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Qualità delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile
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DESCRIZIONE Le acque dei corpi idrici monitorati sono classificate in categorie di livello qualitativo decrescente: da A1, A2, A3, fino a subA3 attraverso l’analisi di specifici parametri chimico-fisici. Le acque così classificate subiscono un trattamento di potabilizzazione adeguato alle loro caratteristiche, che è più o meno intenso a seconda della categoria di appartenenza.
MESSAGGIO CHIAVE Nel triennio 2015-2017 i risultati del monitoraggio hanno restituito il 17% dei punti classificati A2, il 51% A3 e il 32% subA3. Tuttavia, applicando la deroga* al superamento del parametro temperatura (soprattutto l’estate 2017 è stata particolarmente siccitosa), si ottiene il seguente quadro: 21% A2, 69% A3 e il 10% subA3.
COSA FA ARPAT ARPAT monitora lo stato della qualità delle acque superficiali destinate alla potabilizzazione attraverso una rete di monitoraggio composta da più di 100 stazioni localizzate in corpi idrici. Da questi vengono prelevate acque dai Gestori del servizio idrico, trattate presso impianti acquedottistici e immesse successivamente in rete.
*Deroga prevista dall’art. 8 lettera b) del D.Lgs 152/08
Esiti del monitoraggio 2015-2017
15
6
11
4
14
16
2
2 1
6 2 Arezzo
Firenze
1 Grosseto
4 Livorno
1 Lucca
5
6
7 1 Siena
3
2
3
2
Massa Carrara
Pisa
Pistoia
Prato
Proposta di classificazione dei corpi idrici della Toscana Categoria
A1*
A2
A3
subA3
* dal 2004 ad oggi nessun corpo idrico ha raggiunto la classificazione A1
Dati anni precedenti Annuario dei dati ambientali ARPAT 2018