Archivio Nisseno - Anno I, N°1

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ARNALDO GANDA

Piacemi che il Ministero faccia meglio e più grandioso, non piacemi la parte ultima della lettera Sua, ch’è uno scherno dopo ciò ch’io ho stampato,103 del non poter far io, uomo senza denaro, edizione che costi alquanto (e questa, anche non solenne, costerebbe molto). Ché, se avessi la pecunia, farei senza licenza d’alcuno e senza altri studii sul Riccardiano sul quale furono fatti da lungo tempo, come Le dovea apparire dalla lettera stampata. Il codice che mi favorì, e di che La ringrazio molto, mi serve ad altro. V.S., se l’ha considerato, avrà veduto che non ha intere né la prima né la seconda cantica e manca della terza: non era dunque su lui solo che io mi poggiava. Questo codice poi, come avrà veduto, è scritto in famiglia dell’autore, ma molti anni dopo di lui. Il lavoro nuovo che istituisco è critico. Il Lana è sfortunato molto; batterò altre porte o ora o poi. Non si smarrisca. Di V.S. Ill.ma grato Luciano Scarabelli 4. 6 agosto 1864 Eccellenza quant’Ella trovava buono, ma ripudiava il mio avviso dell’edizione del commento fatto dal Lana a Dante, mi eccitava a procurarla da me. Risposi che dopo tante prove co’ librai e il fallimento col Governo, mi pareva schernire. Tuttavia, siccome sono uomo, e le opposizioni mi rinvigoriscono l’animo, appena ebbi il prestito che V.E. mi fece del manoscritto Riccardiano diedi opera maggiore alla riuscita. Un Varrini104 a Bologna fece la pazzia di stampare che Comune e Provincia bolognese s’erano accordati allo spendere per preparare al Centenario quell’edizione; la notizia corse in tutti i giornali della penisola e a me fioccarono lettere per saperne il vero. Quella era menzogna! Il vero stava nei desiderii. Ma ristampare pel Centenario un volume di quella lezione esige studi esatti e denari molti. Su quel codice ch’io mi sappia, molti posero gli occhi: nessuno fece quello che feci io finora. Tentai colla Commissione dei Testi di Lingua, ma volendosi essa servire di tipografia che non ha le teste opportune, e lontana da chi deve averla vicinissima, attesa la ristrettezza del tempo, non potei far nulla. Pur volli! Ed ecco annunzio a V.E. che pel primo di aprile 1865 il Lana sarà stampato, corretto e col meglio delle varianti di codici migliori, e le note

103 Il riferimento riguarda forse le motivazioni addotte sulla necessità di aiuti economici per stampare la Commedia con il commento di Jacopo della Lana: motivazioni esposte da Scarabelli nella lettera aperta A Michele Amari ministro della istruzione del Regno d’Italia… cit. 104 Giansante Varrini non pubblicò la Commedia con il commento laneo a spese del Comune di Bologna ma si limitò a pubblicare per il centenario del Sommo Poeta un saggio Sopra il commento alla Divina Commedia di Jacopo della Lana Bolognese Bologna, Ramazzotti, 1865, 86 p.

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