ArchIM Summer School 2016

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Di grande utilità il confronto con gli altri anche nella fase più complicata, la catalogazione finale del materiale prima di sistemarlo sui nuovi scaffali. Molto materiale, soprattutto disegni e lucidi, era sparso, non racchiuso in contenitori né ordinato cronologicamente; inoltre, quello contenuto nei fascicoli o nei faldoni originari non sempre faceva parte dello stesso tipo di documentazione o non era tutta afferente allo stesso argomento. Abbiamo comunque mantenuto i contenitori originali, quando presenti, e il loro ordine interno, numerandoli in ordine crescente e cercando di descrivere il più possibile gli argomenti contenuti (disegni, fatture, avanzamento dei lavori, gestione degli ospiti o del personale, schede dei bambini e delle attività anno per anno, ecc.), mentre per il materiale sparso abbiamo utilizzato nuovi contenitori cercando di raggruppare i documenti in modo omogeneo. L’esperienza di chi aveva già riordinato un archivio moderno o contemporaneo è stata qui fondamentale per l’individuazione più appropriata delle tipologie documentarie. Oltre alle cose nuove imparate, ho avuto alcune emozionanti conferme sulla professione dell’archivista. Il passato, anche recente, dalle carte e dai documenti originali balza agli occhi con una vivezza unica, rendendo l’esperienza di riordino molto coinvolgente. Lavorando per di più nello stesso luogo che ha prodotto quell’archivio, la storia prende letteralmente vita: i progetti in divenire, la colonia, i bambini, i giochi, la gestione quotidiana di strutture e personale; in sintesi, gli anni del boom economico italiano squadernati e leggibili anche da carte di mera amministrazione come bollette e fatture, sfatano il mito dell’archivista come mestiere puramente tecnico, trasformandolo invece in occupazione privilegiata per la sua caratteristica di avere contatto diretto, senza filtri né mediazioni, con il passato. Con i miei compagni ho condiviso la stessa passione per il lavoro e la stessa volontà di condurlo a termine: passione e volontà che hanno animato la settimana trascorsa insieme, rafforzando ulteriormente i legami di amicizia tra noi e il piacere di lavorare di concerto a questo e altri futuri progetti.

"Molto materiale, soprattutto disegni e lucidi, era sparso, non racchiuso in contenitori né ordinato cronologicamente; inoltre, quello contenuto nei fascicoli o nei faldoni originari non sempre faceva parte dello stesso tipo di documentazione o non era tutta afferente allo stesso argomento."

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