Babele vol 3 2017 [70]

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PENSARE ADOLESCENTE 57

Mi chiamo Anonimo e questa è la mia storia Lo sportello d’ascolto online per sostenere l’individuo nascosto nella rete LAURA SARTORI psicologa, psicoterapeuta dell’età evolutiva, IdO (Istituto di Ortofonologia), coordinatrice servizi di consulenze online IdO-Diregiovani.it – Roma

Una ragnatela di parole è l’inferno per chi vi resta impigliato. Sii cauto con le parole, sceglile bene, prendi parole sicure, parole prive di appigli. Non tesserne una all’altra, affinché non ne nasca una ragnatela, perché tu saresti il primo a restarvi impigliato. La parola è quel vi è di più futile e di più potente. Nella parola confluiscono il vuoto e il pieno. Jung, Il Libro rosso

Come adulti e come professionisti abbiamo il dovere di conoscere, osservare e riflettere su tutti i fenomeni sociali e culturali che intervengono nella crescita e nell’evoluzione delle giovani generazioni. Quotidianamente nell’incontro con i ragazzi emerge l’importanza di esserci, ascoltare, comprendere e comunicare con linguaggi condivisi. Preadolescenti e adolescenti frequentano spazi materiali e digitali diversi, nei quali bisogna addentrarsi per incontrarli veramente. Secondo l’indagine conoscitiva sulla condizione dell’adolescenza in Italia (Eurispes-Telefono Azzurro, 2012) il 79% dei teenager passa da 1 a 4 ore al giorno su internet; il 16% più di 4 ore. Solo il 5% non usa internet. E sappiamo che il fenomeno è continuamente in crescita. Abbiamo chiesto a 947 giovani delle scuole medie e superiori a chi si rivolgerebbero per avere informazioni o approfondimenti su tematiche come la sessualità, il corpo che cresce e cambia, le relazioni interpersonali. Al primo posto tra gli interlocutori a cui fare riferimento ci sono gli amici, che sono i referenti principali per più del 55% dei ragazzi, al secondo posto (21%) c’è internet, seguono i genitori (14%) e il personale medico specializzato (10%). I dati che gli adolescenti ricavano da queste fonti possono essere parziali, sbagliati e fuorvianti. Inadeguate conoscenze possono contribuire al costituirsi di confusioni e false credenze che, a loro volta, creano attese e richieste irrealistiche nei confronti di se stessi e degli altri. Diventa allora indispensabile trovare un canale attraverso il quale fornire ai giovani le conoscenze e gli strumenti necessari per aiutarli a vivere con maggiore consapevolezza e serenità la loro crescita e i vissuti emotivi che la caratterizzano.

È all’interno di questo contesto che si è sviluppato il nostro intervento, attraverso il quale abbiamo cercato di contattare i ragazzi in crescita, comprendere le loro modalità comunicative, amplificare e interpretare i loro segnali, per essere in grado di fornire loro risposte chiare, contenitive e vicine alle loro esigenze, cercando poi di andare oltre ciò che loro manifestano esteriormente e/o agiscono attraverso una lettura simbolica e dinamica. Parallelamente al lavoro che svolgiamo in decine di scuole con gli sportelli d’ascolto, abbiamo creato uno spazio online di ascolto e consulenza, «Chiedilo agli esperti», su un portale di informazione per i giovani internauti: www.diregiovani.it. La rubrica online è attiva da oltre otto anni; ha già soddisfatto migliaia di richieste e numerosi ragazzi sono tornati a scriverci più volte. Abbiamo avuto modo di raccogliere segnali e bisogni dei giovani che sempre di più seguono il loro percorso di crescita in stretto rapporto con il web e con tutto ciò che esso porta con sé. Per realizzare questo tipo di servizio l’équipe degli esperti è stata formata unendo figure con diverse competenze professionali: psicoterapeuti, adolescentologi, ginecologi. In quest’ottica si delinea un approccio integrato, non limitandosi a mettere insieme competenze divers, lasciando tuttavia frammentati i vari aspetti, ma cercando di favorire l’incontro e il coordinamento di operatori di diversa specializzazione per guardare alla crescita come il risultato di un’interazione dinamica tra mente, corpo, vissuti individuali e cultura. L’équipe multidisciplinare, attraverso il servizio in rete, offre supporto, informa, indirizza verso le strutture adeguate o dà semplicemente un consiglio basato sulla professionalità e l’esperienza. Un filo diretto che accoglie il desiderio di comunicare idee, pensieri, difficoltà ed emozioni, attraverso il web. Il servizio è in stretto rapporto con gli sportelli d’ascolto nelle scuole e offre un canale ulteriore di incontro con i ragazzi, agevolato dalla facilità della comunicazione online e dalla familiarità che gli studenti hanno con questo strumento. In questo spazio, protetto dall’anonimato delle richieste e facilitato dall’immediatezza della comunicazione, è emersa in modo esplicito, forte e inequivocabile la richiesta dei ragazzi


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