A Barry Smith, che mi ha insegnato a sognare in grande
A Neal Adams, che ha infranto barriere di ogni tipo e l’ha fatto sembrare divertente
e
A Mike Kaluta, che mi ha donato il titolo quando ero proprio piccolo
Sommario Un oritteropo nell’alta società................................................................................ 7 Introduzione – Dave Sim..................................................................................... 13 Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.
1: Alta società............................................................................................. 15 2: Il rapimento di un oritteropo................................................................... 35 3: Giochi mentali II..................................................................................... 55 4: Ripercussioni.......................................................................................... 75 5: Debiti..................................................................................................... 95 6: All’inseguimento del pidocchio!............................................................. 115 7: Alleanza................................................................................................ 135 8: Frizione................................................................................................ 155 9: Tre giorni prima.................................................................................... 175 10: Due giorni prima................................................................................ 195 11: La notte prima.................................................................................... 215 12: è l’ora!................................................................................................ 235 13: Petuniacon – Secondo giorno.............................................................. 255 14: La Suite dell’Ambasciatore.................................................................. 275 15: Campagna.......................................................................................... 295
Una storia unica: “Capra”................................................................................. 315 Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.
16: 17: 18: 19: 20: 21: 22: 23: 24: 25:
Eroi.................................................................................................... 319 Fine della campagna........................................................................... 339 La notte delle elezioni.......................................................................... 359 Il voto decisivo.................................................................................... 379 Le sei crisi di Cerebus: crisi n. uno – La ribellione burocratica............ 399 Le sei crisi di Cerebus: crisi n. due – Incantevole serata di summit...... 419 Le sei crisi di Cerebus: crisi n. tre – Equilibri...................................... 439 Le sei crisi di Cerebus: crisi n. quattro – Di sopra di sotto................... 459 Le sei crisi di Cerebus: crisi n. cinque – L’ultima resistenza................. 479 Le sei crisi di Cerebus: crisi n. sei – Finale.......................................... 499
Un oritteropo nell’alta società
S
e prendete trecento albi consecutivi di una qualsiasi serie di successo, come Superman o L’Uomo Ragno, vi accorgerete che questa massa di pagine non costituiscono un’unica storia divise in trecento puntate, e nemmeno la biografia dei due personaggi. Ben diverso è il caso di Cerebus, l’“oritteropo antropomorfo” creato dal canadese Dave Sim che nel 1977 decise di autopubblicarsi il più ambizioso progetto mai realizzato a fumetti: raccontare un’unica storia che narrasse l’ascesa e la caduta, le gioie e i dolori di un personaggio, dalla maturità fino alla morte, una saga di seimila pagine realizzata interamente, nei testi e nei disegni, dallo stesso Sim (a un certo punto coadiuvato da Gerhard), raccolta in sedici volumi che aiutarono a creare e diffondere quel formato che adesso viene comunemente denominato graphic novel. Portato a termine questo progetto nel 2004, Sim è un po’ sparito dall’orizzonte degli appassionati e degli addetti ai lavori, probabilmente anche a causa delle posizioni radicali e non convenzionali che aveva preso nei confronti delle donne, della religione e che si ritroveranno anche nei libri che costituiscono questa serie. Quello che stupisce è come un autore così personale, creatore di un fumetto così originale nello storytelling, nel disegno e nella caratterizzazione dei personaggi, sembra non aver segnato le generazioni di autori e disegnatori successive alla sua. Quasi che la strada aperta da quest’opera sia troppo complessa da rielaborare e da proseguire, troppo scomoda da affrontare; questa “distrazione” rischia di rendere “sterile” questa opera-mondo che invece è estremamente vitale e continua a stupire, dopo più di trent’anni dalla sua prima pubblicazione, per la peculiarità della narrazione e del personaggio.
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Cosa è avvenuto prima Sebbene Alta società sia realmente l’inizio di quella che si può considerare la vita di Cerebus, il punto in cui comincia la vera maturità di Dave Sim come scrittore e come disegnatore, ci sono state venticinque storie che precedono il blocco che state per leggere. Episodi che hanno un tono diverso (fondamentalmente, sono la parodia delle storie a fumetti fantasy degli anni Settanta, come quelle di Conan il barbaro) e una qualità di disegno meno raffinata. Siccome in Alta Società compaiono diversi personaggi già incontrati in questi racconti precedenti, vi presentiamo una sintetica carrellata degli eventi già avvenuti. All’inizio si fa chiamare Cerebus il barbaro: venuto dal Nord, è abile nella spada, nel mettersi nei guai e a uscirne. Nell’anno 1410 si sposta a Sud, verso l’Impero seprano, e poi a Est, in direzione delle Marche rosse.
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Nel 1411, durante una delle sue avventure, viene drogato da due ladri e, nei fumi del delirio, si innamora di Jaka, la ballerina di una taverna. Quando l’effetto delle droghe svanisce, Cerebus non conserva alcun ricordo dell’amore per Jaka e, quando lascia la città di Palnu, se ne va senza salutarla. Distrutta dal dolore, Jaka giura di attendere, anche per l’eternità se necessario, che Cerebus ricordi la loro notte d’amore e torni da lei.
