archivio_nisseno_8

Page 43

LE RELAZIONI

te dalle sostanze che trasudano dal suo essere corpo vivo in una coscienza civile viva. Russo è, comunque, per un recupero filologico e storico; guarda allo storicismo assoluto, pur avvertendo la necessità d’immergersi, toto corde, nell’animo del personaggio, e, come fu per Vittorio Cian11 , guardando dritto all’occhio simpatetico del De Sanctis, a Carducci, a Taine. Confeziona allora, come si afferma in più punti del suo tracciato speculativo, – dai Problemi di metodo critico (1929;1950) alla Critica letteraria contemporanea12 al Compendio storico della letteratura italiana (1961; 1971) – un rapporto privilegiato con se stesso, rifuggendo da ogni astrazione, da ogni distinzione non supportata da ponderata analisi, scendendo, non infrequentemente, anche su storie minime. Il volto di Russo secreto dalla mano di Annigoni si pone, dunque, per istinto, nel diorama compatto della loquacità espressiva, in un ribadire, potenziare, il suo itinerarium mentis rapportato con un corpo costantemente presente nella scena della realtà. In esso, ecco l’irrevocabile sua passionale temperie d’indagatore, il tutto denunciato, in sintesi, per pochi intensi tratti. È questa intensità, d’altronde, a ricondurci alla nobiltà del segno, alla sua fierezza, simile a quella leggibile nel vólto di Ilja Ehrenburg (1948) segnato, per rade tracce, dal magistero creativo di Picasso13 , e che accoglie, nel marchio icastico del disegno, l’essenza intima dello scrittore di Kiev. Russo avverte con decisione: «fin dagli inizi ero orientato verso forme storiche d’indagine, e non di puro estetismo o di dottrinarismo estetico […]. Storicismo di tipo desanctisiano all’inizio appoggiato discretamente agli schemi strutturali della scuola storica del D’Ancona e del Carducci, ma storicismo e non estetismo»14 ; va centrando, in tale maniera, la sua architettura critica, che trova già primaria sostanza nella sua tesi giovanile sul Metastasio15 discussa con Francesco Flamini e orientata, sul versante psicologico, dal De Sanctis. Polarizza la «visione storica dei vari problemi […] in una ricostruzione della 12 Luigi Russo, La critica letteraria contemporanea: Dal Carducci al Croce; dal Gentile agli ultimi romantici; Dal Serra agli ermetici, Sansoni, Firenze 1942-1943. A tal proposito, Calamandrei (18891956): «Russo mi dà a rivedere le bozze del secondo volume della sua Storia della critica letteraria. Vuole che gli “annacqui i moccoli” come la serva del prete. Il libro contiene, con adorabile candore e passione, una quantità d’ingenui pettegolezzi: dà un’idea di quella che sarà domani la concordia degli italiani quando cadrà il fascismo.», in Piero Calamandrei, Diario 1939-1945 (a cura di Giorgio Agosti), ‘La Nuova Italia’ editrice, Firenze 1982, II, p. 69. 13 Il Ritratto di Ilja Ehrenburg di Picasso è riprodotto in anteporta al volume I di Ilja Ehrenburg, Uomini, anni, vita, Editori Riuniti, Roma 1964. 14 Luigi Russo, Problemi di metodo critico, Laterza, Bari 1950, pp. 289-321. 15 Id., Metastasio, Laterza, Bari, 1915; 1945. 16 Id., Verga, Laterza, Bari 1920; 1979. 17 Enza Biagini, Paolo Orvieto, Altri indirizzi della critica del primo Novecento, tra Idealismo, Storicismo e altro, in «Storia della Letteratura Italiana», diretta da Enrico Malato, “Il Sole 24 ore” (già Salerno ed.), Milano 2005, vol. XI (pp. 1001-1060); Cap. XIV, p. 1011, passim.

43


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.