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San Miniato è una città e comune in provincia di Pisa, in Toscana: situata sulla cima di tre colline, domina il Valdarno Inferiore. La città si trova all’incrocio delle strade che collegano Firenze, Pisa, Lucca, Siena e la famosa “Via Francigena”, la strada principale che univa Roma con l’Europa settentrionale nel Medioevo. Il paesaggio che si offre agli occhi dei visitatori è incantevole con antichi borghi, e chiese, ville medicee meravigliose, castelli e tabaccaie.
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Storia
San Miniato, terra di insediamenti etruschi e romani, è stata fondata nell’ VIII secolo dai Longobardi, che costruirono una chiesa dedicata al martire Miniato. La città, perciò, ha origini germaniche e nel Medioevo era conosciuta come San Miniato al Tedesco. Nel X secolo, sotto Ottone I, Duca di Sassonia, San Miniato divenne uno dei centri dell’Amministrazione Imperiale e nel XIII secolo, sotto Federico II di Svevia che vi costruì il suo castello nel 1218, la città fu fortificata con mura e altre costruzioni difensive, tra cui la Rocca. San Miniato fu riconosciuto un comune libero alla fine del XIII secolo. Durante questo periodo furono costruiti splendidi monasteri, scuole, istituzioni e ospedali. Nel XIII e XIV secolo, San Miniato partecipò al conflitto tra Ghibellini e Guelfi e nel 1370 la città cadde sotto il controllo di Firenze. Più tardi divenne parte del Gran Ducato di Toscana e nel 1860 del Regno d’Italia. Alla fine del XIX secolo San Miniato divenne una città indipendente. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’esercito tedesco minò e distrusse la Rocca di Federico II, che fu ricostruita nel 1958.
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Itinerario
Il nostro tour inizia in Piazza del Popolo, dove si trova la Chiesa dei Santi Jacopo e Lucia, chiamata anche Chiesa di San Domenico, con gli adiacenti Chiostri del Convento. Questa chiesa risale al 1330, quindi è molto antica, come notiamo dalla facciata. All’interno sono presenti alcune opere d’arte come la tomba di Giovanni Chellini, attribuita a Bernardo Rossellino, un affresco raffigurante “Scene della Vita di San Domenico” di Antonio Domenico Bamberini, “La Vergine Maria con il Bambino Gesù e i Santi Cosimo, Damiano, Giovanni Evangelista e Tommaso” di Domenico di Michelino e “La Deposizione” di Francesco Morandini detto “Il Poppi”. Accanto alla chiesa si trova la meravigliosa Via Angelica, un antico sentiero che costeggia la parete destra della Chiesa dei Santi Jacopo e Lucia. In passato era la strada che collegava la città alla campagna. Lungo questo percorso sono situate tre cappelle decorate con affreschi del XIV secolo e decorazioni del XVIII secolo. In una di queste cappelle, l’”Oratorio di Sant’Urbano”, ci sono affreschi che raffigurano “Scene della Via Crucis” e “Papa Sant’Urbano”.
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Percorrendo Via Conti, raggiungiamo una piazza importante, Piazza del Seminario, dove possiamo ammirare il Palazzo del Seminario. La piazza presenta una forma asimmetrica. Il palazzo, che risale al 1713, è caratterizzato da una facciata concava decorata con affreschi del XVIII secolo e con frasi in latino. Nel Medioevo vi erano case e negozi di cui possiamo ancora vedere le porte in legno. Sull’altro lato della piazza scorgiamo la parte posteriore del Palazzo Vescovile.
Da qui è facile raggiungere Piazza Del Duomo, dove ammiriamo la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e a San Genesio, costruita nel XII secolo. Ha una bella facciata in stile romanico, arricchita anche da elementi architettonici gotici e rinascimentali. La chiesa è a croce latina con tre navate e ospita capolavori come un Crocifisso di legno del XVII secolo di Iacopo Giuliano Sani e il Fonte Battesimale di Giovanni Battista Sandrini, quattro busti di uomini famosi di San Miniato come Iacopo Bonaparte, Pietro Bagnoli, Giovacchino Taddei e Francesco Maria Poggi e affreschi di Antonio Domenico Bamberini e di Francesco Lanfranchi. Il campanile, chiamato Torre Matilde, che risale al XII secolo, ha un orologio asimmetrico. Il suo nome deriva dalla celebre Matilde di Canossa, che probabilmente nacque a San Miniato. Accanto alla Cattedrale è posto il Museo Diocesano di Arte Sacra, che contiene dipinti di artisti famosi come Iacopo Chimenti detto “L’Empoli”, Francesco Morandini detto “Il Poppi”, Lorenzo Lippi, Giovanni Bilivert, Cenni di Francesco di Ser Cenni, Neri di Bicci, Iacopo di Mino del Pellicciaio e Lorenzo Monaco.
