INTIMATE NECESSITY
ARIANNA REGAGLIA
POLITECNICO DI MILANO SCUOLA DEL DESIGN CORSO DI LAUREA IN DESIGN DELLA MODA
INTIMATE NECESSITY // RELATORE: PROF.SSA MARIA GRAZIA SOLDATI // AUTORE: ARIANNA REGAGLIA // MATRICOLA: 870061 A.A. 2018/2019
// INTRODUZIONE
3
1
2
// ESTETICA E SAPORI
// INDOSSARE L’UNIFORME
// LA NUOVA MODA AMERICANA
7 CIBO E ARTE
14 LE UNIFORMI NEL FASHION
22 FUNZIONALISMO
8 FRANCO MADAMA 8 MASSIMO BOTTURA 9 ANDY WARHOL 10 BETH GALTON 10 TATIANA SHKONDINA 11 CIBO E MODA
15 ABITI DA LAVORO 16 CHEF 18 HOSTESS
24 MINIMALISMO 26 HELMUT LANG 28 JIL SANDER 29 CALVIN KLEIN 31 ARIAS NEW YORK
4
5 // BIBLIOGRAFIA E RINGRAZIAMENTI
// TESSUTI
// PROGETTO
36 TESSUTI DA CHEF
38 PROGETTO
68 BIBLIOGRAFIA
40 STATO DELL’ARTE
69 SITOGRAFIA
42 STATO DELL’ARTE
71 RINGRAZIAMENTI
44 MOODBOARD 46 CONCEPT 48 COLLEZIONE 50 FIGURINI E TECNICI 64 ACCESSORI
// CONCLUSIONI
// INTRODUZIONE Intimate Necessity nasce con la finalità di rivisitare il concetto di uniforme come espressione delle fasi evolutive dei bisogni umani. Il modello ispiratore è stato la piramide di Maslow che suddivide le necessità umane in cinque livelli, da quelle primarie, necessarie alla sopravvivenza, a quelle complesse di carattere sociale. La realizzazione dell’individuo avviene passando attraverso i vari stadi, che devono essere soddisfatti in modo progressivo. Il cibo è il primo dei bisogni fisiologici e come tale ha posto le basi per il mio progetto: si tratta infatti di una capsule collection womenswear e menswear destinata ad un pubblico di chef. Per la progettazione di queste uniformi, è stato necessario far riferimento ad un altro bisogno: quello di sicurezza e protezione; questi elementi infatti sono un’assoluta priorità nel campo della cucina, la divisa dev’essere realizzata in modo tale da garantire l’incolumità dello chef. Deve quindi avere un ridotto volume che non sia d’ingombro nel caotico ambiente della cucina e assicurare un più alto livello di sicurezza tramite l’utilizzo di materiali tecnici quali tessuti antimacchia, idrorepellenti, antitaglio e flame retardant. L’uniforme sposa a pieno l’esigenza di appagare anche i bisogni di appartenenza; è risaputo infatti che indossare una divisa sviluppa un senso di unità, non meno importante è il senso di prestigio che la divisa porta con sé, derivante da tutti i valori ad essa associati, tale aspetto riguarda le uniformi in tutti i settori. Si narra per esempio la storia di militari che, una volta terminata la guerra, continuavano ad indossarla con orgoglio per manifestare le proprie gesta. L’ uniforme, in quanto espressione di scelte e condotte impegnative, rappresenta anche un mezzo per soddisfare il bisogno di realizzare se stessi; il mio progetto si fonda proprio su questo principio, l’autorealizzazione, e presenta un design pulito e linee semplici per lasciare al soggetto la massima espressione di sé senza condizionamenti da parte delle sovrastrutture. Presenta quindi uno stile minimalista che riduce il superfluo a favore della vera essenza e della funzionalità, che viene assicurata oltre che dal punto di vista formale, da materiali di alto livello tecnologico che tramite finissaggi particolari - spalmature e spray – diventano particolarmente adatti all’ambiente della cucina. Questi tessuti sono poi abbinati ad un cotone elasticizzato che oltre ad essere traspirabile, garantisce praticità e comfort a chi lo indossa e rimanda inevitabilmente alla tradizione tessile della divisa. Non si tratta però di un minimalismo statico ma conserva al suo interno del movimento derivante dall’ispirazione rappresentata dalle divise delle hostess della compagnia aerea Emirates, che con le loro asimmetrie e i piping rossi, conferiscono una nuova forma a questo stile.
// ESTETICA E SAPORI Per motivi non ancora chiari, l’arte non viene formalmente ritenuta un bisogno umano, tuttavia è dimostrato come, fin dall’antichità. l’uomo abbia utilizzato la stessa come mezzo comunicativo per raccontare ed esprimere le proprie emozioni. Anche se indirettamente, l’arte circonda e permea il mondo in cui viviamo, rendendoci allo stesso tempo artisti e spettatori della realtà, soddisfando quello che è il bisogno umano di comunicare ed entrare in contatto con altri; basti a pensare ai visitatori di una mostra che, nonostante le differenze davanti alla stessa opera, vengono pervasi dalla stessa emozione o a dei giovani ad un concerto che, cullati dalle note gravi di un basso che suona la loro canzone, si relazionano con degli sconosciuti con cui creano un inconscio legame, dettato dal sentimento che li accomuna. Per non parlare degli artisti, che sfruttano, questa volta in modo diretto, l’arte in ogni sua forma per esprimere al meglio la propria essenza e riferire ciò che a parole non sarebbe possibile dire. L’ arte è quindi al pari del cibo una necessità, un bisogno, se l’uno nutre il corpo, l’altro è il nutrimento dell’anima.
Hands’ sculpture, unkown
1 .1 CIBO E ARTE Il cibo ha sempre avuto
una banana come
un ruolo e un posto
copertina dell’album dei
nell’arte fin dal passato,
Velvet Underground &
possiamo notarlo
Nico e crea le serie di
protagonista nelle
Campbell’s Soup, Tom
nature morte e sfondo
Wesselmann in Still Life
nelle scene religiose.
#30 rappresenta, con
Un tempo gli alimenti,
varie tecniche, tutti gli
anche se potevano
alimenti che si trovano
avere significati
nella dispensa della
simbolici, come il
famiglia ideale, mentre
rimando del pane
Claes Oldenburg, con
all’Eucarestia o della
le sue “sculture molli”
Melagrana alla fedeltà
di vinile imbottito che
coniugale, rimanevano
rappresentano cibi di
autentici, mantenevano
largo consumo, diventa
la loro natura senza
il vero gastronomo della
decontestualizzazioni.
pop art.
È nell’arte
Anche l’arte povera
contemporanea che
subisce questo trend,
il cibo assume per
esso ispira Piero Gilardi
la prima volta un
nella realizzazione dei
significato diverso:
suoi “tappeti natura”
basti pensare al “Busto
che ripropongono
di donna” di Dalì, che
orti o sottoboschi nei
ha pannocchie al
quali crescono frutti
posto dei capelli e
e ortaggi, dall’aspetto
porta una baguette
invitante ma che si
come copricapo,
rivelano immangiabili.
oppure alla mela di
Nino Migliori intrappola
Magritte, ma è nella
nel cellophane vegetali
pop art che i generi
e il belga Marcel
alimentari raggiungono
Broodthaers usa il
il massimo della
piatto nazionale, le
popolarità.
cozze, per ironizzare
Andy Warhol sceglie
sullo Stato.
9 / INTIMATE NECESSITY
1 .1 .1 FRANCO MADAMA
1 .1 .2 MASSIMO BOTTURA
Franco Madama è uno chef stellato emiliano, che
Lo chef stellato Massimo Bottura è
vanta una cucina fortemente creativa, basata su
conosciuto per le sue rivisitazioni della
materie prime di grande qualità.
cucina tradizionali ispirate dall’arte
Lo chef, appassionato di Action Painting, tramite la
contemporanea: esprime la sua creatività
visual art ricca di gusto, realizza piatti che possono
in modo sperimentale e concettuale.
essere paragonati ad opere d’arte.
E’ noto il legame che da sempre questo
‘’L’idea dei quadri - ha raccontato - è iniziata a
professionista ha con il mondo dell’arte,
Parma, grazie a scambi culturali e persone che mi
egli infatti è un grande collezionista ed
hanno ispirato, e tuttora conserva l’idea del gioco e
è un sostiene la funzione dell’arte come
della convivialità. Si tratta di lavori di arte materica
strumento per stimolare il pensiero.
in cucina non unici e irripetibili, ma, come del resto
I suoi piatti prendono ispirazione da
avviene nella musica, di piatti che si rinnovano
artisti come: Francesco Vezzoli, Carlo
giorno dopo giorno, dopo essere assimilati’’.
