BrandVoice in collaborazione con VERSARI
IL GESTIONALE PER AVVOCATI DATA DRIVEN Cicero è un software realizzato da Versari che permette anche agli studi legali di medie e grandi dimensioni di svolgere attività di data analysis. L’utente può interrogarlo per avere informazioni utili, ottenendo così un valido alleato per la sua organizzazione strategica
C
hi dice che la data analysis è una attività esclusiva delle grandi aziende? Se siete avvocati e lavorate in uno studio legale di medie e grandi dimensioni, la data analysis è una cosa che vi riguarda da vicino. Perché? Perché è utile. Leggiamo spesso che quella che stiamo vivendo è l’era della data economy e che i “data” sono il petrolio del XXI secolo: sono il carburante che fa viaggiare le attività produttive. È vero che lo studio legale non può essere assimilato ad una impresa; e tuttavia possiamo dire che, complice anche la digital transformation, sempre più studi legali di dimensione medio-grande “scoprono” processi di organizzazione interni, ingegnerizzazione di procedure, tecniche di management (si pensi al legal project management), di legal marketing. Organizzare, pianificare, valutare, migliorare, sono attività che spesso si realizzano “spontaneamente”; anche senza che i managing partner siano inseriti in un ciclo di qualità certificato. Ma cosa c’è di più efficace del valutare sulla base di dati
certi, per poter assumere le decisioni migliori? Noi di Cicero, il software gestionale per gli studi legali, siamo certi che a questa risposta i nostri clienti rispondono: nulla. Meglio: il 20% dei nostri clienti. E qui veniamo al punto, non senza aver guardato alle cugine Pmi.
I dati di Analytics nelle pmi nel 2021. Se limitiamo lo sguardo comparativo con le pmi, i dati del Politecnico di Milano ci dicono che nel 2021, il 44% delle piccole e medie imprese ha investito in Analytics e un altro 44% ha dichiarato che la pandemia ha avuto un ruolo determinante nell’acquisire maggiore consapevolezza sulla necessità di valorizzare i dati a disposizione. Ancor di più che negli scorsi anni, si notano importanti differenze tra la maturità delle medie e delle piccole imprese: il 58% delle prime ha investito in risorse fisiche o umane di analytics o prevede di farlo entro fine anno, contro il 41% delle piccole aziende. Rispetto al 2020, non ci sono stati progressi né per quanto riguarda le tipologie di analisi dati sviluppate né la gestione organizzativa dell’analisi dei dati, tematiche che probabilmente nuove realtà affronteranno nei
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