Relazione del Presidente
L’anno 2016 si è distinto – a livello mondiale – per un susseguirsi impressionante di eventi politici, economici e sociali di grande portata che hanno lasciato il segno nei vari settori dell’economia e, in particolare, nei mercati finanziari. Si è chiuso un anno difficile nella speranza che il nuovo sia migliore. Effettivamente, se riprendiamo la relazione dello scorso anno, avevamo scritto che ci saremmo confrontati con una volatilità fuori dal comune e così è stato. Ciò è stato generato da decisioni socio politiche decisamente inaspettate nella seconda metà dell’anno mentre nella prima si era assistito ad un andamento negativo dei mercati finanziari senza precedenti condizionato da un mix di analisi su possibili spinte deflazionistiche e dal timore che una mancata crescita potesse influire pesantemente sui mercati azionari e sulle economie dei paesi più deboli. Fortunatamente su questo fronte abbiamo assistito ad un miglioramento generale del quadro economico che ha permesso un recupero per la maggior parte dei listini. Listini che a seguito della Brexit, del Referendum Italiano e della nomina del nuovo Presidente USA sono stati contraddistinti da una volatilità più che rilevante. In un contesto del genere la nostra moneta nazionale non poteva che subire ulteriori pressioni al rialzo per il suo ruolo di bene rifugio per eccellenza e se di questo, con un po’ di spirito patriottico, non possiamo che andarne fieri, per il settore bancario questo elemento non è stato certamente di aiuto per il ritorno economico. Anche il mantenimento della politica di tassi negativi da parte della BNS pesa in modo particolare su banche molto patrimonializzate come la nostra. Ciò detto la nostra Banca ha continuato nell’opera di rafforzamento qualitativo di servizi strategici come quello legato alla gestione patrimoniale ed all’inserimento di professionalità riconosciute nei servizi complementari come quello della consulenza che si ritiene possano portare valore aggiunto ed innovazione per la nostra clientela. Le cifre che esprimiamo in questa relazione d’esercizio sono da ritenersi soddisfacenti considerate le premesse di cui sopra e mostrano un risultato finale in linea con quello dell’anno 2015. Questo è stato possibile grazie all’applicazione di politiche commerciali efficaci che hanno portato alla creazione di molte nuove relazioni e alla nostra capacità di gestire i portafogli che ha soddisfatto la nostra clientela e al tempo stesso assicurato un ritorno commissionale accettabile per la Banca. Esaminiamo ora più nel dettaglio le principali voci di conto economico e di bilancio: Attività creditizia e risultato da operazioni su interessi Nel corso del 2016 abbiamo assistito ad una vivacità nell’ambito degli impieghi che ha permesso di contrastare la continua erosione di margine sugli interessi causato dalle politiche molto accomodanti delle banche centrali. I principi ispiratori di questa attività rimangono quelli legati alla prudenza e al buonsenso e le operazioni hanno riguardato in grandissima parte i cosiddetti “crediti lombard”. Anche i margini legati alla gestione del portafoglio nostro hanno risentito del basso livello di remunerazione degli investimenti di qualità che sono quelli nei quali la Banca investe alla ricerca di diversificazione, sicurezza e rendimento. Operazioni in commissione Il dato in questione può considerarsi soddisfacente se teniamo conto dell’andamento dei mercati nel corso dell’anno. Effettivamente gli ultimi mesi del 2016 hanno permesso l’ottenimento di buoni rendimenti soprattutto nell’ambito dei prodotti gestiti a vantaggio dei sottoscrittori e della banca che li ha governati. Attività di negoziazione L’andamento dei mercati ha condizionato l’attività sul fronte della negoziazione in cambi che si è mantenuta su livelli inferiori al preventivato. Sono stati apportati nel corso dell’anno alcuni accorgimenti e cambiamenti che riteniamo possano premiare il lavoro in questo specifico ambito nel corso del 2017, considerato che già sul finire dell’anno si sono potuti cogliere segnali di miglioramento.
Relazione d’esercizio 9