a sinistra: Aldo Rossi, La casa Abbandonata, San donà di Piave, pianta prospetto e sezione realizzati in scala 1:20 (Archivio Adalberto Mestre © Eredi Aldo Rossi. Courtesy Fondazione Aldo Rossi) a destra: La casa Abbandonata, San donà di Piave, 2001 foto della realizzazione (foto di Adalberto Mestre © Eredi Aldo Rossi. Courtesy Fondazione Aldo Rossi)
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solo di immaginare, la forma compiuta; una casa di mattoni di 6 metri per 11, il tetto a falde, una casa che come le vecchie abitazioni tradizionali della cultura contadina si compone di un atrio esterno coperto, un unico spazio al piano terra, per la vita comune della famiglia e un piano superiore per le stanze e i servizi. Una casa raccontata nelle parti che la compongono unicamente da un fronte, una pavimentazione, pochi frammenti di muro bucato e una capriata in legno. Una casa che ancora racconta la vita quotidiana che ha accolto attraverso un camino, un
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lavandino e uno specchio, la tappezzeria che distingue le diverse stanze, un quadro appeso alla parete. Non manca nulla a questa casa, è solo il racconto di un pomeriggio di novembre che Rossi ha passato lungo il Po, eppure nulla è lasciato al caso, anche il luogo in cui collocarla è fissato con esattezza: una radura in mezzo al pioppeto, una costruzione idealmente immersa nella campagna dove il portico coperto diventa spazio di filtro ma anche possibilità di godere il luogo circostante. Allo stesso modo gli elementi della
costruzione raccontano nella loro essenzialità le differenti parti che compongono il progetto, la muratura in mattoni che recinge i luoghi, i solai in legno che ne fissano la sezione, il tetto nella sua figura archetipica reso evidente, oltre che nel fronte principale, da una capriata in legno incastrata nel muro. Rossi compone in un’unica tavola disegni precisissimi in scala 1:20, disegni misurati che al tempo stesso mantengono quel carattere “onirico” di racconto; il colore, le ombre nere nette, i collage di trame quasi floreali, usate per rappresentare la carta da parati, già conosciute nei suoi disegni di teatrini o composizioni astratte, la rappresentazione in un quadro. “L’architetto mi disse che lassù avremmo appeso il quadro di una Madonna che aveva visto in un mercatino a Milano e che 3 di lì a poco avrebbe comprato” . Rossi muore il 3 settembre del 1997 avendo immaginato ogni particolare di quella casa ma senza mai vederla costruita. n
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Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, Pratiche editrice, Parma 1990, p.27. 2 Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, op.cit., p.12. 3 Intervista ad Adalberto Mestre, San Donà di Piave, settembre 2010.