sulla strada che porta a Ceresole R. Molto probabile la possibilità di avvistare stambecchi e camosci. Ritrovo ore 8 Cuorgné, piazzale 2 rotonde. Resp. B. Martino Sez. Cuorgnè

24 MARZO Vallone del Roc (Valle Orco) Escursione che si snoda in un ambiente dove la secolare presenza dell’uomo ha lasciato preziose testimonianze della storia di questa valle, come le borgate, la forma dei campi e dei terrazzamenti. Inoltre gli elementi del paesaggio naturale, come la fauna, la flora e le formazioni geologiche, che il parco protegge in modo assoluto, offrono spunti appassionanti di conoscenza. Ritrovo ore 8,30 - Stazione di Strambino. Resp. V. Di Bari Sez. Ivrea

Si tratta di una bella cresta rocciosa dallo sviluppo lineare di circa 2 chilometri che, vista dal Piano degli Asciutti (luogo di partenza della nostra escursione), è caratterizzata da una grossa dentellatura alternata a colletti, con ripidi canalini detritici che giungono sino a valle. Facile escursione con panorama molto interessante: Albaron di Savoia, Uja di Mondrone, Monte Doubia. Bellissimo lo scorcio sulla cresta spartiacque tra la Valle d’Ala e la Val di Viù. A fondovalle, ben visibili Ceres e Lanzo. Ritrovo ore 8.30 stazione di Germagnano. Resp. F. Guglielmotto Sottosezione Viù

26 MAGGIO Colle d’Attia Il colle (situato sotto il monte Dubia) è facilmente raggiungibile. Partendo da una bellissima faggeta, si arriva alla verde radura dell’Alpe d’Attia per proseguire, con ripide svolte, attraverso il pendio di una facile pietraia e giungere così alla nostra meta. Buon panorama. Ritrovo ore 8 stazione di Germagnano. Resp. C. Brizio Sez. Venaria

23 GIUGNO Lago Perrin (2635 m) Posto in un ambiente naturale incantevole ed incontaminato, il Perrin si presenta come un bacino d’alta quota e di considerevoli dimensioni, dalla forma irregolarmente rettangolare e dalle rive interamente percorribili, caratterizzate da prati e saliscendi erbosi. E’ sovra-

- 11 -


l 'Annuario 2011

stato, a sud sud-est, dai 2974 metri dell’imponente e rocciosa Pointe o Monte Perrin, nonché dalla vicina Gran Cima, ad est. Tra le due cime sale un canalino detritico, inizialmente ampio, che punta la zona lunare e poco frequentata ai piedi del Corno Vitello. Ospita pesci ed abbondanti eriofori; è provvisto di un immissario (proveniente dal canalino orientale) e di un evidente emissario. Ritrovo ore 9 piazza di Champoluc. Resp. P. Berruti Sez. Chivasso

impressionante con i mille metri di parete rocciosa discendente dalla vetta dell’Albaron di Sea e con l’aguzzo profilo dell’Uja di Mondrone sulla sinistra. Il percorso per la salita è di natura semplicemente escursionistica e, nonostante il dislivello, scorre leggero e veloce sotto i piedi su un terreno misto tra distese di prati, rododendri, brevi e tortuose salite. Ritrovo ore 7.30 stazione di Germagnano. Resp. F. Guglielmotto Sottosezione Viù

28 LUGLIO Alpe Money (2325 m)

29 SETTEMBRE Cima Loit (2035 m)

L’alpe di Money è adagiata su un plateau erboso posto alla sommità di una bastionata rocciosa che si erge quasi alla testata della Valnontey, sul lato orientale della stessa. Il primo tratto di percorso è sulla strada poderale che costeggia il torrente Valnontey fino al suo termine. Si prosegue su facile sentiero che sale a tornanti. Bellissimo il colpo d’occhio sul ghiacciaio della Tribolazione. (Chi desidera potrà proseguire per il Bivacco Money (2872 m), ore 1, 30 dall’Alpe, difficoltà EE). Ritrovo ore 8 casello autostradale di Aosta Est. Resp. A. Gabutti Sez. Torino (aggregato intersezionale)

Gita facile e panoramica con possibilità di raggiungere sia l’Uja d’Ingria 1921 m sia Cima Rosta 2173 m senza perdere troppo dislivello. Sotto cima Loit si apre il famoso Pian delle Masche, luogo che fu a suo tempo frequentato dal Casanova alla ricerca di una bellissima fanciulla, (si dice!). Ritrovo ore 8 Cuorgné, piazzale 2 rotonde. Resp. B. Martino Sez. Cuorgnè

25 AGOSTO Bivacco Soardi (2297 m) Il Bivacco CAI Soardi-Fassero si trova nel cuore del selvaggio Vallone di Sea, appendice dell’alta Val Grande di Lanzo. Il bivacco, come lo possiamo vedere oggi, è frutto di un notevole lavoro di ristrutturazione su una vecchia costruzione, eseguito nel 1993. É un importante punto di appoggio per numerose bellissime salite della zona tra le quali possiamo evidenziare: Albaron di Sea, Punta Tonini, Punta di Sea, Punta Francesetti, parete nord e cresta est dell’Uja di Ciamarella, Punta Bonneval, Col di Sea. La vista che si apre dalla sua soglia è a dir poco

27 OTTOBRE Anello Santuario di Marsaglia Escursione ad anello che dalla frazione Mecca di Monastero di Lanzo raggiunge il Santuario di Marsaglia (3h), situato nella omonima borgata posta in un ridente pianoro, contornata da piccole e caratteristiche case in pietra, tipiche dei borghi alpini. Dopo la visita al Santuario pranzo preparato dai volontari del CAI Lanzo. Il ritorno sarà effettuato percorrendo una strada sterrata (1h). Ritrovo ore 8.30 ristorante Sangri-La a Lanzo. Resp. B. Visca Sez. Lanzo

24 NOVEMBRE Anello Pont-Pian Cerese Classica gita autunnale in mezzo a boschi, baite disabitate, piloni votivi e chiese. Il sentiero sale ripidamente fino alla frazione Deir Bianco

- 12 -


C.A.I. Lanzo

dove, di fronte alla chiesa della Consolata, c’è un ottimo punto panoramico sulla vallata sottostante.Si prosegue poi verso la casa del violino, Piancerese, Chiesa di Santa Maddalena, discesa a Montpont, Pianrastello (frazione di Pont Canavese) e arrivo al punto di partenza. Il percorso si svolge quasi interamente su mulattiere ancora ottimamente conservate. Ritrovo ore 9 Cuorgné, piazzale 2 rotonde. Resp. C. Genisio Sez. Rivarolo

15 DICEMBRE Anello dei Laghi di Ivrea Gita adatta anche per la stagione invernale, con partenza da Montaldo Dora si raggiunge il Lago Pistono, successivamente la conca nascosta e tenebrosa del Lago Nero, (nome quanto mai appropriato!). Percorso su brevi tratti di asfalto, sentieri e mulattiere. Ritrovo ore 9 Ivrea (piazzale dei Vigili del fuoco). Resp. V. Di Bari Sez. Ivrea

- 13 -

TELEFONO RESPONSABILI ESCURSIONI: B. Visca B. Martino V. Di Bari F. Guglielmotto C. Brizio P. Berruti A. Gabutti C. Genisio

3497336929 3387582737 3477844147 3389682333 0114520569 0119113227 0118190420 3474942938

La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite


l 'Annuario 2011

Gite Escursionistiche CAI Lanzo 2011 8 MAGGIO A piedi sulla vecchia ferrovia di Varazze Tra Varazze e Cogoleto, il vecchio tracciato ottocentesco della ferrovia ormai dismessa permette di immergersi in un paesaggio selvaggio e suggestivo, lontano dall’Aurelia e centri abitati; 10 km pianeggianti sempre a pochi metri dal mare e qualche galleria. Posti disponibili 31. Resp. Laura Carena 8 MAGGIO Escursione a Rocca Patanua (2416 m) Itinerario a seguire le tracce degli alpinisti torinesi degli anni 20-30 del XX sec. Gita in collaborazione con sottosezione di Viù. Dislivello 980 m. Tempo di salita 3h. Difficoltà E. Resp. Luciano Vigna

2-3-4-5 GIUGNO Isola d’Elba Passeggiate lungo i sentieri del mare, escursioni - il monte più alto è il Monte Capanne - visita ai siti napoleonici, escursione in battello ad un’isola minore e… qualche tuffo in mare. Posti disponibili 25. Resp. Laura Carena 5 GIUGNO Escursione interregionale all’Uja di Calcante (1614 m) L’Uja di Calcante rappresenta il parente povero delle nobili vette che, nelle valli di Lanzo, vengono appunto indicate con il termine Uja: basterà a questo proposito ricordare l’Uja di Mondrone, raggiungibile solo con arrampicata su roccia, l’Uja della Ciamarella, montagna famosissima tra gli appassionati piemontesi, i

Legenda Escursioni per tutti, adatte per famiglie con ragazzi

Escursioni che possono presentare qualche leggera difficoltà alpinistica

Gite in autobus

Escursioni alpinistiche che prevedono l’uso di corda, ramponi e picozza

Escursioni, anche con notevole dislivello, ma senza difficoltà alpinistiche

Escursioni speleologiche

La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite

- 14 -


C.A.I. Lanzo

cui pendii permettono anche al semplice escursionista dotato di un minimo di esperienza di salire oltre i 3600 m della vetta. L’Uja di Calcante è ben visibile già dalla piazza di Viù: rappresenta una montagna interessante specialmente nelle stagioni intermedie o negli inverni scarsi di neve. Viene raggiunta con una camminata su comodo sentiero che soltanto nell’ultimo tratto si fa un po’ più ripido: dalla sua vetta si gode un interessante panorama sui “tremila” delle alte valli di Lanzo, mentre in lontananza appare l’inconfondibile profilo del Rocciamelone. Dislivello in salita 850 m. Tempo di salita 3h. Difficoltà E. Resp. Sergio Machetta e Enzo Giacobino

3 LUGLIO Valle Stura Vallone di S. Bernolfo Da Calmieri salita su sterrato al Rifugio De Alexandri-Foches Laus. Possibilità di proseguire al Lago di San Bernolfo da dove inizia il Vallone di Collalunga: vallone selvaggio percorso da un’ardita carrareccia militare antica e punteggiato da numerose opere militari del Vallo Alpino. Possibilità, per chi è interessato, di aggiungere un altro timbro. Posti disponibili 31 Dislivello 550 m. Tempo salita 2.00 h. Resp. Laura Carena

12 GIUGNO Escursione regionale - Giro dei Laghi di Busson (Cesana Torinese) Panoramica escursione che ci porta a visitare il Lago Nero (2021 m), il Lago dei 7 colori detto anche Gignoux (2326 m) e il lago Saurel. Questa gita viene organizzata per tutte le sezioni del Piemonte, un’esperienza unica per trascorrere una giornata con i soci di tutto il Piemonte. Resp. Intersezionale Valle di Susa e Val Sangone

3 LUGLIO Escursione al Lago Lazin (2101 m) Escursione nel lungo, isolato e selvaggio Vallone di Lazin in cui spicca la particolare diversità tra la parte inferiore del percorso, boscosa e incassata, e quella superiore, molto rocciosa su cui giace il grosso Lago Lazin caratterizzato da un isolotto al centro. Località di partenza Lasinetto (1026 m) Fraz. di Ronco Canavese. Dislivello 1100 m. Tempo di salita 3h 15 min. Difficoltà E. Resp. Giuseppe Leyduan e Cristiana Stevano

26 GIUGNO Escursione Cantoira (749 m) - Lities (1138 m) - Vru (1030 m) - Cantoira Facile escursione ad anello che percorre tre storici sentieri. La “Viassi ‘d Lities”, una tra le mulattiere pavimentate meglio conservate della Val Grande di Lanzo; la “Vj ‘d Micula”, storico sentiero forestale che unisce la frazione Lities a quella di Vrù. Un tempo veniva utilizzato come unico collegamento tra i due abitati e percorso giornalmente dagli scolari che da Lities dovevano raggiungere la scuola elementare di Vrù. La “Viassi ‘d Vrù”, una mulattiera parzialmente pavimentata che collega la frazione al capoluogo. Dislivello in salita 400 m. Tempo di percorrenza intero anello 4h 30 min. Difficoltà E. Resp. Gino Geninatti

10 LUGLIO Escursione alle Grotte di Pugnetto (837 m) Seppur degradate, sia a causa di atti vandalici che ne hanno divelto stalattiti e stalagmiti, sia per l’incuria degli enti locali, le grotte di Pugnetto costituiscono un’area di notevole rilevanza ambientale e naturalistica che, proprio per le sue peculiari caratteristiche, è stata inserita dalla Regione Piemonte nel censimento dei “biotopi” (cioè un’unità di ambiente fisico in cui vive una singola popolazione animale o vegetale), nell’ambito dei programmi di tutela ambientale della Comunità Europea. Uscita a carattere speleologico. Abbigliamento per la visita interna: abbigliamento adeguato ad un luogo umido e

- 15 -


l 'Annuario 2011

CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI LANZO COMMISSIONE RIFUGI - Tel. 0123/320117 (sede CAI il giovedì sera ore 21-23)

“Baita San Giacomo” Capanna Sociale

Cai Lanzo

STRUTTURA ADATTA A TRASCORRERE UNA SETTIMANA NELLA PIU’ ASSOLUTA TRANQUILLITA’ Si tratta di un alpeggio ben ristrutturato posto in panoramica posizione a circa 1400 metri di quota, sullo spartiacque Valle del Tesso-Val Grande di Lanzo, in località San Giacomo di Moia immerso completamente nel verde. La struttura, suddivisa in due alloggi autosufficenti, dispone di 20 posti letto, servizi autonomi con doccia, illuminazione con pannelli solari. Indicata per soggiorni settimanali anche per famiglie di soci CAI. Le settimane, da sabato a sabato, completamente autogestite sono offerte a prezzi popolari.

Le quote sono da intendersi come rimborso spese per uso legna da riscaldamento, lavaggio periodico delle coperte di lana, ammortamento batterie per pannelli solari uso luce. Possibilità di prenotare anche per 2 giorni • 1 notte da 1 a 5 persone = € 50,00 (oltre le 5 unità maggiorazione di € 10,00 a persona) QUOTE SOGGIORNO 2011 (Turni settimanali da sabato a sabato)

• GIUGNO = € 130,00 •LUGLIO = € 170,00 • AGOSTO = € 200,00 •SETTEMBRE = € 130,00 + € 10,00 a persona a settimana (per uso bombola gas) PALESTRA DI ROCCIA: Sul retro della casa è stata attrezzata una palestra artificiale di roccia LE ESCURSIONI DALLA CAPANNA SOCIALE Presepio meccanico: presso la frazione di Vrù raggiungibile con 1,30 di marcia - Difficoltà: E Lago di Monastero (1992 m) Tempo complessivo: 2 h 15 minuti - Difficoltà: E Rifugio Agrituristico Salvin (1550 m) Tempo compl.: 2 h 20 minuti circa - Difficoltà:T Antica miniera di talco “Brunetta” da Vrù (1580 m) Tempo compl.: 2,30h circa - Diff: E Antica miniera di talco “Brunetta” da Menulla (1580 m) Tempo compl: 2h circa - Diff: E

- 16 -


C.A.I. Lanzo

freddo. Si consiglia inoltre di indossare abiti adatti in quanto c’è la possibilità di sporcarsi, casco (può essere fornito dalla sezione per chi ne fosse sprovvisto) e lampada frontale. Per chi desidera terminare la gita in compagnia, pranzo presso ristorante a Traves, previa prenotazione in sede il giovedì antecedente la gita. Resp. Silvio Macario

no Sella (2640 m) ed il rifugio Vallanta (2450 m), mentre in quattro giorni si tocca anche il rifugio Giacoletti (2741 m). •1º giorno Pian del Re-Rifugio Quintino Sella. Dislivello in salita 620 m. Tempo di percorrenza 2h 40 min. Difficoltà E. •2º giorno Rifugio Quintino Sella-Rifugio Vallanta. Dislivello in salita 750 m, in discesa 750 m. Tempo di percorrenza 5h. Difficoltà E.