Benvenuto, Pistoletto, Maurizio Cattelan,
Madama basa il suo lavoro sulla trasposizione
e poi Gavin Turk e Damien Hirst, a
delle emozioni provate, dei ricordi in un linguaggio
quest’ultimo ad esempio si deve una
materico, adatto alla cucina.
delle più celebri creazioni dello chef:
Lo chef racconta una sua esperienza: «Una
“Beautiful Psychedelic Spin-painted
mattina, all’alba, stavo facendo un’escursione
veal, not fame grilled!”caratterizzato da
sul ghiacciaio dell’Ortles. In alto i raggi del sole
macchie di colori brillanti, un piatto che
illuminavano una parete di roccia bagnata.
cerca di conversare direttamente con
Era accecante, una sensazione estrema. Poi il
la parte più nascosta, atavica, basica
ghiacciaio si è illuminato e la parete è diventata
dell’uomo tramite le materie utilizzate
arancione. E sullo sfondo un cielo di un blu cobalto
infatti il carbone e la carne quai cruda
intenso. È stata un’emozione fortissima. E in quel
rimandano al primordiale, alla vera natura
momento ho pensato a trasformarla in un piatto.
dell’uomo.
Così è nato un risotto con un erborinato blu di
“Camouflage: A Hare in the Woods”
Bagnoli, mostarda di agrumi, cavolo cappuccio di
è ispirato invece a Pablo Picasso e al
varietà diverse e mirtilli. Da lì estraggo il colore per
cubismo riconosciuto nei colori di un
le “pennellate”».
camion militare.
Ma la cucina di Madama va ben oltre a ciò che
Tuttavia, Bottura non si definisce un
è visibile, piatti come “suoni di bosco” si ispirano
artista, ma un artigiano, in quanto il primo
infatti ai rumori della natura e cercano di riprodurli
obiettivo nel suo campo dev’essere
tramite le materie prime, le sue ricette mirano
quello di preparare del buon cibo, non
ad un equilibrio finale del gusto, senza contrasti
la libertà in senso assoluto, senza però
estremi per sorprendere, solo una grande
dimenticarsi di esplorare continuamente
ricercatezza ed armonia.
e sperimentare.
Campbell’s Soup Cans, Andy Wharol, 1962
1 .1 .3 ANDY WARHOL Anche Andy Warhol, come detto precedentemente, subisce il fascino del cibo nella sua arte. L’artista decide di rappresentare cibi di largo consumo, già preconfezionati e diretti alle masse, ma il motivo di questa scelta tutt’oggi non è chiaro: c’è chi sostiene che con queste opere abbia voluto porre l’attenzione sui gusti ormai stadardizzati degli americani, e chi sostiene invece che volesse rendere la pop art e questi dipinti accessibili a tutti, proprio come gli alimenti da lui rappresentati. Il più famoso è senz’altro la Campbell’s Soup che Warhol ripropone in numerosissime versioni che differiscono solo per qualche piccolo dettaglio. Altri esempi sono le bottiglie di coca cola e la banana di copertina dell’album dei Velvet Underground & Nico. Interessante è notare come l’artista sembra spogliare i suoi soggetti di qualsiasi significato comunicativo, dimostrando così la sua totale indifferenza e allo stesso tempo continua a ripetere più volte gli stessi soggetti con un meccanismo simile a quello delle pubblicità dove lo spettatore viene costantemente bombardato dagli stessi stimoli, in modo tale da essere colpito in modo subliminale e innescare il meccanismo del riconoscimento, che è il metodo con cui le masse manifestano le proprie scelte e preferenze.
11 / INTIMATE NECESSITY
1 .1 .4 BETH GALTON Beth Galton è una fotografa statunitense specializzata in fotografie di cibo e still life. La sua attenzione ai dettagli e il forte senso della luce e della composizione le hanno permesso di acquisire una lista di clienti degni di nota e di lavorare per molte delle principali agenzie pubblicitarie, società di design e riviste in tutto il mondo. Molti dei progetti personali di Beth hanno vinto numerosi premi durante la sua carriera. Degna di nota è la serie Cut Food che ha ottenuto numerosi riconoscimenti: a Galton ha fotografato prodotti di consumo quotidiano tagliati a metà, dando vita ad uno still life insolito ma dal grande impatto visivo. Successivamente la fotografa ha creato una serie di opere fatte di cibo che si ispirano a varie tecniche pittoriche e si focalizzano principalmente sulle texture. I quadri da cui prende spunto sono quelli di Mark Rothko, molti degli scatti infatti mostrano il color blocking e la predilezione per i colori saturi dell’artista.
1 .1 . 5 TATIANA SHKONDINA Tatiana Shkondina, fotografa e food stylist russa, utilizza il cibo per riprodurre importanti opere d’arte. L’artista vuole rendere omaggio ai più grandi maestri della pittura utilizzando una materia ricca di potenzialità: il cibo. Le opere vengono fotografate e subito scomposte in quanto il concetto che Tatiana vuole esprimere è quello della bellezza effimera, che può durare un attimo, ma essere sempre presente nei ricordi. Tra le opere più famose della fotografa troviamo: una delle “composition” di Piet Mondrian, realizzata con anguria, cioccolato, yogurt e formaggio, la “persistenza della memoria” di Salvador Dalì ricreata con pancake, cannella e semi di sesamo, “Il figlio dell’uomo” di René Magritte e “Il cielo stellato” di Van Gogh. Altrettanto popolare è la rappresentazione di “Segno del dollaro” di Andy Warhol, ironica e divertente, invita a riflettere sulla nostra situazione economica, spesso al verde. L’ artista russa ha utilizzato quindi ogni cibo verde come broccoli, cavoli e cavolini di Bruxelles per comporre questo simbolo. Con di Tatiana Shkondina le opere dei grandi maestri della pittura sono rivisitate attraverso una forma d’arte inusuale che non può far altro che sorprendere.
Moschino Fall 2014 Ready to Wear, Vogue
1 .2 CIBO E MODA Moda e cibo sono i veri e propri trend del momento. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una sempre più crescente diffusione e sponsorizzazione degli stessi. Si tratta di un vero e proprio fenomeno mediatico che ritroviamo in ogni contesto: dalle insegne pubblicitarie sui mezzi pubblici, ai post sui social network, ai programmi tv, tutto nella quotidianità ci rimanda a questi tre aspetti sempre più importanti della nostra vita. La presenza di catene low-cost in ognuno di questi campi ha consentito ad un numero sempre crescente di consumatori di accedere a beni che prima sembravano elitari. Moda e cibo non solo sono entrambi eccellenze del made in Italy, da sempre sinonimo di qualità ed efficienza, ma il loro legame è molto più stretto: il cibo è sempre più alla moda e viceversa. La creatività, che indubbiamente accomuna questi due campi, viene messa alla prova realizzando capsule gastronomiche nelle quali ingredienti pregiati vengono utilizzati come tessuti preziosi e nelle sfilate di moda; grazie a designer irriverenti, come Jeremy Scott e Manish Arora, compaiono in passerella divise da cameriera e stampe gourmet. La contaminazione che unisce moda e cibo costruisce ristoranti come luoghi dell’alta moda, unici nel loro stile. Se i brand dapprima regalavano un sogno unicamente tramite capi e accessori, ora l’esperienza di lifestyle diventa completa, si considerino ad esempio i ristoranti Gucci Osteria da Massimo Bottura, Ralph’s di Ralph Lauren, Emporio Armani Caffè e Ristorante, The Blue Box Café di Tiffany & Co. e Ristorante Torre della Fondazione Prada.
13 / INTIMATE NECESSITY
// INDOSSARE L’UNIFORME L’abbigliamento è un segno
e valori che queste mansioni
silenzioso ma visivo di
detengono, basti pensare alla
identità e relazioni sociali: ha
fiducia che un team medico
la capacità di comunicare
infonde o al senso di sicurezza
messaggi che incorporano
dato dalla polizia.
significati diversi; le uniformi
La divisa non è solo questo,
ne sono un esempio. Sono
la divisa è anche quella che
state progettate con uno
indossiamo ogni giorno,
scopo prettamente funzionale
quella sovrastruttura che
come distinguere gli addetti ai
ci consente di soddisfare
lavori dagli esterni, rafforzare
il nostro bisogno di creare
la presenza o l’assenza di
un’identità che si vada a
certe gerarchie, impressionare
fondere con il gruppo.
in massa - come nelle
La riprova ci viene data
parate militari o nelle bande
osservando alcune delle
musicali -, spiccare in
sottoculture più importanti
mezzo alla folla, scomparire
del Novecento, a partire
- come nel caso del
dall’eskimo degli studenti
mimetismo - e incoraggiare il
italiani, passando per i chiodi
comportamento cooperativo
dei punk, per arrivare alle
all’interno dei gruppi, come
stampe a quadri del grunge.
nell’esercito, nelle scuole o nei
Questi elementi garantiscono
Boy Scout.
una sorta di identità e
Se pensiamo alla divisa
assumono una determinata
comunemente intesa è
accezione per chi si colloca
facile riferirsi all’uniforme
all’interno dei questi
militare, ma questa non è la
movimenti, ma per chi
sola, esistono infatti anche
vede dall’esterno possono
divise sportive, da lavoro,
rappresentare tutt’altro.
diplomatiche, ecclesiastiche,
Arriviamo così a stabilire un
scolastiche e carcerarie.
controverso significato della
Risulta però ancora riduttivo
divisa, un simbolismo che
associare l’uniforme a
viene interpretato a seconda
categorie prettamente
del tempo e del contesto e
professionali dove ricopre un
che può quindi portare con sé
ruolo atto ad esaltare simboli
messaggi contrastanti.
