Nel Museum Metallicum di Aldovrandi, per esempio, si potevano trovare curiosi accostamenti tra arte e natura: dipinti prodotti dagli elementi naturali, ma anche figure matematiche generate dalla natura stessa (per esempio conchiglie, cristalli). Scienza e arte convivevano negli stessi ambienti e spesso lâuna serviva per spiegare lâaltra. Le origini dei musei della scienza e della tecnica passano poi attraverso i laboratori degli studiosi e degli inventori, molte collezioni diventano strumenti di ricerca e studio allâinterno delle Accademie; basti pensare al caso della collezione Trascendent, che nel 1683 venne trasferita da Londra a Oxford diventando lâ Ashmolean Museum. I modelli di studio, i prototipi e gli strumenti, come detto nel capitolo precedente, diventano materiale da esporre per divulgare la conoscenza. In seguito alla specializzazione dei musei scientifici si assiste a un progressivo allontanamento dalle pratiche artistiche e allo sviluppo indipendente delle due discipline. I musei dâarte continuano ad esporre collezioni di opere, mentre la scienza âespostaâ prende altre vie; lâoggetto dellâallestimento non è piĂš un oggetto materiale, ma la scienza stessa. La scienza diventa prima oggetto di divertimento poi, con le grandi esposizioni universali, affascina il pubblico con tecniche innovative e nuovi macchinari, che vengono visti come le nuove âmeraviglieâ frutto del progresso industriale e tecnologico. Dalla creazione di spazi appositi come i musei delle scienze e delle tecniche, si arriva successivamente alla nascita dei Science Centre, in cui è possibile per il pubblico interagire con gli exhibit scientifici, per apprendere concetti nuovi. La matematica però è una materia che spessa è stata messa in secondo piano allâinterno dei musei della scienza; mentre le altre scienze come la fisica, o la chimica, potevano essere facilmente spiegate, la matematica veniva spesso rappresentata usando i suoi strumenti: calcolatori, abachi, metodi di misurazione. Con il passare degli anni si è cominciato a mostrare il percorso e il ragionamento dei matematici. Come afferma Wilma Di Palma: âLa museologia della matematica ha lâonere di mettere in mostra le idee dei grandi, fabbricando modelli interattivi a partire dai loro
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