17 LUGLIO Escursione a Punta Golai (2818 m) Si parte dalla frazione Frè (1505 m) di Balme, antico villaggio minerario, si attraversa subito il torrente Servin per risalire in direzione sud lungo la destra orografica, si raggiunge l’alpe di pian Salè (1580 m) nella magnifica conca delle cascate del Pontiat e proseguendo in direzione sud-est sulla destra orografica del rio Paschiet si superano le alpi Garavela fino ad arrivare a pian Buet (2019 m) con ottima vista sulla Ciamarella e sulla Bessanese. Dopo breve salita si piega a sud e si superano i Laghi Verdi, inferiore (2148 m) e superiore (2156 m), si raggiunge il bivacco Gandolfo (2301 m) e si prosegue in direzione sud sud-est fino al colle Paschiet (2431 m). Di qui per ripidi prati e pietraia si sale svoltando in direzione nord-est fino a punta Golai (2818 m) da cui si ammira un ampio panorama, dal Gran Paradiso al Monviso e tutta la catena spartiacque con la Savoia. Dislivello 1310 m. Tempo di salita 4h 30 min. Difficoltà E sino al Colle Paschiet, EE dal colle alla vetta. Resp. Enrico Brunati

Per ragioni di pernottamento nei rifugi le prenotazioni si chiuderanno il 15 maggio 2011. E’ richiesto un anticipo di Euro 30,00 per il giro di 3 giorni e di Euro 45,00 per quello di 4 giorni. Resp. Ines Pirec e Bruno Visca

22-25 LUGLIO Giro del Viso Il giro del Viso, un classico che non può mancare nel curriculum dell’escursionista, è articolato in tre o quattro giorni e ha inizio dal Pian del Re (2020 m). Il giro in tre giorni raggiunge i rifugi Quinti-

7 AGOSTO Labirinto Verticale e Punta Rossa di Sea (2908 m) Il Labirinto Verticale è un aereo percorso per escursionisti esperti, sulle cenge che solcano la grande parete che sovrasta Balme, tra incisioni preistoriche, strapiombi e iscrizioni

•3 º giorno Rifugio Vallanta-Pian del Re (per il giro in tre giorni) o Rifugio Giacoletti (per quello in quattro giorni). Dislivello in salita 900 m per il Pian del re, 1000 m per il rifugio Giacoletti, in discesa 900 m per il Pian del Re, 500 m per il rifugio Giacoletti. Tempo di percorrenza 4h 30 min per entrambi gli itinerari. Difficoltà EE. 4 º giorno (opzionale) Salite alle punte Udine (3022 m) e Venezia (3095 m) quindi discesa al Pian del Re. Pur non presentando particolari problemi alpinistici, la salita alle due cime comporta qualche lieve difficoltà sino al colle “Couloir del Porco”, raggiungibile mediante corde fisse. Dislivello in salita 700 m, in discesa 1200 m. Tempo di percorrenza 3h per le due cime + 1h per la discesa al Pian del Re. Difficoltà EEA.

- 17 -


l 'Annuario 2011

tracciate dai pastori nell’incontrastato regno degli stambecchi. L’itinerario non presenta difficoltà particolari ma si sviluppa su terreno molto ripido e su cenge talvolta aeree, con oggettivi problemi di orientamento. Pertanto è consigliabile soltanto a persone esperte, avvezze ad escursioni in alta montagna e fuori dai sentieri battuti. In ogni caso va affrontato in condizioni di buona visibilità, in assenza di neve e di ghiaccio. Dislivello in salita 1100 m. Tempo di salita 4h 30 min. Difficoltà EEA. Resp. Umbro Tessiore 10 AGOSTO Giornata di arrampicata alla palestra del Genevrè La palestra di roccia del Genevrè, che si trova poco sopra Balme, rappresenta una ottima scuola per chi vuole arrampicare in tutta sicurezza. Questa giornata è l’occasione per provare ad arrampicare e ridiscendere in corda doppia. Resp. Umbro Tessiore 12 AGOSTO Escursione al Monte Robinet (2679 m) Escursione dai molteplici aspetti in un selvaggio e solitario vallone del Parco Orsiera-Rocciavrè.

Oltre al notevole panorama, gode della sua popolarità grazie alla presenza in vetta di una cappella dedicata alla Madonna degli Angeli. Gita in collaborazione con sottosezione di Viù. Dislivello 1450 m. Tempo di salita 4h 30 min. Difficoltà E/EE. Resp. Luciano Vigna 17-18 AGOSTO Escursione alla Ciamarella (3676 m) Si ripropone la più classica delle escursioni in Val di Lanzo da effettuarsi in due giorni con pernottamento al Rifugio Gastaldi (2659 m). Dalla sua vetta si può godere di un eccezionale panorama che spazia dalla catena di confine delle Valli di Lanzo al Gran Paradiso, Cervino sino al gruppo del Rosa. Difficoltà: AF. Dislivello: 1° giorno 850 m, 2° giorno 1100 m. Tempo di salita: 1° giorno 2 h 30 m, 2° giorno 3 h 30 m. Attrezzatura necessaria: piccozza e ramponi. Resp. Umbro Tessiore 4 SETTEMBRE Escursione ai Laghi del Seone (2540 m) Impressionante, lungo tutta l’escursione, l’altissimo numero di alpeggi che si superano o si avvistano lungo i pendii e tutta la serie di opere realizzate per “addomesticare” la montagna (ponti, canali per irrigare i prati, mulattiere selciate) che ogni tanto compaiono improvvisamente e per brevi tratti. I laghi pr sono come delle gemme incastonate so nella ne parta alta del Vallone di Vassola. Località di partenza Vonzo (1231 m) Lo Fraz. di Chialamberto. F Dislivello 1280 m. Tempo di salita 4h. D Diffi D coltà E. Resp. Giuseppe Leyduan e Cristiana R Stevano S 1 SETTEMBRE 11 Traversata T dei laghi Palluel e Faravel Escursione che si snoda in uno splendido angolo del parco degli Ecrins con

Laghi Seone

- 18 -


C.A.I. Lanzo Gita Valnonte

panorami di rara bellezza su cascate, vallate e il villaggio di Dormillouse a toccare i due laghi. Gita in collaborazione con sottosezione di Viù. Dislivello 1021 m. Tempo totale del percorso 6h. Difficoltà E. Resp. Luciano Vigna 18 SETTEMBRE Ventimiglia - Giardini di Hanbury Capo Mortola - Balzi Rossi E poi consueto pranzo a base di pesce e specialità locali. Posti disponibili 31. Resp. Laura Carena 18 SETTEMBRE Escursione al Colle della Croce d’Intror (1950 m) Si parte dalla frazione Saccona (900 m) di Coassolo T.se, a destra dell’antica chiesa barocca, imboccando il sentiero che sale in direzione nord nord-est tra prati, boschi di faggi e betulle, fino alle grange di Prarosso e alla punta Prarosso (1497 m). Di qui raggiunta la cresta per ampi pascoli la si segue in direzione nord ammirando il notevole panorama sullo spartiacque delle Valli di Lanzo fino ad arrivare all’Alpe Frigerola (1791 m). Dall’alpe svoltare a destra verso nord-est e raggiungere su mezza costa il rifugio Peretti Griva (1820 m) per proseguire in direzione nord, salendo per pascoli sulle pendici est dell’Angiolino fino al Colle della Croce d’Intror (1950 m), che si affaccia sulla Valle dell’Orco di fronte al Gruppo del Gran Paradiso. Dislivello 1050 m. Tempo di salita 4h. Difficoltà E. Resp. Enrico Brunati 25 SETTEMBRE Escursione alle Grotte di Rio Martino La Grotta di Rio Martino rappresenta, per la valle del Po, il fenomeno di carsismo più rilevante; il banco di calcari dolomitici triassici che la ospita raffigura altresì l’ambiente carsico ester-

no più esteso ed interessante di tutta l’alta Valle. Uscita a carattere speleologico. Abbigliamento per la visita interna: la grotta è attraversata da un torrente, quindi sono consigliati stivali di gomma, con suola antiscivolo, abbinati ad abbigliamento adeguato ad un luogo assai umido e freddo (circa 6º). Si consiglia inoltre di indossare abiti adatti in quanto c’è la possibilità di sporcarsi. Casco (può essere fornito dalla sezione per chi ne fosse sprovvisto) e lampada frontale. Per chi lo desidera pranzo rustico presso il ristorante “La Spiaggia” previa prenotazione in sede il giovedì antecedente la gita. Resp. Silvio Macario 2 OTTOBRE Escursione culinaria a Castagnole Semplice passeggiata che ci porta a visitare 5 vecchi forni usati dalle varie borgate e recentemente restaurati. Tutti i forni sono attivi e nei pressi di ognuno è possibile gustare le focacce salate e dolci, il pane accompagnato da salame e toma, oltre ai biscotti preparati seguendo le vecchie ricette. Resp. Bruno Visca e Gino Geninatti 15-16-17 OTTOBRE Tre giorni nel Parco delle Alpi Apuane Visita alla Grotta del Vento, escursione al Monte Forato (1230 m), costituito da due vette gemelle collegate tra loro da un ciclopico

- 19 -


l 'Annuario 2011

arco naturale, visita alla Fortezza delle Verrucole e all’Isola Santa. I posti per questa gita sono limitati a 19 in quanto andremo a pernottare in un albergo-rifugio molto piccolo a Fornovolasco, praticamente sarà tutto occupato da noi. Le prenotazioni dovranno avvenire con molto anticipo. Resp. Laura Carena 23 OTTOBRE Escursione Tese di Traves Pra Lorenzo (1372 m) Bellissimo itinerario escursionistico ad anello lungo i percorsi della memoria della resistenza partigiana. Interessante la varietà degli ambienti, prima boscoso e poi più aperto, verso le pendici del Calcante, e costituito da rada vegetazione. Località di partenza Tese di Traves (628 m). Dislivello 770 m. Tempo complessivo di percorrenza 4h. Difficoltà E. Resp. Giuseppe Leyduan e Cristiana Stevano

Telefono responsabili escursioni: Laura Carena:

3491543869

Ines Pirec:

3477686834

Bruno Visca:

3497336929

Gino Geninatti:

3355694257

Sergio Machetta:

3487690220

Ezio Giacobino:

3334508856

Umbro Tessiore:

3484738128

Silvio Macario:

3389636332

Giuseppe Leyduan e Cristiana Stevano 3338665178 Enrico Brunati

3391534751

Luciano Vigna

3403241209

- 20 -


C.A.I. Lanzo

- 21 -


l 'Annuario 2011

Club Alpino Italiano Sezione di Lanzo T.Se

ALPINISMO GIOVANILE Attività anno 2010 Quest’anno abbiamo affrontato diverse esperienze con i nostri aquilotti. Siamo partiti con le ciaspolate, e anche con una piccola nevicata durante la gita in notturna. Abbiamo contribuito alla manutenzione dei sentieri nelle nostre valli, visto che ci piace camminare bene, e non ci siamo mai fatti spaventare dal maltempo che tentava di ostacolarci! Abbiamo visto in azione un cane da ricerca ed il suo istruttore durante il soggiorno in baita, che hanno cercato i nostri aquilotti (o i wurstel nelle loro tasche…) con grande divertimento di tutti. Abbiamo abbinato il treno come mezzo di trasporto alle nostre gambe per raggiungere la Grotta di Pugnetto, che abbiamo poi esplorato armati di frontalino e guida speleologica. Ma sicuramente l’evento che più di tutti

quest’anno ha lasciato il segno è stata la salita allo Chaberton, la celebre cima situata nelle vicinanze del Monginevro, che alcuni aspettavano di salire da molto tempo, dato il fallito tentativo dell’anno precedente a causa delle forti raffiche di vento che, a sentire qualche aquilotto, “avrebbero buttato giù un bufalo”. Per commentare appieno questa esperienza, lasciamo la parola ai nostri aquilotti scrittori, di seguito riportati. Noi terminiamo con un sincero ringraziamento a tutte le persone e associazioni che hanno condiviso il nostro cammino e ci hanno dato una mano, ma soprattutto grazie a voi aquilotti! Senza di voi l’alpinismo giovanile non avrebbe ragione di esserci: grazie di aver partecipato alle nostre uscite e restate con noi! La Commissione A.G.

Pian d’Attia

- 22 -


C.A.I. A Lanzo z

Chaberton

GITA ALLO CHABERTON (di Umberto Fassero Gamba) Finalmente, dopo una disavventura lo scorso anno, noi aquilotti, il 17 luglio, siamo riusciti a raggiungere la cima dello Chaberton. Siamo partiti da Lanzo sul tardo pomeriggio di sabato ed abbiamo raggiunto Claviere per le 18.00. Subito ci siamo posizionati nelle camere e dopo un giro per il paese e la cena siamo andati a dormire. Ci siamo svegliati molto presto per partire da Monginevro prima del sorgere del sole. Fino al fondo degli impianti sciistici abbiamo quasi sempre seguito una strada sterrata poi, da lì, abbiamo iniziato la lunga salita verso il colle Chaberton. Sembrava impossibile ma dopo quel impervio sentiero la cima appariva ormai vicina. La strada è franata in alcuni punti ed in altri era coperta di neve. Uno spuntino e qualche foto poi via verso la meta. Arrivati finalmente su, da una parte l’Italia e dall’altra la Francia, venti metri sotto c’erano le famose torrette che io aspettavo di vedere

da un sacco di tempo. Ma non ci siamo limitati a guardarle, ci siamo anche infilati dentro. È stata una sensazione emozionante: mi è sembrato di fare un salto nel passato e rivivere i momenti drammatici che precedettero la distruzione del complesso. Dopo le torrette siamo andati a vedere anche il forte, era pieno di neve ed in alcuni punti si rischiava di toccare il soffitto delle gallerie. Sembrava una enorme ghiacciaia tant’è che abbiamo trovato anche della carne cruda, perfettamente conservata nel ghiaccio. Dopo aver fatto pranzo, anche se un po’ presto (erano le 10,30), siamo scesi mentre la maggioranza delle persone era ancora in ascesa, ci siamo fermati a vedere anche il punto di controllo che era situato presso il colle, poi siamo scesi fino alla base degli impianti sciistici per riposarci sotto l’ombra di un grande albero. Non riuscivo ancora a capacitarmi di avercela fatta, dopo tanta attesa ed un tentativo fallito. È stata una bellissima impresa.

- 23 -


l 'Annuario 2011

LA MIA ESTATE IN CAMMINO (di Alberto Matteo Bianco) La mia estate in cammino, in cammino con il CAI di Lanzo Torinese insieme a numerosi amici ed accompagnati dalle nostre guide. Abbiamo scalato il Monte Chaberton il 17-18 luglio, in una splendida giornata di sole. Da lassù abbiamo ammirato uno spettacolo meraviglioso: dovunque vette coperte di neve e all’orizzonte pareva di scorgere il mare. L’avventura è continuata il 23-24-25 luglio con i tre giorni di trekking in Val Pellice, dove abbiamo raggiunto i rifugi di: Willy Jervis (Bobbio Pellice), Monte Granero (Val Pellice) e Barbara (Bobbio Pellice). Abbiamo visto paesaggi stupendi e anche qualche animale tipico di quei posti [Salamandra nera].

