Piccoli esperimenti di felicità - settembre 2019

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SETTEMBRE 2019

Piccoli esperimenti di felicitĂ A Z I E N D A

Il nuovo Consiglio di Amministrazione

S P E C I A L E

C O M U N E

Alzheimer fest

D I

C O N C E S I O

Fisioterapia per esterni


Il nuovo Consiglio di Amministrazione Nel mese di giugno, a seguito delle elezioni

in

Fondazione

al

fine

di

favorire

del Consiglio Comunale, è stato nominato il

l’acquisizione di risorse e di attivare la

nuovo

partecipazione e il coinvolgimento

Consiglio

di

Amministrazione

della

dell'Azienda Speciale che risulta formato da

comunità.

Silvano

Ermes

Nel congratularsi con il Direttore e con il

Nassini(Vicepresidente), Fausto Fantinelli,

personale della struttura per il lavoro fin qui

Monica Guizzetti

svolto invita il Cda alla valorizzazione degli

Tognolatti

(Presidente), e

Antonella Saiani

(consiglieri).

operatori attraverso un rapporto aperto e

Il Sindaco, nella riunione di insediamento,

costruttivo."

ha espresso " l’augurio di buon lavoro al

A Ignazio Pau, Presidente dal 2009 al

nuovo Consiglio invitando tutti ad avere una

2019, al Vicepresidente Ettore Mostarda e

particolare

ai

connessi

attenzione ad

una

sia

agli

gestione

aspetti

consiglieri

Fabrizio

Annacondia,

aziendale

Francesca Bolognini e Daniela Marini, che

caratterizzata da efficienza ed efficacia sia

hanno terminato il loro mandato, un grazie

alla specificità dei servizi sociali erogati,

sentito per il servizio svolto e per i risultati

che richiede una particolare sensibilità e

conseguiti a beneficio degli ospiti e di tutti

delicatezza nei confronti delle persone più

gli utenti dell'Azienda Speciale.

fragili. Nel corso del quinquennio andrà verificata

con

un’attenta

analisi

la

possibilità auspicata di convertire l’Azienda Speciale

Nella foto il Sindaco Agostino Damiolini con il nuovo Consiglio di Amministrazione.


riscoprire Concesio

Chiesa di S. Vigilio sul monte a Concesio (San Velgio) Il paese di San Vigilio di Concesio è situato nella bassa Valle Trompia, ai piedi dell'ultimo tratto della montagna, sul lato destro della valle. San Vigilio è comune autonomo già nel 1297 e viene aggregato a Concesio solo nel 1928. il paese è nominato in vari documenti redatti in latino, fin dai tempi antichi, come "terra Sancti Vizilii" e "de Sancto Vigilio". L' apostolato del Vescovo San Vigilio portò all'evangelizzazione di molti paesi del bresciano ed alla fondazione di diverse chiese. A distanza di secoli, in epoca medievale, il culto per il santo si espresse nell'edificazione di molti templi a lui dedicati; è il caso della Chiesa sul monte di San Vigilio (San Velgio), risalente probabilmente al secolo XI, che rimarrà a lungo chiesa parrocchiale. L'antico tempio, posto su un pianoro che domina il centro abitato di San Vigilio, è stato ricostruito in occasione di un'epidemia del 1478.La struttura architettonica, con tetto a capanna e travature a vista nella navata, è costituita da due campate e da un presbiterio a pianta quadrata. Durante i lavori di rifacimento del '400, parte delle mura originarie è stata salvata insieme al campanile di tipologia romanica.

A conferma della devozione dei sanvigiliesi per la Chiesa dedicata al santo, lungo la salita che conduce al tempio, alcuni anni fa è stata realizzata una significativa Via Crucis. (da S. Vigilio Vescovo martire della Carità di Lidio e Federica Piardi - Ed. Velar)


