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IN FASE DI APPROVAZIONE QUATTRO DECRETI SULLA COMMERCIALIZZAZIONE DI INSETTI EDIBILI

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annuario

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Dopo l’ok della Commissione europea, con i 4 regolamenti adottati tra il 2021 e il 2022, sono in via di emanazione i decreti interministeriali che già dopo l’intesa in Conferenza Stato-Regioni, contengono specifiche indicazioni da riportare in etichetta per tutti i prodotti e preparati destinati al consumo umano ottenuti tramite l’utilizzo di Acheta domesticus (grillo domestico), larva di Tenebrio molitor (larva gialla della farina), larva di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) e Locusta migratoria. Sulle etichette di tali prodotti dovrà comparire sia la dicitura scientifica sia quella italiana e il Paese di provenienza della larva. Inoltre la presenza di insetti dovrà comparire bene in vista non solo nell’elenco degli ingredienti ma anche nel “campo visivo principale”, ossia nel lato in vista del bancone del supermercato, “per mettere in condizione il consumatore di effettuare acquisti consapevoli”. Per salvaguardare il 100% made in Italy, sarà vietato usare questi ingredienti per la realizzazione di prodotti tipici italiani con la pizza o la pasta. Il controllo dei Nas garantirà il rispetto delle nuove regole.

MARCHE, “SI-RIPARTE” DÀ IL VIA ALLA DIGITALIZZAZIONE DELLA FILIERA CEREALICOLA BIO

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Ilprogetto si chiama “Si-Riparte” e punta a introdurre tecnologie digitali nelle aziende cerealicole delle Marche. Una ventina quelle inizialmente coinvolte. L’obiettivo è arrivare in tre anni a un prototipo innovativo per una digitalizzazione rapida ed economica delle imprese e coinvolgere più aziende. La cooperativa Montebello è l’azienda capofila in qualità di referente dei produttori bio, insieme all’Università Politecnica delle Marche, partner scientifico, ad Apra Vargroup company, partner tecnologico, e al Consorzio Marche Biologiche che divulgherà obiettivi e risultati. Il progetto si basa su tecnologie semplici che potranno essere utilizzate da ogni impresa agricola per tante attività, dal monitoraggio dei campi alla tracciabilità. In particolare i dati raccolti saranno utili a tutta la filiera e andranno ad alimentare un sistema di supporto alle decisioni.

“TROPPO GRANO DALL’UCRAINA” E L’UE RISARCISCE POLONIA, BULGARIA E ROMANIA

Dopo le proteste degli agricoltori polacchi, bulgari e romeni, contro le tonnellate di grano, mais, colza e girasole a basso costo che sono arrivati nei loro mercati in seguito alla creazione dei cosiddetti “corridoi di solidarietà”, l’Unione europea risponde con un risarcimento milionario. A inizio di aprile, infatti, il commissario Ue all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha stabilito lo stanziamento europeo di 56 milioni di euro a titolo di risarcimento per gli agricoltori polacchi colpiti, che dovranno essere ripartiti insieme a Sofia e Bucarest. Per Michał Kołodziejczak, fondatore del maggior movimento dei produttori polacchi, AgroUnia, la cifra erogata non è sufficiente a risarcire le perdite accumulate. Servirebbero almeno 8/10 miliardi di euro.

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