Army boots, unknown
“Credo che ognuno possa decidere qual è la propria uniforme. Perché le uniformi da un lato servono per esprimersi, dall’altra servono per proteggersi. Esattamente come la moda ”
15 / INTIMATE NECESSITY
2 .1 LE UNIFORMI NEL FASHION Le uniformi hanno sempre
crinoline e bustier.
esercitato un certo fascino
Altra ispirazione deriva invece
nel mondo del fashion, a
dalle divise marinari, stilisti
partire dagli anni Cinquanta
come Bow che propone un
infatti, quando, terminate
twin set blu e turchese e
le guerre, vennero rivenduti
Castelbajac che rivede l’abito
capi d’abbigliamento militari,
marinière in chiave artistica.
si assistette ad una vera e
Anche Stone Island ha
propria rivoluzione nello stile.
scelto di fare dell’ispirazione
Gli stilisti furono affascinati
militare il proprio fulcro, come
sia dai valori di ordine, rigore,
si può notare dalla mostrina
eleganza, pulizia ma anche
applicata sul braccio sinistro,
coraggio e azione che le
dai tagli rigorosi e dall’utilizzo
uniformi incarnavano, sia per
di tessuti tecnici.
la loro funzionalità, che per i
L’aeronautica, invece, è stato
dettagli e le finiture.
il modello di riferimento per i
Le divise, sia come tagli
giubbotti aviator e i bomber di
che come particolari,
montone oversize alla Amelia
cominciarono quindi ad
Earhart; infine anche il mondo
essere sempre più presenti
del lavoro ha influito dando
all’interno delle sfilate di
vita alle infinite versioni di
moda.
tuta, come ad esempio quelle
L’ispirazione army è infatti
di Trussardi e le salopette di
il fulcro della collezione
Smith’s American 1906.
autunno/inverno 2017/2018
In sostanza si puo’ dedurre
di Ermanno Scervino nella
che l’abbigliamento, ispirato
quale ha scelto il rigore e i
alle divise, riscosse e riscuote
tessuti prettamente maschili
attualmente un grande
per delineare una nuova
successo nel mercato, perché
sensualità.
è in grado di soddisfare quello
Così come, anche Gucci
che è uno dei bisogni primari
e DSquared2 prendono
dell’uomo: l’appartenenza
ispirazione da questo
ad un gruppo sociale e allo
mondo, addolcendo poi i capi
stesso tempo infondere
rispettivamente con velluti,
sicurezza nel singolo.
Ermanno Scervino Pre-Fall 2019, Vogue Work clothing, unknown
2.2 ABITI DA LAVORO Da secoli le persone indossano abiti specifici per le mansioni che devono svolgere. Questo avviene principalmente per due motivi: da una per la parte la sicurezza e dall’altra per distinguersi. Già nel 1600 minatori e contadini utilizzavano strumenti protettivi come grembiuli e zoccoli in legno per riparare i propri indumenti. Con la prima rivoluzione industriale e il conseguente progredire del mercato crebbero anche nuovi impieghi che portarono con loro nuovi rischi e pericoli sul luogo di lavoro. Per tutelare al meglio i lavoratori furono ideati e distribuiti nuovi capi d’abbigliamento robusti, resistenti e facili da lavare, che diventarono una vera e propria divisa da lavoro. Presto l’adozione di questo codice di abbigliamento si trasformò diventando specializzato: dalla divisa si poteva riconoscere la posizione di un dipendente e anche la mansione da lui svolta. Ancora oggi, in base al colore, è possibile riconoscere l’ambito lavorativo, il grigio ad esempio è tipicamente impiegato nel settore edile, il verde e il marrone nell’agricoltura mentre il blu nelle aziende. A differenza del passato però, attualmente il workwear è diventato il punto d’incontro non solo tra sicurezza e comodità, ma ha incluso anche la moda e oggi rappresenta l’immagine che un’azienda vuole dare di sé. Inoltre, sempre più importanti sono i materiali e le tecnologie ad essi applicati che devono permettere una migliore qualità del lavoro e allo stesso tempo un minore sforzo.
17 / INTIMATE NECESSITY
2.2.1 CHEF Il ruolo dello chef non è sempre stato
aspetti che contribuiscono a dare al
ben visto all’interno della società: all’inizio
pantalone una connotazione meno
i cuochi avevano infatti la reputazione
formale rispetto a quello della giacca.
di ubriaconi o comunque uomini poco
Per preservare il candore della divisa da
affidabili. È grazie a due chef francesi,
chef spesso si ricorre anche a grembiuli
Marie-Antoine Carême e Auguste
di diverso tipo: da quello alla francese
Escoffier, che questa professione
a quello con pettorina, ma i più in voga
cominciò ad assumere sempre maggior
sono quelli con la già citata pettorina e
prestigio, anche attraverso l’elaborazione
quelli a vita bassa.
di una caratteristica divisa. Gli chef
Inoltre, il copricapo da chef, la toque, che
furono inoltre sollecitati agli studi,
serve per evitare la caduta di capelli nelle
donando così maggior professionalità
preparazioni, ha una storia piuttosto
a questo ruolo, da allora la crescita e le
interessante: durante il sedicesimo
scoperte in ambito culinario non si sono
secolo, per sfuggire alle persecuzioni
mai fermate.
verso gli artigiani, gli chef si rifugiavano
Le origini della divisa risalgono quindi
spesso nelle chiese ortodosse, all’interno
al sedicesimo secolo, questa era
delle quali l’alto cappello permetteva di
inizialmente composta da: giacca
confondersi con il clero. Si può quindi dire
a doppiopetto, pantaloni a scacchi,
che questo accessorio abbia contribuito
fazzoletto al collo e toque bianca.
a salvare la loro vita.
La giacca deve essere formale e di
Oggi la toque è un elemento distintivo
colore bianco per esprimere a prima
che, in base alla sua altezza, indica
vista pulizia e decoro. Nonostante ciò, la
il rango di colui che lo indossa.
caratteristica principale del capospalla,
Tradizionalmente si usa dire che le
così come dell’intera divisa, è la
cento pieghe di questo copricapo
praticità: questa fornisce protezione e
rappresentino tutti i modi che uno chef
riparo dal calore e da eventuali schizzi
conosce per preparare un uovo.
di liquidi, inoltre il doppiopetto serve
Attualmente si dispone di una grande
per nascondere lo sporco una volta
varietà di cappelli tra cui scegliere: da
capovolto.
quelli classici, a bustine, a berretti da
I pantaloni invece, tradizionalmente a
baseball fino a copricapi usa e getta.
scacchi o sale e pepe, portano fantasie
Nel tempo, proprio a causa della sua
che possono aiutare a camuffare le
funzionalità, questa divisa non ha subito
macchie durante il lavoro in cucina. Sono
evidenti cambiamenti strutturali, si è
anche piuttosto larghi, così da essere
andato gradualmente a perdere l’utilizzo
freschi e lasciare libertà di movimento
del fazzoletto ed è sempre più frequente
durante i lunghi turni di lavoro; tutti
l’uso di una pettorina reversibile che
A chef working, unknown
permette al cuoco l’ingresso in sala con una divisa pulita. Nemmeno i materiali utilizzati hanno subito importanti modifiche: il principale rimane il cotone al quale a volte viene aggiunta una percentuale di poliestere. Si sono invece attuate modifiche nei colori della divisa: sempre più spesso sono stati introdotte bordature colorate, contrasti tono su tono e anche la personalizzazione è molto in voga. È infine importante riflettere sul simbolismo di questa uniforme: la divisa nobilita il gruppo. Ai nostri giorni siamo sempre più a stretto contatto con l’ambito della cucina, questo anche grazie a programmi come Masterchef o Hell’s Kitchen che, con una vena di ironia e intrattenimento, ci mostrano però le vere dinamiche di quest’ambiente. Notiamo subito l’importanza dei ruoli e di una rigida gerarchia all’interno di questo ecosistema, la divisa serve per fare risaltare il gruppo, per esaltare il valore del lavoro di squadra all’interno di un team, perché solo un lavoro ben orchestrato porta ad un risultato. Il fatto che la divisa sia bianca inoltre contribuisce a dare un’aurea di candore a queste figure facendole così risultare più professionali ed affascinanti agli occhi di chi le guarda.
