Noi Credevamo di Mario Martone

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noi credevamo 15 aprile: Mazzini fonda a Berna la Giovine Europa. 12 giugno: Giuseppe Garibaldi è condannato a morte in contumacia per cospirazione rivoluzionaria.

1835 Maggio: nel Ducato di Modena si scatena una repressione contro gli affiliati alla Giovine Italia.

1837 15 gennaio: costretto ad abbandonare la Svizzera, Mazzini raggiunge Londra.*

1841 Agosto/settembre͗ Ăůů͛ ƋƵŝůĂ ů͛ĞƐĞƌĐŝƚŽ ďŽƌďŽŶŝĐŽ ƌĞƉƌŝŵĞ ƵŶ͛ŝŶƐƵƌƌĞnjŝŽŶĞ ƉŽƉŽůĂƌĞ ŐƵŝĚĂƚĂ ĚĂůůĂ ƐŽĐŝĞƚă clandestina Riforma della Giovine Italia. La polizia pontificia smantella società segrete operanti a Bologna e nelle Marche.

1843 Agosto͗ ĐŽůůĞŐĂŵĞŶƚŝ ĐŽƐƉŝƌĂƚŝǀŝ ƚƌĂ ^ĂůĞƌŶŽ Ğ ŽůŽŐŶĂ ƐŽŶŽ ƐĐŽƉĞƌƚŝ Ğ ĚƵƌĂŵĞŶƚĞ ƌĞƉƌĞƐƐŝ ĚĂůů͛ĞƐĞƌĐŝƚŽ borbonico e da quello pontificio.

1844 Marzo/luglio͗ ůĂ ŶŽƚŝnjŝĂ Ěŝ ƵŶ͛ŝŶƐƵƌƌĞnjŝŽŶĞ Ă ŽƐĞŶnjĂ ;ϭϱ ŵĂƌnjŽͿ͕ ŝŶ ƌĞĂůƚă ƐƵďŝƚŽ ƐŽĨĨŽĐĂƚa nel sangue, trae in inganno i fratelli Attilio ed Emilio Bandiera, ex ufficiali della Marina austriaca, che il 16 giugno sbarcano con diciannove compagni sulle coste calabre, presso Crotone. Sopraffatti dalla milizia borbonica sono processati e fucilati.

1845 Settembre: cospiratori mazziniani si impadroniscono del comune di Rimini: le truppe pontificie entrano in città e catturano la maggior parte dei rivoltosi.

1846 17 giugno: è eletto Papa, con il nome di Pio IX, il cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti. Le prime ĚŝƐƉŽƐŝnjŝŽŶŝ ĚĞů ŶƵŽǀŽ ƉŽŶƚĞĨŝĐĞ ;ƐƵ ƚƵƚƚĞ ů͛ĂŵŶŝƐƚŝĂ ŐĞŶĞƌĂůĞ ƉĞƌ ĐŽŶĚĂŶŶĂƚŝ ĞĚ ĞƐƵůŝ ƉŽůŝƚŝĐŝͿ ĂĐĐĞŶĚŽŶŽ ůĞ speranze dei patrioti italiani.

1847 1° settembre͗ ŝŶƐƵƌƌĞnjŝŽŶŝ ĐŽƐƚŝƚƵnjŝŽŶĂůŝƐƚĞ Ă DĞƐƐŝŶĂ Ğ ZĞŐŐŝŽ ĂůĂďƌŝĂ͕ ƌĞƉƌĞƐƐĞ ĚĂůů͛ĞƐĞƌcito borbonico.

1848 1 gennaio: i milanesi attuano uno sciopero del lotto e del tabacco per ridurre gli introiti fiscali austriaci. 12 gennaio: iŶŝnjŝĂ ƵŶ͛ŽŶĚĂƚĂ Ěŝ ƌŝǀŽůƚĞ ŝŶ ^ŝĐŝůŝĂ: Ferdinando II invia un robusto contingente militare. 27 gennaio: a NaƉŽůŝ Ɛŝ ƐǀŽůŐĞ ƵŶ͛ŝŵƉŽŶĞŶƚĞ ŵĂŶŝĨĞƐƚĂnjŝŽŶĞ ƉĞƌ ŽƚƚĞŶere la costituzione: Ferdinando II ĂĐĐŽŶƐĞŶƚĞ͘ >͛ĞĐŽ ĚĞůůĂ ĐŽŶĐĞƐƐŝŽŶĞ Ɛŝ ĚŝĨĨŽŶĚĞ ŝŶ ƚƵƚƚĂ /ƚĂůŝĂ͕ ŵĂ ŝ ƌŝǀŽůƵnjŝŽŶĂƌŝ siciliani non si accontentano e respingono la Carta. Intanto focolai insurrezionali si diffondono in tutta Europa. A Parigi scoppia la rivoluzione. Dalla Toscana al Piemonte allo Stato della Chiesa, i regnanti italiani, sotto pressione, concedono la costituzione. 4 marzo: Carlo Alberto emana lo Statuto Albertino. Quando scoppia la rivoluzione a Vienna, insorgono anche Venezia e Milano. 18-22 marzo͗ ůĞ ͞ ŝŶƋƵĞ ŐŝŽƌŶĂƚĞ͟ Ěŝ DŝůĂŶŽ͘ 'ůŝ ŝŶƐŽƌƚŝ costringono gli austriaci a ritirarsi. 19 marzo: Carlo Alberto ammassa le truppe piemontesi al confine con la Lombardia. 23 marzo: il Piemonte dichiarĂ ŐƵĞƌƌĂ Ăůů͛ ƵƐƚƌŝĂ͘ ů͛ŝŶŝnjŝŽ ĚĞůůĂ / ŐƵĞƌƌĂ Ě͛ŝŶĚŝƉĞŶĚĞŶnjĂ͘ Il granduca di Toscana invia truppe in sostegno degli insorti nel Lombardo-Veneto e del Piemonte; il Papa autorizza la partenza verso nord di truppe volontarie comandate da Giovanni Durando, purché tutelino i confini pontifici; battaglioni di volontari provengono da tutte le regioni italiane.

8 crediti non contrattuali


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