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ESTETICA FUNZIONE POSTURA
Cap. 5 — TERAPIA DELLA SINDROME POSTURALE
Curve occlusali $637& %* 41&& & 8*-40/ Lo studio delle curve di Spee e Wilson rappresenta un punto indispensabile nella diagnosi e nella stesura del piano di trattamento del paziente affetto da Sindrome Posturale. L’attenta osservazione delle curve, infatti, può fornirci informazioni fondamentali riguardanti la dinamica dei movimenti mandibolari e ipotizzare la presenza di disfunzioni temporo-mandibolari e posturali. Ad esempio, i pazienti che hanno un lato di lavoro (masticazione) prevalente rispetto all’altro (lato bilanciante) presentano un’accentuazione delle curve di Spee e Wilson con conseguente riduzione della dimensione verticale. Al contrario, il lato opposto bilanciante dimostra una riduzione di tali curve FIGG 1-3. Tali modificazioni, non solo dentali ma anche strutturali, sono il risultato di uno sbilanciamento delle forze muscolari tra un lato del sistema stomatognatico e l’altro; maggiore sarà il tempo durante il quale perdureranno tali forze, maggiori saranno le differenze tra i due lati. Viceversa, un apparato stomatognatico che presenta curve e, quindi, angoli
1 _ Nell’immagine frontale si evidenzia un’accentuazione della curva di Spee sinistra corrispondente al lato di masticazione prevalente del paziente. La linea mediana inferiore appare deviata dal medesimo a causa dello sviluppo asimmetrico dei mascellari dovuto alla funzione alterata.
di disclusione laterale simmetrici, sarà espressione di una funzione masticatoria bilaterale alternata, manifestazione di equilibrio funzionale, articolare e muscolare. Le curve di Spee e Wilson sono dunque un parametro fondamentale nella comprensione della funzione masticatoria, tuttavia ciò non spiega perché tali curve esistano e perché siano necessarie nel complesso della struttura dell’apparato stomatognatico. Per comprendere il significato delle curve di Spee e Wilson è necessario considerare la struttura cranica. La curva di Spee rappresenta la porzione di una circonferenza sul piano sagittale che ha come centro l’apofisi crista galli dell’osso etmoide. Similmente sul piano coronale anche la curva di Wilson ha il suo centro in questo punto così come gli assi lunghi dei denti che vi convergono FIGG. 4, 5. Questa convergenza è l’espressione della partecipazione dei denti alla biomeccanica cranica e il loro orientamento ha l’obiettivo di distribuire le forze di masticazione verso i pilastri architettonici cranio-facciali. Dal punto di vista biomeccanico, inoltre, la risultante delle forze muscolari, mascellari e mandibolari converge appunto verso l’apofisi crista galli dell’etmoide FIG. 6 (Stefanelli 2003).
2 _ Immagine laterale destra del caso della figura precedente: si evidenzia la riduzione della curva di Spee dal lato bilanciante. 3 _ Immagine laterale sinistra: si evidenzia l’accentuazione della curva di Spee dal lato di lavoro prevalente (masticante).
4 _ Rappresentazione della curva di Spee (piano laterale): teoricamente la curva dovrebbe rappresentare la porzione di una circonferenza che ha come centro l’apofisi crista galli dell’osso etmoide. 5 _ Rappresentazione della curva di Wilson (piano frontale): teoricamente gli assi degli elementi dentari dovrebbero convergere verso l’apofisi crista galli dell’osso etmoide.
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