Caccia Passione maggio 2018

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ANNO VII nr. 05 - Maggio 2018

CACCIA PASSIONE Dedicato a chi ha la passione per la caccia

SETTER INGLESE E IRLANDESE A CONFRONTO Eventi:

• Caccia Village 2018

Ungulati:

• Weid…Maria

Canna liscia:

• Benelli 828 U, Nuove versioni..


ANNO VII nr. 05 - Maggio 2018

CACCIA PASSIONE

in copertina

Dedicato a chi ha la passione per la caccia

SETTER INGLESE E IRLANDESE A CONFRONTO

SETTER INGLESE E IRLANDESE A CONFRONTO

Eventi:

Ungulati:

• Weid…Maria

Canna liscia:

• Benelli 828 U, Nuove versioni..

SOMMARIO Anno VII Nr. 05

8 Ungulati:

Weid…Maria

www.cacciapassione.com

Pg 6 News ed eventi venatori

a cura della redazione

Pg 8 Ungulati: Weid...Maria

16 Eventi:

Caccia Village 2018

Vincenzo Frascino

Pg 16 Eventi: Caccia Village Vincenzo Frascino

Pg 28 Speciale Aziende: Breda e Marocchi: una visita in azienda..

28 Speciale Aziende:

Breda e Marocchi: una visita in azienda..

Caccia Passione 2

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• Caccia Village 2018

Emanuele Tabasso

Pg 40 Cani da caccia: Setter inglese e irlandese a confronto Francesca Baranello


Sommario

48 Fucili canna liscia:

Benelli 828 U, nuove versioni..

0 Cani da caccia:

Setter inglese e irlandese a confronto

54 Fucili canna rigata: Pg 48 Fucili canna Liscia: Benelli 828 U, nuove versioni..

Browning X-Bolt long range, calciatura Mc Millan in .300 Win. Mag.

Benelli Armi

Pg 54 Fucili canna rigata: Browning X-Bolt long range, calciatura Mc Millan in .300 Win. Mag.

Emanuele tabasso

Pg 66 Munizioni: La cartuccia Browning in .300 Win. Mag. con palla BXC da 185 grs

66 Munizioni:

La cartuccia Browning in .300 Win. Mag. con palla BXC da 185 grs

Costantino Ramolfi

Pg 74 Ottiche: Swarovski Z8i 2,3-18x56: ampliata la gamma degli ingrandimenti

Emanuele Tabasso

74 O ttiche:

warovski Z8i 2,3-18x56: S ampliata la gamma degli ingrandimenti Caccia Passione 3


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Editoriale UNITI NELLA PREVENZIONE DEGLI INCENDI BOSCHIVI Se non ci fossero le foreste non ci sarebbero gli incendi boschivi, il problema sarebbe risolto all’origine, e non dovremmo più confrontarci con incendi drammatici come quelli dell’estate 2017 che sono divampati in tutta Italia. Tuttavia, non potendo rinunciare alle foreste e ai loro servizi fondamentali (protezione del suolo, biodiversità, turismo, energia, fornitura di materia prima rinnovabile) dobbiamo necessariamente confrontarci con il fuoco nei sistemi forestali e imparare a governare questo fenomeno partendo dalle sue radici, ovvero dalla conoscenza e dalla gestione dei boschi, delle foreste e delle altre terre boscate in dinamica evoluzione ed interazione con gli spazi rurali. Solo in questo modo potremo mitigare gli effetti di una nuova generazione di incendi. Rispetto al passato, il fenomeno incendi sta infatti cambiando perché l’ambiente forestale e le sue interazioni con il clima e la società hanno nuove connotazioni. La stagione incendi è sempre più lunga, ed eventi meteorologici estremi come ondate di calore e siccità sono più frequenti e aumentano lo stress idrico della vegetazione rendendola altamente infiammabile. Inoltre, un tempo il territorio veniva coltivato e capillarmente gestito. A seguito dell’abbandono delle aree agricole e pastorali, i boschi italiani si stanno espandendo spontaneamente di circa 30.000 ettari all’anno, originando formazioni pre-forestali e boschi di neoformazione particolarmente predisposti ad essere percorsi dagli incendi. Anche le aree urbanizzate sono in espansione e sono sempre più diffuse le zone di interfaccia urbano-foresta dove il rischio incendi è alto e il pericolo evidente. Di conseguenza, se gli incendi stanno cambiando, dobbiamo cambiare le strategie per governare e regimare questo fenomeno. Il governo degli incendi boschivi passa attraverso la comprensione di molteplici aspetti fisici, biologici e socio-economici, e delle loro complesse interazioni. Tra le cause prevalenti di innesco degli incendi non vi è il dolo ma la noncuranza, negligenza, imprudenza o imperizia dei cittadini che devono essere informati e responsabilizzati. Anche gli effetti del fuoco sull’ambiente vengono drammatizzati. Dopo il passaggio di un incendio, si fa ancora riferimento a superfici “perse” anziché “superfici percorse” ipotizzando erroneamente un danno irreversibile ovunque e comunque! Gli incendi alcune volte sono molto dannosi, altre no. Oggi la strategia praticamente unica, almeno in Italia, si basa prevalentemente sulla estinzione del fuoco. Tecnicamente, la strategia di attacco al fuoco si basa soprattutto sulla lotta utilizzando l’acqua. La gestione degli incendi in Italia deve cambiare e non essere più solo basata sull’estinzione. Questa innovazione è resa necessaria dai nuovi scenari ambientali. Saranno da evitare le scelte emotive e gli allarmismi nei periodi in cui si verificano i grandi incendi. Serve invece integrare l’estinzione con la pianificazione forestale e quella territoriale, l’educazione ambientale rivolta innanzitutto alle scuole, e la prevenzione attraverso la cura del bosco, bene insostituibile per migliorare il benessere e la qualità della vita. Pierfilippo Meloni


I cacciatori possono portare e trasportare le armi anche durante il silenzio venatorio Due cacciatori sono stati assolti dal giudice: la Polizia li aveva fermati in periodo di chiusura annotando semplicemente la presenza di fucili.

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l Tribunale di Napoli ha assolto due cacciatori residenti a Ischia che erano stati accusati di esercizio di attività venatoria in periodo di caccia chiusa. Secondo questa sentenza le armi possono essere portate anche nei periodi in cui è in vigore il silenzio venatorio. Tutto è nato da un controllo effettuato nel 2015. Due agenti di Polizia stavano effettuando alcuni servizi antibracconaggio nell’isola e si accorsero di un fuoristrada con due persone a bordo. Secondo la loro ricostruzione si stavano recando in zona di caccia e due ore dopo furono uditi anche degli spari. L’identificazione permise di annotare la presenza di due fucili, tute mimetiche e cartucce di vario calibro nonostante la chiusura dell’attività. Nel veicolo, inoltre, erano presenti due cani. La motivazione della sentenza è stata depositata nelle ultime ore. Secondo il giudice, infatti, i due cacciatori sono stati assolti perchè il fatto non sussiste. In pratica, entrambi erano in possesso di una regolare

licenza di caccia, inoltre chi ne è titolare può portare le armi anche nel periodo di divieto. Non ci sarebbe dunque alcun reato penale. In poche parole, i poliziotti avrebbero semplicemente accertato la presenza dei fucili e il loro trasporto. Gli imputati avrebbero affermato di essersi recati a caccia, ma queste dichiarazioni non sono state giudicate rilevanti in quanto erano assenti i difensori di fiducia.

I cacciatori sardi continuano ad essere contrari all’istituzione degli ATC Lo ha ribadito Caccia Pesca Ambiente con il suo presidente Marco Efisio Pisanu dopo la nota della Regione.

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arco Efisio Pisanu, numero uno di Caccia Pesca Ambiente Sardegna, ha scritto alle associazioni LIPU, WWF e Italia Nostra e ai Consiglieri Regionali per parlare di Ambiti Territoriali di Caccia. Sia l’ente locale che gli animalisti vorrebbero veder istituiti proprio gli ATC, una posizione che ha lasciato interdetto Pisanu. Secondo CPA Sardegna, infatti, si stanno fin troppo dimenticando i danni causati dagli Ambiti nel resto del paese. La loro istituzione porterebbe a milioni di abbattimenti in più, rischiando di causare l’estinzione di diverse specie. La Sardegna è l’unica regione che finora è riuscita ad evitare gli ATC. I cacciatori isolani favorevoli sarebbero appena il 5%, ma per Pisanu queste persone vorreb-

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bero delle vere e proprie mattanze e la svendita di un territorio che con gli Ambiti verrebbe battuto da oltre 120mila cacciatori. Un’altra parte favorevole si trova in Consiglio Regionale. Per CPA il tema dovrebbe essere affrontato in maniera scientifica e senza preconcetti. Una nota congiunta ha parlato degli ATC come di uno strumento indispensabile per la corretta gestione della fauna selvatica oggetto di caccia, una dichiarazione ritenuta incauta. Pisanu, infine, ha sfatato altri due miti sugli Ambiti, vale a dire il vincolo del cacciatore al territorio e l’esclusione dei cacciatori-metropolitani in trasferta.


News venatorie Tiro dinamico, valanga di medaglie per il team CZ Shooting I tiratori si sono ben comportati in occasione del Mosquito Match, del Mediterranean Extreme Open e del Kresna Eagle Extreme.

