Archivio Nisseno - Anno I, N°1

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LUCIANO SCARABELLI ALLIEVO DI PIETRO GIORDANI DI

ANTONIO VITELLARO

1. Nel 1863, a seguito della richiesta delle sorelle Rebasti, figlie del famoso medico e patriota piacentino Antonio Rebasti, Scarabelli, che di quest’ultimo era stato grande amico ed estimatore1, mandò due sue fotografie e una brevissima autobiografia, che cominciava così: Sino a 15 anni scolare al Liceo; per 6, orfano, copista di atti di giudici e d’uscieri, ammogliato 5 febbraio 1826; maestro dell’a b c, poi d’italiano, poi di latino […]2.

In uno scritto del 1865 (una raccolta di iscrizioni dedicata all’abate Francesco Rossi, suo amico d’infanzia), Luciano Scarabelli traccia un rapido profilo morale della sua vita di sessantenne, in cui ribadisce le linee ispiratrici della sua condotta di cittadino e di studioso. Tutti sanno che io cessai dalle scuole impubere e, quindi, abbandonato a me medesimo, ho dovuto coltivare me stesso senza mezzi e senza strumenti. Quindi gran tempo perduto e fatica immane, molto d’utile non preso, desideri infiniti insoddisfatti, risultato della singolare e iniqua condizione in che mi pose fortuna. Senz’aiuto de’ pratici del mondo io presi alla lettera le dottrine dei filosofi della moralità civile, e come mi s’infondevano nell’animo, io mi conciava; pian piano, adagio adagio mi trovai uomo meravigliato che tanti, che pure già aveva1 Nel 1874, il 1° febbraio, Scarabelli lesse una “memoria all’adunanza de’ Benefattori degli Asili infantili di Piacenza” su Giovanni Antonio Rebasti, in cui testimonia “l’antico debito di gratitudine e di riverente amore quasi figliale verso di Lui, che presomi a cuore nell’avanzata gioventù mi legò strettamente a sé con beneficii gentili quando, senza guida né aiuto d’alcuno, sforzando io me stesso d’uscire dal fango di supina ignoranza, sollevaronsi colle invidie, le maldicenze a sbarrarmi la via per la quale ambivo di camminare. Unico egli mi difendeva dalle menzogne, e io sotto l’occhio suo e l’onorata sua testimonianza dispregiavo intrepido la fortuna che minacciava di non essermi amica, e proseguiva il mio avviamento” (L. Scarabelli, Di Giovanni Antonio Rebasti, Regia Tipografia, Bologna 1874, p.3). 2 Leopoldo Cerri, Luciano Scarabelli. Cenno Biografico, in “Bollettino Storico Piacentino”, XI, gennaio-febbraio 1916, Fasc. II, p. 66.

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