Roberto Paolicchi, presidente della Fisar: "La nostra operazione è stata dettata dal cuore, non solo da scopi commerciali"
DA SINISTRA Matteo Manzoni direttore di Chiesa Srl E Roberto Paolicchi presidente del gruppo Fisar
Fisar e Chiesa si conoscevano già. Avete aggiunto qualcosa al servizio già ottimale che entrambe le aziende hanno sempre fornito. "Nella sede di Milano - interviene Dino Paolicchi - abbiamo da poco ampliato la gamma dei prodotti offerti. La nuova direttiva è, infatti, quella di garantire al cliente la possibilità di ristrutturare casa nella sua interezza e complessità. La nostra ambizione è proprio quella di "coccolare" il cliente, attraverso l'assistenza di venditori e arredatori altamente qualificati, che rendano gli spazi abitativi un armonioso insieme - specchio della personalità di ognuno - dove assaporare la magia del tempo". Il marchio Chiesa resterà tale o - con l'acquisizione - avremo una filiale Fisar anche per Bergamo? "Non abbiamo nessuna intenzione continua Roberto Paolicchi - di fare alcuna modifica né al nome, né alla mentalità dei dipendenti. Riteniamo che il marchio Chiesa sia sinonimo d'eccellenza e assistenza professionale tanto quanto quello Fisar. Per questo pensiamo che sia importante confermare una continuità sul territorio. A tale proposito, tutti i dipendenti Chiesa saranno messi sulla stesso piano di quelli Fisar, l'obiettivo è l'inte88
grazione e non la creazione di due ditte in cui una sovrasta l'altra. Lo scambio dovrà essere costruttivo e reciproco, non in un sola direzione". Concludendo, quali sono le prospettive future? "Siamo di fronte a un gruppo integrato che, all'inizio, fatturerà tra i 105 e i 110 milioni di euro. A difenderci le spalle, inoltre, c'è la Idroteam, che ci consente un maggiore potere d'acquisto. L'obiettivo primario non è solo quello di riportare la Chiesa agli antichi splendori, ma anche riuscire a coprire le aree territoriali che restano "vuote". Anche se in parte ci siamo già riusciti con la Fisar, vogliamo costruire un'azienda capace di resistere agli scossoni economici grazie alla serietà del management e alla passione dei suoi dipendenti".