19 / INTIMATE NECESSITY
2.2.2 HOSTESS Era il 15 maggio 1930 quando la pima
uniformi delle hostess, così come nel ruolo
hostess, Ellen Church volò a bordo di
della donna nella società.
un trimotore Boeing, da Oakland fino
Nel mondo della moda appaiono
a Chicago. La giovane, che aveva una
sempre più abiti in grado di evidenziare
formazione sia da pilota che da infermiera
la silhouette ed emergono nomi come
era consapevole del fatto che, data la
Jackie Kennedy che insieme alle star di
società del tempo, non sarebbe mai stata
Hollywood costituiva uno dei più grandi
assunta come aviatore e si propose quindi
esempi da seguire.
come assistente di volo per aiutare quei
È proprio lo stilista preferito da Jackie
passeggeri bloccati dalla paura. Il successo
Kennedy, Oleg Cassini, a realizzare per la
di questo primo volo portò alla nascita di
prima volta uniformi per le assistenti di volo
una vera e propria professione.
seguendo i principi della moda, ben presto
La professione dell’hostess ha previsto
seguito da Don Loper e successivamente
sin dall’inizio l’utilizzo di un’uniforme per
da stilisti come Christian Dior, Jean Louis e
diverse ragioni: la prima psicologica, in
Balenciaga.
quanto da diversi studi è risultato che le
La svolta arriva però con Emilio Pucci, il
persone nutrano maggiore fiducia in un
quale non dimentica mai la caratteristica
professionista in uniforme; la seconda
tecnica che questa divisa deve avere,
pratica, infatti le divise permettono un
ovvero la praticità e propone per la
immediato riconoscimento del personale
compagnia Braniff una line caratterizzata
di bordo.
da colori sgargianti e tagli moderni,
Le prime uniformi prevedevano gonne
basata interamente sul principio della
a pieghe e giacche doppiopetto, ma con
sovrapposizione. Questo look permette alle
l’avvento della crisi causata dalla seconda
hostess di rimuovere e aggiungere strati a
guerra mondiale la disponibilità di tessuti,
seconda dei cambiamenti climatici tra la
che venivano usati per le uniformi dei
città di partenza e quella d’arrivo.
soldati, ha subito una drastica diminuzione.
Negli anni ’70, ’80 e ’90 il design delle
Non c’è più spazio per volumi ampi e
uniformi delle assistenti di volo è andato
frivolezze, le nuove uniformi prevedevano
di pari passi con il fashion, ponendo
gonne lisce e aderenti e giacche più corte,
sempre maggiore attenzione al dettaglio:
donando così alle assistenti di volo fascino
accessori, acconciature e trucco diventano
e una nuova femminilità.
parte integrante del look atto a dimostrare
Nel dopoguerra si assiste alla nascita
sempre più l’identità della compagnia.
di molte compagnie aeree: l’aereo
Negli anni 2000 invece, le catene low cost
diventa il simbolo del cambiamento e
si sono definitivamente affermate e hanno
dell’innovazione. E’ in questi anni che si
portato con loro look più dinamici, ma
assiste ad una rivoluzione nel design delle
soprattutto più economici.
Emirtares’ cabin crew, unknown
Il legame tra moda e volo però non si limita soltanto alle uniformi: nel 2016 Finnair ha ospitato una sfilata all’aeroporto di Helsinki, Lufthansa ha organizzato la prima sfilata in volo, a ben a 30mila piedi d’altezza. Etihad Airways si è spinta ancora oltre, diventando partner delle Fashion Week. Per quanto riguarda le uniformi Emirates, queste sono cambiate molto da quando la compagnia aerea è stata creata nel 1985. Inizialmente, infatti, avevano una funzione più pratica che estetica, il cambiamento è avvenuto quando la divisa è stata ridisegnata dal produttore britannico, Simon Jersey, nel processo di salvataggio della compagnia aerea, dando alle sue hostess uno dei look più alla moda che allo stesso tempo riflette usi e costumi della società islamica. Oggi questa divisa è caratterizzata da: cappelli rossi, sciarpe color crema e completi beige nei quali spicca un acceso piping rosso, che lo staff indossa ogni volta che sono in pubblico. Il comfort, la resistenza alle macchie e alle pieghe sono priorità per le uniformi a lungo raggio per garantire che rimangano immacolate, anche alla fine dei voli più lunghi. Si tratta dell’unico caso in cui una divisa non progetta da uno stilista ha riscosso così tanto successo per eleganza e design e rappresenta alla perfezione i valori di lusso e raffinatezza per cui Emirates è conosciuta.
21 / INTIMATE NECESSITY
// LA NUOVA MODA AMERICANA Nonostante la crisi che ha coinvolto
genera $764 miliardi di valore aggiunto
l’economia mondiale dal 2007 al 2015,
all’anno.
gli Stati Uniti hanno mostrato segnali
Il settore artistico/creativo ha avuto una
evidenti di ripresa, in anticipo rispetto a
crescita positiva in questo periodo, con
tutti gli altri.
un incremento maggiore rispetto al resto
Il 2015 è un anno proficuo per gli operatori
dell’economia dello Stato, rivestendo un
del mercato, grazie alla maggiore
ruolo che si è trasformato da accessorio
disponibilità economica dei consumatori
a vera opportunità di crescita.
che beneficiano di una maggiore
Per quanto riguarda il settore fashion,
offerta di lavoro e del ribasso dei costi
questi sono anni di grandi rivoluzioni:
energetici, e dell’incremento del flusso
abbiamo assistito a nuove nomine,
turistico in America. Un’ altra importante
come quella di Alessandro Michele a
crescita coinvolge le donne lavoratrici il
direttore creativo di Gucci, dimissioni
cui reddito medio annuale raggiunge i
importanti, come quelle di Raf Simons
massimi livelli storici.
e Alexander Wang rispettivamente da
In un mercato, che è il maggiore per le
Dior e Balenciaga. Si è verificata inoltre
vendite del lusso, i più importanti brand
una molto discussa collaborazione tra il
si trovano ad affrontare una domanda
brand di fast fashion H&M e la casa d’alta
non solo maggiore, ma anche più
moda Balmain, Kanye West ha lanciato
esigente.
la sua seconda collezione e lo stile
Anche la tecnologia ha portato e
athleisure ha preso il sopravvento. Anche
continua a portare grandi novità
il calendario Pirelli ha subito importanti
nel settore. La vendita online anche
cambiamenti diventando femminista e
dei prodotti del lusso ha costituito
vedendo tra le sue protagoniste donne
una svolta significativa, senza nulla
di successo, come la tennista Serena
togliere al negozio fisico, che riveste
Williams. Nel 2015 assistiamo inoltre
sempre un ruolo importante. I social
alla scoperta della modella Gigi Hadid e
network diventano uno dei più diffusi
quello del ritiro dalle passerelle di Cara
veicoli pubblicitari. Questo determina
Delevingne.
un cambiamento nei consumatori
La tendenza Anni Settanta si fa sempre
che, avendo accesso ad un volume
più forte in questo periodo in particolare
di informazioni sempre più elevato,
nella primavera/estate viene unita a
possono confrontare diversi prodotti in
coloratissimi pattern a volte geometri
tempo reale diventando sempre più
e rigorosi, a volte astratti e creativi.
esigenti.
Protagonisti restano i colori contrastanti
Significativa importanza ricopre inoltre il
e le forti sperimentazioni.
settore artistico/culturale che negli USA
Ancora presente è il tema della divisa
70’s fashion, marie claire
che viene inserita nei dettagli: a capi geometrici viene donato volume tramite l’applicazione di grandi tasche; alla rigidità di forme vengono affiancati abiti di pizzo e tulle. Protagonista è anche il “nude look”, che lascia scoperta o in trasparenza una notevole parte del corpo, che contrasta look e dettagli ricoperti da una skin di camoscio, il robusto denim e il cuoio di Prada e Jil Sander. Per quanto riguarda le fantasie si assiste ad una rivisitazione del floreale che viene proposto in chiave pop, e ad un ritorno dei pois ripresi dagli anni 30. Il montone oversize invece diventa di tendenza per la moda autunno/inverno insieme alle piume, i colori più in voga invece sono: il grigio peltro, il verde muschio e il sabbia. I capi del momento sono: la camicia, il kilt, il montgomery, le pettorine con paillettes e velluti lucidi o rigati. L’abbigliamento per lei include giacche chic, maglieria con applicazioni, tulle ricamato e gonne in organza, mentre per lui camicie a quadri nei toni del rosso e del nero, denim sfumato o strappato e inserti in tartan. La moda uomo è rilassata, e ‘stilosa’. Si ricerca un look moderno, quasi sportivo accostando a pantaloni dalle linee classiche maglioni e giacconi. Il blu in tutte le sue sfumature è il colore dell’estate, gli uomini possono scegliere tra le varie tonalità come il blu mare, il blu petrolio, il blu nero, il blu pavone, il blu opaline, il blu fiordaliso, il blu navy, il blu Klein e il blu Chagall.