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L’edificio di fronte al Duomo è il Palazzo Vescovile, residenza del vescovo di San Miniato. Al suo interno si trova una cappella dedicata all’Assunzione e a San Giovanni Battista.
In Piazza del Duomo possiamo anche ammirare il Palazzo dei Vicari Imperiali, che risale al XII secolo, e la sua torre, un tempo usata come prigione. Lasciando Piazza del Duomo, ci dirigiamo al Santuario del Santissimo Crocifisso. Questa chiesa barocca, situata tra la Rocca, il Duomo e il Palazzo Comunale, è stata costruita nel XVIII secolo. Mentre la decorazione della facciata è molto semplice, le pareti interne sono completamente dipinte con “Scene della vita di Gesù Cristo” di Antonio Domenico Bamberini. Sull’altare maggiore è posto un tabernacolo contenente il famoso “Santissimo Crocifisso”, che viene venerato e considerato miracoloso.
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Di fronte al Santuario c’è il Palazzo Comunale, costruito alla fine del XIII secolo. All’interno ammiriamo due bellissime sale decorate con meravigliosi affreschi: "La Sala delle Sette Virtù" e "La Sala Consiliare". Gli affreschi nella Sala delle Sette Virtù sono stati dipinti tra il XIV e XVI secolo. L’affresco più importante è la “Vergine che allatta il Bambino circondato dalle Virtù Teologali e Cardinali”, attribuito a Cenni di Francesco di Ser Cenni. Al centro del dipinto vediamo la Vergine Maria e Gesù Bambino. Intorno a lei ci sono alcune figure femminili che sono simbolo delle Sette Virtù. La “Giustizia” ha una spada nella mano destra e una bilancia nella mano sinistra. La “Prudenza” indica uno specchio con la mano destra. La “Temperanza” ha un boccale di vino mescolato con acqua nella mano destra; la “Fortezza” ha una spada e indossa un elmetto. La “Speranza” prega; la “Carità” ha una fiamma nella mano destra e un pezzo di carta nella mano sinistra e la “Fede” ha una croce sulla spalla sinistra.
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La Sala Consiliare si trova accanto alla “Sala delle Sette Virtù” e contiene famosi affreschi di Francesco Maria Galli Angelini che descrivono la storia di San Miniato nel Medioevo. In uno di essi vediamo un cavaliere a cavallo con una spada nella mano destra. Sulla destra è rappresentata una pergamena e sulla sinistra lo stemma del cavaliere. Accanto all’affresco vediamo un uomo che ha un libro verde nella mano sinistra e una penna nella destra e indossa abito e cappello rossi. In un angolo è visibile lo stemma della sua famiglia. Un altro affresco presenta la Madonna che parla con San Miniato, San Genesio, Sant’Agostino e San Francesco. La sala è decorata con affreschi raffiguranti stemmi di famose famiglie nobili di San Miniato e celebri condottieri come Franco Sacchetti, Francesco Sforza e Barone de’ Mangiadori.
Successivamente visitiamo l’Oratorio del Loretino, che fu costruito all’interno del Comune come cappella privata dei Governatori alla fine del XIII secolo. Diventò un importante luogo di culto nel XIV secolo, quando il Santissimo Crocifisso fu collocato qui. L’Oratorio contiene decorazioni di Francesco Lanfranchi detto “Spillo”, un magnifico altare attribuito a Noferi di Antonio Noferi e una statua lignea della Madonna di Loreto, che dà alla cappella il suo nome attuale. Le pareti sono decorate con affreschi del XIV secolo che illustrano “Episodi della Vita di Gesù Cristo”
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Dopo aver visitato l’Oratorio del Loretino, ci dirigiamo alla Torre di Federico II, chiamata la Rocca; questa torre, alta 37 metri, fu fatta costruire da Federico II di Svevia nel 1217 ed era la parte centrale del Sistema Difensivo Imperiale. Oggi la Rocca è il simbolo della città. Fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruita nel 1958. Dalla sua sommità, possiamo ammirare la caratteristica struttura a fiocco della città e bellissimi paesaggi come l’area del Valdarno Inferiore, le colline di Volterra, gli Appennini e il mare. Pier Delle Vigne, Cancelliere di Federico II, fu imprigionato qui fino alla morte come afferma Dante nell’Inferno (XIII Canto, Divina Commedia).