SABATO 16 APRILE Notturna a La Cialma L’anno scorso il maltempo ci ha impedito di raggiungere questa bella baita posizionata all’ombra della Vaccarezza. Speriamo, grazie alla luce lunare a indicarci la via, di farcela quest’anno. DOMENICA 1 MAGGIO Arrampicata a Bertesseno Anche quest’anno vogliamo far provare l’emozione di questo tipo di attività di montagna, scegliendo una delle belle palestre presenti nelle Valli di Lanzo, che ancora non abbiamo avuto modo di provare con i nostri aquilotti.

QUESTO SI È CAMMINARE!!!

DOMENICA 15 MAGGIO Santa Cristina Una bella gita ad anello con partenza e arrivo da Ceres: il santuario di Santa Cristina, costruito sullo spartiacque della Val d’Ala e Val Grande.

PROGRAMMA A.G. 2011

DOMENICA 29 MAGGIO Pulizia sentiero Val Servin La cura dei sentieri è molto importante, perché essi rappresentano la prima forma di strada creata dall’uomo. La loro pulizia e la segnatura consentono a tutte le persone amanti della natura di camminare in mezzo al verde lungo gli antichi e i recenti percorsi della montagna.

DOMENICA 6 MARZO Ciaspolata In base alle condizioni di innevamento, sarà definita in seguito la meta di questa escursione con le ciaspole. DOMENICA 20 MARZO Ciaspolata In base alle condizioni di innevamento, sarà definita in seguito la meta di questa escursione con le ciaspole. DOMENICA 3 APRILE Losa - Chiaves Abbiniamo all’escursione a piedi il trasporto sulla ripristinata ferrovia Torino – Ceres, con salita a Chiaves sul sentiero riaperto l’anno scorso dal gruppo di “Pulizia Sentieri” della sezione.

DOMENICA 12 GIUGNO Rifugio Gastaldi Alla scoperta delle strutture delle Alpi occidentali: quest’anno visitiamo uno dei rifugi più noti delle nostre valli, ai piedi delle cime più alte della Valli di Lanzo. GIOVEDI’ 23 DOMENICA 26 GIUGNO Quattro giorni in baita Come ogni anno, proponiamo la tradizionale permanenza in baita, per far comprendere ai ragazzi l’importanza dello spirito di collaborazione e di convivenza in un ambiente naturale.

- 24 -


C.A.I. Lanzo

SABATO 9 DOMENICA 10 LUGLIO Bivacco San Camillo Ci aspetta un bel giro nell’alta Val di Ala, in un percorso che passa sotto alcune delle vette più belle delle Valli di Lanzo, con pernottamento presso il bivacco che si affaccia sul Lago della Rossa.

DOMENICA 18 SETTEMBRE Musinè Saliamo sulla montagna all’imbocco della Val di Susa, nota per essere un centro di particolare attenzione… sarà vero che qui atterrano gli alieni? Gita non difficile, ma molto soddisfacente per il panorama sulla pianura che si gode dalla sua cima.

SABATO 16 DOMENICA 17 LUGLIO Due giorni in tenda alla “Testa dell’Assietta” Ci proponiamo di andare ad assistere alla famosa rievocazione storica presso la Testa dell’Assietta. Dormendo in tenda, al mattino saremo già lì all’arrivo dei soldati in costume e non ci perderemo nulla, unendo al contempo la possibilità di praticare il campeggio in montagna.

SABATO 1 OTTOBRE Cena degli aquilotti Per concludere l’anno, ci si ritrova in allegra compagnia a ricordare i momenti più belli delle varie uscite.

DOMENICA 4 SETTEMBRE Lago di Aframont Torniamo alla scoperta di piccoli angoli delle nostre valli, andando alla ricerca di questo stupendo laghetto di montagna.

DOMENICA 9 OTTOBRE Castagnata Sociale Per assaporare l’autunno in compagnia e allegria, l’ultima uscita propone una scorpacciata di castagne alla Baita San Giacomo.

La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite

- 25 -


l 'Annuario 2011

- 26 -


C.A.I. Lanzo

Escursioni con Racchette anno 2011 26 DICEMBRE 2010 Ciaspolata crepuscolare a Lemie Facile escursione con partenza da Forno di Lemie che, seguendo una vecchia mulattiera raggiunge la parte storica di Lemie; possibilità di cena a Lemie o Villa di Lemie a prezzi convenzionati. Resp. Lanzo 06 GENNAIO Ciaspolata dell’Epifania Tradizionale e facile escursione dell’Epifania con un primo allenamento per i mesi a venire.... pranzo al sacco con meta a sorpresa. Resp. Viù 9 GENNAIO Gita con racchette al Piano della Lunella Racchettata con partenza da Andriera e spaghettata finale ad Usseglio. Resp. Lanzo

30 GENNAIO Ciaspolata a Punta Prarosso (1497 m) Punta Prarosso è un rilievo non molto appariscente, situato sulla cresta sud sud-est della cima dell’Angiolino in Valle Tesso. Resp. Viù 05 FEBBRAIO Notturna con racchette Semplice escursione notturna con racchette a Usseglio. Durata prevista: 1h 30 min. Adatta per famiglie. Resp. Lanzo 12 FEBBRAIO Ciaspolata crepuscolare al Colle del Lys Ciaspolata al chiaro di luna sulla mulattiera che dal Colle del Lys porta alla Cappella di San Vito. Possibilità di cenare al rifugio Yeti Village al Colle del Lys. Resp. Lanzo

16 GENNAIO Polenta al Pian della Mussa (1800 m) con dimostrazione uso ARVA Facile escursione da Balme al Pian della Mussa con tappa al rifugio Città di Ciriè per una polentata in amicizia. Lezione pratica sull’uso dell’ARVA, consigliata a tutti coloro che intendono partecipare alle escursioni con racchette. Resp. Lanzo

13 FEBBRAIO Ciaspolata al Colletto della Forcola (2100 m) Dalla frazione Perinera si raggiunge il colle che mette in comunicazione Pian Lunella con il vallone della Muia, a monte di Margone. Resp. Viù

23 GENNAIO Ciaspolata con avvicinamento in autobus Ci spostiamo in Val di Susa per raggiungere i rifugi Gravio e Amprimo. Resp. Lanzo

20 FEBBRAIO Ciaspolata crepuscolare alla Perinera Tradizionale ciaspolata crepuscolare alla Perinera con cena a Usseglio. Resp. Lanzo

- 27 -


l 'Annuario 2011

27 FEBBRAIO Ciaspolata alla cima sud della Quinseina (2230 m) Ultima vetta di una certa importanza che separa la Val Soana dalla Valchiusella. Chiamata anche la “Bella Dormiente” per le sue forme. Offre un panorama grandioso sulla pianura canavesana. Resp. Viù 13 MARZO Ciaspolata alla Cima del Bosco (2376 m) Grandioso punto panoramico con vista a picco su Sestriere e la vicina Rognosa. Nel 2006 e’ stata costruita una graziosa chiesa-bivacco che offre un comodo rifugio a coloro che raggiungono la vetta. Resp. Viù

GLI INTERESSATI SONO PREGATI DI TELEFONARE AI NUMERI: Per le gite organizzate dalla sottosezione di Viù: Enzo Giacobino

3334508856

Sergio Machetta

3487690220

Raffaella Giacomelli

0123696549

Giovanni Scrivani

3385698818

Per le gite organizzate dalla sezione di Lanzo: Bruno Visca

3497336929

Gino Geninatti

3355694257

Sede CAI Lanzo il giovedì ore 21-23

0123320117

27 MARZO Ciaspolata alla Tomba di Matolda (2084 m) L’itinerario si svolge prevalentemente sul versante nord in un susseguirsi di alpeggi nella selvaggia Valle Orsiera, fino agli ampi pianori prima della cima. Resp. Viù 10 APRILE Ciaspolata a Punta Palasina (2782 m) Sommità che sorge lungo la dorsale interna della Valle d’Ayas, unisce il Corno Vitello al Corno Bussola e divide il vallone di Maquignaz da quello di Palasina. Resp. Viù

Altre gite saranno programmate in base all’innevamento e verranno comunicate di volta in volta. - 28 -

= Obbligatori ARVA, pala e sonda.

La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle ggite p p


C.A.I. Lanzo

presso la sede di Via Don Bosco 33

Lezione didattica sull’alimentazione per chi va in montagna cura di

MAPI MANO Ginecologa - Oncologia responsabile dello studio del Ministero della Sanità sull’alimentazione e rischio di cancro (Diana 5 Torino)

Come trarre e non sottrarre energia dal cibo durante le gite e i trekking... e poi sapere che lo stile di vita, inteso come alimentazione e attività fisica, dei nostri nonni può ridurre le più importanti malattie di oggi, cioè quelle cardiovascolari e soprattutto il cancro. - 29 -


l 'Annuario 2011

Rifugio Salvin Tel. Rifugio 012327205 Tel. Gestore 01234325 Cellulare 3355481419 www.rifugiosalvin.it rifugiosalvin@alice.it

Cucina tipica; polenta concia, risotto alla toma,pane cotto nel forno a legna,merende sinoire. Camere nuove con riscaldamento e bagno in camere. Campo estivo con animazione in Inglese nei mesi di Giugno e luglio per ragazzi dai 6-13 anni.

NOVITA : apertura invernale per le ciaspolate, usufrendo del nuovo sentiero da Menulla a Salvin.

Come raggiungerci Ci sono due strade da Torino che portano a Lanzo. Si può prendere quella dell’aeroporto di Caselle oppure quella da Venaria. Da Lanzo, seguite le indicazioni per Monastero di Lanzo. Dopo Monastero di Lanzo si svolta a destra per frazione Mecca e si prosegue per 8 Km di strada sterrata fino al Rifugio Salvin. - 30 -


C.A.I. Lanzo

La Regina delle Dolomiti di Stefania Fornelli Genot

Una leggenda ladina racconta che, un tempo, la Marmolada non era ricoperta da ghiacciai ma da splendidi prati incontaminati. Gli abitanti della frazione di Sottoguda erano però soliti recarsi su quelle cime per raccogliere il fieno per gli animali e gli arbusti per farne legna, così il territorio a mano a mano si è spogliato del verde ed è gelato. Un’altra leggenda narra invece che una vecchietta, invano sgridata dai suoi compaesani, raccolse il fieno nel giorno della festa votiva del 5 agosto (“Madonna della Neve”). La notte seguente cominciò a nevicare, e nevicò tanto sino a formare il ghiacciaio che tuttora esiste, e sotto il quale, chissà da quanti secoli, giace ancora la povera vecchietta col suo fieno nel tabià (fienile). In ogni caso, qualsiasi leggenda si legga, il fulcro è sempre il ghiacciaio della Regina delle Dolomiti, il più vasto delle Alpi Orientali. E’ anche la prima cosa che si nota arrivando a Lago Fedaia: alzando lo sguardo

per sbirciare la vetta, sopra le pinete e i boschi si vede un mare bianco di neve e roccia. Stiamo salendo con la “Giostra”, com’è chiamata dai locali la seggiovia a cesti che collega il lago al rifugio Pian dei Fiacconi. Anche qui, come da noi, il ghiaccio perde la sua battaglia e si ritira ogni anno di più, scoprendo le rocce montonate con la loro pallida colorazione carbonatica. Per un attimo si ha dunque l’illusione che l’area gelata sia ben più ampia, ma è, appunto, solamente un attimo: l’occhio inizia presto a distinguere la differenza e ci si accorge che il ghiaccio inizia ben oltre il rifugio; se si guarda bene, in cima s’intravede anche la croce in metallo. Il nostro gruppo è piccolo, siamo solo in sette, di cui una che non salirà con noi domani, ma tutti convinti e speranzosi nella riuscita della salita alla cima della Marmolada. La serata di attesa passa in fretta per via della stanchezza del viaggio da Torino fino al rifugio, andiamo a dormire sperando

- 31 -


'

2011

Il sasso di Costabella

cche hhe la pioggia che ha battuto sui vetri durante la cena si scarichi tutta nella notte e non ci faccia brutti scherzi il giorno successivo. Otto agosto 2010, siamo in piedi presto. Ci accodiamo alla processione di chi, come noi, mira a questa cima di 3.343 m (Punta Penia). La Marmolada è considerata comunemente la vetta più alta delle Dolomiti oltre che del Veneto, sebbene a rigore non sia composta di dolomia - come le Dolomiti vere e proprie - bensì per lo più di calcari bianchi molto compatti, derivati da scogliere coralline sollevate dalla tettonica e con inserti di materiale vulcanico a spezzare la monocromia. Proprio la sua composizione mineralogica potrebbe aver condizionato la scelta del suo nome, che potrebbe, infatti, essere connesso con il latino marmor “marmo”. Potrebbe però anche derivare da una radice indoeuropea attestata in greco marmar- che significa “splendere”, “scintillare”, riferendosi in questo caso al suo ghiacciaio. Quale che sia l’origine del suo nome però, a

essere sincera, in questo moes mento m’interessa poco, perme ché ch ci apprestiamo a risalire verso la Forcella Marmolada ve lungo lun un tratto di ghiacciaio (metti ramponi, togli rampo(m ni) e imboccare l’inizio della ferrata. fer Troviamo, qui e là sulla rocTr cia, cia spolverate di neve fresca venuta nella settimana o nelve la notte, non sappiamo, e in qualche tratto anche un po’ qu di ghiaccio, per cui bisogna procedere con attenzione per pro non no scivolare. Certo, siamo assicurati con il set, ma non as fa mai piacere sbucciarsi le ginocchia o peggio! Ci trascigin niamo su per il cavo di acciania io, scaliamo i gradini di metallo messi in posto da qualcuno evidentemente un po’ più alto ev di me (!), il sole va e viene e sulla su cresta, quasi al termine della ferrata, inizia a nevide schiare. Cerchiamo quindi sch di non rallentare, anche se la fatica fat comincia a farsi sentire, ora che h sii vede d lla fine della salita: in basso si vede il lago lontano, di un blu intenso. La ferrata copre un dislivello di circa 500 m, ma non ci si rende conto in realtà di quanto si sta salendo, finché non ti stacchi dal cavo e vedi che la punta è a portata di mano. Arrivati sul bordo del ghiacciaio, infatti, vediamo la ressa di gente accalcata intorno alla croce di vetta e per fortuna ha anche smesso di nevischiare, ma le nuvole vanno e vengono, sempre grigie e cupe. Rimettiamo i ramponi e facciamo gli ultimi 80 m di dislivello in mezzo al bianco della neve, mentre mi sto chiedendo come mai sulla cima proprio davanti a me ci sia un’antenna elettronica, non so bene di che tipo (telefono, tv, boh!). Il mistero lo risolvo subito: appena arrivati sulla cresta, scopriamo che la casupola sulla cima non è solo un bivacco, come pensavamo noi, ma proprio un rifugio in piena regola, con tanto di telefono, gestore e menù appeso! Aspettiamo l’ultimo