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na vera e propria “valanga” di medaglie. Il team di tiro dinamico di CZ (Česká Zbrojovka), celebre azienda che vanta cento anni di storia e che ha sede in Repubblica Ceca, ha letteralmente dominato tre competizioni internazionali IPSC, con ben nove podi. Si tratta di sei medaglie d’oro, due d’argento e una di bronzo. Le vittorie sono state ottenute nel corso del Mosquito Handgun Match che si è appena svolto a Komarno, in Slovacchia. In questo caso le medaglie sono state sei, mentre nel corso del Mediterranean Extreme Open di Rodi, in Grecia, Michal Stepan ha trionfato nella Divisionr Produzione, vincendo con un margine di oltre il 14% rispetto agli

altri partecipanti. Sempre nella manifestazione in terra ellenica Miroslav Havlicek ha conquistato l’oro nella Open Division con un margine pari al 10%. La terza competizione è stata quella della Kresna Eagle Extreme in Indonesia. In Asia Robin Cernigoj, atleta sloveno del team, è stato medaglia d’oro nella Production Division con un superbo margine del 18%. Per CZ sono stati giorni assolutamente fantastici, un inizio di stagione come meglio non si poteva immaginare. I futuri impegni promettono bene, come ad esempio quelli in Thailandia, Sudafrica e Giamaica.

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Le raccomandazioni sulla sicurezza prima dell'inizio dell'ultima braccata di stagione Caccia Passione 8


Ungulati

WEID…MARIA Caccia Passione 9


WEID…MARIA Caccia al cinghiale. Nel cuore della maremma, nell’ultima braccata di stagione, si fondono realtà, culture e modi di cacciare molto diversi. Testo e foto di Vincenzo Frascino

L'autore durante la braccata Caccia Passione 10


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La prossima volta ci vediamo in Maremma!”. Con questa promessa ci salutiamo con Franco, amico cacciatore che vive nel cuore della Carnia, dove pratica con perizia e passione una forma di caccia molto affascinante e impegnativa. Lontano dalle sue amate Alpi e dalla neve che è caduta copiosa nelle ultime settimane, Franco mi raggiunge in Toscana, e ad ogni tornante manifesta la sua ammirazione per le dolci colline cosparse di tenera erba fresca e punteggiate da boschi. Non è la prima volta che Franco caccia in Toscana, né che caccia il cinghiale, ma questa volta l’invito è particolarmente allettante perché coincide con la chiusura della stagione e, come si sa, le battute più “belle” vengono organizzate

Ungulati proprio in questa occasione. L’inverno mite e umido della bassa toscana accoglie i preparativi della nostra ultima (e per Franco unica) giornata di caccia al cinghiale. La sveglia suona ben più tardi che nelle eroiche levatacce alpine. Gli zaini sono compatti e leggeri, atti a contenere pochi attrezzi e qualche maglione che presto verrà tolto, e non certo ungulati da portare a valle! Ci mettiamo in macchina e con noi l’inseparabile Lea, la bella Hannover di Franco che lo segue in ogni uscita. “Oggi cacceremo nell’azienda in cui caccia la mia squadra” spiego al mio ospite. “Dalle ultime ricognizione dei tracciatori sembra ci sia un bel branco nella zona che batteremo, i cani ormai a fine stagione sono allenati, la pioggia dei

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Franco e il bel verro da lui abbattuto

giorni scorsi ha reso il territorio più facile, vorrei tanto che tu riuscissi ad abbattere un bel cinghiale a coronamento di questa stagione….ma, si sa, a caccia la sorte è veramente imprevedibile!”, commento con Franco mentre raggiungiamo il rialto a Capalbio. In mezzo a tutti i cinghialai Caccia Passione 12

maremmani doc, Franco fa un po’ specie con i suoi abiti tecnici da caccia alpina e il suo Hannoveriano che lo segue come un’ombra e non emette alcun abbaio se non espressamente sollecitata dal padrone, mentre dai carrelli i guaiti dei maremmani e dei francesi fanno da colonna sonora


Ungulati

ai preparativi dell’ultima grande braccata della stagione. Ci registriamo e prendiamo il numerino che ci assegnerà alla nostra posta, Franco il 20 io il 21, nella speranza di capitare l’uno accanto all’altro. Franco non ha con sé la radio, ma lo tranquillizzo che è molto più divertente concen-

trarsi sulle canizze piuttosto che sentire per radio riferimenti a zone e persone del tutto sconosciuti. Una volta che tutti hanno un numero assegnato viene sorteggiata la disposizione delle poste e i vari cacciatori indirizzati alla zona da coprire. I capiposta si accorgono allora che manca una poCaccia Passione 13


sta per coprire una zona, e così chiamano “Numero ventiiii! Chi ha il venti deve andare dall’altra parte a chiudere”. “Ma così ci dividiamo!” commenta Franco. “Purtroppo si e mi dispiace che non avendo la radio non potrò nemmeno darti ragguagli ma, fidati, alla sorte non bisogna opporsi, se sei capitato di là vedrai che un motivo ci sarà. In bocca al lupo e speriamo che al termine della battuta io possa dirti VivaMaria!”. Ci salutiamo e ci dirigiamo dove il sorteggio ci ha destinati. Accendo la mia radio ma mi accorgo che oggi non ha intenzione di funzionare, perciò anche io sono fuori dai commenti della battuta. Mi preparo e mi concentro sulle canizze che sento sempre troppo lontane. Un primo verro viene abbattuto nella mia fila di poste poi i cani si dirigono verso Franco. Una salve di spari ravvicinati echeggia dal quella direzione, denunciando le numerose padelle che si stanno consumando tra le poste laggiù. Spero che Franco non sia tra

gli sfortunati. “Il tuo amico ha fermato un bel verro” commenta Fabrizio che è accanto a me e dalla radio ha potuto ricostruire le vicende che tra abbai e spari a me son giunte un po’ confuse! Cerco il cellulare in tasca per scrivere a Franco e avere notizie da lui. Non mi serve chiamare o scrivere nulla. Un suo messaggio, composto da una sola parola, contiene tutta la soddisfazione del cacciatore alpino che ha trovato la sua fortuna in maremma. Un weidmannsheil si è fuso con l’augurio più maremmano che ci sia: Weid… Maria!!!! Sono felice più che se l’avessi abbattuto io quel verro! Non c’è cosa più bella che ospitare un amico cacciatore e permettergli di vivere una soddisfazione così! Mi fa sorridere questo neologismo inventato da Franco: in una sola parola si sono fuse realtà, culture e modi di cacciare diversissimi. Un’unica passione che unisce nel nome dell’amicizia!

Un bel trofeo come ricordo di un'avventura in maremma Caccia Passione 14


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Eventi

CACCIA VILLAGE 2018. UN GRANDE EVENTO ALL’INSEGNA DELLA CULTURA Caccia Passione 17


CACCIA VILLAGE 2018. UN GRANDE EVENTO ALL’INSEGNA DELLA CULTURA

Testo e foto di Vincenzo Frascino

L’8° edizione di Caccia Village svoltasi nella tradizionale sede di Bastia Umbra nei giorni 11, 12 e 13 Maggio 2018 , è stata caratterizza anche quest’anno per la grande presenza delle più importanti aziende mondiali, produttrici di armi da caccia e sportive.

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li oltre 30.000 visitatori e gli oltre 300 espositori della scorsa edizione avevano gettato le basi per un successo crescente del più grande evento del centro Italia riguardante la caccia, il tiro, l’outdoor e la cinofilia. Assodata la crescita esponenziale delle ultime edizioni, Andrea Castellani, il presidente di Fiera Show, agenzia organizzatrice dell’evento, aveva promesso un salto di qualità puntando ad una nuova disposizione degli stand espositivi, ad un ammodernamento dell’immagine, ad un miglioramento dei servizi accessori e soprattutto ad un incremento dell’aspetto culturale dell’evento che potesse creare maggiore appeal per le aziende ma soprattutto per i cacciatori e le loro famiglie. Il cacciatore moderno, in un evento come Caccia Village, cerca sicuramente

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Eventi

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l’occasione per poter toccare con mano le ultime novità delle maggiori aziende di armi, ottiche e munizioni ma anche l’opportunità di partecipare a convegni, seminari e momenti culturali e di approfondimento venatorio. Caccia Village risponde a queste esigenze proponendo il più grande raduno nazionale di cani da traccia con dimostrazioni di addestramento nel ring e un convegno sull’attività di recupero tra le varie normative regionali e locali. Gli ospiti hanno assistito all’esibizione di gruppi musicali con i suoni e i canti della caccia, provenienti dalle varie culture europee, dalla mitteleuropa al mondo celtico bretone fino alla maremma tosco-laziale. Sempre affollatissimi gli show cooking tenuti da famosi chef che hanno illustrato il corretto trattamento delle carni e della selvaggina, gli aspetti nutrizionali e il miglior abbinamento con i vini del nostro territorio. Molto attesi e partecipati i workshops sulla ricarica di Caccia Passione 20


Eventi

precisione e i corsi di approfondimento delle più corrette tecniche di tiro nella caccia di selezione. Nella terra delle “palombe” non poteva mancare un incontro a tema sul colombaccio. Dalla migrazione alle tecniche venatorie, dal monitoraggio della migrazione allo svernamento, dalla caccia tradizionale alla cucina. Questi i temi trattati nell’interessante workshop tenutosi domenica mattina. Il numeroso pubblico ha potuto apprezzare la tradizionale esposizione cinofila. Sempre più scenografici gli spettacoli di Raniero Testa, campione del mondo e recordman di Tiro acrobatico. Queste e tante altre le novità che hanno segnato l’ennesimo successo dell’ottava edizione di Caccia Village, premiando a pieno il grande impegno di Andrea Castellani e di tutta la macchina organizzativa.

