La citta che vorrei ite

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LA CITTÀ CHE VORREI.

La città che vorrei è una vera e propria utopia che molto probabilmente non si realizzerà mai. Lasciamo da parte i libri di fantascienza, macchine volanti e miniere piene d'oro, la città ideale dovrà rispondere semplicemente alle esigenze di ogni singolo cittadino e solo così sarà perfetta. Ritengo che nel mondo non ci sia ancora una città ideale, ma probabilmente prendendo un elemento positivo da ogni stato, si potrebbe realizzare questo progetto. Ad esempio: i mezzi trasporto della Gran Bretagna, le scuole della Svezia, l'integrazione degli Stati Uniti, la sicurezza della Norvegia, i paesaggi naturali dell'Italia. Ogni cittadino dovrà trovarsi a suo agio e disporre di tutti servizi necessari per un ottimale sopravvivenza in modo eguale, il tutto dovrebbe essere supervisionato da persone competenti, oneste e molto organizzate, che mettano in atto le loro promesse. Questi servizi dovrebbero essere migliorati avanzando con il tempo per evitare che vengano abbandonati a se stessi, indi per cui bisognerebbe essere disposti a nuovi orizzonti e guardare positivamente qualsiasi tipo di innovazione. Alla base della città ideale è necessario inoltre avere un benessere economico per permettere il finanziamento di nuove opere o di ristrutturazione di quelle vecchie. Una città ideale deve poi stimolare la creatività delle persone e invogliarle a coltivare nuovi interessi. Promuoverei dunque corsi di lingua, di informatica, di design, di arte e diverse discipline sportive. Per agevolare la partecipazione sarà importante realizzare una fitta rete di trasporti pubblici gratuiti e veloci che tocchino tutte le aree della città. Inoltre nella vita ideale è necessario che tutti abbiano un lavoro per evitare furti o atti criminali. Allo stesso modo per mantenere la città fiorente, bisognerebbe investire sui giovani che rappresentano il futuro. Costruirei dunque scuole moderne e all'avanguardia, con laboratori nuovi ed efficienti, in cui ognuno possa seguire lezioni che più lo appassionino oltre ad una cultura di base. All'interno dell'orario scolastico, inserirei ore di volantinaggio o di mansioni alla portata di qualsiasi ragazzo senza avere specifici requisiti. In tal modo i ragazzi saranno stimolati ad essere molto più organizzati e disponibili ad aiutarsi fra di loro, nonché si preparerebbero al duro mondo del lavoro. Per quanto riguarda la partita fisica mi piacerebbe una città con grande spazi verdi , in cui ci siano molti luoghi di ritrovo e tutti i quartieri siano vicini al centro della città. Cosicché la gente possa partecipare maggiormente alla vita cittadina con piste ciclabili e itinerari culturali.


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