Brand Care magazine 006

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formazione

©Flickr-by Giorgio Montersino propria influenza imprimendo una direzione ai nostri pensieri, suscitando in noi reazioni, determinando in breve il nostro modo di agire e di rapportarci agli altri. Poiché la vita deve essere pensata come un fiume che scorre, nell’arco degli anni ciascun essere umano vive sotto il segno di più Personal Editor. Comprendere come il loro influsso sia determinante, permette all’essere umano di evolvere, di prendere consapevolezza di sé. Nel libro Il viaggio dell’eroe, la psicologa americana Carol Pearson, cita sei archetipi che caratterizzano la nostra vita: l’Innocente, l’Orfano, l’Angelo custode, il Viandante, il Guerriero e il Mago. I codici di lettura forniti da questi sei archetipi permettono di comprendere le ragioni profonde delle nostre azioni, ma anche di quelle altrui, regalandoci una visione più chiara delle dinamiche interpersonali di cui siamo protagonisti o comprimari. Un Archetipo, dice Jung, ci si attiva come immagine, ma soprattutto come emozione. Se tutto ciò che percepiamo è l’immagine, allora si tratta di una parola-immagine priva di energia psichica, di numinosità. L’Archetipo, infatti, non è un semplice nome o concetto, ma “un frammento di pura vita, che il ponte dell’emozione collega all’individuo vivente”. Gli Archetipi prendono vita solo quando ci sforziamo di conoscere il loro rapporto con noi. La difficoltà maggiore per chi deve spiegare il concetto di Archetipo, consiste proprio nell’apparente distanza tra un concetto così astratto e la vita reale. Spesso gli studenti dei corsi di Cinematerapia si scontrano con questa difficoltà e non riescono a far propria la dimensio-

ne degli Archetipi, che sentono come totalmente estranei a se stessi. Tuttavia, ho notato che è sufficiente lasciar loro il tempo di individuare l’Archetipo che li guida, permettere loro di riconoscersi in questo o in quell’Archetipo, perché tutto diventi improvvisamente chiaro e reale. Il cinema ci può aiutare a prendere coscienza dell’Archetipo-Personal Editor che governa la nostra vita e a comprendere le ragioni profonde del nostro essere: i personaggi del film diventano la personificazione dei diversi Personal Editor-Archetipi e permettono a noi spettatori di renderli umani e di farli entrare in contatto con noi attraverso l’emozione che proviamo mentre guardiamo le scene del film. Nell’analizzare l’evento cinematografico si è data, spesso, maggiore importanza al film come fatto oggettivo, piuttosto che alle reazioni che suscita nello spettatore a livello emotivo. Lo spettatore vede il film in un modo estremamente soggettivo. Ai partecipanti a una Cinematerapia si chiede di vedere un film non in modo critico, ma emotivo, lasciandosi andare alla storia e ai suoi personaggi. Con l’aiuto di uno psicologo-cinematerapeuta, gli spettatori riescono a capire le ragioni profonde di un’emozione provata durante la proiezione del film e imparano a conoscere meglio se stessi. La presenza di altre persone e l’ascolto della loro interpretazione della medesima storia, aiuta l’individuo ad accettare l’esistenza di punti di vista differenti e ammissibili nella stessa realtà.


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