Algebar numero 1

Page 16

Donne e Islam

l’Iran degli ayatollah e la Turchia di Erdogan Monica Callegher La narrazione occidentale vuole la donna musulmana assoggettata, passiva, inerme di fronte ad un sistema di valori che non la considera alla stregua dell’uomo e ad un gioco di forze che ne esclude l’autodeterminazione. Questa prospettiva dimentica da una parte l’eterogeneità all’interno dell’Islam e il fatto che in Paesi a maggioranza musulmana vi siano esperienze laiche e dall’altra chiude alla comprensione del dibattito, vivissimo, interno alla galassia Islam. Il primo distinguo da fare è quello tra il femminismo occidentale e quello musulma16

no. Il femminismo occidentale è stato dapprima quello liberale, poi si è legato e slegato e ancora legato ai socialismi, è diventato post coloniale, radicale, ma ha sempre guardato con distanza e un certo sospetto alla religione, in particolare quella cattolica. La dimensione totalizzante del messaggio coranico rende invece inscindibile a livello ontologico la sfera privata da quella pubblica e conduce alla produzione di un pensiero femminista che non può prescindere dal Libro, semmai da questo prendere abbrivio per la costruzione di una propria via all’affermazione dei diritti della donna.

Il primo distinguo da fare è quello tra il femminismo occidentale e quello musulmano.

Un argomento spesso utilizzato dalle femministe musulmane è che proprio il Corano sia portatore di un messaggio egalitario, distorto dall’uomo nel tempo, attraverso interpretazioni che escludevano la donna dalla vita attiva. Il Fiqh¹ del Sadd al-Dharai’ che limita la libertà delle donne a tutela del bene comune (maslaha), considerandole pericolose per la carica seduttiva


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.