Archivio Nisseno - Anno VI, n°10

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RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

a Maria SS.ma della Grazia anche la chiesa del Collegio di Maria, detta l’Abatiola, fondata nel 1745 dal benemerito Canonico Agostino Riva, grazie al quale nel 1745 la futura cattedrale fu eretta a Collegiata. Sono numerosissime anche le chiese suburbane dedicate alla Madonna; la più importante è forse la Madonna della Catena, anticamente dedicata a S. Margherita, dov’è sepolto Francesco Morillo di Trabonella, il Governatore della provincia di Caltanissetta nominato da Garibaldi. Ho parlato dei voti e dei giuramenti che le pubbliche autorità facevano per sostenere difendere la “pia sentenza”, la devozione all’Immacolata. Anche Caltanissetta fece la sua parte. Dagli atti del Decurionato di Caltanissetta del 1817 risulta un voto fatto dal Sindaco a nome di tutto il Decurionato nei seguenti termini: “Facciamo voto e promettiamo e con giuramento lo affermiamo, anche collo spargimento del proprio sangue, di difendere l’Immacolato Concepimento…”. Altra delibera del Decurionato del 10 Agosto 1837 prende atto che il clero e i Regolari della città hanno giurato il loro voto perpetuo all’Immacolata e a S. Michele per averli salvati dal colera; e delibera che tutto il Corpo Municipale accompagni la processione dell’Immacolata dell’8 Dicembre e di S. Michele Arcangelo dell’8 Maggio e impegna un finanziamento di once 10 per la festa dell’Immacolata e di onze 20 per la festa di S. Michele. Non so se tuttora i governanti della nostra città mantengono fede a questa promessa di accompagnare le due processioni; sarebbe il caso che lo facessero, anche per farsi perdonare le tante miserie della vita politica.

GIOVANNI OCCHIPINTI, Corale con trittico, Salvatore Sciascia Editore, Caltanissetta 2010, pp 93. “Limite e oltre” nel Corale con trittico di Giovanni Occhipinti di Domenico Pisana L’itinerario poetico di Giovanni Occhipinti ha certamente una sua linea di innovazione in quello che (- per altri appare, invece, “scelta di genere” -), risulta configurarsi come originale “approccio trascendente” ai fenomeni esperienziali di cui la vita umana è segnata; il suo poetare è la voce di un turbamento cosmico dove persone, cose, oggetti, paesaggi dell’anima appaiono permeati di quel “Logos spermaticòs” di giustiniana memoria, che appare progressivamente dispiegato nei versi per illuminare e dare senso al suo viaggio poetico sentimentale e intellettuale. Corale con trittico, edito da Sciascia editore nel 2010, utilizza già nella titolazione un episteme che stabilisce un “felice punto di incontro” tra poesia, musica, teologia e filosofia, dandoci le coordinate di una visione poetica dove la parola si fa linguaggio e raffigurazione a-temporale dei processi esistenziali più sofferti e fortemente incisi 204


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