23 / INTIMATE NECESSITY
3 .1 FUNZIONALISMO L’importanza della moda made in USA risale alla lotta del Paese per l’indipendenza contro gli inglesi. Storicamente, gli americani diventano più consapevoli delle loro scelte d’acquisto durante i periodi di disordini politici, in quanto il consumo può essere un modo semplice per dimostrare attivamente l’ideologia politica o il sostegno ad una causa. La moda ha svolto un ruolo importante sin dai primi giorni della storia degli Stati Uniti, in quanto i cittadini hanno dovuto decidere cosa significa vestirsi da “americano” mentre la nazione si stava ancora costruendo da zero. La necessità di distinguere l’America come una forte presenza politica ed economica, indipendente dalla produzione di altri paesi, ha portato alla promozione dell’acquisto di beni prodotti in America per unificare maggiormente la nazione. Durante questo periodo le
Calvin Klein Jeans Fall 2018 Advertising Campaign, fotografia di Willy Vanderperre
donne sono incoraggiate
sportiva, una moda
a creare i propri filati,
senza tanti fronzoli, una
tessuti e vestiti, dando
moda facile, semplice e
grande importanza a
soprattutto da indossare.
tutti gli aspetti della
Ralph Lauren rappresenta
moda. Il consumo di
senz’altro lo stile
beni nazionali diviene
americano, rivolto ad una
un metodo di resistenza
donna sportiva, amante
contro la tassazione e
dei viaggi, con una grande
l’oppressione britannica.
passione per l’Inghilterra,
Anche se ha cominciato
così come emerge
ad essere riconosciuto
dall’utilizzo dei suoi
negli anni ‘30, gli anni ‘40
materiali quali i tweed, le
sono stati davvero gli
flanelle e i gessati.
anni formativi del “look
Anche Calvin Klein
americano”, una forma
ha dato alla donna
di stile distintamente
americana uno stile
casual e funzionale
inconfondibile, quello
che è stata sinonimo
americano, caratterizzato
di moda americana da
da una grande pulizia
allora.
di linee; la sua notorietà
Il made in USA ha
deriva inizialmente dai
acquisito un nuovo
suoi jeans, dalla sua
significato dopo la crisi
biancheria, fonte di
finanziaria del 2008,
ispirazione per il mondo
diventando uno status
intero, stilisti compresi.
symbol sartoriale nel
Tra i principali esponenti
menswear americano,
dello stile dell’alta società
che nasce dall’interesse
americana ritroviamo:
del consumatore per
Oscar de la Renta con
l’acquisto di beni di alta
la sua inconfondibile
qualità e di lunga durata.
eleganza, Carolina Herrera
Oggi per moda
e Donna Karan, che
americana nel mondo
espongono ognuno un
si intende una moda
proprio ideale di donna.
25 / INTIMATE NECESSITY
3.2 MINIMALISMO Il minimalismo è una corrente
seconda metà degli anni ’80 che
sempre più diffusa soprattutto
inizia ad emergere un crescente
nei Paesi dove si percepisce la
disagio verso l’inquinamento
realtà in un’ottica più materialistica
semiotico dovuto all’esuberanza
e consumistica, si sviluppa
formale dell’epoca a favore della
come reazione ed opposizione
semplicità , rendendo così la
all’eccedenza, adottare una mentalità
sobrietà un vero trend del periodo.
minimalistica significa andare contro
Il minimalismo in quanto ritorno
a questi concetti, eliminare tutto il
all’essenziale ed eliminazione del
superfluo, ciò che non è necessario,
superfluo trova largo impiego nella
per fare spazio alla vera essenza
progettazione di oggetti con scopi
delle cose: ad una fase di esuberanza
altamente funzionali.
formale fa seguito una fase di rigore
La vera difficoltà e al contempo
ed ascetismo.
bellezza di questa corrente
Il movimento artistico ad esso
sta nel progettare qualcosa di
associato si sviluppata gli anni ’60
estremamente armonico e al
e ’70 negli USA quando il termine
contempo essenziale, donare
“minimalismo” entrò per la prima
funzionalità e togliere il superfluo.
volta nel vocabolario quotidiano
Così la moda e il design industriale
grazie al filosofo dell’arte inglese
si legano in modo sempre più
Richard Wollheim che lo utilizzò in un
indissolubile, cambiando così sia i
articolo della rivista Art Magazine.
processi produttivi sia il fine ultimo
Nonostante le sue origini però, il
della prima, rendendola così tecnica.
minimalismo è prevalentemente
Nelle uniformi, la costruzione
un concetto europeo che ha le
ed i dettagli hanno scopi pratici,
sue radici in movimenti quali il
l’estetica è semplice e rimanda a
Modernismo e il Bauhaus e come
ideali di ordine e precisione, questo
punti fondamentali le forme pure
le rende un perfetto esempio di
e semplici, appartenenti per lo più
minimalismo funzionale, basti
alla geometria, le linee pulite, i colori
pensare alle divise di un team
neutri e l’utilizzo di materiali industriali,
medico, a quelle della polizia
nozioni che brand come Jil Sander,
o perfino a quelle di hostess o
Margiela e Helmut Lang hanno fatto
chef: ogni elemento è studiato e
proprie e reso sempre differenti
realizzato con la maggior pulizia
tramite la loro personalizzazione.
possibile.
Tuttavia, è solamente verso la
Wall pattern, fotografato da Tony Ibarra
“La perfezione si ottiene non quando non c’è nient’altro da aggiungere, bensì quando non c’è più nulla da togliere.”
27 / INTIMATE NECESSITY
3.2.1 HELMUT LANG Helmut Lang fu uno tra i primi stilisti a seguire la corrente del minimalismo. Si narra che il suo avvicinamento al mondo del fashion avvenne quando, mentre lavorava come cameriere in un bar alla moda, si rese conto dell’inadeguatezza dei suoi abiti rispetto all’ambiente nel quale si trovava e decise così di creare lui stesso capi che lo rispecchiassero; i clienti iniziarono così a notare il suo abbigliamento e a richiedergli alcuni pezzi. Sebbene autodidatta, negli anni ’70 aprì a Vienna il suo primo studio di abiti sartoriali. Nel 1986 si trasferì a Parigi e la sua prima collezione fu un vero successo: Lang si contrappose alla tendenza del periodo di fare della moda uno spettacolo, proponendo abiti essenziali e a tratti austeri che trasmettevano la sensazione di purezza e allo stesso tempo novità e sorprendevano per la raffinatezza racchiusa nella loro semplicità. Capi d’abbigliamento tradizionali, come la classica camicia bianca, furono resi attuali dallo stilista tramite modifiche nella silhouette e l’uso di materiali sperimentali, i quali sono sempre stati per l’artista un elemento imprescindibile dalla forma e dalla fondamentale importanza;
Helmut Lang, Fall Winter 2017 - 2018 Advertising Campaign, fotografata da Ethan James Green Helmut Lang Perfume 2000 - 2003”Anti” Advertising Campaign
Helmut Lang fu infatti il primo
tempo, lo stesso stilista
a realizzare abiti di lattice , si
sosteneva infatti che se un
servì di carta e poliestere come
capo d’abbigliamento è bello e
tessuti e infine si appassionò ai
funzionale non va mai del tutto
tessuti termosensibili in grado
fuori moda.
di cambiare colore in base alla
Nonostante il successo,
temperatura a cui sono esposti.
Lang non si riteneva ancora
Gli abiti per lo stilista dovevano
soddisfatto e nel 1999 cedette il
essere prima di tutto indossabili,
51% dell’azienda al gruppo Prada.
armonizzarsi con lo sfondo
Nel 2005 decide poi di lasciare
ed esaltare la personalità di
la moda per dedicarsi a quella
chi li porta, per questo le sue
che è la sua prima passione:
silhouette sono eleganti ma
l’arte.
severe e i colori neutri oppure
Nel 2006 il Gruppo Prada ha
total black.
annunciato che, dopo sei anni
Nel 1998, giunse a New York, dove
in perdita, Link Theory Holdings
fu accolto con grande clamore; in
(LTH) di Tokyo avrebbe acquisito
America si sentì subito a suo agio
il marchio Helmut Lang per un
in quanto sia lui che i suoi clienti
valore stimato di 20 milioni di
facevano dello stile basic made
euro.
in USA un ideale.
Sono successivamente
All’alba delle settimane della
stati selezionati rivenditori
moda Lang decise di rompere
di lusso come Barneys o
un’altra tradizione sfilando
Bergdorf Goodman per
a settembre, invece che a
l’abbigliamento sportivo
novembre, come previsto dal
Helmut Lang primavera /
calendario, questo destò molto
estate 2007: la collezione ha
scalpore ma portò subito stilisti
ricevuto recensioni favorevoli
come Calvin Klein e Donna Karan
anche se non è vista come
a fare lo stesso, rivoluzionando
una continuazione della linea
così le settimane della moda.
originale.
