Six memos - Liberascienza rilegge le Lezioni Americane

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[Tr]ick or [tr]uth

simmetria (dal greco, syn, insieme, e mètron,

Alessandra Maisto

ossia dalla possibilità di misurare con un modulo

misura) nasce secondo Vitruvio dalla proporzione, ogni singolo elemento e l’insieme di tutti gli

Quando dormo molti sogni /esco in strada con gli occhi aperti /che

elementi dell’opera. L’euritmia (dal greco, eu, bene,

conservano ancora /la loro traccia e la loro certezza.1

e rythmòs, proporzione) è la proprietà che

Il 5 dicembre dell’anno appena conclusosi è scomparso un famoso architetto brasiliano, Oscar Niemeyer, vincitore del premio Pritzker nel 1988, fervente sostenitore della centralità dell’uomo nell’architettura. Niemeyer, parlando della bellezza in architettura, scrive:

conferisce gradevolezza alla disposizione delle parti tra loro e rispetto all’insieme. Potremmo quindi dire che simmetria ed euritmia definiscano da un punto di vista rispettivamente quantitativo e qualitativo la bellezza di un manufatto. Ma allora la bellezza in composizione è solo una questione di misura, di giusta alternanza di pieni e di vuoti? In una parola,

“[…] quando la forma crea bellezza essa ha nella

bellezza è sinonimo di esattezza? L’occhio umano,

bellezza la propria giustificazione.”2

nella sua finitezza, è capace di riconoscere la

Per quanto si disquisisca sull’importanza di valori altri rispetto alla bellezza, meno caduchi, e per quanto si tenda a guardare con maggior rispetto agli architetti che fanno della funzione il proprio stendardo, sarebbe ipocrita negare la propensione dell’occhio umano a soffermarsi su forme gradevoli, perché in fondo “noi cerchiamo la bellezza ovunque”3. Diventa così inevitabile chiedersi come sia possibile definire la bellezza in architettura, e per fortuna non dobbiamo risolvere questa annosa questione da soli, poiché ci viene incontro l’architetto romano Vitruvio, le cui teorie, per

perfezione geometrica e percepirla come bellezza? Truth becomes Trick La retina è il mezzo tramite cui l’ambiente esterno dialoga con la psiche umana, in quanto il primo sollecita la retina che manda stimoli alla seconda, la quale elabora così le immagini. Accade però talvolta che queste immagini non corrispondano a quelle reali, e in questo caso si parla di illusioni ottico-geometriche. Riguardo l’origine di queste illusioni, che hanno suscitato la curiosità di moltissimi studiosi, non si hanno grandi

quanto elaborate nel sec. I a.C., ne fanno tutt’oggi il più grande teorico dell’architettura di tutti i tempi. Nel suo De Architectura, scritto intorno al 15 a.C., Vitruvio afferma: “Haec autem ita fieri debent, ut habeatur ratio, firmitatis, utilitatis, venustatis.4” E nel definire proprio la venustas introduce due concetti ancora oggi fondamentali nella composizione, ossia simmetria ed euritmia. La

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