- 32 -


C.A.I. Lanzo

del gruppo, rimasto un poco indietro, quindi ci facciamo una foto di gruppo con la croce, mettendoci in fila per avere un po’ di posto anche per noi nella folla che attende il suo momento-ricordo, e poi uno spuntino veloce, è precisamente l’ora di pranzo. Non sarebbe male approfittare per prendere qualcosa di caldo al rifugio (ma quanti giri fa l’elicottero per rifornirlo? Con la quantità di gente che sta mangiando polenta e canederli, la dispensa deve essere enorme!), ma i banchi di nebbia continuano ad andare e venire e temiamo che possa riprendere a nevicare, questa volta più seriamente, per cui rinunciamo e scendiamo, mettendoci anche qui in fila nella ressa. La fregatura è che di nuovo metti e togli i ramponi: il ghiacciaio è diviso in due parti, poste a quota diversa, con un pezzo di sentiero attrezzato in mezzo da scendere. Vediamo gente che scende con i ramponi sulla pietra, ma io preferisco toglierli e poi rimetterli, tanto non sono quei 5 minuti che mi cambiano la vita (oppure si? Mi sa che con queste punte di ferro è un po’ facile scivolare…). Dopotutto sono in vacanza e non stiamo facendo una gara contro il tempo, anche perché per il momento le nuvole hanno finalmente deciso di alzarsi di nuovo in quota e il ghiacciaio si vede bene. La discesa non presenta particolari difficoltà, a parte il fatto che prima di partire per le vacanze mi ero storta una caviglia e che ora si sta lamentando abbastanza per lo sforzo cui l’ho sotto-

La Cima dal rif. Pian dei Fiacconi

posta, pur avendo una cavigliera a darle sostegno, per cui scendo un po’ più lentamente. Per fortuna la discesa sul ghiacciaio, coperto dalla neve fresca dell’ultima settimana, è molto semplice, anche i pochi crepacci sono stretti e parzialmente sepolti e non ci sono problemi ad attraversarli. Arrivati al rifugio, ci sediamo e guardiamo la strada fatta per scendere, una larga traccia nella neve, perfettamente visibile anche per la gente che ancora la sta percorrendo dopo di noi. Temevo fosse molto più complicata questa Regina delle Dolomiti, ma da questo lato è sicuramente accessibile, con un po’ di esperienza e di preparazione adeguata. E’ una montagna cui si deve comunque fare attenzione, come tutte del resto, soprattutto quando si arriva sulla cresta, dove il vento potrebbe causare problemi, però sicuramente alla portata anche di chi non è alpinista di vocazione. Ci riposiamo, chi prende il the e fa merenda, chi prende il succo di sambuco e fa merenda uguale, chi si va a sedere e basta per riflettere profondamente su quanto ha fatto. E ogni tanto si guarda ancora su verso l’alto, oramai nascosto dalle nuvole. Qualcuno del gruppo ha sospirato a lungo dal desiderio di salire questa cima e ora sembra un grillo per la contentezza di averla fatta! Gli altri sono contenti uguali per aver fatto una bella salita e aver avuto modo di spaziare con lo sguardo sulle Dolomiti dalla loro vetta più alta. Il giorno successivo salutiamo Luciano e successi Maura che sono venuti solo M per la cima e ora partono per pe una settimana di vacanza più un rilassante. Il gruppo quindi ril rimane composto solo da rim me, i miei genitori Marco e me Tiziana, e i due partecipanti Tiz “infiltrati” provenienti dalla “in sezione di Catania, Pippo e sez Hans. L’intenzione è di fare Ha un trek nell’area, sempre zaino in spalla, spostandosi zai da rifugio a rifugio. Mentre i due “traditori” tornano a valdu le lungo il sentiero, noi altri, quindi, ci carichiamo come qu muli, con tutta l’attrezzatura mu da alpinismo nello zaino, e

- 33 -


l 'Annuario 2011

ci incamminiamo nuovamente verso la Forcella Marmolada (metti ramponi, togli ramponi, metti set da ferrata e imbrago, togli set da ferrata e imbrago) per scollinare nell’adiacente Val Contrin e raggiungere l’omonimo rifugio. La giornata è molto bella, per cui abbiamo modo, scendendo il ripido sentiero, di girarci e ammirare l’imponente parete sud della Marmolada, risalibile solo in arrampicata. Ieri non mi ero resa conto, pur passando la ferrata sul bordo culminante di questa parete, di quanto fosse verticale… siicuramente non fa per er me! La lascio volentieeri agli scalatori, io mi ritengo già contenta di aver fatto la ferrata e il ghiacciaio con molta ta meno fatica di quantoo mi aspettassi. Il sentieero passa da roccioso a prati radi, a fianco del el torrente che non si caapisce da dove arrivi; la roccia calcarea è moltoo più povera rispetto al terreno che c’è da noi oi e la vegetazione è più ù monotona: erba e quallche fiore rado, e, piùù in basso, boschi di pini, ini mentre in alto solo rocce strapiombanti di colore chiaro, macchiate dall’acqua in lunghe strisce nere. Probabilmente il torrente è alimentato da qualche sorgente carsica che non vediamo perché nascosta in qualche anfratto. La giornata di oggi è corta come camminata e decidiamo di premiarci, per lo sforzo fatto il giorno precedente, fermandoci alla Malga Contrin, dove assaggiamo un yogurt fresco appena fatto (come si dice, a chilometri zero, dalla mucca alla yogurtiera e al nostro stomaco senza trasporto intermedio…), e, qualcuno, anche un pezzo di torta, perché particolarmente affamato! Ci scoliamo un bicchiere di succo di sambuco, che, ho scoperto, è molto dissetante, quindi andiamo a riposarci al rifugio, perché domani c’è, invece, un bel pezzo di strada da fare. Dopo una notte ventosa, ancora ci assiste

il bel tempo e partiamo alla volta del Passo di San Nicolò. Si sale in mezzo al bosco, quindi si attraversa la prateria alpina, molto apprezzata dalle marmotte. Si nota la differenza di vegetazione rispetto all’altro versante della valle: qui cresce una bella erbetta verde e la terra è rossa; è evidente che cambia la geologia dell’area, anche se siamo ancora distanti una valle intera (la Valle di San Nicolò) dalla Valle dei Monzoni, il motivo principale per me di fare questo giro. In quest’area, infatti, si trova un grosso plutone intrusivo di monzoni-

Residui di guerra

te (che da appunto app nto il nome alla valle), alle) roccia quarzosa simile al granito. Il corpo magmatico si è messo in posto e raffreddato in mezzo alle scogliere calcaree milioni di anni fa, probabilmente prima ancora che queste fossero sollevate nella loro posizione attuale, ed è stato in seguito portato alla luce dall’erosione. L’area della valle di San Nicolò rappresenta probabilmente un’area intermedia (geologicamente parlando), dove le rocce calcaree sono state trasformate dal calore generato dalla massa fusa, prima che la monzonite si raffreddasse. Dal Passo di San Nicolò andiamo verso il Passo Pieif camminando lungo il Sentiero della Pace, in mezzo ai boschi, ai cavalli e alle mucche. Il nome del sentiero è probabilmente legato al fatto che quest’area delle Dolomiti, a confine fra Trentino e Veneto, è stata teatro di combattimenti durante la Grande Guerra,

- 34 -


C.A.I. Lanzo

come vedremo bene nei giorni successivi. Per ora raggiungiamo la Malga dei Monzoni (pausa merenda con yogurt per chi vuole stare leggero, con fettona di torta mega gigante per chi non è a dieta…) appena in tempo per non prendere un acquazzone con i fiocchi! Finita la merenda e l’acquazzone, percorriamo l’ultimo tratto di strada per arrivare al Rifugio Taramelli, nostra meta di oggi. Il Rifugio è interamente realizzato con la pietra, è letteralmente un cubo di monzonite, una struttura piccola ma accogliente che quasi un secolo fa era utilizzata come ospedale militare. La sala refettorio è stata fatta ove un tempo c’era la sala operatoria, non voglio pensare a cosa potrebbe essere rimasto ancora dietro i pannelli di legno che rivestono le pareti! Oggi, comunque, è una struttura piccola ma molto accogliente, anche se il soffitto nella camerata è un po’ basso per chi dorme al piano di sopra dei letti a castello (testimonianza diretta dal rumore di zuccate). Fuori piove a dirotto, il meteo ci ha lasciati arrivare ed entrare prima di aprire il rubinetto e inondare la valle. Il mattino dopo il tempo è ancora bruttino, ma dobbiamo fare poca strada, solo un paio di ore pper arrivare al pprossimo rifugio g al Passo

delle Selle, il Rifugio dei Vagabondi, dove ci fermeremo due notti. Arrivati qua, valutiamo le condizioni meteo e decidiamo, come ci aveva anche consigliato il gestore del Taramelli, di invertire il nostro programma di oggi e domani. Affrontiamo quindi già oggi la via ferrata “Bepi Zac”, che rappresenta la prima linea austriaca nella Grande Guerra. Lungo il sentiero, infatti, si possono vedere e visitare i resti delle postazioni militari di questo schieramento. A volte il sentiero s’infila dentro le gallerie scavate a mano, oppure su scale davvero strapiombanti e viene da chiedersi come vivessero queste persone che passavano giorni, settimane, mesi su queste rocce, correndo da una postazione all’altra, con qualsiasi tempo meteorologico. Oggi il sentiero è attrezzato con le corde d’acciaio e ci si può assicurare nei punti più esposti… ma chissà se allora facevano altrettanto! Sul sentiero di Costabella passano ora gli stambecchi e i turisti, i primi ignorando il tutto, i secondi entusiasti del panorama e degli allestimenti che rimangono, dei cartelli illustrativi e della possibilità di trovare bossoli o altri reperti della guerra. Il sentiero corre lungo tutta la cresta, dal rifugio g fino al Sasso di Costabella, ove era

Pronti per la “Bepi Zac”

- 35 -


l 'Annuario 2011

posto l’osservatorio italiano degli alpini. Da questo sasso (un unico monolite calcareo in cui è stata scavata una stanza enorme), la sentinella sbirciava, mediante una finestra scavata nella roccia, i “vicini di casa”; in questo momento, è sede di una mostra temporanea di fotografie di guerra, molto scioccanti perché raffiguranti scene di devastazione fisica provocata da bombe sulle persone. Interessanti quelle che raffigurano i tipi d’indumenti e attrezzatura in generale in dotazione a questi soldati… che erano decisamente messi alla prova a vivere a quella quota (siamo oltre i 2700 m di quota per tutta la cresta o quasi). Riusciamo a scendere appena in tempo dalla cresta prima che si scateni il temporale, che comunque ci coglie sulla via del ritorno al Passo delle Selle. Per fortuna non lo abbiamo incocciato mentre eravamo sulla via ferrata, con tutta la “ferramenta” che avevamo addosso e quella presente attaccata alle rocce, non sarebbe stato proprio piacevole e sicuramente sarebbe stato molto rischioso. Il giorno successivo ci sarebbe da fare la via attrezzata dei Monzoni, che a me interessa particolarmente M

perché dovrebbe passare sopra il famoso plutone e quindi c’è la possibilità di trovare magari qualche minerale cristallizzato da tenere a ricordo del posto. Purtroppo il mattino porta solo nebbia! Riusciamo a fare due passi sul sentiero fino a dove s’incoccia l’unico tratto attrezzato, lungo circa 6 m, ma non andiamo oltre perché sembra che debba minacciare pioggia a momenti. Dal punto di vista della geologia, riesco solo a vedere il passaggio tra la parte esterna del plutone e le rocce calcare trasformate dal calore. Queste ultime sono molto interessanti, perché sono caratterizzate da straterelli di colori diversi a causa dei differenti minerali che contengono, per cui l’effetto finale è una sorta di arcobaleno di pietra, con colori azzurri, verdi, viola, bianchi e neri in tonalità differenti, fino ad arrivare al plutone quarzoso e bianco. Tornati al rifugio, siamo costretti a dedicarci alla pinnacola che abbiamo insegnato anche a Pippo e Hans (che vince sempre! Ha imparato proprio bene!). Ci sacrifichiamo anche a mangiare il pranzo caldo del rifugio, tanto per fare passare il tempo, e a rendere onore alle fette di torta che fanno

Parete Sud

- 36 -


C.A.I. Lanzo

l’occhiolino dal bancone del bar. Nel pomeriggio una breve schiarita mi permette di fare un giro a cercare minerali, qualcosa si trova ma c’è poco tempo e poi scende di nuovo la nebbia, per cui risaliamo sulla cresta e torniamo al rifugio. Il bottino è magro, ma almeno un pezzetto di monzonite l’ho trovato nella pietraia, pur non essendo passata sul plutone. La giornata di oggi doveva essere poco faticosa e con poco carico per consentirci di prendere le forze per la traversata di domani, in assoluto la più lunga del trek, ma così uggiosa ha fatto contento soprattutto Hans, forse il meno allenato di noi, che ha potuto fare il suo sonnellino quotidiano in tutta calma, mentre personalmente, il non poter andare a esplorare la geologia della cresta mi ha lasciato un po’ di rimpianto. Il giorno dopo, la sveglia è sempre uggiosa, non piove ma le nuvole grigie e cupe sono basse e mascherano le cime delle montagne. Dobbiamo partire lo stesso, con direzione il Rifugio Fallier. Il percorso ci porta ad attraversare una distesa verde sopra Passo San Pellegrino, costellata di roccette bianche, in cui pascolano mucche, cavalli e qualche marmotta già cicciottella per l’inverno, fino alla località Fuchiade. Arrivati qua, dobbiamo decidere dove andare: abbiamo visto dalla carta che esiste un sentiero più basso di quello che avevamo previsto di fare, per cui se facesse brutto tempo potremmo passare da lì, essendo anche meglio segnato. L’unico problema è che è molto più lungo e ci porta parecchio in basso di quota per poi dover risalire verso il rifugio. Quando arriviamo a questo grazioso abitato con casette di legno (tutti o quasi vecchi fienili riadattati a casette per il fine settimana), comunque, intravediamo il colle che dovremmo fare, il Passo delle Cirelle, fuori dalla nebbia. Essendo il percorso più breve e rapido, e poiché sembrano migliorare le condizioni meteo, la maggioranza vota per seguire il percorso originariamente previsto. Iniziamo quindi la salita sui ghiaioni che portano al passo, ma a oltre metà salita lungo uno stretto zig zag, la nebbia sale rapidamente e ci avvolge nel suo manto umido. Il problema peggiore è che la nebbia non viene sola ma accompagnata da una pioggia torrenziale e gelida che ci costringe a correre

o quasi per arrivare prima al rifugio. Andiamo avanti sperando di toglierci in fretta dalla nebbia e che smetta la pioggia, ma dobbiamo disilluderci presto… non vediamo davvero nulla al Passo dell’Ombrettola, il secondo colle che dobbiamo fare, e scendiamo in fretta verso valle, complici anche i depositi ghiaiosi dove fai un passo e avanzi di 1 m in discesa (non oso pensare a che fatica sarebbe stata se avessimo fatto questo tratto in salita) perché ci stiamo congelando. A metà della discesa anche gli scarponi cedono e mi comincia a entrare acqua, ma mi consola che cominciano anche a comparire indicazioni della distanza del rifugio, a meno di un’ora di cammino. Il sentiero abbandona i terreni rocciosi ed entra in una giungla di piante, su terreno fangoso, notevolmente scivoloso per l’acqua, che continua peraltro a scendere a secchiate. S’intravede per un momento il rifugio, in pietra grigia con rifiniture azzurre, immerso in mezzo ai pini del versante. Rincuorati da questa visione, acceleriamo il passo, ma ci aspetta una sorpresa, non proprio piacevole, sul sentiero: i torrenti! Il primo non è un problema, ma il secondo è un canale di acqua tumultuosa dall’aspetto grigio e freddo… e non ci sono né assi né passerelle di alcun genere… i segni di vernice sono in corrispondenza di un punto ove le pietre del guado sono totalmente seppellite sotto l’acqua. La velocità dell’acqua sicuramente non invoglia a provare a passare da lì. Cerchiamo, quindi, dove si possa attraversare e dobbiamo scendere lungo il torrente per trovare un punto dove si stringe e il tratto di acqua da saltare sia più stretto. Con un po’ d’impegno e facendo attenzione a non scivolare (ho un talento per cascare nei torrenti quando cerco di saltarli...), riusciamo a passare tutti scavalcando su alcuni pietroni non ancora sommersi. Viste le attuali condizioni di umidità dei miei scarponi, mettere tutto il piede dentro non sarebbe un grande problema, tanto ci posso già mettere un allevamento di trote dentro lo scarpone, ma ritengo più consigliabile non rischiare di farsi portare via lo scarpone dalla corrente, poiché ho ancora un giorno di cammino prima di arrivare alla macchina! Arrivati al rifugio, scopriamo che non esistono passerelle sul torrente perché