succede in RSA

Terapia della bambola dal mese di aprile 2019, dopo un corso di formazione per tutto il personale e un incontro con i familiari e i volontari, è stata introdotta nella nostra RSA la terapia della bambola. L' utilizzo della bambola terapeutica evoca dinamiche relazionali proprie dell'infanzia e nella progressiva perdita delle capacità e abilità nelle persone affette da demenze importanti e particolarmente problematiche, la bambola diviene uno strumento simbolico contenitore dei vissuti materni e paterni. La bambola è il bambino da accudire, da curare, da accarezzare, da guardare, da stringere, stimolando emozioni arcaiche, i pazienti riconoscono vero l'oggetto inanimato e la cura della bambola favorisce la diminuzione di gravi disturbi comportamentali. Il peso della bambola, il materiale impiegato per la sua costruzione e lo stesso sguardo laterale, favoriscono l'approccio e la cura della persona. Le bambole terapeutiche hanno dimostrato di essere maggiormente efficaci con pazienti che evidenziano disturbi del comportamento quali l'agitazione, l'ansia, il vagabondaggio, i disturbi del sonno. E questo miglioramento si presenta con modalità differenti a seconda del disturbo e dell'obbiettivo da perseguire.

Nei disturbi d'ansia la bambola favorisce il rilassamento e questo è collegato più all'aspetto verbale e si attiva soprattutto con il contatto stretto con la bambolabambino (abbraccio). Nel disturbo del vagabondaggio si è evidenziato un sensibile incremento dei momenti di pausa. Per accudire e curare il bambino-bambola è necessario fermarsi; per cambiarla è necessario fermarsi; per abbracciarla e coccolarla è necessario fermarsi. E' interessante rilevare come la somministrazione della bambola terapeutica abbia portato ad una diminuzione della terapia farmacologia nei pazienti trattati, con una significativa diminuzione anche delle terapie al bisogno.

E' una terapia, non è un gioco ne tantomeno un'offesa alla persona anziana malata. Tutti, operatori, volontari, familiari e visitatori sono tenuti a non banalizzare questo importante intervento di cura.


eventi 17 luglio

alla cascina Cattafame


la pagina degli auguri

Auguri a Hanno festeggiato i loro compleanni: Bracciorosso Carmela 9 agosto anni 91 Orlandi Adele Carla 9 agosto anni 88 Taiola Teresa 21 agosto anni 89 Rizzini Lorenzo 26 agosto anni 82 Spinello Carmela 28 agosto anni 103


ricette

Focaccia all'uva A “Settembre, quando i fichi e l’uva pende” mia nonna lo ripeteva spesso come filastrocca ed io adoravo ascoltarla. La focaccia all’uva è un dolce tipico della tradizione contadina toscana che si prepara durante il periodo della vendemmia. E’ un dolce povero, preparato con ingredienti semplici ed economici, solo pasta di pane e tanta uva da vino.

Ingredienti: per il condimento: 100 gr. di zucchero 800 gr. di uva nera 8 cucchiai di olio Evo per la pasta: 12 gr. lievito di birra fresco 1 cucchiaio di malto 300 ml di acqua 500 gr. farina tipo 00

Come procedere: sciogliere il lievito in poca acqua tiepida (prelevata dall'acqua totale) e aggiungere il malto. Mescolare il tutto e far riposare qualche minuto. Aggiungere man mano la farina setacciata e cominciare a impastare, aggiungendo a filo l'acqua restante. lavorare il composto finché risulta elastico, formare una palla e metterla in una ciotola coprendola con la pellicola trasparente. Lasciar lievitare per 2 ore, l'impasto dovrà raddoppiare di volume. Impastare il composto con 50 gr. di zucchero e 4 cucchiai di olio. Lavare l'uva, tagliarla a metà, levare i semi. Dividere il composto in due parti, oliare una teglia e stendere la pasta dello spessore di 1 cm, ricoprire con metà quantità di uva, 1 cucchiaio di zucchero e dell'olio evo. Coprire con il resto della pasta, dopodiché cospargere con la rimanente uva e zucchero. Infornare per 60 minuti in forno preriscaldato a 180°.

(a cura di: Rossella, Marilena, Emilia, Persilia e Assunta)


iniziative

Alzheimer fest "di amore non siamo vecchi" Alzheimer Fest è una festa aperta a tutti: sani e meno sani. È la possibilità di incontrarsi, essere se stessi, non sentirsi soli nelle difficoltà: perché l’Alzheimer e le altre forme di demenza non tolgono di mezzo la vita. Una festa di cose belle: musica, arte, teatro, tante attività e dolce far niente. Si incontrano le persone, le famiglie, gli artisti. Anche gli operatori e i medici (per una volta) senza camici, pronti ad ascoltare e a mettere a disposizione competenze e conoscenze a chi ne ha bisogno. Tutti protagonisti: chi porta un’esperienza, chi canta, chi vuole vedersi un film o uno spettacolo. Chi ha voglia di ballare da fermo. Chi fa attività fisica in piedi o in carrozzina. Si mangia, si beve. Si sta insieme. Una festa per cuori feriti e vite da rifiorire. “Continuo a provare sentimenti, paure, emozioni: di amore non sono vecchio” (Gianni Zanotti, 76 anni) “Di amore non siamo vecchi”.

