4.2 Incertezza del risultato analitico microbiologico
Nelle prove microbiologiche la variabilità dei fattori non sempre consente una stima rigorosa dell’incertezza di misura come stabilito dalla UNI CEI ENV 13005:2000; questi casi sono considerati nella UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 p.to5.4.6.2., ed il concetto è ulteriormente ribadito dalla linea guida EA-04/10 rev.02 p.to5.2 Di seguito sono riportati indicazioni ed esempi relativi ai criteri e alle modalità da adottare per stimare l’incertezza di misura da associare ai risultati di prove quantitative. Il Laboratorio può decidere, se non altrimenti specificato dal metodo o in altri documenti a carattere cogente, di stimare l’incertezza di misura come intervallo di fiducia calcolato applicando uno dei seguenti criteri: 1. Incertezza (intervallo di fiducia) stimata sulla base della distribuzione di Poisson (campo di misura 1-10 UFC/piastra) 2. Incertezza (intervallo di fiducia) stimata sulla base della distribuzione di Poisson approssimata alla normale (campo di misura 15-300 UFC/piastra) 3. Intervallo di fiducia stimato con le formule riportate nella ISO 7218:1996 4. Incertezza nei prodotti destinati al consumo umano ed animale e nei campioni ambientali secondo la ISO/TS 19036:2006 + ISO 19036:2006/Amd 1:2009 5. Incertezza nelle acque secondo la ISO 8199:2005 4.2.1 Incertezza (intervallo di fiducia) stimata sulla base della distribuzione di Poisson (campo di misura 1 – 10 UFC/piastra)
4.2.1.1 Conteggio e stima dell’intervallo di fiducia a seguito della semina su piastra di un campione con esecuzione di n.1 prova singola. Il risultato è ottenuto applicando la tabella di Poisson (vedi tabella n.2 al capitolo Tabelle) Intervallo di fiducia al Inferiore Superiore
Intervallo di fiducia al Inferiore Superiore
Matrice
N. piaste inoculate
Conteggio (UFC/piastra)
A
1
3
<1
7
<1
9
B
1
5
2
12
1
14
C
1
7
3
14
2
17
D
1
14
8
24
6
27
a) campioni liquidi: se i dati riportati provengono da prove microbiologiche eseguite su campioni liquidi analizzati tal quale, il risultato numerico del conteggio ed i limiti dell’intervallo di fiducia rappresentano rispettivamente la “concentrazione” e “l’incertezza di misura”, per mL, dei microrganismi nel campione di prova da riportare nel Rapporto di Prova. Se nella piastra seminata non viene evidenziata la crescita di alcuna colonia, nel Rapporto di Prova esprimere si esprime il risultato come <1 UFC/mL, senza indicare i limiti dell’intervallo di fiducia, ipotizzando che il valore di 1 UFC rappresenti il limite di rivelabilità di conteggio in un mezzo colturale solido. b) campioni solidi: se i dati riportati provengono da prove microbiologiche eseguite su campioni solidi dei quali, necessariamente, prima della semina, è stata predisposta una sospensione iniziale, occorre tenere conto del fattore di diluizione riferito a tale sospensione, nell’esprimere il risultato finale.
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