- 37 -


l 'Annuario 2011

non capita mai che ci sia così tanta acqua e che in genere i torrenti si svuotano in fretta una volta che ha finito di piovere (cosa che avviene circa 3 ore dopo che finalmente abbiamo letteralmente svuotato gli scarponi). Siamo notevolmente fortunati oggi, 5 ore sotto la eccezionale pioggia torrenziale… sarà perché è venerdì 13? Ultimo giorno di cammino, è sabato. Hans decide di dare forfait, ieri è stata troppo per lui, tra la pioggia e il fatto che non lo abbiamo mai lasciato fermare a fare i suoi abituali spuntini. Ha quindi deciso che lui non ci seguirà al Colle dell’Ombretta e poi alla Forcella della Marmolada, ma ci raggiungerà direttamente al Rifugio Pian dei Fiacconi; nonostante i nostri tentativi di convincerlo a venire con noi, scende quindi tutto solo a Malga Ciapela, mentre noi partiamo per l’ultima salita. La giornata migliora notevolmente: al mattino un po’ di nebbiolina, ma salendo il sole la scioglie sulle cime, che emergono, quindi, dal vapore mattutino e formano paesaggi suggestivi. Raggiungiamo in breve il Colle dell’Ombretta, su cui si trova anche un bivacco tutto rosso. Il colle è subito sotto Punta Penia, dove eravamo meno di una settimana fa, quindi possiamo dire che abbiamo visto tutte le vie di accesso alla cima, anche se queprio sta non credo proprio do, che la farò, essendo, come già detto, un po’ er i troppo verticale per miei gusti. In bassoo si ne apre la Val Contrin tre intravediamo, mentre rso ci spostiamo verso la Forcella, anche il iarifugio dove abbiaedì mo dormito il lunedì ati precedente. Arrivati aalla forcella, abbiaomo terminato il noo. stro giro ad anello. re Ci rimane da fare to solo più il pezzetto cdi ferrata e di ghiacaciaio (metti imbrao, go, togli imbrago, li metti ramponi, togli

ramponi, che barba!) e in pratica siamo a destinazione, a Pian dei Fiacconi. Ci aspettiamo di trovare Hans ad attenderci ma non lo vediamo, pensiamo quindi che se la stia prendendo comoda, facendo merenda in qualche malga prima di prendere la navetta per Lago Fedaia e poi la seggiovia per salire. Ci preoccupiamo un po’ quando ci dicono che la Giostra si ferma per via del vento, perché altrimenti lo aspettano due ore di salita e non sapendo dove sia, abbiamo paura che debba venire su col brutto tempo o addirittura col buio! Per sua fortuna, il vento cala per un tempo abbastanza lungo perché possa venire su senza fare fatica e prima che inizi a diluviare. Passiamo l’ultima serata insieme a commentare il giro e poi andiamo a dormire perché la fatica si fa sentire per tutti. Abbiamo percorso un sacco di km con una media di 14 kg a testa per via dell’attrezzatura da alpinismo che ci siamo trascinati dietro, anche se, di fatto, c’è servita solo 3 giorni. Domani scaricheremo Hans a Bolzano, perché è diretto in Germania a casa sua, mentre noi torneremo a Torino. Sono finite le vacanze, dal giorno dopo si riprende il lavoro. Non ho fatto il conto dei chilometri che abbiamo fatto, ma sono sicuramente tanti… però è un bel giro davvero!

- 38 -

Salendo verso la cima


C.A.I. A Lanzo z

Ciaspolata dell ’alpinismo

giovanile al Pian di Attia

Ciaspolata

dell ’Epifania

ai Tornetti

Ciaspolata Notturna al Colle del Lys

- 39 -


'

Gita ai

Forti di Genova

Ripristino sentiero

Losa- Chiaves

Pasquetta

in Baita

- 40 -


C.A.I. A Lanzo z

Gita scolastica

Gita regionale

al Museo di Mezzenile

- 41 -

al Monte Camino


l 'Annuario 2011

POLLUCE 4091 m di Roberto Maruzzo Dopo tre settimane di pausa dalla montagna, passate tra mare, turismo e lavoro, il 5 e 6 settembre sono tornato a faticare su per i bric. Il nostro obiettivo è l’ultimo 4000 della stagione, il Polluce 4091 m, che sto puntando già da qualche anno. Partiamo una fresca mattina di settembre da Frachey, frazione di Ayas, sotto uno zaino immane. Le tre settimane di “riposo” le patisco un po’, ho tutti i muscoli che tirano. Sorpassiamo Fiery, ed Cresta finale arriviamo al sempre splendido Pian di Verra. Passiamo dal bellissimo lago Blu, per suona la sveglia, ma dormirei ancora di gusto… scavalcare poi la grande morena ed entrare nel siamo subito pronti per colazione, esco fuori ad valloncello che porta al Pian di Verra superiore. “annusare l’aria”, decisamente frizzante. La Si ritorna sulla morena con sentiero faticoso, colazione non è proprio puntuale, slitta di una a quota 2550 circa ci fermiamo per mangiare decina di minuti, ma alle 5.55 siamo pronti a qualcosa. Il rifugio è ancora lontano, quando partire, già coi ramponi ai piedi e legati. riparto mi carico anche la corda, ed il peso Parto davanti, alla luce della frontale e aiutato dello zaino diventa insopportabile. Salgo con pure dalla luna, che crea stupende luci argentapasso regolare sbuffando come una locomotite sul ghiacciaio. A pochi minuti dal rifugio c’è va, Gianpaolo è un po’ dietro, ci ricompattiamo un grosso crepaccio da superare, il ponticello di al rifugio Mezzalama, che con mia sorpresa è neve non mi ispira e faccio il passo più lungo già chiuso. Proseguiamo e la marcia si fa più per passare l’intero crepaccio con un mezzo faticosa, su per le rocce montonate, poi il breve salto, (faccio bene a far così, vedrò poi al righiacciaio che superiamo comodamente senza torno cosa si apriva sotto i nostri piedi). Proramponi, quindi l’ultimo, devastante tratto di seguiamo nell’aria frizzante del primo matsfasciumi. In questi duecento metri di dislivello tino, mentre pian piano il chiarore si alza da soffro davvero come un cane, lo zaino peserà est e il sole comincia a colpire le vette oltre 17-18 kg, ho la gola che arde e ho finito l’aci 4000 metri. qua, mi chiedo chi diavolo me l’ha fatto fare, Siamo tra i primi, dietro di noi c’è “l’orda” delche stavo così bene a “strafogarmi” di paella la SUCAI di Torino, è bene tenerli dietro perché in Camargue appena dieci giorni prima… alle sono una ventina e su per la cresta del Polluce 16.30, dopo 5 ore e un quarto di marcia effettisi creerà giocoforza un bel po’ di intasamento. va, siamo al rifugio Guide d’Ayas 3420 m. Più Passiamo un altro enorme e inquietante crepacdi 1700 metri di dislivello ci separano dal foncio a quota 3700 metri circa, segue poi l’ultimo dovalle, lo ricordavo lungo, ma non così lunpendio nevoso prima della crepaccia terminale, go! Frachey non si vede neanche, è un pacco di che si passa senza alcun problema essendo semi km più a sud… L’aria è gelida quassù, ci camchiusa. Raggiungiamo gli sfasciumi della parte biamo, prendiamo posto in camera, e con mia inferiore della cresta sud-est, e qui ci mettiamo somma gioia posso gustarmi una birra bionda il casco. E’ tutto cementato dal gelo e in parmedia alla spina.. a 3400 m di quota, che gote verglassato, quindi saliamo coi ramponi, in duria! conserva. Il terreno non è difficile, solo a metà C’è tempo anche di un pisolino prima dell’abcresta c’è qualche passaggio più impegnativo bondante e ottima cena. Un ultimo sguardo al che però non supera mai il II°. tramonto, poi camomilla e a nanna presto sotto Arriviamo quindi a 3960 m di quota circa, un cielo stellatissimo. all’inizio del “famigerato” tratto attrezzato coi Dormo bene nonostante l’alta quota, alle 4.40 canaponi. Aspettiamo un po’, poi è il nostro - 42 -


C.A.I. Lanzo

In vetta

turno. Supero la liscia placca aggrappandomi saldamente con le mani al cordone, e mettendo i ramponi sulla cengetta che sembra fatta apposta. Arrivo dall’altra parte, mi auto assicuro e recupero Gianpaolo in sicurezza. Mentre siamo tutti e due in attesa di proseguire, arriva la Guida Svizzera che già ci stava sulle scatole, ci sorpassa senza chiedere né scusa né “crepa” mettendomi praticamente i piedi in testa. Invoco Anubi e gli tiro qualche imprecazione dietro. Proseguo quindi, per il “simpatico” camino, gelido e con un pochino di neve e verglas, ma anche qui la presenza del canapone lima notevolmente le difficoltà. Arrivo al suo termine e mi auto assicuro alla sosta, quindi recupero il socio. Rimane ora la parte più “impegnativa”, la paretina rocciosa di 7-8 metri, anch’essa attrezzata. Mentre la risalgo, per sicurezza, metto un paio di rinvii..va beh che è breve, va beh che c’è il canapone, va beh che le difficoltà sono limitate (max III se non fosse attrezzata), però se disgraziatamente scivolassi fino in fondo mi farei poi già parecchio male… Esco su, e recupero velocemente il socio. Nel tratto precedente eravamo riparati dal vento, che invece quassù alla madonnina dell’anticima è abbastanza forte, fastidioso e gelido. Piccozza alla mano ci apprestiamo a salire la cresta finale nevosa, estetica e sospesa nel cielo. Provo a salire così come sono, ma il vento mi sta congelando il viso e son costretto a mettermi la mascherina. In dieci minuti o poco più eccoci finalmente calcare la vetta del Polluce, a 4091 m, vetta tanto sognata e tanto desiderata! L’emozione è forte, tanto più che in questo momento in cima ci siamo solo noi. La ovest del Castore è lì davanti a me, stupenda, invitante. Più in là le ultime quattro vette del Monte Rosa che mi mancano, i due Lyskamm, Nordend e Dufour.

Nei prossimi anni spero di completare l’opera… Il giro d’orizzonte prosegue con gli immensi ghiacciai svizzeri, i quattromila di Saas Fee, il Weisshorn slanciato ed elegante, la catena dei Breithorn che copre il Cervino, il Bianco, il Ruitor, l’amato Grampa e parte delle montagne canavesane… giornata stupenda oggi quassù. Sarebbe da restarci un’ora, ma il vento è decisamente forte, tende a spostarmi, oltre a sollevare neve che sbatte violentemente sul volto, quindi scendiamo subito. Ripercorriamo la cresta nevosa fino all’anticima, quindi attrezziamo una prima doppia per scendere la paretina, e poi “chiediamo in prestito” quella già piazzata di un’altra cordata per velocizzarci e scendere sia il camino che la placca, visto che nel mentre stanno salendo i 20 sucaini e c’è un po’ di caos. Siamo fuori dal difficile, e scendiamo slegati da qui fino al ghiacciaio, dove dopo una pausa, riformiamo la cordata per scendere il ghiacciaio. Perdiamo quota velocemente, il crepaccio prima del rifugio è davvero qualcosa di impressionante… al Guide d’Ayas è tempo di fare un bello spuntino, mettersi in ciabatte, rifare lo zaino che torna ad essere pesantissimo. La strada verso Frachey è ancora lunga. Sono circa 7-8 km dalla vetta del Polluce a fondovalle… più 2450 metri di dislivello. Dal Pian di Verra in giù è il mio turno di “portage” della corda, e la sofferenza diventa totale, fino a quando le spalle non le sento più, ormai anestetizzate dal peso dello zaino. Verso la fine della discesa comincio ad accusare qualche cedimento strutturale, e non potrebbe essere altrimenti… ma in fondo pensavo peggio, dopo tre settimane di stop. Quale goduria cambiarsi e mettersi i sandali.. e ancor più goduria il panino dalle proporzioni himalayane con birrazza che consumiamo a Champoluc. Già, Himalayano come potrebbe sembrare il Polluce visto dal Pian di Verra, così ardito ed isolato, una di quelle salite che ha un sapore particolare, visto che ce lo si guadagna metro per metro, passo dopo passo dal fondovalle esclusivamente con le proprie forze. Si merita con onore un posto tra i quattromila più belli e di soddisfazione che abbia mai fatto. Un brindisi e con questo siamo a 22. E per quest’anno direi che può bastare.

- 43 -

6 settembre 2009.


l 'Annuario 2011

GITE IN AUTOBUS 2010 di Laura Carena Gita ai Forti di Genova

Le gite in bus hanno registrato un aumento di partecipanti o meglio di “aspiranti” partecipanti perché essendo il bus di soli 25 posti ad ogni gita qualcuno non ha più trovato posto. Questo aumento è dovuto al fatto che man mano si sono aggiunte delle nuove persone, le quali dopo aver provato, hanno apprezzato la “formula bus” ed ora desiderano partecipare più assiduamente. Per fortuna che ci ha pensato Claudio Rossatto ed ha acquistato un nuovo bus, un po’ più grande, da 32 posti che l’abbiamo avuto a disposizione dal mese di luglio, anche se per alcune strade di montagna particolarmente strette continueremo a prendere il bus più piccolo. La prima gita del 2010 è ai Forti di Genova, domenica 11 aprile; previsioni del tempo: pioggia. La pioggia è effettivamente arrivata ed anche copiosa sulle Valli di Lanzo e dintorni; a noi è andata meglio: sole al mattino, vento poi una breve pioggerellina seguita da sole. Siamo partiti da Genova con il trenino a scartamento ridotto di Casella; siamo scesi alla stazione di Campi e di qui abbiamo iniziato il nostro percorso a piedi nel “Parco urbano

delle Mura” salendo prima al Forte Diamante, posto a 667 m da cui la vista spazia tra la Val Polcevera e la Val Bisagno. Poi abbiamo percorso il “Balcone dei Forti” molto panoramico, toccando nell’ordine il “Forte Fratello Minore”, i ruderi del “Fratello Maggiore”, il “Forte Puin”, il “Forte Sperone” ed arrivando infine al Castellaccio con la Torre Specola. Lungo tutto il tragitto vedevamo in lontananza il mare, ai nostri piedi Genova e tutto attorno le vallate che a Genova confluiscono. Arrivati in località Righi, invece di prendere la funicolare ferma per lavori di manutenzione, siamo saliti su di un bus di linea che ci ha riportati a Genova per il rientro. Il 16 maggio chi a piedi, chi in funivia siamo saliti al monte Mottarone m 1491, situato tra il lago Maggiore ed il lago d’Orta. La giornata particolarmente limpida e ventosa ci ha offerto un panorama stupendo: la vista spaziava sui sette laghi e sulla pianura, sullo sfondo a 360 gradi la cerchia innevata delle Alpi. Sulle pendici del Mottarone, a 807 m c’è il Giardino Botanico Alpinia con oltre 1000 essenze, su un’estensione di 40000 mq; da un