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Eventi Benelli Raffaello BE-Diamond: il diamante della gamma Benelli

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ra le novità della casa di Urbino troviamo il Benelli Raffaello Be Diamond. Questo semiautomatico rappresenta il primo fucile con il Benelli Surface Treatment (BE S.T.), l’esclusivo trattamento con Full Protection che rende canna e culatta preziosi e allo stesso tempo molto più resistenti alla corrosione. Altra grande novità l’elegante Duca di Montefeltro Prestige, semiautomatico capace di illuminare gli occhi dei presenti. Il fucile Duca di Montefeltro è solido, totalmente affidabile, con finiture di qualità superiori e dettagli curati, come la zigrinatura antiscivolo ed il grilletto dorato. Ingegnosa semplicità meccanica e facilità di manutenzione fanno del fucile Duca di Montefeltro uno tra i fucili semiautomatici Benelli più rinomati sul mercato il capostipite di tutti gli attuali semiautomatici Benelli.

Sabatti Saphire Extended Range E.R.: una carabina per le lunghe distanze

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a storica casa della Val Trompia aggiunge alla gamma della giovane Saphire il modello Saphire E.R. (Extended Range). Una carabina pensata con alcuni accorgimenti tattici che permettono al cacciatore di aumentare le distanze di ingaggio senza la necessità di carabine da tiro troppo pesanti e di difficile gestione.

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Beretta SL3: lusso e tecnologia

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resentato all’ IWA 2018, il sovrapposto da caccia SL3 di Beretta, dotato di eleganza e delle migliori tecnologie sviluppate da Beretta negli ultimi anni, entra a far parte della gamma di fucili premium dell’azienda di Gardone.

Montefeltro Tour Operator: un nuovo portale per emozioni di caccia vera

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o storico tour operator con sede a Urbino, pioniere dei viaggi venatori, è in grado di offrire al meglio numerose destinazioni per tutti i tipi di caccia, garantendo ai suoi clienti emozioni di caccia vera.

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Eventi Shothunt: protezione e amplificazione personalizzata

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l cacciatore moderno ha sempre più a cuore la protezione dell’udito. Gli auricolari Shothunt rispondono a tale esigenza fornendo allo stesso tempo un’amplificazione personalizzata dei suoni aumentando la capacità di concentrazione e di reazione durante l’azione venatoria.

Swarovski dS: il punto di mira corretto in tempo reale

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ra le novità della casa austriaca rimane l’ottica da puntamento Swarovski dS. Questo cannocchiale misura la distanza esatta, tenendo conto delle impostazioni di ingrandimento, della pressione atmosferica, della temperatura e dell’angolazione, oltre che dei dati balistici personali relativi all’arma e alla munizione. In questo modo si avrà il punto di mira corretto senza dover agire sulla torretta balistica.

Franchi: 150 anni ben portati

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’azienda che quest’anno festeggia il suo 150° compleanno continua egregiamente la sua politica rivolgendo i suoi prodotti soprattutto ai giovani cacciatori, celebrando il passato e mirando al futuro. Assolutamente meritato il premio “Opera venandi” che Caccia Village ha voluto riconoscere alla Casa urbinate.

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L&O Group srl: un'unica società per tre grandi marchi

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opo il debutto all’HIT di Vicenza, la società L&O Group, guidata da Peter Unterholzner e con sede a Verona, si occuperà della distribuzione in Italia dei tre celebri marchi tedeschi Blaser, Sauer e Mauser.

BS4000 Go Far: nato per superare ogni limite

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a novità del momento è il BS4000 Go Far. Un’antenna wireless compatibile con tutti i prodotti BS Planet che consente di localizzare i cani dotati dei radio-collari BS Planet nelle situazioni di estrema difficoltà in cui la posizione potrebbe risultare irraggiungibile con qualsiasi altro tipo di prodotto radio-gps.

Leica Tempus Asph.: il nuovissimo red dot Leica

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a storica casa dal bollino rosso, leader nelle ottiche, è il primo costruttore al top che progetta il suo mirino a punto rosso con una lente asferica. I vantaggi di questa innovazione si percepiscono nella nitidezza d’immagine con contrasti scolpiti e fedeltà cromatica assoluta, nella mira pulita con assenza di curvature anche in movimento, nella libertà di mirare rapidissimamente con entrambi gli occhi aperti e la sensazione visiva che la struttura dello strumento virtualmente non esista.

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Eventi Crispi: sempre più novità all’insegna di qualità e tecnologia

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a novità 2018 dell’azienda con più di 40 anni di esperienza nel settore è il modello Crispi Highland Mid. Uno scarpone studiato per garantire massima impermeabilità al piede e quindi ideale per tutte le tipologie di caccia in movimento in ambienti difficili e in zone umide.

Hunter Soul: qualità e design per ogni forma di utilizzo

H

UNTER SOUL, la novità di Canicom. Una linea di calzature tecniche frutto di oltre due anni di lavoro tra Canicom e Kayland®, che risponde alle più alte aspettative di tutti gli utilizzatori del mondo venatorio e outdoor.

Fiocchi: una solida realtà anche nel rigato

L

a Casa di Lecco con la nuova linea di munizioni Carabina Caccia è entrata ormai a pieno titolo nel mercato delle munizioni per armi rigate. Spicca il nuovo disegno delle confezioni che propone un abbinamento di ciascun calibro a uno specifico animale e l’utilizzo di una gamma di colori diversi per indicare le diverse tipologie di palle.

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Speciale aziende

BREDA E MAROCCHI: UNA VISITA IN AZIENDA.. Caccia Passione 29


BREDA E MAROCCHI:

UNA VISITA IN AZIENDA..

Un’occasione particolare per far visita all’azienda di Sarezzo dove alle potenzialità industriali della Marocchi si abbinano la storicità e il prestigio del marchio Breda accortamente sostenuti dalla passione per i progetti geniali e le esecuzioni raffinate di Emanuele Tabasso

U

na visita nell’azienda Marocchi consente di aggiornarci rapidamente su quello che si agita nel mondo armiero delle canne lisce, settore che da qualche tempo non gode propriamente dei favori del mercato, con le apprezzabili eccezioni dei piccoli calibri come il 28 e il .410 Mag., della pedana e del mondo a sé stante dello shotgun. La Marocchi si presenta come produttrice di armi, soprattutto a canna liscia, e di componenti meccanici per industrie di vario genere fra cui l’automobilistica. Gli interessi aziendali si sono espansi nel Regno Unito con l’acquisizione della Daystate Ltd, l’azienda costruttrice delle carabine ad aria compressa per uso venatorio o sportivo considerate al vertice del settore, e insieme di una seconda ditta, del medesimo comparto, con produzione più commerciale. Da qualche anno poi è stata rilevata la Caccia Passione 30


Speciale aziende gestione del marchio Breda: nel dopoguerra e per parecchi anni la branca della Oto Melara situata in via Lunga a Brescia, responsabile dei fucili da caccia ha rappresentato

per i clienti italiani e dei paesi del bacino mediterraneo una firma di vertice per le tre tipologie classiche dei fucili a pallini di cui è sufficiente ricordare i nomi di Argus, se-

Michele Marocchi insieme a Massimo D’Angelo esaminano i particolari di un fucile da shotgun

Il modello Titano, qui camerato per il 20/76, è la versione da caccia del Mod. 930 da Sporting di cui conserva l’impostazione tecnica: adotta il sistema inerziale con testina rotante e l’arricchimento estetico dato da incisione e da smalto colorato Caccia Passione 31


Alcune canne con gli strozzatori: particolare l’effetto ottico della sfaccettatura antiscivolo apicale

miauto a lungo rinculo tutto acciaio di soli 2.960 g con canna da 65 cm, di Sirio per il sovrapposto di gamma elevata, di Gemini per la doppietta di gran classe. L’evoluzione aveva poi portato alla ribalta altri prodotti e, in particolare, i semiauto dotati del sistema a presa di gas e, successivamente, di quello inerziale con otturatore a testina rotante dotata di due alette contrapposte, quest’ultimo declinato in diversi modelli tuttora felicemente in produzione. A questi si affianca lo Xanthos, l’eccellenza raffinata in cui si sommano peculiarità stilistiche e tecniche come lo stampaggio del castello chiuso di acciaio grazie a cui si ricavano direttamente i due rilievi longitudinali interni con funzione di guida del carrello otturatore, e del sistema di chiusura inerziale a tassello verticale, un esempio di funzione e semplicità tecnica, terzo e ultimo ritrovato del non dimenticato Bruno Civolani. Peculiarità dei fucili Breda sono state sempre l’impiego di materiali di prim’ordine, l’originalità dei particolari, l’acCaccia Passione 32

Daystate è la marca di carabine ad aria compressa dalle altissime prestazioni: in Inghilterra è permessa la caccia con questi fucili e la resa su animali di piccola/media taglia è ottimale con una precisione estrema a buona distanza


