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REPORT
Alla conquista dei giovani palati I nati tra il 1997 e il 2010 sono la Generazione Z. Vogliono cibi locali e biologici. Al ristorante chiedono piatti curati e ben presentati, da condividere sui social. E saranno loro a determinare i trend futuri della buona tavola di Giacomo Spotti
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In un recente studio condotto da AstraRicerche per Mc Donald’s è emerso come conoscano chiaramente (molto più del campione generale analizzato) il concetto di transizione ecologica della filiera alimentare (il 60% è sensibile al tema). Sono per esempio favorevoli a muoversi tra sagre e fiere perfino fuori regione e il 97% degli intervistati si è detto disposto a pagare di più in cambio di una maggiore qualità nel cibo che consumano tutti i giorni, un concetto legato strettamente alla sostenibilità. E proprio qui entrano in gioco le eccellenze del food italiano raccontate in questo speciale. Sempre citando l’analisi di AstraRicerche, ben il 91% è perfettamente consapevole del profondo significato che hanno le certificazioni a protezione dei prodotti italiani, il 60% ritiene che il Made in Italy sia sinonimo di garanzia, come lo siano anche i marchi Dop (62%) e Igp (56%). Un altro aspetto interessante è che la maggior parte dei giovani intervistati si aspetta che sia proprio la ristorazione ad adoperarsi per educare il consumatore.
ono nati tra il 1997 e il 2010. Tredici anni caratterizzati dall’esplosione dell’utilizzo di Internet, diffusione ampliata dall’ingresso nella vita di tutti degli smartphone. Sono cresciuti con i social media e non tanto sotto il profilo dell’utilizzo, piuttosto come parte integrante dei loro processi di socializzazione. Sono i nativi digitali o, più semplicemente, la Generazione Z. Il filosofo Luciano Floridi, nel suo libro La quarta rivoluzione ha scritto che abitano nell’infosfera, cioè una dimensione in cui non esiste più la distinzione tra essere online e offline, una generazione di ragazzi spesso criticata per l’eccessivo utilizzo dei social network attraverso i quali costruiscono il sé sociale, ovvero l’idea che gli altri si fanno di loro basandosi su ciò che postano. È anche una generazione tuttavia sensibile e attenta a una miriade di aspetti che i loro genitori non prendevano nemmeno in considerazione, dalla svolta green alla spinta per la sostenibilità, all’aspetto alimentare: sono i consumatori del futuro e alcune importanti analisi di mercato hanno evidenziato i pregi verso il tema del food.
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