- 44 -


C.A.I. Lanzo

dietro al rifugio per ammirare da un lato la punto giustamente chiamato il “Belvedere” si valle da cui siamo saliti e dall’altro le varie gode un’incantevole vista sul Golfo Borromeo vette del Rosa: peccato che le solite nebbie ci e le sue isole. Anche il prof. Mainardi se ne è offuscano un po’ la vista dei ghiacciai. Fine occupato con un documento del 1974. E dopo agosto in Val Venosta. Purtroppo per motivi il mare e il lago è arrivato il momento di salire di salute non ho potuto partecipare. Il capo in montagna. Domenica 4 luglio gita in Valle gita è stato Gianni Tessiore che mi ha riferito Antrona; la gita è iniziata subito con un contratquanto segue. Il tempo bello ha permesso di tempo. Il bus da 25 posti (scelto perché la strada salire fino al rifugio Pio XI ed ammirare gli è particolarmente stretta) che ha sempre fatto il ampi ghiacciai che scendono dalla Pala Biansuo dovere portandoci in tanti bei posti, questa ca e dalle montagne dell’Austria. Poi salita al volta fa i capricci: non chiude più la porta! Così Passo Resia e breve sconfinamento in Austria. cambio di bus con quello da 32, nuovo di zecca Spettacolare la punta del campanile del borovviamente più lungo dell’altro. Tutto è andato go sommerso dalle acque del Lago di Resia, bene fino ad Antronapiano, di qui la strada si come pure molto ammirata Glorenza, la citfa nettamente più stretta, ad una curva fermata tà fortificata. Silandro è la capitale della Val obbligata e tante manovre, nel frattempo un Venosta, tutt’attorno non solo alte montagne signore del posto ci dice che un pullman così ma molte piantagioni da frutto, in particolare grosso non può salire. Altra fermata per chiemele. Per portar l’acqua vi sono i caratteristici dere ad altri signori che invece ci dicono che “Waal”. Camminata in Val Ultimo con i suoi si dovrebbe salire anche se con difficoltà. Si laghi e poi sul Sentiero di Sissi a Merano. Da parte e si arriva grazie alla bravura di Claudio ultimo Segonzano, le piramidi di pietra, in Val Rossatto. All’Alpe Chieggio ci dicono che non di Cembra. Sono singolari pennacchi di terra hanno mai visto arrivare un pullman prima di che si ergono imponenti e sembrano sfidare noi!! Tutti questi disguidi portano un’ora di le leggi dell’equilibrio. A settembre come di ritardo rispetto al previsto. Escursione quindi consueto siamo al mare: visita alle Grotte di più faticosa del previsto sotto il solleone; per Toirano poi la solita mangiata di pesce. E a fortuna che a mitigare la calura ci ha pensaconclusione della stagione il 17 ottobre perto il solito, questa volta breve, temporale. Il correremo il Sentiero dei Castellani, antico 1°di agosto saliamo ad Alagna; questa volta percorso medioevale che collega Vobbia al partiamo prestissimo, 5,30 da Germagnano. Castello di Pietra. Ringrazio tutti i parteciAlle 9 siamo ad Alagna, al parcheggio dove panti, per la compagnia e amicizia dimostrata termina la strada percorribile, da qui per proe spero di ritrovarci tutti l’anno prossimo per seguire occorre prendere la navetta che ci proseguire insieme il cammino verso nuove porterà nel piazzale della Cascata dell’Acqua mete. Grazie di cuore ed un abbraccio a tutti. Bianca. La cascata ci accoglie con un bellissimo arcobaleno. Cominciamo a salire nel Parco dell’Alta Val Gita al Mottarone Sesia: stupore un ponte coperto sul Sesia. Poco dopo arriviamo al primo rifugio: il Pastore che è costituito da una baita ottimamente ristrutturata affacciata su di una verdeggiante conca con vista sul massiccio del Rosa. Vedremo la Capanna Margherita! Al ritorno lo troveremo affollatissimo. Breve sosta per timbrare il cartellino “ Premio Fedeltà ai Rifugi” poi proseguiamo verso il Crespi Calderini. Anche qui timbro e dopo, breve salita sul costone - 45 -


l 'Annuario 2011

Mount Kilimanjaro Febbraio 2011

The Plains Near Kilimanjaro

Vulcano dalle forme quasi perfette, che si staglia a picco sulle remote pianure nord-orientali della Tanzania, il Mount Kilimanjaro offre uno dei panorami più grandiosi dell’Africa. Perennemente innevato e non ancora del tutto spento, questo vulcano di 5895 m è la vetta più alta del continente: dalle fattorie delle pianure si sale tra la lussureggiante vegetazione della foresta pluviale fino ai prati alpini per raggiungere infine, attraverso uno spoglio paesaggio lunare, le due cime gemelle. La foresta pluviale ospita molti animali, tra cui elefanti, bufali, rinoceronti, leopardi e scimmie e ci si può anche imbattere in mandrie di antilopi alcine nella sella tra le cime Mawenzi e Kibo. Conquistare la vetta e attendere il sorgere dell’alba, mentre lo sguardo spazia a perdita d’occhio sulla savana, è il

sogno di ogni viaggiatore; la scalata dei 5895 m di questo monolite, però, non è certamente una scampagnata domenicale. La spedizione ufficiale, organizzata in collaborazione con la sezione di Catania – Etna, è prevista per febbraio 2011, usando come percorso di salita la Machame Route (o whisky route) lungo i lati sud-ovest e sud della grande montagna. La salita sarà effettuata utilizzando guide locali e portatori, con pernottamento in tenda per l’intero periodo di salita e discesa. A completamento della spedizione sono stati aggiunti tre giorni di safari, allo scopo di visitare, seppure velocemente, le vicine aree naturali Tarangire National Park e Ngorongoro Conservation Area.

«Il Kilimanjaro è un monte coperto di neve alto 5.890 metri e si dice che sia la più alta montagna africana. La vetta occidentale è detta Masai Ngàje Ngài, Casa di Dio. Presso la vetta c’è la carcassa stecchita e congelata di un leopardo. Nessuno ha saputo spiegare che cosa cercasse il leopardo a quell’altitudine.» (Ernest Hemingway, Le nevi del Kilimanjaro) - 46 -


C.A.I. Lanzo

Corso base di Escursionismo 2011 La Sezione sotto il controllo della commissione centrale di escursionismo organizza un corso di

“Escursionismo Base”

rivolto a chi vuole iniziare a CONOSCERE e AFFRONTARE la montagna. Il corso prevede tre serate didattiche in sede, il mercoledì, con relative uscite domenicali, con tema attrezzatura e alimentazione, meteorologia, orientamento, più un weekend in rifugio, su cultura alpina. Il corso inizierà ad Aprile a settimane alterne.

13-17 Aprile / 27 aprile e 1 Maggio 11-15 Maggio / 28-29 maggio Il numero max di iscritti è di 20 persone Il costo del corso è di 20 Euro Il weekend in rifugio è a carico dei partecipanti. Il termine per l’iscrizione è il 17 febbraio Per informazioni e prenotazioni telefonare ai seguenti numeri: Vigna Luciano 3403241209 Giuseppe Leyduan e Cristiana Stevano 338665178

- 47 -


l 'Annuario 2011

- 48 -


C.A.I. Lanzo

Corso teorico-pratico sull’uso dell’ARVA Il corso vuole insegnare a tutti coloroo che praticano attività in neve fresca fuo-ripista, scialpinismo, racchette da neve,, escursionismo invernale, come utilizzaree l’ARVA, la pala e la sonda per l’autosoc-corso in caso di incidente da valanga. Il corso prevede una lezione teorica daa tenersi nella sede del CAI in via Don Bo-sco 33, Lanzo Torinese martedì 11 gen-naio alle ore 21 ed una lezione pratica dii ricerca domenica 16 gennaio in localitàà ed orario che saranno comunicati durantee la lezione teorica. Attrezzatura necessaria: ARVA, pala e sonda. Per chi ne fosse sprovvisto possi-bilità di prestito da parte del CAI.

Prezzo del corso 5 Euro

Direttore del corso: Tessiore Umbro - 49 -


'

2011 201 11

C.A.I. Sezione di Lanzo

Commissione sentieri e segnaletica Attività 2010 Anche quest’anno il tempo ci ha messo lo “zampino” facendo ritardare alcune pulizie in programma, ma alla fine tutta l’attività di ricupero ha potuto svolgersi nel migliore dei modi grazie al lavoro di tanti soci incuranti di freddo, pioggia e vento. Il gruppo che partecipa a questa importante attività del CAI, negli ultimi anni è andato via via aumentando. Tutti coloro che desiderano partecipare almeno UNA volta ad una giornata di lavoro sui nostri sentieri sono invitati a segnalare il proprio nominativo il giovedì sera in sede. E’ una esperienza molto bella perché oltre a preservare la natura aiuta a conservare testimonianza delle nostre origine e tramandarla a figli e nipoti. Intervenite numerosi! Ogni giornata di pulizia viene conclusa in al-

legria con la tradizionale “Merenda Sinoira” che aiuta ancor più a cementare l’amicizia del gruppo. Quest’anno le “Merende Sinoire” sono state offerte da Comune e Pro-loco di Pessinetto e Amici di Mombresto, Alpini di Pugnetto e Comune di Mezzenile, Comune e Pro-loco di Ceres che vivamente ringraziamo. Continua la proficua collaborazione col CAI giovanile sezionale che quest’anno ha pulito il sentiero da Vonzo ad Alpe Soglia. E’ molto importante che già da giovani ci si avvicini il più possibile alla montagna, che la si rispetti e che si contribuisca al suo mantenimento. Grazie di cuore a tutti i partecipanti nella speranza di rivederci di nuovo tutti insieme il prossimo anno. Airola Dario

- 50 -


C.A.I. C C.A A.I. I. L I La Lanzo nz nzo

Calendario giornate di pulizia sentieri 2011 DOMENICA 17 APRILE Castagnole-Moietta-Germagnano Ritrovo Sangri-La(Lanzo) alle ore 7,30

DOMENICA 22 MAGGIO “Anello storico di Lemie” Ritrovo Sangri-La (Lanzo) alle ore 7,30

DOMENICA 19 GIUGNO Perinera - Lunelle Ritrovo Sangri-La (Lanzo) alle ore 7,30 Al termine di ogni giornata merenda sinoira Munirsi di roncola e guanti (+ pranzo al sacco) (Possibilità di usufruire del materiale della sezione per chi ne fosse sprovvisto)

INTERVENITE NUMEROSI - 51 -


l 'Annuario 2011

- 52 -


C.A.I. Lanzo

- 53 -


l 'Annuario 2011

- 54 -


C.A.I. Lanzo

- 55 -


l 'Annuario 2011

TREKKING EOLIE 17 – 24 settembre 2011

Isole Eolie

L’arcipelago delle isole Eolie (o Isole Lipari) è composto di dieci isole, di cui solo sette sono abitate, il cui nome si fa risalire alla mitologia greca: queste isole erano, infatti, il regno di Eolo, dio dei venti, del dio Vulcano e dei Ciclopi. Le isole Eolie sono la parte emersa di antichissimi vulcani: la loro complessità dal punto di vista geologico e vulcanologico è evidenziata dalle manifestazioni endogene (fumarole, solfatare e sorgenti termali) e dagli imponenti coni attivi, come il Gran Cratere di Vulcano o Stromboli, sulla cui terrazza craterica sono visibili le bocche eruttive che spesso espellono brandelli di lava. Le isole più distanti, anch’esse generate da eventi vulcanici, sono oggi apparati parzialmente sprofondati di cui emerge solo

più una piccola porzione dell’originario corpo vulcanico, completamente avvolta dalla vegetazione. La loro natura originaria si evidenzia ancora nelle curiose formazioni delle rocce contorte e nella presenza di numerose grotte, un tempo canali di scorrimento della lava. La colonizzazione di queste isole, di clima mite, risale a tempi antichi. Ci sono, infatti, numerose evidenze di resti archeologici risalenti al 3500-2000 a.C., e delle successive colonizzazioni da parte di varie civiltà, tra cui i fenici, gli etruschi, i greci e i romani in tempi antichi, i normanni e gli spagnoli in tempi più recenti. Il trekking proposto è pensato per visualizzare i differenti aspetti che caratterizzano queste isole, dalla natura geologica alle colonizzazioni dai tem-

- 56 -


C.A.I. Lanzo

pi preistorici, senza trascurare la possibilità di provare gli effetti termali dell’area e le acque del Tirreno per chi lo desidera, o la possibilità di testare le numerose specialità locali. Il giro prevede di dedicare un giorno intero a ogni isola, con l’esclusione di Alicudi, per poterle vedere in tutta tranquillità e senza affrettarsi, godendosi la passeggiata e l’ambiente naturale.

Fossa delle Felci. Visita in barca alla Grotta del Bue Marino e altri punti naturalistici dell’isola. Nel pomeriggio, se rimane tempo, circumnavigazione di ALICUDI. Rientro in serata a Lipari, cena e serata libera. 4° giorno- 20 settembre:

LIPARI: nel mattino, visita al Castello, nucleo storico di Lipari, e al Museo Eoliano, uno dei più importanti museo archeologici d’Europa. STROMBOLI: partenza dopo pranzo per l’isola, preparazione della salita alla cima con le guide. Rientro a Lipari nella nottata.

Il programma proposto è il seguente: 1° giorno – 17 settembre:

arrivo a Catania in mattinata, trasferimento a Milazzo con autobus di linea, quindi da Milazzo a Lipari con traghetto o aliscafo. Sistemazione in albergo, cena e serata libera.

5° giorno – 21 settembre:

PANAREA: visita della borgata quindi giro dell’isola, con passaggio dal villaggio preistorico e dalla spiaggia di Calcara con le sue fumarole. Rientro in serata a Lipari, cena e serata libera.

2° giorno – 18 settembre:

SALINA: salita alla cima del Monte Fossa delle Felci (900 m in salita, altrettanti in discesa). Rientro in serata a Lipari, cena e serata libera.

