Architettiverona 111

Page 55

Non è capitato spesso di veder figurare sulle principali riviste di architettura opere realizzate a Verona o nella provincia. Salvo gli autori imprescindibili – Scarpa e Mangiarotti su tutti – solo di rado si ha infatti l’occasione di rinvenire, tra le pagine delle annate storiche, edifici che restano per lo più misconosciuti: ma dipanando il filo delle vicende che hanno portato a quel cartaceo momento di gloria, appaiono in controluce i fatti e i protagonisti di quei frammenti di architettura ormai ricompresi nel vasto territorio fra storia e progetto. È il caso di “una casa sui colli di Verona” che alla fine degli anni sessanta «Domus» pubblicò con questo titolo; ne è autore “Alberto Rosselli, architetto, nello Studio Ponti Fornaroli Rosselli” – così la citazione letterale, con quel bizzarro “nello Studio” che lo fa sembrare una sorta di ospite di passaggio nella compagine di cui è contitolare. Ma il primo nome in ditta, Ponti, era decisamente ingombrante soprattutto per il duplice ruolo, nei confronti di Rosselli, di socio senior e di suocero1. La prima pedina del domino è così posizionata: è noto infatti come «Domus», creatura di Gio Ponti, fosse oltre che una delle più autorevoli voci internazionali, anche un ottimo strumento di divulgazione del proprio lavoro professionale2 . Eccone quindi un esempio, anche se non è riconoscibile come un’architettura ‘alla Ponti’, e difatti non lo è: ma siamo pur sempre in famiglia. L’attitudine progettuale di Alberto Rosselli era del resto prevalentemente indirizzata al disegno industriale, campo nel quale si ritrovano le sue opere più celebri anche a livello di ricerca, mentre il suo contributo all’architettura rimane confinato a poche realizzazioni note. Sulla sua figura rimandiamo comunque all’approfondimento che segue. L’altro retroscena da mettere in luce relativamente alla casa sui colli è relativo alla committenza, che l’articolo citato non rivela. La

01, 04. Nelle immagini d’archivio, veduta del fronte a valle della casa, articolato in una scansione di piani che esalta le visuali d’angolo (Archivio Domus). 02. Inserimento nel paesaggio della collina: prima di essere mitigata dalla vegetazione, la casa era riconoscibile al di sotto del Santuario della Madonna di Lourdes (Archivio Domus). 03. Salendo la strada dei Colli un tornante circoscrive l’area del giardino; gli ingressi sono posti sul fronte occidentale a monte (Archivio Domus).

02

03

casa venne infatti commissionata allo Studio Ponti in occasione del trasferimento a Verona di Mario Formenton, chiamato dal 1961 per un decennio a dirigere gli stabilimenti veronesi della Mondadori e quindi stabilitosi in riva all’Adige con la moglie, Cristina Mondadori (una delle figlie di Arnoldo) e famiglia3 . Il legame con la committenza Mondadori a Verona è però 04

111

— 53


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Architettiverona 111 by architettiverona - Issuu