Longevità e benessere

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100,7

98,1

92,5

89,7

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Trend di morti causate da malattie cardiache ischemiche OECD Trend di morti causate da ictus OECD Fonte: rielaborazione di The European House-Ambrosetti su dati OECD 2008.

La diffusione di queste malattie comporta pesanti ripercussioni economiche e sociali non solo nei Paesi sviluppati, ma anche in quelli in via di sviluppo come la Cina. Secondo recenti stime elaborate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’impatto cumulato di patologie cardiache, ictus e diabete in dieci anni (tra il 2006 e il 2015) determinerà per la Cina una perdita di reddito nazionale pari a 558 miliardi di dollari. L’impatto economico totale delle patologie cardiovascolari in Europa nel 2006 ammontava a circa 192 miliardi di euro23, considerato un costo medio totale pro capite di 391 euro. In particolare, i costi per le patologie coronariche ammontano a 49 miliardi di euro l’anno (circa un quarto del totale), quelli per ictus a 38 miliardi di euro (circa un quinto del totale). Il 57% dell’impatto economico totale è dovuto a costi sanitari diretti, il 43% a costi indiretti dovuti a perdita di produttività e ad altri costi non sanitari. In particolare, la spesa sanitaria ammonta a poco meno di 110 miliardi di euro, che equivale al 10% della spesa sanitaria totale. I costi totali delle patologie cardiovascolari in Italia sono stati calcolati in circa 21,8 miliardi di euro per quanto concerne il 200624. Di questi, il 63% (pari a 13,8 miliardi di euro), riguarda i costi diretti sostenuti dal sistema sanitario, che includono in particolare i costi dell’assistenza ospedaliera e il costo dei farmaci. Il 37% dell’impatto economico totale delle patologie cardiovascolari è dovuto, invece, ai costi indiretti per perdita di produttività dei pazienti in età lavorativa a causa della malattia (si tratta dei costi di morbilità, pari a 1,4 miliardi di euro) o della morte (costi di mortalità, pari a 2,6 miliardi di euro) e agli altri costi informali per la cura dei pazienti25 (pari a 4 miliardi di euro), per un totale di circa 8 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il futuro prossimo, invece, stime derivate da un rapporto sulle modificazioni demografiche e le malattie cardiovascolari nel periodo 1950-2050 indicano che la mortalità per malattie cardiovascolari negli Stati Uniti potrebbe aumentare nel periodo compreso tra il 2000 e il 203022. Quest’ultima analisi suggerisce la necessità di concentrare un forte intervento preventivo nella parte iniziale di questo secolo.

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Le patologie cardiovascolari modificano la qualità della vita e comportano spesso la riduzione della produttività lavorativa e della capacità di produrre reddito

Le stime più recenti del costo totale delle patologie cardiovascolari negli Stati Uniti indicano un impatto di 286,6 miliardi di dollari nel 2010

In Italia i costi totali delle patologie cardiovascolari sono stati calcolati in circa 21,8 miliardi di euro nel 2006

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Impatti economici e sociali La cura delle malattie cardiovascolari implica costi sanitari piuttosto elevati, dovuti in particolare all’ospedalizzazione dei pazienti nella fase acuta della malattia, alla somministrazione di farmaci e alla fase di riabilitazione e assistenza domiciliare. Inoltre, tali patologie comportano generalmente una condizione di cronicità del paziente e rappresentano una delle principali cause di infermità di lunga durata e di abbandono dell’attività lavorativa. Queste patologie, infatti, modificano sostanzialmente la qualità della vita dei pazienti e comportano spesso la riduzione della produttività lavorativa e della capacità di produrre reddito da parte dei pazienti stessi e anche dei loro familiari. Di seguito si riportano i risultati di alcuni recenti studi compiuti a livello internazionale che evidenziano gli elevati oneri finanziari e gli importanti impatti sociali delle patologie cardiovascolari. Le stime più recenti del costo totale delle patologie cardiovascolari negli Stati Uniti indicano un impatto di 286,6 miliardi di dollari per quanto concerne l’anno 2010. Questo valore include sia le spese sanitarie dirette (servizi ospedalieri, farmaci, assistenza domiciliare ecc.), sia i costi indiretti calcolati come perdita di produttività lavorativa causata dalla malattia o dalla morte prematura dei pazienti.

pesanti ripercusioni economiche e sociali dovute alla diffusione di queste malattie

Longevità e benessere: il ruolo dell’alimentazione

Longevità e benessere: il ruolo dell’alimentazione

40

2003

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107,9

118,7 73,8

120

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123,6 77,7

128,9 81,2

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130,3

138,3

137,0

89,4

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140

82,8

144,3

141,4

147,6 92,9

160

91,8

150,5 96,4

162,6 108,1

154,3

162,0 108,6

99,6

165,2 112,8

157,5

166,8 113,5

104,7

170,3 118,6

180

171,8

200

122,5

Figura 2.23. Andamento della mortalità per ictus e patologie cardiache ischemiche nei Paesi OECD, tra il 1980 e il 2006

David Alan Harvey/National Geographic Stock


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