Speciale aziende

Si procede a confrontare le personali esperienze per migliorare i risultati

L’imponente macchinario in cui entrano le barre estruse in lega di alluminio ed escono i castelli sbozzati e pronti per successive operazioni

curatezza eletta a sistema e così il Dr. Michele Marocchi ha sposato la causa con doppia facilità: gli impianti e le materie prime adottati dall’azienda sono impostati su tale filosofia, la personale mentalità imprenditoriale è orientata alla finezza e alla preci-

sione esecutiva seguite passo dopo passo da persone altamente responsabili dei processi produttivi e dello spietato controllo finale da cui, salvo accadimenti imprevedibili, devono giungere solo segnali di conformità, non di risultati negativi vista la programmazioCaccia Passione 33


Gli otturatori appena realizzati vengono preparati per essere inviati alla sala metrologica per vari controlli

ne accuratissima dell’operatività delle macchine. I processi produttivi partono sempre dalla ricerca del miglior risultato finale, non del minor costo, e la foratura delle canne ne è un esempio: abbandonata per oggettive difficoltà di gestione la mitica foratura con rotomartellatura a caldo non si è passati a quella a freddo che induce forti tensioni al metallo cui occorre provvedere con succes-

L’apparecchiatura per la foratura delle canne con punta a cannone: si procede con due pezzi alla volta Caccia Passione 34

sivi interventi particolari, ma si lavora con la foratura profonda, tramite punta a cannone, per cui l’elasticità del pezzo è preservata e la resa balistica se ne giova in maniera sensibile. Un’altra peculiarità dell’azienda viene evidenziata dalla finalizzazione del lavoro, partendo dalla scelta dei macchinari per scendere alla loro programmazione e al loro utilizzo, con obiettivo la flessibilità

Il risultato della foratura: le canne con l’esterno ancora grezzo, hanno già l’interno pressoché finito


Speciale aziende

La canna ha ricevuto la finitura esterna e successivamente il passo a vite per la giunzione dell’estensione di culatta

Incuriosiscono queste adunate di punte, frese e apparecchi taglienti di vario genere e di diversa funzione: la tempistica della manutenzione è fattore determinante per l’esatta e costante esecuzione del lavoro

Non ci si ferma: un nuovo apparecchio da poco arrivato e di prossimo montaggio Caccia Passione 35


Una serie di carrelli otturatori e, a fianco, diversi sbozzati di slitte tipo Picatinny, pronti per passare alle successive fasi di lavorazione

Funzione, resistenza e durata: il gruppo di scatto, comprensivo di ponticello e guardia, è ricavato per successive operazioni di fresatura da un massello di lega di alluminio. Costa, è vero, ma la classe non è acqua

che si può riassumere in modo semplicistico, ma efficace, come la capacità di adattare la produzione anche ai piccoli lotti, di modificare tempestivamente diversi particolari in funzione delle richieste della clientela Caccia Passione 36

di risultare tempestivi e rapidi nelle consegne. Da ultimo, ma per meglio evidenziarlo, tocchiamo il tema degli shotgun dove sotto il marchio Breda l’azienda ha già percorso strade importanti soprattutto nella patria


Speciale aziende

Diversi particolari e accessori, quasi tutti prodotti in azienda o, pochi, reperiti nelle aziende specialistiche del sito armiero della Val Trompia: anche qui il “km zero” ha la sua intuibile validità

d’origine di tale attività, gli Stati Uniti d’America. Qui da noi la pratica sta prendendo piede e l’accuratizzazione dei fucili è in pieno fermento: la Nuova Armeria del Centro di Alessandria è ben nota fra gli appassio-

nati sia per le modifiche dei semiauto, che per la pratica agonistica di alcuni dei suoi titolari fra cui in particolare Massimo D’Angelo. Non sveliamo di più, ma ci auguriamo di tornare sull’argomento quanto prima. Caccia Passione 37


Sullo schermo del computer la riproduzione del complesso di scatto e di emissione del flusso d’aria con l’apparato elettronico di controllo Il CAD CAM è insostituibile, insieme alla persona che sa mettervi le mani, per studio, controllo, modifica: senza tale supporto le tempistiche, e le possibilità di riuscita, sarebbero stravolte

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Speciale aziende

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Nelle rastreliere si osservano le carabine Tactical

L'uso delle carabine Tactical si sta espendendo a macchia d'olio

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Un bellissimo setter irlandese durante una battuta di caccia in Toscana Caccia Passione 40


Cani da caccia

SETTER INGLESE E IRLANDESE A CONFRONTO Caccia Passione 41


SETTER INGLESE E IRLANDESE A CONFRONTO I setter inglesi e irlandesi hanno differenze sia per quanto riguarda l’origine, che per le caratteristiche fisiche, ma sono entrambi adatti all’attività venatoria. di Francesca Baranello

Un setter inglese nella classica colorazione biaco e nero Caccia Passione 42


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l setter è una razza diffusa in tutto il mondo. E’ versatile, ma la sua natura rimane quella del cacciatore, è sia indicato per il riporto che per la ferma. Il suo nome deriva appunto dal verbo inglese to sit, sedere. Il cane si posiziona fino a sfiorare il terreno e inclina la parte posteriore del corpo o la testa per indicare la preda. Da qui anche la derivazione dal verbo to set che significa puntare. La famiglia dei setter è formata da quello inglese, il più diffuso, ma anche dal cugino irlandese, conosciuto per la sua maestosità. Nonostante siano entrambi adatti all’attività venatoria, hanno delle differenze sia per quanto riguarda l’origine, che per le caratteristiche fisiche. Andiamo a scoprirle insieme. Per il setter inglese esistono tre varianti della razza: la lemon belton con il mantello a macchie marrone-aran-

Cani da caccia cio. La blue belton che ha macchie nere tendenti al blu su manto bianco. A volte ha delle chiazze sugli occhi, in questo caso vengono definiti tricolore. Il liver belton che ha il pelo bianco con macchie marroni. Del setter irlandese, invece, si conoscono due varietà di mantello: la ruby o mogano, che è la più diffusa e conosciuta, quella rossobianco, attualmente la meno diffusa. L’origine della razza dei setter inglesi risale al 1500, ma il suo perfezionamento si deve a Sir Edward Laverack, un calzolaio che dopo aver avuto la fortuna di ereditare una cospicua somma, aveva deciso di dedicarsi esclusivamente al loro allevamento, perché considerati ideali per le attività venatorie. Inizialmente i risultati non erano stati positivi, i legami consanguinei avevano creato esemplari eccessivamente nervosi. Nel corso degli anni

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Da sinistra. Due stupendi setter irlandesi in compagnia di un setter inglese.

decise di continuare a perfezionare le linee di sangue fino a quando all’inizio dell’Ottocento si giunse ad avere esemplari con i caratteri distintivi che oggi conosciamo. Importante è stato anche il contributo di Lewellin per migliorare ulteriormente le caratteristiche di questa razza. Il suo obiettivo era ottenere cani adatti alla caccia in pianura e alla selvaggina con piume. Li incrociò con i cugini scozzesi e irlandesi. Proprio quest’ultimi venivano considerati dall’ex calzolaio non adatti a causa del loro carattere troppo nervoso e poco affidabile. Anche il setter irlandese risale al 1500 ed è stato fatto incrociare con l’epagneul breton, gli spaniel e il modder rhu. Quest’ultimo ha avuto l’influenza maggiore sulla trasmissione del colore del manto. Nell’Ottocento la linea predominante era quella rosso/bianca, molti consideravano la rossa meno resistente e con un olfatto meno sviluppato. Questa tendenza nel corso degli anni è cambiata, oggi gli esemplari dal manto mogano sono i più diffusi. In Caccia Passione 44

Italia il setter inglese inizialmente non è stato accettato perché appariscente e poco adatto all’arte venatoria. Quando si sono scoperte le sue abilità nella caccia in pianura e nel riporto, nel giro di pochi anni si è diffuso in maniera esponenziale. La razza irlandese invece non ha avuto lo stesso successo. Non è un cane comunissimo sul territorio italiano, gli viene preferito il cugino inglese. Nonostante questo, non devono essere tralasciate le sue doti e la vocazione da cacciatore. Infatti, la razza irlandese più di quella inglese ha una marcata predisposizione per la caccia grazie alla struttura che gli consente la fluidità dei movimenti. Durante la battuta di caccia riesce ad esprimere tutte le sue potenzialità. Ha un’andatura sciolta che diventa energica e decisa durante l’inseguimento. Il cane riesce a rimanere sempre concentrato durante la punta al selvatico con una ferma intensa. Le sue attitudini associate ad un fiuto sopraffino lo rendono impeccabile soprattutto nelle zone acquitrinose. Molti


Cani da caccia sono particolarmente portati per la caccia al beccaccino. Le stesse abilità le ritroviamo nel setter inglese. Grazie alla tempra e alla resistenza è un cane adatto sia alla ferma che al riporto. Riesce a muoversi senza fatica su ter-

reni pianeggianti e rocciosi. Tenendo il muso rivolto verso la corrente, riesce a fiutare il passaggio della preda anche a distanza di tempo e di luogo. L’attitudine alla caccia fa in modo che se in allerta riesce a non farsi distrarre da

Due splendidi setter inglese al termine di una battuta di caccia alla pernice rossa Caccia Passione 45


altri stimoli sia olfattivi che visivi. Entrambe le razze devono essere addestrate con attenzione. Per quello inglese è importante puntare sul richiamo. La foga della preda lo potrebbero portare ad allontanarsi troppo e ignorare i richiami. Quello irlandese, pur avendo un carattere meraviglioso è molto sensibile, quindi se non trattati bruscamente posso diventare nervosi, testardi e potrebbero inibirsi. In entrambi i casi bisogna lavorare con loro fin da cuccioli, puntando sul profondo legame, quasi simbiotico, che riescono ad instaurare con il padrone. Andare a caccia con questa razza è un’esperienza che lascerà un segno profondo sia sul cacciatore che sul cane.

