vativi che garantiscono maggiore sicurezza. Ma
te “un leone” nel sentire una puntura nella pelle
il rispetto va esercitato anche nei confronti del
o nel veder scorrere il proprio sangue. Insomma:
proprio fisico e della propria intelligenza. Niente
tu, quando l’alba filtra in lama di luce a recidere
sfide sciocche o fuori luogo, ma molta “educazio-
la notte e il gelo appanna il pensiero, hai mai
ne” mentale e fisica, sviluppo di una vera armonia
provato paura? E hai mai pensato alla disgrazia,
interna, che alimenta la preparazione e la sempre
alla morte, a raggiunge il tenebrore dove regna
più esatta consapevolezza della propria forza e dei
colei che tiene la falce e recide i fili del tempo?
propri limiti.
Non vorrei sorprendervi, ma io ho sempre paura,
Visto che siamo presso la sede Avis e abbiamo
sarebbe sciocco negarlo. E se debbo dire la ve-
appena salutato alcuni avisini impegnati nel ge-
rità, è la stessa “paura” che proverei se dovessi infilare un ago per una donazione. Si tratta allora di intendersi sul significato da assegnare al termine paura. Io la provo come continuo paragone con quel che sto facendo, come modo per essere sempre sensibile e attento, connesso a quel che mi circonda. E la paragono al mio grado di preparazione, di condizione psico–fisica. La paura allora come una sorta di “dialogo” fra me, la mia volontà e le condizioni in cui mi trovo. Certo, quando le condizioni sono critiche, occorre anche fortuna: il 23 settembre del 2012 sono sopravvissuto ad una valanga sul monte Manaslu; sono sopravvissuto con l’amico Cristian Gobbi, mentre Alberto Magliano, alloggiato nella tenda vicina è estratto ormai privo di vita dalla massa di neve che ci aveva investito.
sto della generosità del dono di sangue, ne ap-
Si intravede negli occhi di Mondinelli muoversi la
profitto per farti una domanda forse inattesa, o
gibigiana dei ricordi più dolorosi.
forse per te superflua.
Inevitabile. Come inevitabile è il tema dell so-
Qualche giovane donatore a volte esprime un cer-
lidarietà praticata dagli avisini, esercitata con
to timore nell’avvicinarsi al dono, dichiara di ave-
slancio, attenzione alle condizioni di sicurezza
re “paura” di un ago o di non essere propriamen-
sanitaria, apertura alla comunità, mi pare sia
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