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TERRITORI A TAVOLA SIRACUSA di Matteo Calzaretta
from Weekly Enjoy #005
by BFCMedia
Un incontro tra mare e terra riassunto in un viaggio attraverso i suoi antichi sapori, le celebri portate tipiche della cucina siracusana stupiscono per la semplicità degli ingredienti abbinata all’abbondante varietà di sapori. In un perfetto menù non può di certo mancare la pasta fritta , ancor oggi viene riproposta nei locali di cucina locale, si tratta di un piatto di sottili spaghetti, come i capelli d’angelo, mantecati con acciughe, olio d’oliva ed una spolverata di pangrattato tostato, per donare croccantezza al piatto. Re delle portate tipiche è senza dubbio il pesce, dal nome bizzarro la matalotta : una zuppa realizzata con pesce da brodo come le triglie, che bollite nel vino bianco per tutto il tempo di cottura, riescono a donare un sapore unico al piatto. Seguendo la ricetta originale, è prevista l’aggiunta di capperi , altro ingrediente molto utilizzato nelle ricette siciliane, in quanto cresce spontaneo in questo territorio. Un elemento che non può mancare sono i pomodori, utilizzati freschi o essiccati, quelli di Pachino ad IGP (Indicazione Geografica Protetta), sono conosciuti a livello internazionale.
Casa di artisti, filosofi e uomini di scienza il territorio di Siracusa ha origini millenarie. Una terra intrisa di storia e leggenda, nasce dal sovrapporsi tra dominazione Greca e influenza della cultura Araba. Un binomio perfetto, che si rispecchia anche nella ricca gamma di piatti che la cucina di questo luogo magico propone, ritrovando così tutti i sapori orientali ad accompagnare gli ingredienti tipici della Sicilia.
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Piatti così ricchi e saporiti necessitano di vini adeguati: il territorio risponde con un’ampia scelta tra bianchi, rossi e liquorosi. Il Nero d’Avola è senza dubbio il più grande vitigno a bacca rossa della Sicilia, con radici antichissime risalenti fino al V secolo a.C.. Rosso e molto diffuso anche il Frappato, che cresce appunto nella provincia siracusana.

È risaputo, la Sicilia è il posto perfetto dove poter gustare dolci straordinari come la Cuccìa, specialità al cucchiaio preparata con ricotta e grano bollito, a cui poi vengono aggiunte mandorle, canditi e cioccolato fondente, il tutto crea così un mix perfetto in grado di deliziare chiunque. Al dolce è possibile abbinare il Moscato di Siracusa Dop, uno dei pochi vini a vantare una genealogia certa: il suo antenato diretto è infatti il vino Pollio, si racconta che era così chiamato dal tiranno siracusano Pollis. Il Moscato di Siracusa con i suoi 2750 anni è, dunque, il vino più antico d’Italia, forse anche d’Europa, una peculiarità non trascurabile in uno dei territori più a sud dello Stivale. Fortunati i golosi a Siracusa! Che possono infatti godere di magnifiche granite dalla consistenza speciale, infatti questa tipologia non viene mai ghiacciata completamente, ma lentamente, mescolando di continuo in modo da ottenere un risultato cremoso. Preparate con le mandorle raccolte nella vicinissima cittadina di Avola, perché no anche al pistacchio, sono una chicca che ad oggi è diventata celebre in tutta Italia. Le mandorle d’Avola, ad Indicazione Geografica Protetta, possono essere utilizzate come ingrediente di numerosi piatti, come antinfiammatorio naturale, antiossidante, ma anche come prezioso integratore nelle diete.