Un setter irlandese dopo un drive al fagiano

Un simpatico setter inglese nella colorazione bianco e arancio Caccia Passione 46



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Fucili canna liscia

Benelli 828 U, nuove versioni.. Caccia Passione 49


Benelli 828 U, Nuove versioni.. di Benelli Armi

Un’arma Benelli deve essere bella, robusta, sicura, durevole, user friendly, avere una marcia in più per quanto riguarda prestazioni e caratteristiche è il frutto della continua ricerca e di know-how acquisito col tempo. Ecco il nuovo LOP per il sovrapposto da caccia Benelli 828 U.

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cco perché quando Benelli ha deciso di avvicinarsi al sovrapposto, dopo aver studiato le migliori soluzioni si è partiti da un foglio bianco e da un imponente piano di ricerca e sviluppo che ha consentito di battere strade mai battute da altri. 828U rappresenta un nuovo stile un nuovo concept nel campo dei sovrapposti. Non solo come mero esercizio di ricerca estetica, ma come un unicum nel quale forma e funzione sono tra di loro interdipendenti e, soprattutto, sono state pensate in funzione dell’uomo. Le caratteristiche dinamiche sono un punto di forza del sovrapposto, che idealmente è quindi leggero e ben bilanciato. La leggerezza però non è niente se il fucile non garantisce un’adeguata resa balistica e soprattutto se non è confortevole e controllabile al massimo grado, cosa questa che richiede anche una spinta adattabilità dell’arma alle preferenze e alle esigenze fisiche dell’utente. 828 U concretizza il concetto di equilibrio. La delicata leggerezza, la solidità strutturale dell’arma e la potenza all’atto

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dello sparo sono equilibrate dal perfetto bilanciamento dei componenti. Legni e meccanica si fondono dando vita ad un sovrapposto dal peso ideale e dalle forme ergonomiche e funzionali. Il quadro generico è presto fatto, per realizzare tutti gli obiettivi Benelli, sono stati rivoluzionati i modi nei quale i sovrapposti sono stati concepiti fino ad oggi. E’ stato dato molta importanza al comfort del tiratore, il progressive comfort ne è una prova ben tangibile. La possibilità di variare la lunghezza del calcio legato a un sistema di moderazione del rinculo e del rilevamento che rappresenta una grande novità e lo è ancora di più considerando che oltre ai calcioli sono disponibili anche i naselli intercambiabili per modificare piega e vantaggio secondo le proprie esigenze. Queste idee, innovative per un sovrapposto, hanno poi preso la forma del sistema Progressive Comfort (brevettato) che comprende: riduttore di rinculo, naselli e calcioli intercambiabili, variazione micrometrica di piega e vantaggio con 40 possibili combinazioni ori-


Fucili canna liscia Le differenti lunghezze

Benelli 828 U su fianco destro Caccia Passione 51


ginate da 5 piastrini piega (45/50/55/60/65) e 4 piastrini deviazione (+6/-6, +3/-3, +6/-6 1/2 deviazione, +3/-3 1/2 deviazione). Con 828U si sono superate le barriere tradizionali di piega e deviazione ottenendo modularità personalizzate con un semplice movimento. L’imbracciata immediata e la messa sempre in mira ora sono per tutti, grazie alle innumerevoli possibilità di modulare piega e deviazione secondo le proprie personali esigenze. Con 828 U puoi assicurarti prestazioni ottimali e comfort istintivo su misura per te. Nel dettaglio la piega e la deviazione ideali si hanno quando imbracciando l’arma in modo istintivo e naturale l’occhio si trova perfettamente sulla linea di mira. Il Progressive Comfort vero e proprio è un sistema di ammortizzazione differenziato collegato direttamente al calciolo ad assorbimento d’urto ed inserito in una cavità nella parte posteriore della calciatura. Il L.O.P. (distanza calciolo grilletto) “standard” è di mm 375, che possono essere portati a mm 385 sostituendo il calciolo, oppure può essere anche richiesto il calcio che ha L.O.P. di mm 365. Il calcio ha naselli intercambiabili in poliuretano speciale grazie ai quali il tiratore può assumere la posizione della testa per lui più indicata, viene ad essere massimizzato il comfort e minimizzato il rischio di sordità che, con i fucili, deriva in primo luogo dalle vibrazioni che il calcio trasmette alla mandibola e da questa passano al cranio. Il nasello intercambiabile è tale senza bisogno di attrezzi, la sostituzione è rapida e massimizza il comfort del tiratore. Continuando sul comfort è giusto aggiungere che il Progressive Comfort dell’828 U è stato progettato ad hoc per il sovrapposto, ma oltre alla configurazione generale è stata mantenuta l’ottimizzazione per le cariche con 28-36 grammi di pallini anche ad alta velocità. Il sistema Progressive Comfort è brevettato, come brevettati sono lo scatto estraibile a riarmo manuale, la piastra di chiusura, la nuova tecnologia di saldatura canne; ci sono quindi 4 brevetti che coprono il nostro nuovo sovrapposto che, ci teniamo a riaffermarlo ancora una volta, è Caccia Passione 52

non solo fortemente innovativo, ma costituisce “un nuovo stile”. Dopo il grande successo del “progetto” 828 U partito nel 2015 con le versioni BLACK e SILVER disponibili con lunghezza di canna 65 e 70 cm. La gamma del sovrapposto è destinata ad ampliarsi, ecco infatti che sul mercato nazionale fa il suo ingresso un 828U con nuove combinazioni di LOP (la distanza calciolo grilletto), l’offerta si amplia decisamente e l’828U calibro 12 ha nuove versioni, ecco quelle introdotte. 828 U nella versione con canna da 76 cm e 828 U Compact con L.O.P. 345 cm, che può essere portato a una lunghezza di 355 cm (828 U Compact Plus) sostituendo il calciolo standard con il calciolo lungo acquistabile come optional. Il progetto 828 U da oggi copre ben 5 lunghezze calciolo-grilletto: 345355-365-375-385. 828 U Left Hand, che risponde pienamente alle esigenze dei cacciatori mancini. Oltre alla possibilità di deviare il calcio a sinistra grazie a “Perfect Fitting” (il sistema di regolazione di piega e deviazione già presente su tutti i modelli) 828 U Left Hand, offre anche la chiave di apertura disegnata in modo speculare rispetto alla linea di mira e azionabile premendo da destra verso sinistra. Questo completamento di gamma conferma la particolare attenzione del marchio Benelli alle esigenze di tutti i cacciatori e sottolinea, ancora una volta, l’unicità e l’innovatività del “progetto” 828 U nell’ambito dei sovrapposti da caccia.

La bella chiave di apertura


Fucili canna liscia

Il particolare che differenzia la calotta mobile superiore del SBE 3 da quella tradizionale: la curvatura assicura una migliore distribuzione dello sforzo e quindi una maggiore resistenza

La bindella sopraelevata con zoccolini assicurati direttamente alla canna si rivela elegante e funzionale: la realizzazione in carbonio limita il peso e l’effetto miraggio. Notare il mirino intermedio in ottone, utile per impostare adeguatamente il fucile evitando torsioni e conseguenti deviazioni del punto battuto dalla rosata. Pratico il tappo apicale zigrinato Caccia Passione 53


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Fucili canna rigata

BROWNING X-BOLT LONG RANGE, CALCIATURA MC MILLAN IN .300 WIN. MAG. Caccia Passione 55


BROWNING X-BOLT LONG RANGE, CALCIATURA MC MILLAN IN .300 WIN. MAG. Meno di dieci anni fa la Casa di Herstal aveva presentato una nuova carabina declinata nel tempo in diverse varianti che hanno confermato la bontà del progetto e la soddisfazione della clientela internazionale di Emanuele Tabasso

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irca sette anni fa nasce la X-Bolt la nuova carabina di Browning, leggera e maneggevole seguita da diversi allestimenti: oggi, grazie alla cortesia di Adrien Koutny della Casa di Herstal e dell’armeria Bonardo di Bra, distributrice di zona per il marchio, abbiamo in prova il modello denominato Long Range dotato di una funzionale calciatura Mc Millan. La tecnica Si tratta di un fucile rigato con azione girevole scorrevole destinato sia al tiro sportivo come alla caccia e la realizzazione tiene conto delle attuali aspettative dei clienti partendo dalla finitura superficiale protettiva Cerakote, di un gradevole color senape che ben lega con il camo della calciatura. L’impostazione tecnica vede il castello in acciaio con robusto dimensionamento dell’anello e del ponte dotati della sezione a ottagono della parte superiore e a semicerchio, inscrivibile nello stesso ottagono, Caccia Passione 56

per quella inferiore; la finestra di espulsione si presenta di misura contenuta, più ampia invece la feritoia inferiore che ospita il caricatore Il complesso richiede una lavorazione più costosa del normale fornendo una notevole rigidità in un peso contenuto. Le mortise per le alette di chiusura vengono ricavate nell’anello dove si trova anche il passo a vite per la giunzione della canna: nel fissaggio s’inserisce la piastra sagomata in funzione di prisma di scarico delle forze e l’avvitamento della canna consente una precisa determinazione dello spazio di testa. Nella superficie liscia della parete sinistra è incassata la levetta a molla per lo svincolo dell’otturatore: questo viene mantenuto in linea nel suo movimento dall’appoggio con una piccola semisfera sintetica sporgente all’interno della parete stessa. Il castello termina con una codetta integrale a cui è aggiunta la base per il tasto della sicura a due posizioni. L’otturatore di pregevole impostazione classica vede


