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Verifiche ispettive presso stabilimenti a rischio di incidente rilevante Stabilimenti di Soglia Superiore Stabilimenti ispezionati
Tipologia attività
Contenuti del Sistema di Gestione della Sicurezza oggetto di “misure integrative” D.Lgs. 105/2015
Provincia 1
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Eni S.p.A. Calenzano
Deposito oli minerali
FI
Icap Sira chemicals and polymers S.p.A.
Industria chimica
FI
Nuova Solmine S.p.A.
Industria chimica
GR
Cheddite Italia srl
Deposito esplosivi
LI
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Costiero Gas S.p.A.
Deposito GPL
LI
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Depositi costieri del Tirreno srl
Deposito prodotti chimici e petrolchimici
LI
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Neri Depositi (ex D.o.c. S.p.A.)
Industria chimica
LI
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OLT - Offshore LNG Toscana
Rigassificatore metano liquido
LI
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Uee Italia srl (ex Cheddite)
Deposito esplosivi
MS
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Toscochimica S.p.A.
Deposito prodotti chimici
PO
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Vincenzini snc
Deposito di fitofarmaci
SI
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DESCRIZIONE L’indicatore rappresenta gli esiti delle ispezioni effettuate nel 2017 dalle Commissioni ispettive - costituite da ARPAT, INAIL e VVF (con compiti di coordinamento) - presso gli stabilimenti rientranti nel campo di applicazione degli art. 13 e 15 del D.Lgs. 105/2015 o di Soglia Superiore. Le caselle spuntate nella tabella indicano che al Gestore dello stabilimento sono state richieste, relativamente al corrispondente punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, “misure integrative”, ovvero sono state impartite prescrizioni da parte dell’autorità competente a seguito di controlli effettuati ai sensi dell’articolo 27 (Ispezioni) del D.Lgs. 105/2015.
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MESSAGGIO CHIAVE Nell’anno 2017 sono stati oggetto di controllo n. 11 stabilimenti di Soglia Superiore, rispetto al totale di 26 stabilimenti attivi, in linea con le previsioni del Programma delle Ispezioni, tenendo conto che l’attività, dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 105/2015, è andata a regime nel 2017. Le attività hanno evidenziato che i Gestori hanno adottato un Sistema di Gestione per la Sicurezza per la Prevenzione degli incidenti rilevanti che risponde sostanzialmente ai requisiti di Legge, e lo mantengono attivo. COSA FA ARPAT Il personale di ARPAT è individuato come componente delle Commissioni ispettive incaricate della conduzione delle Verifiche Ispettive dei SGS e nelle Istruttorie dei Rapporti di Sicurezza (RdS) disposti dall’autorità competente (Comitato Tecnico Regionale – Direzione Regionale VVF della Regione Toscana) ai sensi dell’articolo 27 del D.Lgs.105/2015. Le Commissioni ispettive sono costituite da funzionari e dirigenti appartenenti al CNVVF, INAIL, oltre che ARPAT, coordinati di norma dal componente VVF. ARPAT ha eseguito i controlli 2015-2017, insieme a INAIL e VVF, sulla base del Programma annuale delle ispezioni predisposto dal Ministero dell’Interno, che si è avvalso del Comitato Tecnico Regionale dei VVF della Toscana, ai sensi dell’art.27 del D.Lgs. 105/2015. La frequenza delle ispezioni è stabilita in base alla valutazione sistematica dei pericoli di Incidente Rilevante legati ai singoli stabilimenti (criterio RISK BASED), Gli stabilimenti di Soglia Superiore sono controllati con una frequenza almeno triennale.
Note Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo 26.6.2015 n. 105 di recepimento della Direttiva 2012/18/UE “Seveso III”, sono stati riclassificati in Stabilimenti di Soglia Superiore (SSS) e Stabilimenti di Soglia Inferiore (SSI), in funzione della natura e del quantitativo di sostanze pericolose detenute. Ispezioni ai sensi dell’art.27 del D.Lgs.105/2015, volte ad accertare l’adeguatezza della Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti posta in atto dal Gestore e del relativo Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) e dei sistemi tecnici adottati per prevenire gli incidenti rilevanti e mitigarne le conseguenze; istruttorie tecniche del Rapporto di Sicurezza (RdS), ai sensi dell’art.17 e secondo le modalità definite nell’allegato C del D.Lgs. 105/2015, per accertare e verificare l’idoneità dell’analisi dei rischi presentata nel RdS e le relative misure di sicurezza adottate per prevenire gli incidenti rilevanti o limitarne le loro conseguenze. Dati anni precedenti Annuario dei dati ambientali ARPAT 2018