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Lasciando la Rocca, raggiungiamo il Convento e la Chiesa di San Francesco del XIV secolo. Il Santo soggiornò a San Miniato per un breve periodo e istituì questo Convento. Per molti secoli fu uno dei maggiori centri francescani in Toscana. All’interno della chiesa ci sono dodici altari dedicati a Santi Francescani e a famose famiglie di San Miniato come la famiglia Bonaparte, quadri e affreschi del XVI e XVII raffiguranti San Francesco e altri Santi Francescani, la statua di San Francesco di Luca e Piero Bonicelli, e un crocifisso ligneo del XVI secolo.
Successivamente ci dirigiamo verso Piazza Bonaparte, fiancheggiata da antichi palazzi costruiti da famiglie nobili di San Miniato tra il XVI e il XVIII secolo. In questa piazza possiamo ammirare un monumento in marmo dedicato al Gran Duca di Toscana, Leopoldo II detto Canapone, Palazzo Bonaparte e la Chiesa di San Sebastiano e San Rocco, che era la cappella della famiglia Bonaparte e contiene le reliquie di San Rocco e un’acquasantiera gotica.
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Il nostro tour continua verso Piazza XX Settembre, dove potete visitare la Chiesa di Santa Caterina, che risale al XIII secolo, e l’Accademia degli Euteleti, che si trova nel Palazzo Migliorati e contiene la maschera funebre di Napoleone Bonaparte e documenti antichi.
Lasciando questa piazza ci dirigiamo verso Piazza Dante Alighieri, chiamata anche “Il Piazzale”, dove il martedì mattina si tiene il mercato di San Miniato. Qui potete vedere la statua di Giosuè Carducci, famoso scrittore italiano che visse a San Miniato dal 1856 al 1857.
Più tardi raggiungiamo Palazzo Formichini. Il palazzo è stato costruito nel XVI secolo e contiene opere d’arte di artisti famosi quali Benedetto di Bigordi detto “il Ghirlandaio”, Ludovico Cardi detto “il Cigoli”, Iacopo Chimenti detto “L’Empoli” e Giovanni Bilivert.
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A destra ammiriamo Palazzo Grifoni. Questo palazzo rinascimentale fu costruito nel 1555 da Giuliano di Baccio d’Agnolo per Ugolino Grifoni, segretario del Granduca Cosimo I della famiglia Medici. L’edificio fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, più tardi fu restaurato e riacquistò il suo splendore originale.
Il nostro tour continua in via Giosuè Carducci: qui possiamo visitare la Chiesa della Santissima Annunziata, in cui si trova la statua di Sant’Agostino, le reliquie di Santa Dorotea e alcuni affreschi.
Da qui è facile raggiungere il Conservatorio di Santa Chiara. Tale monastero è stato costruito nel XIII secolo, ma l’edificio attuale risale al XIV secolo. Le clarisse vi rimasero fino alla fine del XVIII secolo, quando fu trasformato in Conservatorio per l’istruzione femminile. In seguito divenne un edificio scolastico. 12
Il Conservatorio è disposto attorno a un chiostro ad arcate, ha una cappella dedicata a Santa Maria Maddalena e ospita “Noli me Tangere”, un meraviglioso dipinto di Ludovico Cardi raffigurante l’apparizione di Cristo a Maria Maddalena. Ci sono anche dipinti di Jacopo Chimenti e Antonio Domenico Bamberini e una splendida Croce medievale dipinta da Deodato Orlandi nel 1310.
Se siete interessati alla storia antica, vi suggeriamo di visitare il Sito Archeologico di San Genesio. Questo luogo era considerato una delle principali soste lungo la Via Francigena, la via di pellegrinaggio da Canterbury a Roma nel Medioevo. Qui si fermavano non solo pellegrini, ma anche Re, Papi e Principi. Lungo il percorso furono costruiti borghi, castelli, monasteri e ospedali, così diventò un’importante rotta commerciale e culturale. La Via Francigena attraversa il centro della città di San Miniato e raggiunge il vecchio borgo di San Genesio, ai piedi della collina. Il vescovo Sigerico soggiornò lì durante il suo viaggio di ritorno a Canterbury. Papi, Imperatori e Vescovi sceglievano questo luogo come sede per riunioni nei tempi antichi. Oggi San Genesio è uno dei più importanti siti archeologici in Toscana. Qui si trovano le rovine di un cimitero che risale al III secolo A.C. e resti di un villaggio del VII secolo formato da edifici in legno e una piccola chiesa in pietra con una cripta e un chiostro del XI secolo. Potete anche visitare il Museo Archeologico situato nel centro della città, dove si trovano reperti archeologici portati alla luce dagli scavi fatti nelle aree di Fontevivo e San Genesio.