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Nel 1412 Cerebus incontra Lord Julius, signore della città-stato di Palnu, la più ricca di tutto il territorio di Estarcion, e viene assunto al suo servizio. Diventato uno dei suoi uomini più fidati, sventa un complotto ai suoi danni ordito dal misterioso culto dell’“Occhio della Piramide”, che voleva conquistare Palnu. Stanco della vita di città, dopo aver ricevuto una grossa ricompensa, Cerebus decide di lasciare la città.
beh, e’ la mia immaginazione oppure qui ci si annoia da morire?
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Dopo aver trascorso il resto dell’anno 1412 a vivere nei dintorni della città di Iest (la più estesa e antica città-stato del territorio di Estarcion), e dopo l’ennesima avventura che, una volta tanto, gli frutta un discreto gruzzolo, Cerebus decide di trasferirsi in città, e più precisamente all’hotel Regency, importante centro del potere politico ed economico del territorio di Estarcion.
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H
o iniziato questo romanzo di cinquecento pagine poco prima del mio venticinquesimo compleanno e l’ho completato poco dopo il mio ventisettesimo compleanno, pubblicandolo in puntate mensili di venti pagine all’interno del mio albo, «Cerebus». Ripubblicandolo in un solo tomo, ho avuto la tentazione di raccontare tutte le influenze, gli interessi e le riflessioni alla base della creazione della storia, o di aggiungere annotazioni, postfazioni e cose del genere riguardo Iest, la città-stato di mia creazione, e le elezioni del 1414. Ma ho resistito. Lascerò quindi che tutta questa storia affronti il giudizio dei lettori con i suoi soli meriti. Vorrei solor ringraziare il mio assistente Gerhard, che ha preso il mio disegno a matita dell’hotel Regency della copertina e gli ha infuso nuova vita, e Karen McKiel, che tiene ben oliata la macchina editoriale e ne controlla i conti. Benvenuti al Regency. Spero che il soggiorno vi soddisfi. Dave Sim 26 maggio 1986 Kitchener, Ontario
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Capitolo 1
il regency: il piu’ vecchio e sontuoso albergo di iest!... l’ultima speranza di cerebus di trovare del cibo e una stanza! ha con se’ le ultime parti del bottino che intende vendere al mercato nero del caotico porto cittadino...
si prepara all’inevitabile scontro con le guardie dell’albergo… un inconveniente che di solito tiene l’oritteropo lontano da ambienti cosi’ sofisticati...
si compiace della propria risolutezza. cosi’ sara’ molto piu’ semplice intimidire l’addetto alla reception!
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e lo stato d’animo dell’oritteropo, fradicio da interminabili miglia di paludi, e’ davvero risoluto! guarda torvo l’addetto mentre entra nell’atrio...
”li educheranno all’arroganza” pensa l’oritteropo mentre si avvicina, rumorosamente...
siamo al completo. mi spiace.
cerebus ha appena trascinato questo sacco per cinquanta miglia, attraverso le peggiori paludi di estarcion… ora… se non vuoi che cerebus ti usi per nutrire a forza uno di quei leoni di pietra qui fuori, tu...
henry! prendi il mio posto!
cerebus? avete detto ‘cerebus’, sir?
mi dispiace, sir, ma non eravamo stati avvertiti del vostro arrivo. vi mostro la vostra stanza.
stanza?
si’... cerebus l’oritteropo.
ah... d’accordo.
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se lasciate qui la borsa, uno dei nostri ragazzi la prendera’...
uhm...
vorrete farvi un bagno prima di mangiare...
... si’...
e’ il motivo per cui cerebus la tiene con se’... no… il fiume e’ troppo lontano...
naturalmente.
e troppo freddo, ora che il sole e’ tramontato...
veramente, pensavo piu’ a un bagno qui nella vostra stanza, sir... oh mi sono preso la liberta’ di farvelo portare qui...
ah si’.
tornero’ tra un’ora, sir... cerebus si spoglia lentamente. oraha una stanza e presto trovera’ del cibo... ... allora perche’ il suo umore sta peggiorando invece di migliorare?
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sir?
quando il pelo di cerebus si bagna, ci vuole uno stomaco molto forte per stargli vicino...
ah! siete qui!
credo… koff… di capire di quelli che permangono nell’aria… no?
cos’e’ successo al ragazzo? e se ci spostassimo in sala da pranzo?
solo un minuto.
se n’e’ andato.
cerebus vuole parlare di costi... sir?
beh… se questo non vi insulta, ovviamente, la direzione sarebbe onorata se voleste rimanere come nostro ospite!
questo trattamento con tutti gli onori…
quanto andra’ a intaccare le riserve finanziarie di cerebus...
cerebus immaginava che ci fosse un inghippo da qualche parte...
cerebus non ne sara’ insultato...
spera che ne valga la pena!
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pasti compresi, eh? certamente… avrete bisogno di una cravatta, comunque.