Relazione sullo Stato dell’Ambiente 2013 della Regione Basilicata

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Capitolo 11

Rifiuti Negli ultimi decenni la produzione e la gestione dei rifiuti ha assunto una importanza rilevante nell’ambito delle politiche ambientali. Il miglioramento delle condizioni economiche, lo sviluppo industriale e delle aree urbane, l’aumento dei consumi e la diversificazione dei processi produttivi hanno generato nuove tipologie di rifiuti con effetti sempre più nocivi per l’ambiente. Attualmente, a livello comunitario è in vigore la Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, la cui strategia fissa gli orientae dalla gestione dei rifiuti. Gli assi principali della strategia riguardano la prevenzione e la riduzione della produzione e nocività dei rifiuti attraverso la promozione di un riciclaggio efficace che trovano ampio spazio anche nella normativa nazionale e regionale1. Oggi, alla base di una gestione ottimale del ciclo dei rifiuti, non può non esserci il concetto di prevenzione e recupero di materia al fine di ridurre la quantità e la nocività per l’ambiente dei rifiuti. Tale processo può avvenire minimizzando a monte la quantità di materia e beni immessa al consumo e, a valle, riducendo le quantità destinate all’abbandono in discarica senza uno sforzo di recupero. La prevenzione è ciò che nella fase di progettazione di un bene non crea, o meglio, inibisce le condizioni/occasioni per la sua trasformazione in rifiuto e ottimizzando l’uso dei materiali, ne minimizza l’impatto. Più propriamente, per prevenzione si intende l’insieme delle azioni che contribuiscono ad allungare la durata di vita dei beni e a ridurre le quantità di rifiuto determinate. Sono azioni preventive quelle che riescono a mantenere un bene nella posizione di bene affinché diventi rifiuto il più tardi possibile, allungandone in questo modo la durata di vita (ad esempio riparazioni, riusi, baratto o scambio di beni ancora funzionanti). Non vengono considerate azioni di prevenzione quelle che riducono la quantità di rifiuto destinato a incenerimento o smaltimento in discarica attraverso una più spinta raccolta differenziata e conseguente riciclo con recupero di materia, che vengono invece considerate azioni 1 In Italia la normativa in materia di rifiuti è contenuta nel D.Lgs n.152 del 03/04/2006 - Norme in materia ambientale. Gli art. 179 e 180 contengono i criteri di priorità nella gestione dei rifiuti al fine della prevenzione e produzione dei rifiuti. I principi e le finalità del D.Lgs 152/2006 devono essere recepiti dalla legislazione regionale e attualmente la normativa di riferimento è la solo LR 6/2001 "Disciplina delle attività di gestione dei rifiuti e approvazione del relativo piano".

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menti e le misure volte a diminuire le pressioni sull’ambiente derivanti dalla produzione


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