Brand Care magazine 005

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© Claudio Biondi tratto dall’omonimo romanzo di Salgari, la cui lavorazione si svolse in India dal maggio del 1989 al febbraio del 1990. Durante i sopralluoghi effettuati nel maggio del 1988 dovetti ben presto accorgermi che la visione dell’India data da Salgari era molto fantasiosa, a partire dall’inesistenza di una vera foresta che potesse denominarsi giungla (che infatti si dovette “ricostruire” mediante accorgimenti scenografici). Inoltre la descrizione dei Thug, non corrispondeva né ai dati storici, né al modo di operare di questa setta dedicata al culto della dea Kali, il che comportò un accurato lavoro di revisione della sceneggiatura a partire da una vasta opera di ricerca storica e iconografica eseguita dal più qualificato esperto italiano di cultura indiana, Antonio Monroy. Il progetto era partito per avere uno sfruttamento commerciale internazionale comprendente anche il mercato anglofono e ciò bastò per far decidere ai produttori (Rai e Rcs-Italia, ZDF-Germania, TF1-Francia e TVE-Spagna) di

affidare la regia a Kevin Connor, che poteva assicurare la collaborazione di alcuni attori e tecnici creativi inglesi e americani. Si trattava di una produzione haute de gamme, in costume e interamente ambientata nell’India di fine ‘800, con una varietà notevole di ambienti che andavano dal cantonnement (sede amministrativo-militare della Compagnia delle Indie) ai templi indiani, dai palazzi reali alle prigioni, dagli esterni di fiumi, laghi e cascate a quelli delle residenze civili inglesi, dalle spiagge al deserto. Ambientazioni che, in vario modo, esistevano nell’intero paese, tra Calcutta e Bombay (ora Mumbay), tra Goa e Varanasi, tra Jabalpur e Hyderabad. Questo, però, non aiutava affatto. Anzi, il solo pensare di dover dividere la lavorazione in location che distavano tra loro dai 600 ai 1500 chilometri era una idea pazzesca e completamente irrealizzabile. Alla fine di tre mesi di sopralluoghi effettuati assieme al regista e al production designer, finalmente riuscimmo a scovare nella città di Mysore e nei suoi immediati dintorni almeno l’ottanta percento delle location e una sorta di teatro di


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