6° giorno – 22 settembre:

3° giorno – 19 settembre:

FILICUDI: visita al villaggio preistorico di Capo Graziano, salita al Monte Isole Eolie

- 57 -

VULCANO: salita al cratere in mattinata, quindi discesa e possibilità di scelta


l 'Annuario 2011

tra la visita a Vulcanello e alla Valle dei Mostri, oppure visita alla Vasca sulfurea e alle spiagge limitrofe. Rientro in serata a Lipari, cena e serata libera. 7° giorno – 23 settembre:

LIPARI: Escursione da Quattropani alle Terme di San Calogero, con visita alle cave di caolino, alle uniche fumarole attive dell’isola, ad alcuni punti molto panoramici. 8° giorno – 24 settembre:

Trasferimento da Lipari a Catania e rientro a Torino in tarda serata. Il tempo di percorrenza varia da giorno a giorno; il percorso da affrontare non è difficile, seppure in alcuni casi i sentieri siano ripidi (Stromboli e Salina, con tempi medi di percorrenza di 6-7 ore), e si fa ogni sera ritorno all’albergo a Lipari. Chi non se la sente di affrontare l’escursione quotidiana può rimanere al porto di arrivo dell’isola del giorno e passare la giornata in libertà in spiaggia. Il programma può subire variazioni in funzione delle condizioni del mare e delle esigenze logistiche. Il costo approssimativo è di 900-1000 Euro, la quota esatta sarà comunicata al momen-

to dell’iscrizione al programma. La quota comprende: il viaggio in aereo (a/r), i trasferimenti Catania - Lipari (a/r), la mezza pensione a Lipari per i 7 giorni di soggiorno, il trasporto giornaliero con barche a motore per le varie isole come da programma, un accompagnatore per tutti i giorni in programma, il trasferimento in pulmino da Lipari a Quattropani e ritorno dalle Terme di San Calogero. La quota non comprende: la salita al cratere di Vulcano e l’immersione nella pozza di fanghi sulfurei, la guida per la cima di Stromboli, l’ingresso al museo e al parco archeologico di Lipari, i pranzi in generale e la cena durante la salita a Stromboli, gli extra in genere e quanto non espressamente indicato nel paragrafo di cui sopra. La scadenza per le prenotazioni è il 31 maggio 2011 con versamento del 50% della quota. Il trekking è riservato ai soli soci CAI in regola con il tesseramento per l’anno in corso. Per info: Stefania 3490999397 teltigre@vodafone.it

Isole Eolie

- 58 -


C.A.I. Lanzo

Corso di Fitwalking Cross

In collaborazione con la “Scuola Nazionale del Cammino” si organizza, nella primavera del 2011, un Corso Base di Fitwalking Cross. Il corso prevede una lezione teorica dove verranno proiettate diapositive sul Fitwalking Cross e tre uscite pratiche. Il numero massimo di iscrizioni è 15. Nel caso si superi il numero di partecipanti il corso sarà ripetuto in autunno. Lezione teorica martedì 29 marzo ore 21 presso la sede CAI in via Don Bosco 33-Lanzo Torinese Lezioni pratiche sabato 2 e 16 aprile, sabato 7 maggio in località da definire, ore 15-16,30 Le lezioni della eventuale ripetizione avranno

le seguenti date: Lezione teorica martedì 6 settembre ore 21 presso la sede CAI in via Don Bosco 33 - Lanzo Torinese Lezioni pratiche sabato 10 settembre, sabato 1 e 8 ottobre in località da definire, ore 15-16,30. Il costo del corso viene fissato in Euro 20,00 a persona. Per qualsiasi informazioni contattare

Claudio Asteggiano o Daniela Perucca ai n° 334 3399920 - 338 9034165

- 59 -

oppure via e-mail a fitwalkingnature@virgilio.it camminarebene@alice.it


l 'Annuario 2011

SCONTO A TUTTI I SOCI CAI CIRIE’ VIA BATTITORE 37

tel. 011/9228056

abbigliamento e attrezzatura per alpinismo, scialpinismo, arrampicata e trekking LABORATORIO MANUTENZIONE SCI risuolatura scarpette da roccia THE NORTH FACE - PATAGONIA - MOUNTAIN HARDWEAR - AKU ANDE FIVE TEN-PETZL - CAMP - BEAL - GARMONT - AUSTRIA ALPIN - DYNASTARSILVRETTA - SALEWA - GARMIN - MSR - SMARTWOOL - BUFF - MONTRAIL - NIKWAX - THERMAREST - DYNAFIT - MONTURA - DYNAFIT

Az. Agricola Tetti Ugo

Loc. Piano della Mussa - Balme - TO Tel. 347 4439384 - 0123 820021 info@agrimasina.com • www.agrimasina.com Gradita Prenotazione.

- 60 -


C.A.I. Lanzo

- 61 -


l 'Annuario 2011

Club Alpino Italiano Sezione di Lanzo Tutela Ambiente Montano Montano

ALLA RICERCA ERCA DEGLI ANIMALI II IN N VALLE CORSO SUL RICONOSCIMENTO DELLE PR PRINCIPALI RINC NCIPALI SPECIE ANIMALI EI LO L RO HABITAT DELLE VALLI DI LANZO E VISITE N NEI LORO

15 aprile - 29 maggio ag ggio 2011 La finalità del corso è quella di fornire le b basi asi pe perr riconoscere durante le escursioni le principali specie animali, ma ali, co con on us u uscite cite pratiche per fotografarle nelle loro o oasi protette. asi pro otette.

Regolamento dell Corso o Sono ammessi al Corso, fino all’esaurimento dei posti, tutti i Soci CAI intersezionale CVL in regola per l’anno 2011 e che abbiano presentato regolare domanda d’iscrizione, accompagnata dal versamento della intera quota. (possibilità di rinnovo od iscrizione durante le lezioni teoriche) Co on la loro adesione, gli Allievi assumoCon

no perr sé - e per gl gli li aventi causa - tutte le responsabilità nsabilità che nnee derivano. Il Direttore ettore del Corso so si riserva di modificare iill programma inn qualsiasi momento, se cciò iò si rendesse nnecessario. e essario. ec Gli orari rari di svolgimento svolgimen nto delle lezioni pratiche he verranno comuni comunicati n cati durante le lezioni nii teoriche.

- 62 -


C.A.I. Lanzo

Programma Venerdì 15 e 29 aprile ore 21 sala ATL l’aquila e il gipeto (relatore Maurizio Chiereghin)

Venerdì 6 e 13 maggio ore 21 sala ATL gli ungulati ed il loro ambiente (relatore Massimiliano Biosa)

Domenica 15 maggio lezione pratica in Valle Tesso con possibilità di pernottamento nella Baita Sociale

Domenica 29 maggio lezione pratica in località da definire

Direttori del Corso Maurizio Chiereghin e Massimiliano Biosa

La quota di iscrizione è di Euro 30,00 e comprende il materiale didattico + il pranzo in baita del 15 maggio. Tutte le lezioni teoriche verranno svolte presso il salone ATL (Piazza della fiera-Lanzo) il venerdì con inizio ore 21 Trasporti ed eventuali pernottamenti sono a carico dell’allievo. Numero posti disponibili: 40 persone. LE ISCRIZIONI ACCOMPAGNATE DALLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE, SI RICEVONO PRESSO LA SEDE CAI DI LANZO TEL. 0123.320117 (ORE 21-23)

- 63 -


l 'Annuario 2011

AGRITURISMO LA MUANDA MERENDE SINOIRE - CAMERE CON VISTA SULLA VALLATA

C CHIALAMBERTO Fraz. Vonzo, 23 Tel. 0123-506390 Cell. 3498490840 Aperto tutto l’anno

È gradita la prenotazione

Cucina dell’Antico Piemonte - Vendita prodotti orticoli e biologici Pranzi per cerimonie - La base per il vostro sport preferito Cucina personalizzata Parapendio - Trekking - Alpinismo - Ciaspole Sci di fondo - Mountain Bike Attrezzato per disabili

- 64 -


CLUB ALPINO ITALIANO

C.A.I. Lanzo

Sottosezione di Viù LETTERA DEL REGGENTE Come negli anni precedenti esprimo il mio ringraziamento ai soci che hanno partecipato numerosi alle nostre attività ed a quanti hanno collaborato attivamente nella gestione della nostra Sottosezione. Con l’inizio del diciassettesimo anno di attività il Consiglio Direttivo ha potenziato le normali attività, rivolgendo grande attenzione alle uscite alpinistiche (Punta Lose nere e M. Tabor, le racchettate e le ferrate sulle montagne francesi), alla mountain bike in collegamento con la sezione di Venaria ed all’escursionismo giovanile collegato con la sezione di Lanzo. Grande successo ha ottenuto la gita sociale sul Lago di Como con estensione a Bellagio. A livello culturale si ricorda le serate riguardanti “la vita dei rapaci di alta montagna” e le attività - invernali ed estive - del gruppo escursionismo della nostra Sottosezione. Continuano le attività con le istituzioni scolastiche, mentre con le istituzioni vallive si prosegue

con la partecipazione alle manifestazioni ed iniziative locali, turistiche e folkloristiche. Unitamente all’Intersezionale CVL (Canavese - Valli di Lanzo) sono state programmate ed effettuate delle interessanti gite infrasettimanali. Per il giorno 5 giugno 2011 è già programmata la gita inter-regionale LPV degli AE (Accompagnatori di Escursionismo) Colle ChialmettaMonte Calcante nella nostra Valle di Viù aperta a tutti i soci CAI. Si ricorda che la sede continuerà ad essere aperta il sabato dalle ore 21.00 alle ore 22.30 e continuerà ad esserci uno spazio sulla rivista “Lo Scarpone” con le notizie inerenti la nostra Sottosezione. Le notizie sono reperibili anche attraverso il sito INTERNET www.caiviu.it e indirizzo e-mail info@caiviu.it

- 65 -

Il Reggente VITTORIO BARBOTTO


l 'Annuario 2011

Sottosezione di Viù PROGRAMMA RACCHETTE DA NEVE 6 GENNAIO Tradizionale e facile escursione dell’Epifania con un primo allenamento per i mesi a venire.... pranzo al sacco con meta a sorpresa.

13 MARZO Cima del Bosco (m 2376) Grandioso punto panoramico con vista a picco su Sestriere e la vicina Rognosa. Nel 2006 è stata costruita una graziosa chiesa-bivacco che offre un comodo rifugio a coloro che raggiungono la vetta. 27 MARZO Tomba di Matolda (m 2084) L’itinerario si svolge prevalentemente sul versante sud in un susseguirsi di alpeggi nella selvaggia Valle Orsiera, fino agli ampi pianori prima della cima. 10 APRILE Punta Palasina (m 2782) Sommità che sorge lungo la dorsale interna della Valle d’Ayas che unisce il Corno Vitello al Corno Bussola a dividere il vallone di Maquignaz da quello di Palasina.

16 GENNAIO Lezione pratica sull’utilizzo dell’ARVA; consigliata a tutti coloro che intendono partecipare alle escursioni. Meta da definire in base all’innevamento.

Referenti: Ezio Giacobino (AEAI) Giovanni Scrivani Raffaella Giacomelli Sergio Machetta (AEAI) Franco Guglielmotto Gianluigi Fino

30 GENNAIO P.ta Prarosso (m 1497) Punta Prarosso è un rilievo non molto appariscente, posto sulla cresta sud-est della cima dell’Angiolino in Valle Tesso. 13 FEBBRAIO Colletto della Forcola (m 2100) Dalla frazione Perinera a raggiungere il colle che mette in comunicazione Pian Lunella col vallone della Muia a monte di Margone. 27 FEBBRAIO Quinseina P.ta SUD (m 2230) Ultima punta di una certa importanza a separare la Val Soana dalla Valchiusella. Chiamata anche la “Bella Dormiente” per le sue forme. Offre un panorama grandioso sulla pianura canavesana.

333-4508856 338-5698818 0123-696549 348-7690220 0123-697508 011-2269310

ESCURSIONISMO ALPINISMO-FERRATE 8 MAGGIO Rocca Patanua (m 2416) DIFFICOLTÀ: E DISLIVELLO: 980 m TEMPO DI SALITA: 0re 3.00 PARTENZA: B.gta PRAROTTO (Val di Susa) RITROVO: VIÙ P.za MERCATO ore 6.30 Bar Euro (direttissima Cafasse) ore 6,45 Itinerario a seguire le tracce degli alpinisti torinesi negli anni 20/30 del XX sec. In collaborazione con CAI Lanzo. Referenti: Franco Guglielmotto, Sergio Machetta

- 66 -


C.A.I. Lanzo

22 MAGGIO Torrione Mazzucchini (m 2562) DIFFICOLTÀ: EE DISLIVELLO: 1012 m TEMPO DI SALITA: ore 3.30 PARTENZA: ALPE MILONE (LEMIE) RITROVO: VIÙ Pza MERCATO ore 6.00 Dall’Alpe Milone nel Vallone di Ovarda, toccando alpeggi abbandonati si raggiungono i laghi di Ovarda. Raggiunto il pian delle Arbenne, per facili roccette si giunge in cima. Referenti: Ezio Giacobino, Franco Guglielmotto

5 GIUGNO Uja Di Calcante..... Escursione Lpv (m 1614) DIFFICOLTÀ: EE DISLIVELLO: 894 m TEMPO DI PERCORRENZA: 6.30 RITROVO: FRAZ:. FUBINA ore 9.00 PARTENZA: Fraz. FUBINA 19ª edizione dell’Escursione Interregionale LPV (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta) a riunire annualmente le varie sezioni delle tre regioni citate. Giro ad anello a toccare l’Uia di Calcante e il colle della Chialmetta con arrivo in paese. Referenti: Ezio Giacobino, Sergio Machetta 19 GIUGNO Ferrata de Les Vigneaux DIFFICOLTÀ: D DISLIVELLO: 350 m di cui 250 di via ferrata TEMPO DI SALITA: ore 2.30 PARTENZA: VILLAGGIO DI LES VIGNEAUX (FRANCIA) RITROVO: VIÙ P.za MERCATO ore 6.00

ATTREZZATURA: CASCO, IMBRAGO, SET DA FERRATA Consta di una via più facile, la Voie de Colombier e una decisamente più atletica, la Balme che supera un pronunciato strapiombo da cui prende il nome. Referenti: Gianluigi Fino, Sergio Machetta 3 LUGLIO Punta Giordani (m 4046) DIFFICOLTÀ: F DISLIVELLO: 846 m PARTENZA: Funivia NUOVA INDREN (GRESSONEY) TEMPO DI SALITA: ore 3.00RITROVO: VIÙ P.za MERCATO ore 5.00 ATTREZZATURA: RAMPONI, PICCOZZA, IMBRAGO, MOSCHETTONI, CORDINI, CASCO. La Punta Giordani è praticamente una spalla della Piramide Vincent. La salita effettuabile in giornata non presenta difficoltà se non per le ultime rocce finali a cui prestare attenzione. Referenti: Giovanni Scrivani, Sergio Machetta *** NOTA A PIÈ DI PAGINA 17 LUGLIO Rocciamelone (m 3538) DIFFICOLTÀ: EE DISLIVELLO: 1700 m TEMPO DI SALITA: ore 6.00 PARTENZA: LAGO DI MALCIAUSSIA RITROVO: VIÙ h. 4.30 - Rif.TAZZETTI h. 7.30 Per il pernottamento al rifugio la prenotazione è di propria competenza. Appuntita ed imponente piramide dominante la Valle di Viù. Ritenuta in passato la più alta cima delle Alpi. L’escursione era stata annullata nel 2010 causa l’elevato innevamento. Referenti: Ezio Giacobino, Franco Guglielmotto 31 LUGLIO Punta Lucellina (m 3004) DIFFICOLTÀ: EE DISLIVELLO: 1300 m PARTENZA: ALPE VACCHERA (sbarra) TEMPO: ore 4.30 RITROVO: VIÙ Pza MERCATO ore 5.30 Si presenta da sud come una lunga cresta quasi orizzontale. Il panorama circolare è particolarmente interessante in direzione delle testate del Vallone d’Arnas e la Val d’Ala. L’escur-