Caratteristici delle sue collezioni
Oggi la direzione creativa del
il giubbotto antiproiettile, i biker
brand è affidata a Mark Howard
jeans, i lacci che stringono
Thomas per quanto riguarda la
il corpo, il bomber e lo stile
parte di menswear, e all’editor
militare: i suoi look sono sempre
in residence Alix Browne per il
stati considerati eterni, senza
womenswear.
29 / INTIMATE NECESSITY
3.2.2 JIL SANDER Jil Sander apre il suo negozio
e poco dopo la designer
all’età di soli 24 anni, nel 1967,
abbandona l’azienda a causa
all’interno del quale accanto
di dissidi con il Ceo Patrizio
ad abiti di Thierry Mugler e
Bertelli da quel momento
Sonia Rykiel compaiono per
inizia un periodo di crisi per
la prima volta alcune delle
la maison che si aggrava
sue creazioni.
sempre più con il passare
Nel 1973 nasce l’omonima
degli anni, tanto da dover
casa di moda e l’anno
richiamare nel 2003 Jil Sanders
successivo presentata
alla guida dell’azienda; questa
la prima collezione
riappacificazione però non è
caratterizzata da uno stile
duratura e nel 2004 si assiste
già minimalista con tagli
ad un definitivo abbandono
rigorosi, netti e puliti, tessuti
della designer.
pregiati, le linee pure e colori
Nel 2005 Raf Simons assume
neutri nelle palette delle non
la delega di direttore creativo;
cromie.
successivamente Jil Sander
La donna di Jil Sander è
collabora con l’etichetta
una donna in carriera, con
Uniqlo, per la realizzazione di
un’eleganza sobria ma
una collezione minimalista,
strutturata, senza fronzoli,
caratterizzata dalla sobrietà
quasi androgina, per questo
sia delle linee che dei colori,
nel panorama stilistico degli
molto in linea con lo stile della
anni ’80 non sempre è stata
designer, chiamata +J.
capita ed apprezzata, anzi
Nel 2008 LA compagnia
spesso le sue collezioni sono
giapponese Onward Holdings
state giudicate troppo serie
Co. Ltd acquista la società e
e austere, ma la stilista ha
nel 2012 la direzione creativa
sempre tenuto fede alla sua
passa da Raf Simons a
cifra stilistica, raggiungendo
Rodolfo Paglialunga e infine
poi l’apice del successo negli
nel 2017, a quella dei coniugi
anni ’90, con l’avvento del
Lucie e Luke Meier, grazia ai
minimalismo.
quali la maison è finalmente
Nel 1999 il Gruppo Prada
affronta finalmente un periodo
acquisisce il 75% dell’azienda
di crescita.
Jil Sander Summer Spring 1994 Advertising Campaign, fotografata da Peter Lindbergh
3.2.3 CALVIN KLEIN Calvin Klein creò l’omonimo
fosse Helmut Lang, idea
marchio nel 1968,
successivamente smentita
distinguendosi subito con la
dal fatto che alcune creazioni
sua moda sportiva, attenta
ritenute simili, fossero
al dettaglio e allo stesso
state realizzate da Klein
tempo essenziale che incarna
per primo. Ciò che in realtà
perfettamente lo stile casual
ha accomunato questi
americano.
due designer è stato un
Il progetto inizialmente
intuito fuori dal comune
comprendeva solamente una
che li ha portati a prevedere
linea di cappotti e soprabiti,
con anticipo l’esigenza
ma ben presto si trasformò
di semplicità di un’intera
in un business più evoluto,
generazione.
inserendo capi minimal ma
Tra i capi che ebbero maggior
di grande eleganza e ottima
successo i jeans che, a solo
vestibilità, caratterizzati
una settimana dal lancio
da materiali selezionati
sul mercato, avvenuto nel
accuratamente e da una
1978, riuscirono a vendere
tecnica sartoriale eccellente,
200 mila paia di pantaloni e
destinati ad una clientela sia
che tutt’oggi rappresentano
maschile che femminile.
un punto di forza del brand
Calvin Klein incarnò
insieme all’abbigliamento
pienamente il minimalismo
intimo, in particolare tramite i
degli anni ’90 con le sue
boxer che ebbero un successo
lingerie a vista, denim,
clamoroso in tutto il mondo.
magliette di cotone e slip-
Nonostante tale crescita il
dress dal perfetto taglio che,
marchio affrontò importanti
nella loro semplicità, esaltano
problemi finanziari tra gli anni
l’anima di chi li indossa; la sua
’80 e ’90, che furono sanati
filosofia riprende il concetto:
grazie ad una diversificazione
l’importante non è cosa
della linea produttiva che
si indossa ma come lo si
associò alla jeanseria e
indossa.
all’intimo anche una liea
Si riteneva inizialmente
cosmetica.
che la sua musa ispiratrice
Nel 2002 il brand fu rilevato da
31 / INTIMATE NECESSITY
Philips Van Heusen Corp che mantenne Calvin Klein come direttore creativo. Successivamente vi è un cambio di direzione nell’ottica del brand: si decide infatti di unificare tutte le linee sotto un’unica visione creativa: quella di è Raf Simons a cui vengono anche affidati i ruoli di supervisore marketing, immagine e comunicazione. La prima collezione dello stilista prevede jeans di ispirazione western, accompagnati da stivali in pelle, trucker jacket, toppe colorate e bandane. Nel 2018 Amazon Fashion si avvicina al brand con un evento interattivo chiamato Calvin Klein x Amazon Fashion NYC Market che permette di acquistare direttamente sul canale di e-commerce Calvin Klein Jeans e Underwear uomo e donna. A partire da febbraio 2019 si assiste ad una grande svolta per l’immagine di Calvin Klein che, dopo decenni di campagne patinate, ha deciso di affiancare alle tradizionali inserzioni pubblicitarie cartacee una comunicazione digitale tramite video e social network.
Calvin Klein Advertising Campaign, 1993, modella Kate Moss, fotografata da David Sims
3.3 ARIAS NEW YORK È in questo contesto che nasce
Il debutto del brand avviene con
Arias che, da una parte, prende
l’uscita della collezione a/i 2017 che
ispirazione dall’arte e dalla cultura
prende ispirazione dalle forme
contemporanea, e dall’altra è
geometriche semplici di Josef
espressione dell’avvento dell’e-
Albers, Robert Ryman, Agnes Martin
commerce, del crescente utilizzo
e Donald Judd.
dei social network, elementi che
Lo stile del marchio è minimalista,
rappresentano la fonte primaria
caratterizzato da modesti volumi e
della sua popolarità e diffusione
linee pulite, a cui si contrappongono
all’interno del terreno favorevole
contrasti ed asimmetrie in grado di
in cui è stato creato: il più grande
conferire dinamicità e movimento
mercato del lusso.
ai capi. Nelle collezioni inoltre capi
“Arias celebrates the modern
monocromatici e color blocking
woman. It offers softness and
si contrappongono ad outfit con
warmth with an underlying
stampe floreali più romantici.
strength. The collection calls for a
Le collezioni Resort 2019 e Spring
new respect for minimalism and
2019 vantano una collaborazione
authenticity.” —Nina Sarin Arias
con Erin Beatty, designer del brand
ARIAS New York è un marchio
americano Suno che, dopo otto anni
americano fondato da Nina Sarin
ha cessato la sua attività. Nella linea
Arias nel 2015; la stilista, nata e
Resort si avverte la presenza della
cresciuta a San Francisco, ha
stilista nell’uso di più ampi volumi
frequentato la Parson School of
e tocchi romantici ma è soltanto
Design di New York, ha ottenuto
nella successiva collezione che si ha
una laurea triennale alla Stanford
una vera fusione degli stili delle due,
University e un master in business
tramite accostamenti di stampe
administration alla London Business
della due designer e dettagli
School.
inusuali.
Durante la sua carriera scolastica
I capi d’abbigliamento di Arias New
ha sempre dimostrato uno spiccato
York sono realizzati con tessuti di
interesse per l’arte contemporanea,
lusso e fanno dell’alta sartoria un
questo l’ha portata a trarre
punto di forza come si può notare
ispirazione da un artista diverso per
dalle maniche sagomate e dagli orli,
ogni stagione delle sue collezioni di
meticolosamente grezzi nei dettagli
pret-a-porter.
e dalla costruzione artistica.
33 / INTIMATE NECESSITY
I materiali principalmente utilizzati sono abbastanza tradizionali: cotone, denim, lino, seta, lana, poliestere, elastan, tencel e triacetato, l’ultimo è quello più interessante in quanto tradizionalmente trova impiego nella produzione di pellicole fotocinematografiche, nelle arti grafiche, nel disegno e nella fabbricazione di lucidi da proiezione, mentre è poco utilizzato nel settore tessile. Arias è quindi un luxury brand di elevata qualità che si propone a prezzi accessibili, il pubblico a cui si rivolge è la donna moderna, internazionale, sofisticata e di natura femminile che apprezza la versatilità chic iterata in pezzi minimalisti e lineari. Per quanto riguarda le strategie di vendita Arias punta a rimanere un brand di nicchia, non è quindi possibile trovare rivenditori, è possibile fare acquisti attraverso l’e-commerce del sito web oppure richiedere un appuntamento direttamente con Nina Sarin. La stilista reputa molto importanti questi incontri nei quali si ha la possibilità di avere un confronto diretto con il consumatore. Per l’ambito pubblicitario Aris sfrutta molto i social network e in particolar modo le influencer che indossano i suoi capi quali Gigi Hadid e Zina Charkoplia; i Paesi in cui il brand gode di una maggiore popolarità sono gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l’India.
