Brand Care magazine 007

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creatività

descrivono l’intera situazione: due ragazze si guardano intorno incuriosite, lungo il bancone i baristi preparano cocktails, un gruppo di amici si sta facendo una foto, una coppia discute animatamente, un cocktail Campari è sul punto di “liberarsi dal bicchiere” e volare via… Tutto fa parte del medesimo istante, perché?

La fruizione dell’opera (in questo caso dello spot) ha paradossalmente una forma più vicina a quella della Scuola di Atene di Raffaello o del Giardino delle Delizie di Bosch rispetto a un qualsiasi prodotto audiovisivo “in movimento”… appartiene a quelle rappresentazioni, dunque, che vengono lette anche nel tempo. Dopo il primo impatto, lo sguardo viene guidato all’interno dello svolgersi dei vari aspetti del “drama”. Facendo un accostamento un po’ ardito, nello spot Campari questa staticità attraversata e condivisa dall’occhio dello spettatore somiglia alla modalità di mess in scena del quadro, dove la immagini si susseguono a seconda di come e quanto sanno attirare l’attenzione di chi le guarda, costituendo la storia rappresentata nel quadro in un tempo sincronico, contemporaneo a quello dell’esistenza del quadro nel suo complesso.

© Campari

In effetti il “giochino” - che si chiama freeze frame e che, malgrado la tecnologia che avanza, stupisce per l’effetto di apparente naturalezza e trasparenza - va ad intaccare il comune sentire del tempo nel suo scorrere, nel raccontare una storia. Se la tecnologia 3D lavora sullo spazio, aggiungendo di fatto una terza dimensione alla ricezione, al contrario qui si lavora di sottrazione. Ma si sottrae solo e soltanto lo scorrere del tempo, però, perché dal punto di vista narrativo la situazione evolve, viene raccontata una storia, una trama che si svolge tutta nel È una questione di ritmo. E l’uso estremo del (non) tempo, realizzato nella visione di un attimo caratterizza lo medesimo istante… spot e soprattutto lo differenzia da ciò che lo precede e ciò Lo “ssshh” che viene sibilato all’inizio dello spot parla allo che lo segue nel flusso pubblicitario. Anche e soprattutto spettatore in modo diretto, lo invita ad altro (dal solito da un punto di vista percettivo. In fondo la ragione è solo spot…). Questo lavorare sul tempo sembra far riferimento percettiva e certe diversità e distinzioni vengono colte dagli a quella che è stata per secoli la forma di comunicazione spettatori. E la campagna funziona. principale e spesso unica per immagini: la pittura.


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