L’AMORE AL TEMPO DELL’ALZHEIMER Se si allunga la vita, perché mai dovrebbe accorciarsi l’amore? Alzheimer Fest 2019 vuole esplorare miti e limiti dell’età (per abbatterne alcuni e rivalutarne altri), alla luce di tutte le circostanze che richiedono un’attenzione particolare verso “gli amori fragili”. Le persone avranno la possibilità di raccontarsi e di ascoltare. Di far brillare le proprie emozioni o di vederle riflesse attraverso l’arte, la musica, la letteratura, l’incontro con gli altri. Senza dimenticare i problemi, “abbracciandoli”. Appuntamento a Treviso, da venerdì 13 a domenica 15 settembre, in collaborazione con Israa e tanti altri amici. I


consigli di lettura

Oltre l'Alzheimer

di Flavio Pagano

Questo libro racconta il caregiving come mai prima d’ora. Ne spiega l’essenza, la pratica quotidiana, e lo fa declinando il concetto di cura da tutti i punti di vista, per imparare a viverlo in maniera positiva, e per scoprire come, curando gli altri, esploriamo e curiamo prima di tutto noi stessi. Che si tratti della nostra professione o di una scelta familiare, il fine di chi cura è sempre uno: coltivare la vita. E questo vuol dire, prima di tutto, cercare la felicità. Una ricerca legittima anche nelle situazioni più estreme, perché, come scrive l’autore: “Soltanto una definizione della parola vita è capace di esprimere realmente il significato dell’esistenza: vita è tutto ciò di cui noi ci prendiamo cura”.

Quando ero piccolo, i nonni e ancor più i bisnonni delle famiglie italiane apparivano presto esausti, acciaccati più o meno gravemente, sistemati per questo perennemente in poltrona e a letto. In attesa della fine. Quelli di oggi vivono soli, autonomi, attivi e in movimento… la vita si è allungata e si allungherà. Mantenendo gli anziani protagonisti della loro quarta età. Tranne purtroppo quelli colpiti da patologie neurodegenerative. Demenze e Parkinson sono più gestibili di un tempo, è vero. Ma non ancora l’Alzheimer, che comincia a riempire le nostre case di ombre allucinate e confuse, estranee al loro stesso mondo. Generando sconforto nei cosiddetti caregiver, cioè parenti, amici, badanti. Che non sanno che fare, che dire, addirittura che emozioni provare di fronte al mistero di una mente che perde se stessa.

Flavio Pagano (Napoli, 1962), scrittore, giornalista ed ex editore. Come autore ha pubblicato venti libri fra romanzi e saggi, ed è tradotto nelle principali lingue. All’Alzheimer e al caregiving ha dedicato una trilogia: Perdutamente (Giunti, 2013), Infinito Presente (Sperling & Kupfer, 2017 – Mondadori 2018), Città senza mura(Fuorilinea, 2018). Ha vinto, fra gli altri, il Premio Elsa Morante (Ragazzi Ubriachi, Manifestolibri 2011), il Premio Selezione Bancarella Sport (Senza Paura, Giunti 2015), il Premio Palinuro, il Premio dell’Unione nazionale della stampa medicoscientifica italiana e il Premio di giornalismo Città di Furore. Alcune sue opere sono diventate spettacoli teatrali e ha scritto anche per la tv. È editorialista del Corriere del Mezzogiorno e di Donna Moderna. Suona il violoncello e il pianoforte. Ha giocato a rugby. L’Enciclopedia Treccani gli ha dedicato una voce.


stare in salute

Il Diabete


dalla stampa


Servizi

FISIOTERAPIA PER ESTERNI Presso la Residenza Sanitaria Assistenziale è attivo il servizio di fisioterapia per utenti esterni che garantisce le seguenti prestazioni:


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