- 67 -


l 'Annuario 2011

sione si svolge su terreno privo di sentiero. Referenti: Ezio Giacobino, Sergio Machetta 7 AGOSTO Cima d’Oin (m 3280) DIFFICOLTÀ: F DISLIVELLO: 1000 m TEMPO DI SALITA: ore 3.30 PARTENZA: LAGO DEL SERRÙ RITROVO: VIÙ P.za MERCATO h. 5.30 ATTREZZATURA: RAMPONI, PICCOZZA Vetta di confine, posta tra la Grande Aiguille Rousse e la cima della Vacca. Dalla cima, grandioso panorama dal Gran Paradiso, alle vicine Levanne. Referenti: Raffaella Giacomelli, Sergio Machetta 12 AGOSTO Monte Robinet (m 2679) DIFFICOLTÀ: E / EE DISLIVELLO: 1450 m TEMPO DI SALITA: ore 4.30 PARTENZA: PIAN NEIRETTO (COAZZE) VAL SANGONE RITROVO: VIÙ P.za MERCATO h. 5.30 Bar Euro (direttissima Cafasse) ore 6,45 Escursione dai molteplici aspetti in un selvaggio e solitario vallone del Parco Orsiera-Rocciavrè. Oltre al notevole panorama, gode della sua popolarità grazie alla presenza in vetta di una cappella dedicata alla Madonna degli Angeli. In collaborazione con CAI Lanzo Referenti: Giovanni Scrivani, Ezio Giacobino 17/18 AGOSTO Monte Polluce (m 4091) DIFFICOLTÀ: PD DISLIVELLO: 1°gg 1700 m + 2°gg 700 m TEMPO DI SALITA: 1° gg ore 5.00 + 2° gg ore 3.00 PARTENZA: St. JACQUES (CHAMPOLUC) RITROVO: VIÙ P.za MERCATO ore 5.00 ATTREZZATURA: RAMPONI, PICCOZZA, IMBRAGO, MOSCHETTONI, CASCO CORDINI E ABBIGLIAMENTO ADEGUATO ALL’ALTA MONTAGNA È un massiccio ed isolato monte a forma di “panettone” dotato di una poderosa cresta rocciosa, situato tra la Roccia Nera e il Castore, lungo la linea di confine con la Svizzera SI RICHIEDE DIMESTICHEZZA CON LE CALATE IN CORDA DOPPIA Referenti: Ezio Giacobino, Giovanni Scrivani

PRENOTAZIONI E PAGAMENTO CAPARRA ENTRO IL 5 LUGLIO 2011 *** NOTA A PIÈ DI PAGINA 28 AGOSTO Ferrata Rif. Monzino (m 2590) DIFFICOLTÀ: F DISLIVELLO: 600 m avvicinamento 300 m via ferrata TEMPO DI SALITA: ore 3.30 RITROVO: VIÙ P.za MERCATO ore 5,30 PARTENZA: CASOLARI DEL FRENEY ATTREZZATURA: CASCO, IMBRAGO, SET DA FERRATA Il Rifugio, molto bello e poco frequentato, è un punto di osservazione eccezionale sui versanti più nobili del Monte Bianco. Referenti: Sergio Machetta, Gianluigi Fino 11 SETTEMBRE Traversata dei Laghi Palluel e Faravel DIFFICOLTÀ: E DISLIVELLO: 1021 m TEMPO PERCORSO TOTALE: ore 6.00 PARTENZA: FREISSINIERES (FRANCIA) RITROVO: VIÙ P.za MERCATO ore 5.30 Bar Euro (direttissima Cafasse) ore 5,45 Escursione che si snoda in uno splendido angolo del parco degli Ecrins con panorami di rara bellezza su cascate, vallate e il villaggio di Dormillouse a toccare i due laghi. In collaborazione con CAI Lanzo Referenti: Gianluigi Fino, Sergio Machetta 25 SETTEMBRE P.ta Crouset (m 2465) DIFFICOLTÀ: E DISLIVELLO: 1500 m TEMPO DI SALITA: ore 4.30 RITROVO: VIÙ P.za MERCATO ore 6,30 PARTENZA: Fraz. Migliere di Chialamberto Percorso recentemente ripristinato lungo un impervio vallone caratterizzato da una notevole cascata e da alcuni caratteristici gias. Referenti: Franco Guglielmotto, Ezio Giacobino

***PER LE USCITE IN CORDATA IL NUMERO DEI PARTECIPANTI È SUBORDINATO ALLA DISPONIBILITÀ DI PRIMI DI CORDATA

- 68 -

La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite


C.A.I. Lanzo

- 69 -


l 'Annuario 2011

- 70 -


C.A.I. Lanzo

- 71 -


l 'Annuario 2011

Materiale in Vendita Presso La Sede Presso la segreteria è possibile acquistare:: vi adesivi, magliette, cappellini ricamati (estivi ed invernali) e pile della Sezione, portachia-vi, spille e cravatte del CAI, nonché alcunee a delle cartine 1:25.000 della serie “Alpi senza ti Frontiere”, alcune novità editoriali inerenti la montagna e altro ancora. DESCRIZIONE

PREZZO AI SOCI

Adesivo vetrofania / normale .........................€ Portachiavi (3 modelli differenti) ...................€ Adesivo grande...............................................€ Scudo normale ...............................................€ Distintivo argentato piccolo (bottone/spilla)......€ Stemma in stoffa sezione ...............................€ Orologio Sottosezione Viù .............................€

0,30 2,60 1,80 3,90 1,30 1,00 16,00

DESCRIZIONE

PREZZO AI SOCI

Cappello estivo (3 colori disponibili).............€ Cappello invernale (2 colori disponibili) .......€ Maglietta sezione (2 colori disponibili) .........€ Felpa con logo sezione ...................................€ Cravatta con logo CAI ...................................€ Polo sezione (2 colori disponibili) .................€ Canotta sezione .............................................€

5,20 6,70 5,20 25,00 13,00 12,00 5,00

CARTINE Serie Alpi senza Frontiere (fino ad esaurimento scorte): .................................................. € 8.00 Serie Alpi Canavesane (Val Soana, Valle Dora Baltea Canavesana, Valchiusella): .......... € 5.50 Nella piccola edicola del CAI sono disponibili i seguenti titoli (fino ad esaurimento scorte): TITOLO AUTORE PREZZO PREZZO DI COPERTINA AI SOCI Nel grembo del mondo/Guida alle miniere della provincia di Torino AA.VV./Mattioda P................ € 10,00 ............... € 8,00 Escursionismo per tutti - Monti di Balme Bergamino R.......................... € 12,00 ................€ 10,00 Andar per laghi nelle valli di Lanzo Bergamino R.......................... € 14,46 ................€ 10,33 Escursionismo per tutti ad Ala di Stura Bergamino R..........................€ 5,00 ............... € 4,00 Tra Canavese e Valli di Lanzo Bergamino R.......................... € 20,00 ................€ 17,00 Escursionismo per tutti - Valle Malone, Valle Tesso, Bassa Val di Lanzo Bergamino R..........................€ 8,00 ..................€ 6,00 Valli di Lanzo, Tesso e Malone Sci alpinismo Bezze, Mussa, Sesia .............. € 19,00 ................€ 18,00 I pilastri della fede Buschino L. ........................... € 18,00 ................€ 15,50 Tracce sulla neve CAI Lanzo ............................. € 20,00 ................€ 15,00 Sentieri Natura nelle Valli di Lanzo CAI Lanzo ............................. € 10,00 ..................€ 8,00 Valli Tesso e Malone Conte M. ................................ € 12,91 ................€ 10,33 Mountain bike nelle valli di Lanzo Gallo M.................................. € 14,46 ................€ 12,00 - 72 -


C.A.I. Lanzo

Itinerari di Alpinismo Giovanile Tour Monte Rosa - Cervino Valli di Lanzo Touring Binari e … scarponi Una famiglia in montagna Archivio del Comune di Balme Passeggiare in Valle Tesso Sentieri Natura 2 Presto io parto Ai piedi del Rosa Camminare in Val Grande Camminare in Val di Viù Balme La memoria svelata

L.P.V. ..................................... € Valsesia T. .............................. € All Graphic Work .................. € Bergamino R.......................... € Bergamino R.......................... € Castagneri G. ......................... € Bergamino R.......................... € Airola D., Bergamino R, Mariano F. . € Castagneri G., Sguayzer M.... € Bergamino R.......................... € Bergamino R.......................... € Bergamino R.......................... € Castagneri G., Sguayzer M.... € Ru B., Ru B., Ru O. ............... €

10,33 ............... € 25,00 ................€ 25,00 ................€ 12,00 ................€ 15,00 ................€ 25,00 ................€ 13,00 ................€ 12,00 ................€ 12,00 ................€ 12,00 ................€ 12,00 ................€ 12,00 ................€ 14,00 ................€ 12,00 ................€

Sono inoltre disponibili, su ordinazione, i Manuali del CAI e le gguide Monti d’Italia, nonché i vari ggadget g della sede centrale

- 73 -

7,80 20,00 20,00 10,00 12,00 20,00 11,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 11,50 10,00


l 'Annuario 2011

Giorno per giorno 2011

26 dicembre 2010 ciaspolata crepuscolare a Lemie (CE)

6 gennaio tradizionale ciaspolata dell’Epifania in collaborazione con sottosezione di Viù (CE) 9 gennaio ciaspolata a Pian della Lunella (CE) 11 gennaio lezione teorica sull’uso dell’arva (CE) 16 gennaio inizio corso sci di fondo 16 gennaio lezione pratica sull’uso dell’arva al Pian della Mussa (CE) 23 gennaio ciaspolata ai rifugi Gravio e Amprimo con avvicinamento in autobus (CE) 23 gennaio corso sci di fondo 23 gennaio inizio corso sci di pista 27 gennaio ciaspolata Anello della Val Servin (CVL) 30 gennaio ciaspolata a Punta Pra Rosso - obbligatoria ARVA (CE) 30 gennaio corso sci di fondo 30 gennaio corso sci di pista

5 febbraio ciaspolata notturna ad Usseglio (CE) 6 febbraio corso sci di fondo 6 febbraio corso sci di pista 12 febbraio ciaspolata crepuscolare al Colle del Lys (CE) 13 febbraio ciaspolata al colletto della Forcola - obbligatoria ARVA (CE) 13 febbraio corso sci di fondo 13 febbraio corso sci di pista 20 febbraio ciaspolata alla Perinera (CE) 20 febbraio corso sci di pista 25 febbraio ciaspolata al Vallone del Roc (CVL) 25 febbraio Serata sull’alimentazione in montagna 27 febbraio ciaspolata alla cima sud della Quinseina - obbligatoria ARVA (CE)

6 marzo ciaspolata con meta da definire (AG) 7 marzo assemblea dei soci 13 marzo ciaspolata alla Cima del Bosco - obbligatoria ARVA (CE) 18 marzo corso di fotografia - lezione teorica 20 marzo ciaspolata con meta da definire (AG) 24 marzo escursione nel Vallone del Roc 25 marzo corso di fotografia - lezione teorica 27 marzo ciaspolata alla Tomba di Matolda - obbligatoria ARVA (CE) 29 marzo lezione teorica di Fitwalking (CE)

- 74 -


C.A.I. Lanzo

2 aprile uscita pratica di Fitwalking (CE) 3 aprile corso di fotografia - uscita pratica 3 aprile gita Losa-Chiaves (AG) 10 aprile ciaspolata a Punta Palasina - obbligatoria ARVA (CE) 10 aprile corso di fotografia - uscita pratica 13 aprile serata corso Escursionismo 15 aprile lezione teorica corso animali 16 aprile uscita pratica di Fitwalking (CE) 16 aprile gita notturna alla Cialma (AG) 17 aprile pulizia sentiero Castagnole-Moietta-Germagnano (CS) 17 aprile uscita corso Escursionismo 21 aprile escursione a Rocca Moross (CVL) 25 aprile Pasquetta in Baita 27 aprile serata corso Escursionismo 29 aprile lezione teorica corso animali

1 maggio arrampicata a Bertesseno (AG) 1 maggio uscita corso Escursionismo 6 maggio lezione teorica corso animali 7 maggio uscita pratica di Fitwalking (CE) 8 maggio gita in autobus a Varazze (CE) 8 maggio escursione a Rocca Patanua in collab. con sottosez. di Viù (CE) 11 maggio serata corso Escursionismo 13 maggio lezione teorica corso animali 14-15 maggio uscita pratica corso animali con pernott. in Baita San Giacomo 15 maggio gita Ceres-S. Cristina (AG) 15 maggio uscita corso Escursionismo 22 maggio pulizia sentiero “Anello storico di Lemie” 26 maggio escursione al Colle d’Attia (CVL) 28-29 maggio uscita corso Escursionismo 29 maggio uscita pratica corso animali 29 maggio pulizia sentiero Val Servin (AG) 2-3-4-5- giugno gita Isola d’Elba (CE) 5 giugno gita interregionale all’Uia di Calcante (CE) 12 giugno gita Rifugio Gastaldi (AG) 12 giugno gita regionale Giro dei laghi di Busson (CE) 19 giugno pulizia sentiero Perinera-Lunelle 23 giugno escursione al Lago Perrin (CVL) 23-24-25-26 giugno 4 giorni in baita (AG) 26 giugno escursione Cantoira-Lities-Vru-Cantoira (CE)

3 luglio gita in autobus in Valle Stura (CE) 3 luglio escursione al Lago Lazin (CE) 9-10 luglio gita Bivacco S. Camillo (AG) 10 luglio escursione alle Grotte di Pugnetto (CSP) 16-17 luglio gita in tenda alla Testa dell’Assietta (AG) 17 luglio escursione a Punta Golai (CE) 22-25 luglio Giro del Viso(CE) 28 luglio escursione all’Alpe Money (CVL)

- 75 -


l 'Annuario 2011

7 agosto escursione al “Labirinto Verticale” e Punta Rossa di Sea (CE) 10 agosto giornata di arrampicata alla palestra del Genevrè (Balme) (CE) 12 agosto escursione monte Robinet in collab. con sottosez. di Viù (CE) 17-18 agosto escursione alla Ciamarella (CE) 25 agosto escursione al Bivacco Soardi (CVL)

4 settembre escursione ai Laghi del Seone (CE) 4 settembre gita al Lago di Afframont (AG) 6 settembre lezione teorica di Fitwalking (CE) 10 settembre uscita pratica di Fitwalking (CE) 11 settembre escursione in collaborazione con sottosezione di Viù (CE) - Traversata dei laghi Palluel e Faravel 17-24 settembre Trek delle Isole Eolie 18 settembre escursione al Colle Croce d’Intror (CE) 18 settembre gita in autobus ai Balzi Rossi (CE) 18 settembre gita al Musinè (AG) 25 settembre escursione alle Grotte di Rio Martino (CSP) 29 settembre escursione a Cima Loit (CVL)

1 ottobre uscita pratica di Fitwalking (CE) 1 ottobre cena degli aquilotti (AG) 2 ottobre gita culinaria a Castagnole (CE) 8 ottobre uscita pratica di Fitwalking (CE) 9 ottobre castagnata sociale 15-16-17 ottobre gita in autobus nelle Alpi Apuane (CE) 23 ottobre escursione ad anello Tese di Traves-Colle Pra Lorenzo-Tese di Traves (CE) 27 ottobre anello Santuario di Marsaglia (CVL)

novembre inizio ginnastica presciistica 12 novembre cena sociale 24 novembre anello Pont-Pian Cerese (CVL)

15 dicembre anello dei Laghi di Ivrea (CVL) 22 dicembre serata auguri natalizi l 'Annuario 2011

C.S. A.G. C.E. C.S.P. C.V.L.

CLUB ALPINO ITALIANO

IL PROGRAMMA POTREBBE SUBIRE VARIAZIONI A GIUDIZIO DEGLI ORGANIZZATORI

Sezione di Lanzo T.se - Via Don Bosco, 33 - Tel. 0123.320.117 cailanzotorinese@gmail.com - www.cailanzo.it

= Commissione Segnaletica Sentieri = Commissione Alpinismo Giovanile = Commissione Escursionismo = Commissione Speleologica = Intersezionale Canavese-Valli di Lanzo

- 76 -



• Rifugio escursionistico raggiungibile in auto. • Aperto tutto l’anno. • Camere dotate di servizi privati. • Attrezzato per disabili. • Merende sinoire. •Cucina piemontese con prodotti tipici di montagna (specialità: polenta con selvaggina, dolci di produzione propria).

•Attività sportive: trekking, alpinismo, mountain bike, falesia di arrampicata (con 140 vie), sci di fondo, racchette da neve, snow park per i bimbi con sci alpino, bob, slittini, giochi gonfiabili.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.