Arias New York Summer Spring 2019 Arias New York Fall Winter 2019
35 / INTIMATE NECESSITY
// TESSUTI Fin dall’antichità l’uomo ha
assimilato secondo alcuni
dovuto trovare un modo per
sociologi tra cui Roland
difendersi dalle intemperie
Barthes ad un linguaggio
che dagli agenti esterni,
silenzioso, taciuto, ma
ha perciò ricercato questa
universalmente compreso.
forma di protezione nel
Un aspetto del quale
tessuto.
bisogna prendere nota
Si passa da un’iniziale
è che il tessuto anche
approssimativa soluzione
con il passare del tempo
fatta di coperture con pezze
ha mantenuto sia il suo
di pellame a rimedi sempre
scopo funzionale sia quello
più evoluti attraverso le
comunicativo.
prime unioni di stracci, che
Per quanto riguarda quello
permettono una migliore
funzionale assistiamo
aderenza e copertura,
ad una continua ricerca
fino ad un vero e proprio
e ad un continuo
intreccio di rametti e
miglioramento dei materiali
fogliame che rappresenta
che diventano sempre
la prima vera e propria
più tecnici e specifici;
creazione di un tessuto.
questo anche grazie ad
Una volta soddisfatta la
una cross-fertilization
necessità pratica, gli uomini
sempre più diffusa che
hanno iniziato a giocare
consente di allontanarsi
con i tessuti, modificando
da ambiti tradizionali di
gli intrecci la densità e il
ricerca per spaziare in
colore. Da qui in poi si potrà
settori all’apparenza, non
parlare di una valenza
strettamente inerenti,
comunicativa del materiale,
ma che hanno permesso
che è intrinseca ancora ai
alcune delle più interessanti
giorni nostri.
innovazioni.
L’abbigliamento infatti, del
Basti pensare ai fratelli
quale il tessuto è l’essenza
Freitag che, con teloni di
più pura, può essere
camion usati, cinture di
Christopher Raeburn x Victorinox, Remade in Switzerland, 2011
sicurezza di automobili e camere d’aria di biciclette, creano una serie di pratiche borse che sono divenute famose in tutto il modo. Una grande ispirazione deriva anche in questo caso dal militare, come dimostrato da Christopher Raeburn con la sua capsule “Remade in Switzerland” per Victorinox, nella quale lo stilista utilizza tessuti provenienti da paracaduti ed uniformi non utilizzate dall’esercito britannico per il confezionamento dei capi. La contaminazione però non si limita al riuso di materiali provenienti da questo settore, ma include anche l’utilizzo di tecnologie specifiche atte a garantire comfort e sicurezza, diventati oggi valori indispensabili anche nell’abbigliamento quotidiano.
37 / INTIMATE NECESSITY
4.1 TESSUTI PER CHEF Nel settore alberghiero, in particolare in quello della cucina, non si sono verificati significativi cambiamenti sia per quanto riguarda la forma sia per i materiali nella divisa, questo è dettato soprattutto dall’elevata funzionalità ad essa associata. Il materiale tradizionalmente impiegato è il cotone, in quanto ha una mano morbida in grado di garantire comfort e allo stesso tempo è igroscopico, ovvero ha la capacità assorbire l’acqua garantendo così una buona traspirabilità. Successivamente si è deciso di unire una piccola percentuale di poliestere alla fibra naturale, in modo tale da attenuare lo sgualcimento della fibra naturale e allo stesso tempo garantire una seppur minima elasticità. Attualmente siamo a conoscenza di un gran numero di materiali e trattamenti che potrebbero essere utilizzati per rendere i capi utilizzati in questo settore ancora più adatti e, cosa più importante, più sicuri, oggi però non è ancora possibile immaginare l’impiego in quanto spesso si tratta di tessuti e tecnologie costosi, non alla portata di tutti. Esempi di questi materiali
Cotton flower, unknown
sono i tessuti antitaglio,
può essere propria della fibra,
quelli flameretardant,
come nel caso di nylon e
quelli impermeabili e quelli
poliestere, oppure può essere
antimacchia.
conferita o potenziata tramite
I primi due si rivelano
gommature, spalmature,
particolarmente utili per
siliconature e appositi
quanto riguarda la protezione,
spray. Per quanto riguarda i
l’ambiente della cucina non
tessuti antimacchia, questi
è infatti esente da pericoli. I
impediscono sempre tramite
fornelli costantemente accesi e
apposite spalmature sia
il continuo maneggiare coltelli
all’acqua di penetrare, sia alle
rendono necessaria una grande
sostanze oleose, creando
attenzione che potrebbe essere
un’efficace barriera contro allo
coadiuvata a specifici tessuti,
sporco.
trattati sulla superficie con
Interessante è l’esempio del
un processo di immersione
Newcell Fiber, una sostanza
o di spalmatura con additivi
proveniente dalla lavorazione di
chimici ritardanti di fiamma,
tessuti contenenti un elevato
nel caso dei flame retardant e
tasso di cellulosa che consente
uniti a fibre con alta tenacità,
di creare tessuti ecologici di
fibre aramidiche, polietilene ad
un alto livello qualitativo, con
alto peso molecolare e fibre
un buon grado di resistenza a
derivate da cristalli liquidi nel caso
trazione sia allo stato umido
dell’antitaglio.
che secco, assorbimento rapido
Anche l’impermeabilità e l’essere
del colore e resistenza alle
antimacchia sono aspetti da non
abrasioni.
sottovalutare, in quanto possono
Altro esempio è quello del
garantire un’estetica migliore allo
Crabyon, materiale composto
chef che deve comunque avere
da fibre naturali e chitosano
un aspetto pulito ed ordinato
derivante dal carapace dei
all’uscita in sala.
crostacei che è in grado di
L’impermeabilità è la proprietà
assorbire umidità, prevenire
di un materiale di impedire
la disidratazione e proteggere
che l’acqua penetri al suo
l’epidermide da allergie e per
interno, bloccandola quindi sulla
questo si rivela molto adatto al
superficie, questa caratteristica
contatto con la pelle.
39 / INTIMATE NECESSITY
// PROGETTO Come detto precedentemente,
caratteristico cappello da cuoco.
Intimate Necessity è un connubio tra
L’ispirazione alle Hostess della
le varie necessità umane, da quelle
compagnia aerea Emirates, mi ha
primarie a quelle più evolute.
permesso di utilizzare una gamma
Il progetto, per una capsule collection di
cromatica diversa rispetto a quella
divise da chef, prende ispirazione dalle
tradizionalmente impiegata nella
divise delle Hostess della compagnia
cucina, che è generalmente ristretta
aerea Emirates e dal brand Arias New
semplicemente ai bianchi e ai neri,
York.
il richiamo al deserto ed i particolari
In quanto dedicata a uniformi da
a contrasto delle divise mi hanno
lavoro questa collezione mantiene
portato ad inserire toni caldi, come il
le funzionalità proprie della divisa da
color sabbia e il rosso veneziano che
cuoco: giacche formali con pettorine
conferiscono dinamicità agli outfit.
reversibili e grembiuli, per permettere
Questa caratteristica è inoltre
sempre il maggior grado di pulizia
enfatizzata sia dall’uso del piping,
possibile e pantaloni larghi per una
altro dettaglio ripreso da queste
maggior comodità. Inoltre, sono stati
divise, in cotone rosso, che si fonde
inseriti passanti e tasche per stracci
con i materiali del mio progetto, che
e utensili, per avere ogni strumento a
dall’asimmetria del velo delle hostess
portata di mano, rendendo la divisa più
che viene riproposta nei grembiuli, nelle
pratica.
chiusure decentrate dei capispalla e
Ho ideato una fascia accessoria da
nella collocazione del piping.
inserire al di sotto del copricapo che ha
Il cappello delle assistenti di volo, nei
lo scopo sia di assorbire il sudore che di
suoi dettagli è stato d’ispirazione per
evitare la caduta dei capelli nella cucina
la creazione di lacci e passanti e mi
o nei cibi preparati. Questo accessorio
ha portato a scegliere dei bottoni
risulta particolarmente utile nel caso
metallici dorati per i miei look, come
delle donne cuoco, in quanto queste,
quello presente sul suddetto copricapo
a causa dei capelli generalmente
riportante il logo della Emirates.
più lunghi di quelli degli uomini non
Un altro dettaglio che ho ripreso è lo
possono indossare la classica toque,
sfondopiega a contrasto della gonna
ma devono portare un’antiestetica
che è stato riutilizzato nella variante
retina; la fascia in eurojersey presenta
tono su tono e declinato in plissettature
un sacco tasca in cui inserire i
soleil.
capelli raccolti, impedendone così la
Anche lo stile di Arias new York è stato
dispersione e permettendo anche alle
un modello di riferimento per la mia
donne di indossare la toque, ovvero il
collezione, con le sue linee pulite e
il design minimalista ha contribuito a
Sono stati inseriti inoltre materiali
dare alla mia collezione funzionalità,
tecnici per consentire una maggior
semplicità e sinuosità allo stesso tempo.
protezione, in particolare il Ramon,
È stato inoltre decisivo per la scelta
tessuto antimacchia in poliestere
dei materiali: il brand Arias utilizza
spalmato con armatura denim che ho
prevalentemente tessuti naturali e per
scelto di utilizzare prevalentemente
questo ho deciso di utilizzare il cotone
nelle zone più soggette a schizzi e
come elemento principale.
sporcizia come grembiuli e pettorine.