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San Miniato & il Tartufo Bianco Il tartufo bianco di San Miniato è conosciuto come il “Cibo dei Re” e popola le tavole dei migliori ristoranti nel mondo. Il tartufo bianco delle colline di San Miniato è il “Tuber Magnatum Pico” ed è un preziosissimo tipo di tartufo. È molto costoso, perchè viene trovato in quantità moderate in particolari periodi dell’anno. È possibile trovarlo solo per tre mesi: ottobre, novembre e dicembre. Il tartufo più grande che sia mai stato trovato fu dato al Presidente degli Stati Uniti d’America, H.Truman, nel 1954. Pesava 2 chili e 540 grammi. La “Mostra Internazionale del Tartufo Bianco”, che si svolge ogni anno a San Miniato nel mese di novembre, è un evento che attrae migliaia di visitatori italiani e stranieri .
Slow Food & Mercatale San Miniato è una “Città Slow” ed è famosa per i vini, l’olio extra vergine d’oliva, insaccati come spuma di gota, sopressata e mallegato e molti altri prodotti enogastronomici locali che gli artigiani usano per creare prodotti di alta qualità diventati la base dello “Slow Food”. L’Associazione “Slow Food “organizza, insieme ad altre associazioni, un mercato chiamato Il Mercatale in cui i consumatori possono comprare prodotti locali freschi come latte, uova, frutta e verdure direttamente dagli agricoltori e produttori locali. Questo mercato si tiene in Piazza Dante Alighieri la domenica una volta il mese. Il Mercatale è parte di un progetto chiamato “Filiera Corta”, una rete regionale per la promozione di prodotti agricoli locali in Toscana.
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La Città del Teatro
Il teatro, le opere teatrali e tutti i tipi di spettacolo hanno radici molto antiche a San Miniato, probabilmente da quando molti anni fa San Genesio, un attore, fu scelto come santo patrono. L’Istituto del Dramma Popolare, che collabora con “l’Accademia di Arte Drammatica” di Roma, ha sede a San Miniato dal 1947 e ogni anno in luglio mette in scena uno spettacolo all’aperto di un’opera teatrale religiosa. Questo spettacolo attrae drammaturghi, direttori e attori internazionali. San Miniato ospita anche La Luna è Azzurra, un festival internazionale di marionette, “Prima del Teatro”, la stagione teatrale della scuola Europea per “l’Arte dell’Attore” che attrae i migliori insegnanti di teatro e giovani talenti europei, e l’ Estate di San Martino, una competizione per compagnie teatrali amatoriali italiane. La città ospita, inoltre, il “Centro Studi Fratelli Paolo e Vittorio Taviani” dedicato ai due famosi registi originari di San Miniato. Il Distretto Conciario Il distretto di Santa Croce sull'Arno e Ponte a Egola, nel comune di San Miniato, è uno dei più famosi distretti conciari per la produzione di pelle in Italia ed è anche uno dei più importanti distretti conciari nel mondo, producendo l’85% della pelle italiana, con il marchio “Vero Cuoio Italiano”, e di pelli lavorate con prodotti al vegetale, con il marchio “Mani Toscane”. Un centinaio di industrie offrono al mercato nazionale e internazionale prodotti di alta qualità come scarpe, borse, cinture, valigie e ogni altro tipo di prodotti in pelle. L’innovazione, lo sviluppo tecnologico e la costante attenzione all’ambiente hanno portato a costruire qui nel 1980 uno dei primi e più importanti impianti di depurazione centralizzati in Italia. Bibliografia: Fondazione San Miniato Promozione, “San Miniato and its Treasures”;”Sistema Museale San Miniato”; G. Nanni, I.Regoli ,“San Miniato. Guida storico–artistica della citta’ e del suo territorio”.Sitografia: www.wikipedia.org
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I.T. CATTANEO SAN MINIATO (PISA) ITALIA 4 B Turismo Docenti Maria Beatrice Bianucci Perla Maestrelli Blogs FOLLOW US ON:
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