Archivio Nisseno - Anno IV, n°7

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LA SICILIA SUD-ORIENTALE E GLI ASPETTI CULTURALI NELLA PRIMA ETÀ MODERNA

la biblioteca del dottore Domenico Pistone (+ 1578), di Giovanni Andrea Manenti (+ 1581) e quella di Francesco Manenti (+ 1610)28. Tra i principali libri spicca il Corpus iuris civilis unitamente ai testi “canonaci” ovvero di diritto canonico, le fonti del diritto comune, “item lo corpo di lo Abbati” cioè i numerosi testi di Nicola Tedeschi, noto come l’Abate Panormitano (+ 1445), lucerna iuris (divenuto famoso per aver insegnato diritto pontificio a Siena, Parma e Bologna)29. Seguono le raccolte che vanno dalle Decisiones dei diversi Tribunali (Rotae) italiani e della “comunità culturale giuridica europea (quanto meno formata dall’Europa meridionale, Francia e Spagna in particolare)”30, ai Consilia (trattati sul rito processuale) di vari giuristi, alle monografie su singoli istituti, ai trattati. In buona sostanza, si tratta di pubblicazioni che, se confrontate con quelle presenti nelle biblioteche di altri giuristi in qualsiasi altra città della penisola italica, trovano speculari concordanze. Da ciò si deduce che sugli scaffali delle librerie degli studi professionali forensi del ‘500, ubicati tanto nella Contea di Modica quanto in altre zone al di qua o al di là del faro, sia presente lo stesso corpus di pubblicazioni giuridiche. Un bagaglio tecnico, non di rado orientato alla pratica31, rappresentato da tantissimi autori, oltre al già citato “Abate”, tra i quali: il Cepolla32, Cumia33, Farinaccio34, Gregorio35, Marsilio36, Mastrilli37, Soccini38, Sordi39. 28 G. Morana, op. cit., pp.241 – 276. 29 Entrato nella famiglia benedettina a Catania, diventa famoso per gli studi giuridici, in particolare per i commenti alle decretali e alle lettere pontificie. Referendario apostolico presso il papa Eugenio IV, in Sicilia è abate di santa Maria di Maniace. Rappresenta re Alfonso al concilio di Basilea. Arcivescovo di Palermo nel 1434, approda alla soglia cardinalizia nel 1440. Nel corso del XVI secolo trovano esito a stampa numerose edizioni delle sue opere, tra le quali Quaestiones, Decisiones Rotae Romanae, Consilia, Disputationes variae. Cfr. A. Mongitore, Bibliotheca sicula sive de scriptoribus siculis, Panhormi 1714; G. M. Mira, Bibliografia Siciliana, Palermo 1881, ristampa anastatica Sala Bolognese 1973; G. Morana, op. cit., p. 243 e p. 264. 30 G. Morana, op. cit., p. 242 31 Relativamente alle biblioteche giuridiche vedasi, per l’area della Sicilia occidentale, in particolare per quella palermitana, H. Bresc, Livre et société en Sicile (129 –1499), Palermo, Centro di studi filologici e linguistici, 1971. 32 Bartolomeo Cipolla, veronese. Addottoratosi presso lo Studium di Bologna nel 1446, insegna a Padova nel 1450. Nell’Urbe è nominato avvocato concistorale. E’ autore di monografie sul diritto civile. I Consilia sono raccolti in tre libri, due in materia civile e l’altro in quella penale, stampati a Francoforte a fine Cinquecento. Cfr. F. Karl De Savigny, Storia del diritto romano nel Medio Evo, prima versione dal tedesco dell’avvocato Emmanuele Bollati con note e giunte inedite, Roma 1972; ristampa anastatica dell’edizione di Torino del 1854–1857; G. Morana, op. cit., p. 268. 33 Giuseppe Cumia, giurista catanese. Autore, tra gli altri, di: Practica syndicatus, cum theorica, summarijs, atque numeris vnicuique capiti adiectis, apteque distinctis, opera stampata a Venezia apud Ioannem Comencinium [Guerra Domenico & Guerra Giovanni Battista], 1574 e successive edizioni nel 1575 e 1582; In Regni Capitulum, si aliquem, de successione feudalium repetitio, omnibus in foro versantibus ad totius feudalis causae cognitionem necessaria”, cum summarijs, ... et locupletissimo alphabetico indice, con edizioni in Catania nel 1563 e in Palermo nel 1609.

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