Fucili canna rigata

L’ancoraggio delle basette tipo Picatinny avviene tramite quattro viti, caratteristica della X-Bolt: che le viti siano parzialmente a vista non piace molto ai puristi

Otturatore chiuso e tappo di culatta in vista: molto personale la linea consequenziale a quella del castello

A otturatore parzialmente retratto si apprezza l’assenza di calo sull’orizzontale

Percussore armato con lamina di avviso sporgente sotto al tappo dell’otturatore, sicura disinserita

Stessa situazione di meccanica armata, ma con si- Il tasto quadro posto alla radice del manubrio: precura inserita che blocca scatto, percussore e ottu- mendolo si può manovrare l’otturatore mantenendo ratore la sicura inserita e attiva su scatto e percussore

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Nello scasso del manubrio appare il piolo su cui agisce il tasto quadro per svincolare la manovra dell’otturatore

Apprezzabile la sfaccettatura della parte superiore del castello e la finitura della testa dell’otturatore con le alette a sporgere e l’estrattore a unghia incassata e pivotante

Anche dal fianco sinistro del castello si apprezza la sezione a ottagono della sua parte superiore che prosegue nel tappo apicale

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tre alette in testa dal profilo ampio e ribassato, ma sempre del tipo di sezione maggiore del corpo con richiesta quindi di un maggior costo nella fresatura del castello per i passaggi di scorrimento a cui si abbina una classe di livello superiore; nella faccia si nota il foro di egresso del percussore insieme al nottolino elastico di espulsione; la base a lamina dell’estrattore pivotante viene incassata fra due alette senza interferire nella loro dimensione resistente, e l’unghia di estrazione si presenta robusta e con un sicuro aggancio al fondello cartuccia. Nel corpo centrale si riprende il disegno del castello con una sfaccettatura nel cilindro ben visibile dalla finestra di espulsione a otturatore chiuso: è un tocco di gradevole aspetto. Tecnicamente poi si apprezza l’inserzione a metà del corpo di uno zoccolo in sintetico che contrasta con la parete interna del castello agendo in analogia con la protuberanza già descritta: a basso costo la genialità porta a un’eccellente scorrevolezza. Arriviamo alla parte posteriore dove un anello sagomato supporta il manubrio incassato e fermato da una vite: lo sforzo viene scaricato sulla sede a incastro e non sulla vite stessa. Le dimensioni abbondanti e la forma oblunga e senza spigoli sono perfetti per la manovra. Un tasto posto alla radice del braccetto consente l’apertura dell’otturatore anche a sicura inserita: particolare apprezzabile per estrarre la cartuccia camerata in perfetta tranquillità. Proseguendo l’osservazione si nota un risalto posto a contrasto con il profilo angolato posteriore del ponte per attuare l’estrazione primaria e un analogo gradiente angolato sulla base ad anello arma il percussore. Il complesso termina con il tappo apicale dalle linee elaborate e conseguenti alla sezione del castello: al di sotto, con meccanica armata, sporge la linguetta lucida e con barrette rosse, ben visibile e apprezzabile al tatto. Canna, caricatore e scatto La canna scanalata da 66 cm con profilo cilindro conico e sezione che negli States definiscono medium varmint si rivela perfettamen-


Fucili canna rigata

Entro la guardia, ampia per l’uso anche con i guanti, sporge il grilletto di misura contenuta, sensibile sotto al dito e arretrato per essere raggiungibile anche da chi abbia mani corte

Il vivo di volata qui con l’anello coprifiletto: eccellente la lavorazione con il nitido egresso delle righe protetto dal ribasso conico interno e da quello cilindrico esterno

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te adeguata alle prestazioni della cartuccia .300 Win. Mag.: camera e foratura con sei principi destrorsi non evidenziano imperfezioni. La volata riporta una filettatura per l’applicazione del freno di bocca a fori radiali, fornito con l’arma, oppure di un anello se non si desidera l’accessorio; l’egresso delle righe è protetto da un ribasso conico e dal bordo aggettante dell’anello. Non sono previste le mire metalliche e il montaggio risulta flottante. Il caricatore in sintetico con movimento rotante risulta piuttosto largo pur se la presentazione della cartuccia è singola: facile l’inserimento in sede dove risulta stabile, senza giochi e con funzionale rilascio tramite il tasto a molla anteriore. Guardia, sottoguardia e ponticello sono in pezzo unico e realizzati, come il manubrio otturatore, in microfusione e fissati con un incastro e due brugole. Il grilletto posto ben arretrato si rivela comodo anche per chi ha le mani piccole. Il meccanismo di scatto, detto dalla Casa Super Feather Trigger, racchiuso fra due piastre in lega di alluminio, è uno dei migliori forniti da un’industria: i piani sono lucidati e cromati a spessore, la rapidità di intervento e la velocità sono eccellenti, il peso di sgancio, con la regolazione di fabbrica, si pone intorno ai 1320 g con scarti di una diecina di grammi e assenza totale di vizi. La calciatura Mc Millan è azienda specializzata nelle calciature e questo modello denominato Game Scout in fibra di vetro, coniuga un’ottima resa a una quotazione interessante: il rivestimento con una pellicola protettiva mimetica assicura la necessaria protezione e l’abbinamento cromatico con la finitura della meccanica. Linee tradizionali finalizzate al tiro di caccia da appostamento o per quello di poligono mostrano il calcio ben dimensionato in altezza così che l’occhio sia allineato con l’asse dell’ottica, il fusto squadrato con spigoli di raccordo stondati dove inizia l’ampia impugnatura a pistola e l’asta di sezione tonda con fondo piano per Caccia Passione 60

Al fondo del fianco sinistro è inserito il tasto rigato per lo svincolo dell’otturatore a fondo corsa

Tre particolari: da sx la semisfera sintetica di contrasto e guida dell’otturatore, il dente di sgancio sul fondo e il piolo di svincolo del manubrio a sicura inserita

L’impostazione classica dell’otturatore si abbina all’innovazione tecnica come la nocca del manubrio maggiorata, scomponibile tramite un passo a vite interno, dal braccetto


Fucili canna rigata

La volata della canna con il freno di bocca a fori radiali montato

Nella testa risalta la base a lamina dell’estrattore che non interferisce con le alette: di queste si notano le misure inconsuete, larghe, lunghe e meno sporgenti di quelle convenzionali

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Nella profonda incassatura della faccia si evidenziano il foro del percussore, il nottolino di espulsione e l’unghia di presa dell’estrattore sufficientemente ampia

un favorevole appoggio. È presente un piolo fisso anteriore per il bipiede e due sedi per quelli mobili a sgancio rapido da collegare alla cinghia; in dotazione si trova il calciolo Decelerator™ che, grazie alle cellette interne, provvede a minimizzare la sensazione del rinculo e a spostare il nasello dal volto del tiratore evitandogli deleterie vibrazioni. La prova in poligono e le conclusioni Grazie alla Swarovski Italia abbiamo avuto in prova un cannocchiale Z8i 2,3-18x56, recente proposta di pregevole combinazione della Casa austriaca che riesce qui a sommare un valore minimo d’ingrandimento ancora ben usabile in battuta e un valore massimo che copre ampiamente la gran parte dei desideri di un tiratore a lunga distanza; a completamento l’obiettivo da 56 mm per sfruttare quei minuti esiziali per il tiro ai cervidi amanti del crepuscolo e l’illuminazione diurna o notturna. L’ospitalità di Giorgio Rosso e Kevin Ballauri Caccia Passione 62

del poligono di Carrù ci hanno posto, come sempre, nelle condizioni migliori per effettuare qualche colpo di assaggio. Il fucile si presenta molto bilanciato, compatibilmente con la massa e la lunghezza, stabile sugli appoggi, con manovre prive di ogni spigolosità nell’azionamento dell’otturatore e l’inserimento delle cartucce. Le forme dell’impugnatura sono quelle oramai adottate da molti costruttori per le versioni da tiro a lunga distanza dei loro fucili così che la mano si pone adeguatamente sulla superficie corrugata e il dito raggiunge senza sforzi il grilletto. Non amando molto i freni di bocca, specie in poligono dove sollevano polvere e distribuiscono decibel agli astanti, abbiamo preferito montare il solo anello con cui, fra l’altro, le munizioni a nostra disposizione, hanno leggermente ristretto la rosata. La reazione allo sparo è adeguata alla prestante cartuccia ravvivando l’acume nella ricerca della miglior postura. Sulle grazie delle


