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CASTELNUOVO DEL GARDA Saima SpA 1939/1945
BUSSOLENGO Centrale idroelettrica 1944
L’azienda nasce agli inizi del ‘900 come “Stabilimento meccanico di costruzione e lavorazione Federico Marzan” per la produzione di componentistica meccanica. Occupa una vasta area al confine con Peschiera con costruzioni in ampliamenti successivi, che vanno a lambire il manufatto austriaco di Forte Fenilazzo. Nel 1939 viene convertita in azienda bellica per la produzione di ordigni; in questi anni viene anche riattato il corpo principale su strada che riecheggia di riferimenti all’architettura piacentiniana con l’interessante cornicione ad archi che connette i due torrioni laterali. Sul retro un grande arco a sesto acuto, fiancheggiato da proiettili inesplosi, introduce all’area produttiva.
La Centrale di Bussolengo, realizzata a partire dal 1939 ma entrata a regime nel 1944, fa parte, con la Centrale gemella del Chievo e con il Canale Biffis, dell’impianto idroelettrico del Medio Adige. L’acqua imbocca il canale derivatore ad Ala e viene restituita all’Adige dopo due salti, a Bussolengo e a Chievo dove sono collocate le due centrali. Oltre alla palazzina uffici, di grande interesse risulta essere il manufatto che ospita le turbine dove la maestosità delle facciate rispecchia lo spirito della “civiltà italica” che dall’antico mutua le idee di ritmo, misura ed equilibrio. Gli interni presentano particolari di grande accuratezza, inaspettati rispetto alla destinazione produttiva dell’edificio.
4 BUSSOLENGO Palestra Citella 1934 Il centro storico di Bussolengo viene interessato all’inizio degli anni ’30 da una intensa politica di sventramenti che interessa l’attuale via Mazzini, l’abbattimento della Casa dei Sette Cantoni e la cortina delle case di Sottovia. Delle operazioni urbanistiche resta, a parte gli edifici dell’ex Casa del Fascio ora utilizzati a sede comunale, l’interessante e ben conservato edificio della “Casa del Balilla”, ora adibita a palestra, in stile Littorio ma con particolari che rimandano all’architettura internazionale dell’epoca come le finestre laterali a nastro e la composizione razionalista dei volumi a copertura piana. Sul cornicione di facciata si intravede la scritta ONB (Opera Nazionale Balilla).
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2016 #01