Il tessuto primario della collezione
Inoltre, nelle zone sporchevoli realizzate
è infatti il denim, declinato in diversi
in denim ho scelto di utilizzare uno
spessori: quello più robusto per giacche
spray idrorepellente per cercare di
e pantaloni, quello più leggero per
proteggere al massimo il tessuto.
pettorine e grembiuli, i quali devono
Per lo stesso motivo le zip a vista
essere doppiati.
utilizzate sono impermeabili e
La composizione del denim utilizzato
spalmate, mentre la scelta del colore
però non è 100% cotone, ho deciso di
bianco deriva dal non voler creare
utilizzarne una variante arricchita di fibre
ulteriori contrasti all’interno degli outfit.
sintetiche che conferiscono elasticità e
Anche i bottoni sono stati scelti in
quindi un maggior comfort nel caotico
modo da garantire il massimo della
ambiente della cucina, mantenendo
funzionalità: sono stati utilizzati sia
comunque una buona traspirabilità.
bottoni da jeans per permettere la
Questo è stato tinto nella tonalità bianco
rotazione della pettorina che bottoni
fantasma per ridurre l’impatto visivo
automatici per una rapida apertura
dello sporco, che su un bianco ottico
dei lacci che collegano i grembiuli alle
sarebbe risultato ancora più evidente,
giacche e delle fasce utilizzate per
mantenendo però la pulizia e il decoro
riporre stracci e utensili; il colore oro
insiti in questo colore.
invece deriva dall’ applicazione con logo
La fodera dei capispalla è realizzata
apposta al cappello delle divise delle
invece in eurojersey, materiale
hostess.
estremamente elastico e traspirabile
In sintesi, Intimate Necessity coniuga
che ben si adatta all’ambito della cucina.
essenzialismo e funzionalità con
Anche i capi sottogiacca sono realizzati
ispirazioni arabeggianti in grado di
nel medesimo materiale e hanno una
conferire movimento e sinuosità ad
vestibilità second skin così da risultare
ogni outfit non intaccandone però la
eccezionalmente confortevoli, quasi
semplicità e permettendo alla persona
impalpabili, facendo dimenticare a chi li
di essere il vero punto focale del
indossa la loro presenza.
progetto.
41 / INTIMATE NECESSITY
// STATO DELL’ARTE
43 / INTIMATE NECESSITY
// STATO DELL’ARTE
45 / INTIMATE NECESSITY
// MOODBOARD
47 / INTIMATE NECESSITY
// CONCEPT
49 / INTIMATE NECESSITY
// COLLEZIONE
51 / INTIMATE NECESSITY
// OUTFIT 1
GIACCA: // DENIM CANDIANI PESANTE // DENIM CANDIANI LEGGERO // RAMON // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC // EUROJERSEY SENSITIVE BONDED
PANTALONI: // DENIM CANDIANI PESANTE // RAMON
MAGLIA: // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC
GREMBIULE: // RAMON
ACCESSORI: // BOTTONI A PRESSIONE // BOTTONI DA JEANS // VELCRO
PALETTE COLORI:
53 / INTIMATE NECESSITY
// OUTFIT 2
GIACCA: // DENIM CANDIANI PESANTE // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC
PANTALONI: // DENIM CANDIANI PESANTE
MAGLIA: // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC
GREMBIULE: // RAMON // EUROJERSEY SENSITIVE BONDED
ACCESSORI: // BOTTONI A PRESSIONE // BOTTONI AUTOMATICI DA CUCIRE // CHIUSURA LAMPO IMPERMEABILE
PALETTE COLORI:
55 / INTIMATE NECESSITY
// OUTFIT 3
GIACCA: // DENIM CANDIANI PESANTE // EUROJERSEY SENSITIVE BONDED // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC // RAMON
PANTALONI: // RAMON // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC
MAGLIA: // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC
GREMBIULE: // DENIM CANDIANI PESANTE
ACCESSORI: // BOTTONI A PRESSIONE // BOTTONI DA JEANS // VELCRO
PALETTE COLORI:
57 / INTIMATE NECESSITY
// OUTFIT 4
GIACCA: // DENIM CANDIANI PESANTE // EUROJERSEY SENSITIVE BONDED // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC
PANTALONI: // DENIM CANDIANI PESANTE
MAGLIA: // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC
GREMBIULE: // RAMON
ACCESSORI: // BOTTONI A PRESSIONE // BOTTONI DA JEANS // VELCRO
PALETTE COLORI:
59 / INTIMATE NECESSITY
// OUTFIT 5
GIACCA: // DENIM CANDIANI PESANTE // DENIM CANDIANI LEGGERO // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC // EUROJERSEY SENSITIVE BONDED
PANTALONI: // DENIM CANDIANI PESANTE
MAGLIA: // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC
GREMBIULE: // RAMON // EUROJERSEY SENSITIVE BONDED
ACCESSORI: // BOTTONI A PRESSIONE // BOTTONI DA JEANS // BOTTONI AUTOMATICI DA CUCIRE // VELCRO
PALETTE COLORI:
61 / INTIMATE NECESSITY
// OUTFIT 6
GIACCA: // DENIM CANDIANI PESANTE // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC // RAMON
PANTALONI: // DENIM CANDIANI PESANTE
MAGLIA: // EUROJERSEY SENSITIVE CLASSIC
GREMBIULE: // DENIM CANDIANI LEGGERO
ACCESSORI: // BOTTONI A PRESSIONE // BOTTONI DA JEANS // BOTTONI AUTOMATICI DA CUCIRE // CHIUSURA LAMPO IMPERMEABILE
PALETTE COLORI:
63 / INTIMATE NECESSITY
// PETTORINE E GREMBIULI
65 / INTIMATE NECESSITY
// ACCESSORI
Fascia packable in Jersey con sacco tasca che permette di inserire uno chignon e tenere raccolti tutti i capelli, in questo modo anche le donne possono utilizzare cappelli da cuoco.
67 / INTIMATE NECESSITY
// CONCLUSIONI Di fronte alla scala dei bisogni, all’eterno dilemma dell’essere o apparire insito nella natura umana, ecco la risposta attraverso la divisa; essa nasce come punto di incontro fra le necessità basilari di sopravvivenza, ovvero di protezione, che solo materiali sempre più tecnici e funzionali possono garantire, senza dimenticare il bisogno più evoluto di autostima, pienamente appagato da uno stile ricco di valori, nella sua semplicità unico ed elegante.
// BIBLIOGRAFIA F. Carmagnola, Pasca V. Minimalismo. Etica delle forme e nuova semplicitĂ del design, Lupetti Editore, Milano 1996 G.M. Conti, Cross Fertilization: un approccio al progetto per la moda, Mondadori UniversitĂ , ebook, Milano 2012 R. Frassine, Soldati M.G., Rubertelli M. Textile design. Materiali e tecnologie, FrancoAngeli s.r.l., Milano 2008 A. Lurie, Il linguaggio dei vestiti, Armando Editore, Roma 2007 C. Seeling, Moda. 150 anni di stilisti, designer, atelier, Gribaudo Editore, Milano 2011 M.G. Soldati, La cultura del tessuto dalle origini al design contemporaneo, edizioni Polidesign, Milano 2004 F. Sozzani, I capricci della moda: I post del Direttore, Bompiani, Milano.2010
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// RINGRAZIAMENTI Vorrei innanzitutto ringraziare la Professoressa Maria Grazia Soldati per il supporto fornito in quest’ultimo anno e per i preziosi consigli che mi hanno consentito di svolgere al meglio questo progetto. Ringrazio anche il Professor Carlo Rivetti e il Professor Angelo Sabbioni per la passione che mi hanno trasmesso con i loro insegnamenti. Un grazie particolare a Federico, sempre presente e disponibile anche nei momenti piÚ critici. Infine, desidero ringraziare le aziende Candiani Denim S.p.A., Eurojersey S.p.A. e Forniture Tessili Riunite S.p.A. per la fornitura di materiali di alta qualità .