Fucili canna rigata

Dal basso la noce del percussore e il gradiente di monta Il caricatore stampato in polimero contiene l’elevatore ricavato nella base ad anello del manubrio: il alto la vite rotante con molla di spinta coassiale e la presentazionera che fissa il braccetto nella propria sede a incastro ne della cartuccia è singola

Sottoguardia, ponticello e guardia sono un pezzo uni- Il calcio molto alto e la pistola allungata e piegata sono co ricavato da microfusione e fissato dalle due viti Al- caratteristiche di queste tipologie di fucili per il tiro a len che uniscono la calciatura alla meccanica. Il fon- lunga distanza dello del caricatore sporge appena dalla propria sede: anteriormente si nota il tasto di svincolo

lenti Swarovski non ci dilunghiamo per dire quel che ogni appassionato ben conosce; sulle regolazioni è sempre opportuno dare i click in esubero rispetto a quanto necessario e poi tornare indietro: dovendone dare 5 meglio arrivare a 8 per poi retrocedere di 3. Il lavoro progettuale della Casa si è dimostrato ancora una volta di notevole validità, finalizzato certamente al risultato senza dimenticare la classe e la personalità a cui la Casa di Herstal e il marchio Browning hanno nel tempo abituato L’asta sotto canna arrotondata sta comunque ben ferla clientela. ma sul cuscinetto del rest o su uno zaino

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L’autore ringrazia Carlo Bonardo dell’omonima armeria sita in Bra (CN) infobonardo@.it, Franco Cernigliaro di Swarovski Italia e gli amici Giorgio Rosso e Kevin Ballauri del poligono di Carrù per aver reso possibile questa prova

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CHEDA TECNICA Produttore: Browning International S.A. – Parc industriel des Hautes Sarts, 3e Avenue, 25, B-4040 Herstal (Belgio) – Tel +32(0)4.2405211 – Fax +32(0)4.2405212 – www.browningint.com – realizzato nello stabilimento in Giappone Importatore: BWMI Italia – Via Parte – Marcheno (BS) fax 030 – 8960236 - bwmi@bwmi.it Modello: X-Bolt Long Range Tipo: fucile a canna rigata Calibro: .300 Win. Mag. (7 Rem. Mag. - .243 Win. – 6,5 Creedmor - .308 Win.) Funzionamento: ripetizione manuale e otturatore girevole scorrevole Castello: anello e ponte di tipo chiuso ricavato da billetta in acciaio trattato Otturatore: in acciaio con testina anteriore a tre alette a crescere rispetto al cilindro Canna: lunga 66 cm (anche 7 Rem. Mag.) - 61 cm per restanti calibri – montaggio flottante Percussore: interno all’otturatore, con molla elicoidale Alimentazione: caricatore a pacchetto staccabile da 3 cartucce realizzato in polimero (4 altri calibri standard e 5 per .243 Win. Congegno di scatto: Super Feather Trigger in polimero con parti interne in acciaio - grilletto singolo e scatto diretto di particolare rapidità ed efficienza Estrattore: a unghia con movimento pivotante e molla interna di registro Espulsore: pistoncino a molla nella faccia dell’otturatore Linea di mira: mire metalliche assenti Attacchi ottica: due basi con quattro viti ognuna sul cielo del castello Sicurezza: tasto a due posizioni sul prolungamento della codetta del castello: blocca scatto, percussione e manubrio – tasto aggiuntivo per l’apertura con sicura inserita Calciatura: Mc Millan Game Scout in fibra di vetro - impugnatura a pistola e sotto canna sagomato – campi di presa corrugati – calciolo Deceleretor ad assorbimento e deviazione del rinculo – pioli per aggancio magliette portacinghia e bipiede Finiture: Cerakote per le parti meccaniche – pellicola ATACS AU camo su calciatura Peso: 4.200 g circa senza ottica Prezzo: indicativo di 1.850,00 € (solo arma, iva inclusa) Accessori: scatola di cartone rigido e lucchetto per bloccare l’arma

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Fucili canna rigata

Nell’oculare dello Swarovski Z8i sono inclusi il cerchio gommato per la correzione delle diottrie, la ghiera di variazione degli ingrandimenti, la levetta per l’illuminazione giorno/notte del reticolo, i due tasti di regolazione dell’intensità luminosa

Apprezzabile risultato di tre colpi a 100 m con le nuove cartucce Browning BXC da 185 grs Caccia Passione 65


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Munizioni

La cartuccia Browning in .300 Win. Mag. con palla BXC da 185 grs

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La cartuccia Browning in .300 Win. Mag. con palla BXC da 185 grs di Costantino Ramolfi

Una prova nella carabina X-Bolt Long Range certifica con favorevoli risultati la precisione della carica allestita da Browning con la palla BXC da 185 grs

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nsieme al fucile rigato Browning X-Bolt Long Range, di cui tracciamo un ampio profilo su altre pagine della rivista, abbiamo potuto provare anche due nuove cartucce che la Casa statunitense ha da poco allestito e che abbiamo osservato per la prima volta alla HIT di Vicenza dello scorso febbraio. Grazie alla cortesia di Frédéric Colombié di BWMI, la filiale italiana della marca, abbiamo ricevuto in prova le due cariche e precisiamo come siano differenti i tipi di proiettile: uno più leggero e caratterizzato da una rapida espansione, l’altro più pesante con mantellatura più dura. Osserviamo quest’ultima proposta limitandoci, per il momento, a un esame balistico in poligono, sperando che non manchi l’occasione prossima per un saggio sul selvatico.

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La confezione Se i responsabili della presentazione del prodotto desideravano colpire l’immaginazione del cliente ci sono riusciti appieno: i colori settembrini dal marrone al giallo dorato della parte naturalistica si pongono in gradevole contrasto con il fondo e le scritte in nero dove sono riportati i dati statutari con marchio di fabbrica, peso e tipologia della palla; unica scritta in bianco risulta essere quella del calibro. Il cacciatore apprezzerà la finezza estetica della nuvoletta di condensa del fiato del cervo qui rappresentato nel momento del bramito, quindi nel periodo autunnale quando la temperatura è già calata notevolmente: la scena è resa talmente bene che ci si aspetta, da un momento all’altro, di udire quel suono possente e rauco che fa vi-


Munizioni

Una significativa rosata a 100 m ottenuta con la X-Bolt: il cerchio del 10 è pari a 1”

brare i precordi di chi lo ascolta. Magari in un prossimo futuro e con la tecnologia moderna chissà che non si unisca alla vista anche il sonoro… Le caratteristiche Bando alle fantasie e caliamoci nella realtà: sul retro della confezione appaiono dati e immagini di una straordinaria precisione per fornire al cacciatore non solo i dati balistici della traiettoria, ma insieme una schematizzazione del lavoro e del rendimento della palla denominata BXC a espansione controllata. Innanzitutto il peso standard di 180 grs viene leggermente maggiorato a 185 grs, un’inezia se vogliamo, ma utile a perfezionare lo scopo che è quello di una più consistente traslazione di energia a una maggiore distanza. La palla è del tipo bonded quindi Caccia Passione 69


con nucleo saldato alla mantellatura per un ritegno quasi totale della massa iniziale anche attraversando un corpo di notevole spessore e consistenza. Il profilo di palla presenta una chiusura acuta verso l’apice dove viene inserita la punta in alluminio anodizzato, con forti capacità di penetrazione attraverso la pelle e le ossa del selvatico. La struttura generale del proiettile assicura un affungamento con circa il raddoppio della sezione originaria per un deciso attraversamento dell’animale e una cessione di energia ripartita e prolungata lungo tutta la traiettoria interna: molto probabile la fuoriuscita della palla con ampia ferita ed emissione ematica, sempre utile se si dovesse seguire l’allontanamento della preda con il cane da traccia.

Oltre ai dati di cui già si è presa visione, sul coperchietto late questa palla: l’elk o wapiti, l’alce, il cervo mulo, l’orso, il cingh

Oltre al pratico specchietto della traiettoria e dell’energia troviamo interessante il grafico che illustra, in parallelo, l’andamento dell’espansione nell’attraversamento del selvatico della palla BXC a confronto con una convenzionale

Le puntuali efficaci spiegazioni sulla palla BXC: i termini tecnici in inglese sono oramai conosciuti da quasi tutti gli appassionati Caccia Passione 70


Munizioni

erale della scatola sono indicate le prede di elezione di hiale. Tutta robetta leggera e con poca vitalità ‌ O no

Doverosi gli avvertimenti di sicurezza espressi, per fortuna, anche in francese visto che il Canada orientale, di sicuro un ottimo cliente, usa questa lingua Caccia Passione 71


La traiettoria non è da meno: lo specchietto, anche se calcolato in misure anglosassoni, indica le due possibilità di azzeramento dell’arma con le 100 e le 200 yds: chiaro come in vista di tiri a breve distanza, si pensi al cinghiale in braccata, la taratura a 100 sia di tutto vantaggio mentre, se si insidia il cervo verrà comoda e pratica quella a 200 grazie a cui avremo a 100 yds un innalzamento del punto battuto pari ai canonici 4 cm (1.6”) e una caduta a 300 yds pari a 18,2 cm (7.2”). La prova di tiro condotta presso il poligono di Carrù, per cui ringraziamo Giorgio Rosso e Kevin Ballauri, ha espresso una notevole precisione e una gradita costanza, insieme a una reazione allo sparo, leggasi rinculo, molto attenuata con benefici effetti sulla concentrazione del tiratore e sul rilevamento del fucile: a tutto vantaggio di un eventuale riarmo per doppiare il colpo. Una prova a caccia confermerà di certo tutte le premesse e le promesse di questa apprezzabile cartuccia.

