l’anfiteatro campano
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1 biglietteria / accoglienza 2 edificio a otto lati con fontana monumentale al centro (ninfeo, II secolo d.C.)
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resti dei muri della cavea del primo anfiteatro, dove si esibì Spartaco, spianati nel corso della sistemazione della piazza davanti all’Anfiteatro Campano
4 grande porticato doppio con colonnato all’interno. Ripercorreva l’intero lato est della piazza (I-II secolo d.C.) 5
accessi principali all’arena, alle due estremità dell’asse maggiore (porte Iovia e Libitina, utilizzate rispettivamente per i vincitori e per i vinti)
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piano dell’arena, più basso rispetto alle gradinate per motivi di sicurezza. Attraverso le botole salivano dai sotterranei le bestie per gli spettacoli e gli allestimenti delle grandiose evocazioni mitologiche (le silvae)
7 I sotterranei (carceres) avevano un sistema di smaltimento delle acque, stalli per le bestie e macchine elevatrici 8
Grande cisterna a due navate con copertura a volta. Raccoglieva l’acqua piovana e dell’acquedotto e costituiva il deposito per i giochi d’acqua nell’arena e le aspersiones con profumi sulle gradinate
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La facciata esterna si elevava su quattro ordini di arcate in calcare del Tifata. Teste di divinità erano al centro di ciascun arco e nei fornici erano installate statue. Le decorazioni risalgono al II secolo d.C.
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Museo del Gladiatore. Sono esposti il plastico dell’anfiteatro e i rilievi che decoravano le transenne delle gradinate. Diorama con ricostruzione di un combattimento tra gladiatori
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Grande piscina (natatio; 68x30 metri), con due absidi alle estremità e sedili all’interno, per le esercitazioni atletiche. Per la visita: usciti dal sito, l’accesso è al Parco Urbano alle spalle dell’anfiteatro