Beatles 50

Page 10

interno_BEATLES50:Layout 1 10/10/13 12.30 Pagina 8

8

questa volta in aereo, per “fare la storia” dopo pranzo. Prima della registrazione, George Martin spiegò quali erano le sue intenzioni. «Se c’è qualcosa che non vi va, fatemelo sapere», disse. «Beh, tanto per cominciare», rispose George Harrison, «non mi va la sua cravatta». Ovviamente si trattava di una battuta, ma a quanto pare a George Martin non piacque molto (l’aveva appena comprata e ne andava particolarmente fiero). George Martin aveva pensato al brano How Do You Do It che riteneva “giusto” per loro... Peccato che i Beatles non fossero della stessa idea e quindi incisero una versione della canzone assolutamente scialba. «Vogliamo eseguire cose nostre», sentenziarono. «Se riuscite a scrivere cose altrettanto buone, fate pure», fu la risposta. (How Do You Do It, per la cronaca, fu incisa da un altro gruppo di Liverpool, Gerry & The Pacemakers, sempre della scuderia di Brian Epstein, in una sola seduta, e andò subito al numero uno delle classifiche). Bene, dopo la piccola “rivolta” e dopo un piatto di spaghetti – 3 scellini e 6 pence nel ristorante “Alpino” di Marylebone high street (che così si ritagliò qualche minuto di gloria nella storia della musica) – i Beatles tornarono negli studi per eseguire Love Me Do che, tra mugugni e rifacimenti, fu conclusa intorno alle 22, dopo aver ripetuto la canzone ben diciassette volte. Tra i meno convinti della seduta di prove del 4 settembre c’era proprio George Martin, che in particolare non aveva apprezzato la prova di Ringo alla batteria e per questo motivo prenotò un altro batterista, il trentaduenne Andy White, ben più esperto dei Beatles. Il povero Ringo deposto dal trono dopo appena una seduta venne relegato a suonare un tamburello. Ad oggi le due versioni di Love Me Do si distinguono l’una per la presenza del tamburello con White alla batteria e l’altra per l’assenza del tamburello con Ringo ai tamburi. Durante la stessa seduta i Beatles incisero anche PS I Love You, sempre con White alla batteria, mentre questa volta Ringo fu dirottato alle maracas! E provarono anche una versione di Please Please Me che venne subito abbandonata per essere ripresa successivamente. Il 2 ottobre i Beatles e Brian Epstein firmarono un nuovo contratto. A testimoniare la sottoscrizione, così come imponeva l’ordinamento giuridico, furono chiamati il padre di Paul e quello di George. I Beatles si obbligavano a prestare alla EMI, per cinque anni, la loro attività artistica. Il primo contratto, pertanto, sarebbe scaduto il 2 ottobre 1967, salvo la facoltà di rescissione con un preavviso di sei mesi. A Brian andava il 25% dei guadagni prodotti. Il 5 ottobre uscì il singolo Love Me Do/PS I Love You (Parlophone 45-R 4949). Fin dalle prime incisioni, come accaduto per Love me Do, i Beatles effettuavano le sedute di registrazione negli Abbey Road Studios. Gli studi di registrazione del colosso musicale EMI, al n. 3 di Abbey Road a St. John Wood, nel cuore di Londra, sono diventati famosi nel mondo intero in quanto, dal 1962 al 1970, furono la sede di quasi tutte la registrazioni dei Beatles. Furono ufficialmente battezzati “Abbey Road Studios” per la fama internazionale alla quale assursero nel 1969 a causa dell’omonimo album dei Fab 4: da allora l’attraversamento pedonale e l’entrata degli studi posta a pochi metri sono diventati un’icona per tutti i fan dei Beatles. Gli studi hanno una storia antecedente non meno gloriosa, anzi, se i Beatles hanno dato loro la fama, altri artisti di enorme importanza li avevano già ‘santificati’ in passato. Il muro di cinta dove migliaia di fan hanno lasciato la loro firma e altre scritte, a detta del vicepresidente degli EMI Studios Martin Benge è aumentato negli anni di diversi centimetri di spessore per i ripetuti lavori di tinteggiatura necessari più volte l’anno per la cancellazione delle scritte. La storia degli studi di Abbey Road inizia nel 1927, quando il capitano Osmond “Ozzy” Williams decise, inseguendo un sogno che accarezzava fin da bambino, di costruire un edificio adibito a studio di registrazione nel Nord-est di Londra; sfortunatamente il capitano morì prima di vedere realizzato il suo sogno. La EMI, storica proprietaria degli studi, venne fondata nel 1897 come The Grammophone Company a Londra; due anni dopo la compagnia acquistò il dipinto di Francis Barraud dal titolo His Master’s Voice e adottò immagine (il cagnolino Nipper) e titolo del quadro come marchio di fabbrica, marchio ancora usato ai giorni nostri per una delle etichette EMI, la HMV. Nel 1912 vennero inaugurate fabbriche in otto nazioni incluse Inghilterra e Russia, e aperti uffici di vendita in 12 città nel mondo; un sondaggio di quel periodo stimò che in un terzo delle case inglesi era presente un grammofono (naturalmente marca HMV). Il primo negozio HMV venne inaugurato, nel 1921, in Oxford Street dal compositore inglese Sir Edward Elgar. La prima session di registrazione nei nuovi studi, allora HMV Studios, ebbe luogo nel novembre del 1931


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.