Annuario dei dati ambientali 2017

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Biodiversità

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Specie

2012*

2013

2014

Squalo volpe (Alopias vulpinus)

2015

2016

TOTALE

2

3

1

1

5

8

2

3

5

1

Squalo volpe occhio grosso (Alopias superciliosus) Capopiatto (Hexanchus griseus)

2

1

Mako (Isurus oxyrinchus) Manta (Mobula mobular)

2

1

18

4

25

Verdesca (Prionace glauca)

6

11

9

13

39

Squalo elefante (Cetorhinus maximus)

2

2

Razza bianca (Rostroraja alba)

1

1

Totale complessivo

0

10

17

29

28

83

* Nel 2012 non sono stati segnalati eventi di cattura accidentale, avvistamento o spiaggiamento di grandi pesci cartilaginei in Toscana

Rilevamenti in Toscana nel 2016

2 Squalo volpe

5 Capopiatto

3 Mako

1 Squalo volpe occhio grosso

4 Manta

13 Verdesca

V

Approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/biodiversita

I dati sui grandi pesci cartilaginei provengono dall’attività di monitoraggio del progetto MEDLEM (Mediterranean Large Elasmobranchs Monitoring) che registra catture accidentali, avvistamenti e spiaggiamenti dei grandi pesci cartilaginei lungo le coste di tutto il Mediterraneo. Con il termine “grandi” il progetto si riferisce a squali con lunghezza totale maggiore di 1 metro oppure a razze e mante con una larghezza del disco maggiore di 1 metro. Negli ultimi 8 anni in Toscana si sono registrati 21 avvistamenti in mare (soprattutto a carico di esemplari di grandi dimensioni come lo squalo elefante, la manta o la verdesca), 7 spiaggiamenti e circa 50 catture accidentali. Gli attrezzi da pesca responsabili della cattura di questi pesci sono le reti da posta e a strascico (in 42 casi), ma anche la canna nelle battute di pesca sportiva d’altura (circa 15 casi) o il palangaro, con cui vengono principalmente catturate specie pelagiche come la verdesca e lo squalo volpe. Molto spesso comunque non si riesce a conoscere quale sia l’attrezzo da pesca responsabile della cattura di questi pesci. Da notare, per il 2016, un alto numero di verdesche di piccole dimensioni (60-80 cm) catturate alle Secche della Meloria e alle Secche di Vada; le dimensioni alla nascita per questa specie sono comprese tra 35 e 45 cm. L’apparente trend in crescita di segnalazioni di pesci cartilaginei di grandi dimensioni nella nostra regione non corrisponde a un loro reale aumento numerico bensì a una sempre crescente attenzione e sensibilità verso le problematiche legate allo sfruttameto e conservazione di questo gruppo di pesci. Ulteriori dati 2016 relativi alla biodiversità della fauna ittica non si discostano sostanzialmente da quelli pubblicati nelle edizioni precedenti dell’Annuario.

Annuario dei dati ambientali ARPAT 2017

MARE

Rilevamenti di grandi pesci cartilaginei in Toscana


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