Il particolare profilo della palla BXC da 185 grs mostra l’ogiv che termina nel puntale in alluminio anodizzato

All’interno della bella confezione in robusto cartoncino è situato l’alveare da venti cartucce in polistirolo bianco Caccia Passione 72


va di misura contenuta con una conicità stretta

Il retro della confezione è ricco di informazioni: l’immagine di J.M. Browning, pronto al tiro con un suo affidabile Auto 5, conforta e cerziora il cliente sulla radicata bontà dei prodotti creati e trasmessi dal Grande Mormone Caccia Passione 73


L’imponente obiettivo da 56 mm a cui si affida la captazione della luce anche in condizioni di precaria visibilità : il successo a volte dipende proprio da questo particolare Caccia Passione 74


Ottiche

SWAROVSKI Z8I 2,3-18X56: AMPLIATA LA GAMMA DEGLI INGRANDIMENTI Caccia Passione 75


SWAROVSKI Z8I 2,3-18X56: AMPLIATA LA GAMMA DEGLI INGRANDIMENTI Uno degli ultimi cannocchiali proposti dalla Casa austriaca offre una variazione di ingrandimenti basata sul fattore 7,8 insieme all’obiettivo da 56 mm e alla torretta balistica montabile dal cliente di Emanuele Tabasso

L

e proposte delle ottiche sono oramai un vero fuoco di artificio tali e tante si presentano sul mercato, tutte tese a soddisfare i desideri e le aspirazioni di cacciatori e tiratori. La serie Z8i di Swarovski è senz’altro destinata alla caccia, quella dura e impegnativa come si intende oggi in molte zone del pianeta, quindi i fattori di ingrandimento devono tener conto, al massimo possibile, di una variazione limite che qui è giunta a un fattore 7,8. Non sono trascorsi molti anni da quando proprio la Swarovski, all’epoca antesignana in tale specifica ricerca, aveva presentato la sua ammirevole ottica dotata del mitico fattore 6x che allora pareva un sogno: oggi il moltiplicatore 7,8x passa quasi inosservato poiché si è fatta l’abitudine a tali vantaggi e il cacciatore di ampie vedute ne trae i giusti benefici. Un tempo il cannocchiale fisso con 4 o 6 ingrandimenti e obiettivo da 32 o 42 mm era il massimo cui poter accedere e solo negli anni Caccia Passione 76


Ottiche seguenti, con la diffusione della caccia agli ungulati in tante zone, Italia compresa, dove prima era ridotta o addirittura non praticata, ha mostrato i benefici dei variabili con tale ventaglio di possibilità. Un ingrandimento di 2,3x consente di partecipare alla braccata al cinghiale e con la semplice rotazione del regolatore si arriva a 18x per tiri alla lunga distanza: in entrambi i casi si è serviti a dovere. Certo che gli specialisti monteranno sul loro semiauto rigato un’ottica 1-4x24 o un mirino olografico o ancora un punto rosso, sapendo che un tiro lungo non sarà alla loro portata, ma chi partecipa occasionalmente a una caccia al cinghiale e abitualmente insidia gli altri ungulati alla cerca, dovendo tirare a distanze elevate, troverà in questo cannocchiale un affidabilissimo mezzo tecnico per compiere l’opera. Da aggiungere che l’obiettivo da 56 mm con il suo volume e il suo peso sarà pure di leggero fastidio nella prima delle due situazioni citate concedendo però nella seconda le prestazioni ottimali anche nelle peggiori condizioni di

luce: chi ha messo insieme tante esperienze sa bene come tale fattore abbia consentito più di una cattura ponendo nell’occhio del cacciatore l’immagine di quel capriolo o, ancor meglio di quel cervo, che senza l’ausilio dell’ottica non si riusciva proprio a vedere. Ancora un particolare: il treno di lenti HD è sempre Swarovski così che, insieme al valore numerico in percentuale della trasmissione di luce (> 91%), ci sono entità numericamente poco definibili, ma ben percepibili nell’uso quali la morbidezza di immagine, la definizione dei margini, la luce con l’inconfondibile tonalità dorata non fastidiosa per l’occhio che fanno parte naturalmente delle peculiarità insieme all’impianto per illuminare il reticolo con diversi gradi di intensità . Un cenno alla parte meccanica per osservare l’oculare su cui impostare, con una leggera rotazione, la personale correzione diottrica: il bordo rivestito in gomma evita urti fastidiosi al sopracciglio. In un’infossatura ricavata nella parte superiore, dove spiccano funzionali ed eleganti scalfature, è posta la

L’imballaggio è studiato attentamente per mantenere fermo e saldo il delicato prodotto al riparo da eventuali urti

Caccia Passione 77


Il cannocchiale Z8i pronto per il montaggio: sono stati tolti i copri lenti per mostrare l’ottica nella sua veste operativa, pronta all’impiego

Nella parte superiore dell’oculare s l’illuminazione (sole/luna) per vision -) per variare a proprio gusto l’intens

L’imballaggio è studiato attentamente per mantenere fermo e saldo il delicato prodotto al riparo da eventuali urti

Sull’oculare si nota l’anello posteriore in gomma antiurto: con la rotazione si ha la correzione diottrica. Sul fianco spicca la dicitura che qualifica l’esemplare e poco avanti l’altro anello godronato per l’impostazione degli ingrandimenti

levetta per attivare l’illuminazione: al centro spenta, a destra per la piena luce e a sinistra per luce da scarsa a visione notturna. Sempre sul tubo dell’oculare sono inseriti due tasti segnati da + e – con cui si modula l’intensità del riferimento luminoso al centro del reticolo distanziometrico 4A-300-I su cui sono riportate tre barrette di riferimento. Il complesso termina con la ruota godronata per impostare gli ingrandimenti, dotata di un risalto di rifeCaccia Passione 78

rimento al valore 6,5x per agire prontamente anche al buio. Al centro del tubo da 30 mm sporgono le tre torrette con i coperchi facili da manovrare: gli scatti sia in elevazione che in deriva valgono 1 cm a 100 m, misura vantaggiosa e comoda per la caccia; la torretta di sinistra ha la duplice funzione di contenitore per la batteria e di correttore della parallasse, necessario con tali valori di ingrandimento e le ipotizzabili distanze di tiro: la messa fuoco


Ottiche

sono inseriti la levetta per attivare ne diurna o notturna, e i due tasti (+ e sità luminosa

Svitando il coperchio appare ben indicato il verso di rotazione per alzare il tiro (H) e l’entità della correzione: uno scatto vale 1 cm a 100 m oppure, in termini anglofoni, 0,36 inch a 100 yds

I particolari alloggiati all’interno della confezione

dell’immagine, rapida e netta, cerziora sull’esatta impostazione. Alla meccanica di base si può applicare la torretta balistica siglata come BTF (Ballistic Turret Flex) che consente di predefinire cinque distanze di tiro, fra i 100 e i 500 metri o, diversamente, di agire sugli scatti in base ai rilevamenti balistici della cartuccia impiegata o ricorrendo al vademecum aziendale in cui sono reperibili molte soluzioni legate alle cartucce più usate. Abbinando il

rilevamento con il binotelemetro si avrà così la duplice scelta di agire in base ai riferimenti del reticolo, senza agire quindi sulla torretta, o di intervenire su quest’ultima: in definitiva si avrà, nell’uno o nell’altro caso, maggiore sicurezza e precisione nel puntamento e quindi di una probabilità elevatissima di colpire il bersaglio. Che rimane poi il fine ultimo per l’impiego di queste eccellenti apparecchiature.

Caccia Passione 79


Tolti i coperchietti le due torrette di regolazione al tiro sono pronte a ricevere la torretta balistica per l’alzo e sul fianco l’anello con le indicazioni per la compensazione del vento laterale

La confezione in cui viene consegnata la torretta balistica Caccia Passione 80



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CACCIA PASSIONE Anno VII – N° 05 – Maggio 2018 www.cacciapassione.com

Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni Direttore Marketing Valerio Troili marketing@cacciapassione.com Collaborazioni Pierfilippo Meloni, Emanuele Tabasso, Riccardo Camusso, Saverio Patrizi, Simone Ricci, Claudia Zedda, Pina Apicella, Vincenzo Frascino, Valerio Troili, Kalaris, Ilaria Troili, Simona Pelliccia, Francesca Baranello Traduzioni A cura della Redazione Grafica e impaginazione A cura di Grazia Lospennato Pubblicità Ilaria Troili - Cell. 335.6408561 commerciale@cacciapassione.com Fotografi Archivio Caccia Passione, Vincenzo Frascino. Redazione Via Camillo Golgi, 1 - 20090 - Opera (MI) redazione@cacciapassione.com Cell. 3383243383 Service Provider Made Network srl Via Macanno, 59 - Rimini (RN) Editore Caccia Passione s.r.l. Via Camillo Golgi, 1 - 20090 – Opera (MI) Cell. 3383243383 redazione@cacciapassione.com Registrazione in Tribunale n. 17 del 21/01/2012 ®CACCIA PASSIONE È UN MARCHIO REGISTRATO. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE SE NON AUTORIZZATA.


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